Mia moglie padrona 2

di
genere
dominazione

Una volta mia moglie padrona mi disse di aver organizzato tutto lei per un pomeriggio divertente.
Mi portó in camera, mi fece indossare le calze con il reggicalze, poi le scarpe coi tacchi altissimi. Mi annunciò che bastava così non avrebbe usato tutti i vestiti.
Poi mi mise un collare con guinzaglio, mi bloccò le braccia dietro la schiena e mi fece divaricare le gambe.
Mi massaggió i testicoli e mi allungò il più possibile lo scroto, poi li tiró in basso il più possibile e mise una specie di guaina di pelle in modo da tenere le palle in basso, con la pelle in tensione. Avevo in pratica le palle esposte con la pelle completamente tesa.
Mi tirò per il guinzaglio e mi portó di là.
Con mia sorpresa trovai la mia segretaria e due altre donne che non avevo mai visto che si erano accomodate sul divano. Erano mulatte, con un seno importante e praticamente in lingerie.
"Oggi farai una specie di percorso di guerra, non potrai aiutarti con le mani. Per prima cosa hai queste tre sedie: c'è un piccolo vibratore pieno di lubrificante, poi questo dildo e infine questo butt plug grande. Vai comincia."
Guardai le tre sedie e mi avvicinai alla prima. Il vibratore era fissato, mi calai avvicinando il culo e me lo strusciai per passare il lubrificante. Mi sedetti sopra ed entró in un attimo.
Poi mi alzai e mi diressi al dildo, era fissato con una ventosa. Era delle dimensioni di un cazzo abbastanza grande. Appoggiai il culo alla cappella e con una serie di movimenti lo feci prima entrare poi calai giù per prenderlo tutto.
Vi lascio immaginare i commenti che stavano facendo le quattro donne su di me...
Mi alzai facendolo sfilare tutto e andai verso il butt plug. Era davvero grande: lungo sicuramente più di 20/25 centimetri e largo alla base. Non era fissato, il che vuol dire che una volta passato il punto più grosso si sarebbe bloccato nel mio culo.
Mi sedetti sopra e iniziai a lavorare per farlo scendere. Era difficile, sentivo la dilatazione di ogni centimetro che scendevo.
Vista la difficoltà la padrona ordinó alla segreteria di mettermi altro lubrificante, così riuscii a infilarlo tutto.
Restai seduto mentre il mio culo si adattava e ricevetti gli ordini successivi.
"Ora dovrai far godere queste due signorine. Il cazzo non lo puoi usare, figurati se ti faccio scopare. Il culo è già occupato, le mani sono bloccate. Di conseguenza userai la bocca."
Mi avvicinai alla prima, mi fece segno con la lingua, mi prese e volle limonare profondamente riempiendomi di rossetto. Poi abbassó il reggiseno piantandomi la testa tra le tette rifatte.
Le succhiai per bene i capezzoli, poi scesi giù. Aprì le gambe incrociate e si caló le mutandine mostrando un cazzo ripiegato all'interno. Non ci avevo pensato, la padrona non mi avrebbe mai fatto leccare un'altra figa, mi resi conto solo ora guardandole meglio in faccia che si trattava di due trans.
Misi la testa in mezzo alle gambe e con la lingua leccai quel cazzo ripiegato finché non si indurí. Mi dedicai prima all'asta, poi risalii per prenderlo in bocca. Era circonciso quindi la cappella era già esposta. Una volta in bocca lo spompinai per bene facendo ampi movimenti dalla punta alla base.
I suoi commenti volgari annunciarono che stava per sborrare. Venne e ingoiai tutto. Con la seconda non ci vollero tanti preliminari, era già in tiro, deglutii e poi lo presi in bocca direttamente.
Le dimensioni erano importanti quindi fu impegnativo cercare di prenderlo tutto in bocca. Anche qui si dedicarono ai commenti sulla mia attività e la sborrata fu anticipata dalle sue mani che bloccarono la testa e mi finí tutto direttamente in gola.
"Bravo il mio sborratoio. Ora, diamo soddisfazione al tuo cazzo. Scopati quella figa finta."
Mi indicò in un angolo, appoggiato per terra, un sex toys, una specie di riproduzione di un bacino femminile con una figa finta spalancata.
Mi avvicinai lentamente perché il butt plug si faceva sentire. Non avevo il cazzo duro quindi era impossibile penetrare.
Mi distesi e muovendo il bacino mi strusciai fino a farlo diventare duro.
Con l'erezione si tese la pelle e mi ricordai che avevo lo scroto stirato.
Infilai il cazzo in quella vagina finta e iniziai a "scopare".
La padrona si mise dietro di me e mi afferró le palle. Mi bloccai.
"Oh poverino ti ho distratto? Ti prego, continua."
Ripresi a fare su e giù, le mie palle esposte e sensibili erano nella sua mano.
L'effetto fu di complicare le operazioni e di rallentare il mio orgasmo.
Quando sentì che stavo per venire me le strizzò con forza facendomi urlare e bloccare. Mi esortó a riprendere.
Ricominciai.
Quando dopo poco stavo per venire mi strinse di nuovo fino a farmi piangere.
Mi ordinó di ricominciare ma di nuovo una potente strizzata mi bloccó.
"Ok basta adesso faccio io."
Mi fece alzare e mettere in ginocchio poi mi prese il cazzo in mano e si mise a segarmi.
Quando fui sul punto di venire, che già sentivo lo schizzo di sperma che stava per salire, smise di segarmi e mi strinse di nuovo le palle.
Sborrai tra le lacrime con il dolore lancinante alle palle e lo sperma che schizzava a fiotti.
scritto il
2018-08-13
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