Mia moglie padrona

di
genere
dominazione

Queste è la continuazione di "la mia segretaria Padrona", se volete sapere come sono arrivato fin qui.

Mia moglie, la nuova padrona, dedicò la settimana a fare solo una cosa: scoparmi con lo strap-on. Quando tornavo a casa dal lavoro dopo la cena, steso a pancia in giù mi inculava selvaggiamente. Diceva che doveva recuperare rispetto alla mia segretaria e doveva farmi capire chi comandava.
Al mattino in ufficio la mia segretaria, in combutta con mia moglie, mi interrogava sulla sera precedente e mi permetteva di masturbarmi.
Mia moglie era la classica moglie trofeo per uno nella mia posizione, una bella donna alta e bionda. Entrambi intuivamo che ci fossimo fatti le corna ma nessuno dei due lo aveva detto o scoperto.
Quando arrivò il sabato mi disse: "beh ora lo sai di essere cornuto, lo sono anche io ma sei stato incastrato, come ben sai. A quanto pare il ruolo di sottomesso ti piace pure quindi cerchiamo di trarne giovamento."
"Oggi pomeriggio verranno due maschi da cui mi faccio montare di solito, li ho conosciuti in palestra. Tu servirai e obbedirai, da perfetto schiavetto. Mi aspetto un servizio impeccabile altrimenti sarai punito come è giusto."
"Purtroppo o per fortuna per te, non sei molto femminile vestito da donna, quindi non posso farti uscire così mai sei piaciuto l'altra volta quindi per i giochetti in casa ti vestiró così."
Dopo una ripassata per depilarmi, mi diede un paio di calze nere tenute su da un reggicalze, mi attaccò il seno finto con il reggiseno quindi prima del vestito mi mise di la gabbia sul cazzo.
"Starai senza mutandine, non ti serviranno."
Il vestito era una specie di divisa da servetta, con la gonna ampia e molto corta. Bastarono pochi movimenti per capire che avrei mostrato tutto facendo qualsiasi cosa.
Trucco e parrucca, poi di nuovo quelle scarpe altissime.
"Non sono proprio l'ideale per le servette ma sono ottime per quello che devi fare."
Passai il resto della giornata così, per abituarmi.
Quando suonarono il campanello su ordine della padrona andai ad aprire.
Entrarono questi due ragazzi, più giovani di noi di una quindicina di anni, con un bel fisico da palestra.
Mia moglie li accolse elegantissima con un vestito molto aderente che rivelava che era senza reggiseno e dato che non si vedevano segni di mutande probabilmente indossava solo quello.
Esordirono con un "ma allora è lui? Cioè lei?"
"No no, lui. È vestito così perché se fa lo schiavetto deve essere conciato adeguatamente no? Accomodatevi. Vai a prendere la bottiglia in frigo e servila."
Andai a prendere la bottiglia, mentre cercavo i bicchieri adatti sentii mia moglie dire "li ho messi di qua, sul ripiano in alto." Andai in salotto con la bottiglia, e trovai mia moglie che indicava il ripiano più alto giusto di fronte al divano.
Andai a prendere la scaletta e facendo la massima attenzione salii a prendere i bicchieri. Sentii le prime risatine perché mostrai il culo.
Stappai e versai il vino, poi passai a tutti i bicchieri.
"Tesoro, prendi un bicchiere anche tu, di quelli grandi." Stranito presi un bicchiere a boule, mia moglie lo mise per terra, sollevó il vestito scusandosi con gli ospiti, e ci pisció dentro riempiendolo a metà, poi me lo passó "tieni, brinda con noi".
Feci cin cin poi sorseggiai. Lo sguardo di mia moglie mi fece capire che dovevo bere tutto.
"Tesoro, porta un vassoio con degli stuzzichini".
Andai di là, presi il vassoio e gli stuzzichini poi li portai in salotto.
"Vedi se avessimo preso quel tavolino che volevo... Ma non importa, mettiti in ginocchio, piegati in avanti, farai tu da tavolino"
Facendo attenzione ai tacchi, mi posizionai e mi misero il vassoio sulla schiena. Chiaramente mostrai nuovamente il culo, avevo allargato un po'le gambe per essere più stabile.
Di nuovo risate e battutine, uno dei ragazzi disse qualcosa su biscottini e stuzzichini e allungò una mano per toccarmi il cazzo. Restai assolutamente immobile quando scoprí la gabbia e mia moglie spiegò a cosa serviva.
"Va bene direi che abbiamo conversato abbastanza..." Mia moglie si alzò, mi tolse il vassoio intimandomi di restare lì, poi fece scivolare il vestito restando nuda.
"Tesoro, i due signori hanno due bei cazzi nei loro pantaloni, che ne diresti di farli diventare ben duri così poi me ne occupo io?"
Mi avvicinai a loro, aprii i pantaloni e feci scivolare giù i boxer di uno, poi dell'altro. Intanto mia moglie si era messa a cavalcioni e sentivo che si stava toccando.
"Ti prego tesoro, non essere timido, in questa casa un bocchino non si nega a nessuno, sii ospitale."
Mi avvicinai a uno dei due, presi il cazzo che si stava indurendo e lo leccai dalla base alla cappella, poi lo presi bocca e lo feci diventare duro al massimo. L'altro invece era già abbastanza in tiro quindi mi assicurai con la bocca che fosse duro del tutto.
"Accompagna i signori in camera nostra, io vado un secondo a rinfrescarmi, ti prego che i due cazzi non perdano l'erezione."
Mia moglie sparì in bagno, io mi alzai e accompagnai i due in camera.
Mi sembrava che restassero duri da soli ma per non rischiare mi applicai nuovamente con la bocca.
Quando arrivò mia moglie mi disse "beh magari bastava anche solo una piccola sega ma vedo che sei ben disposto con la bocca... Terrò presente. Ecco, tu siediti qua."
Aveva con sé una sedia con un dildo fissato sopra. Lo aveva già cosparso di lubrificante quindi dovetti solo puntarlo sul buco e piano piano scendere giù.
Quando fui seduto loro si accomodarono sul letto e cominciarono a scopare selvaggiamente.
Mia moglie sbocchinava e faceva alternare i due a scoparle la figa, io avrei voluto segarmi con tutte le mie forze ma la gabbia mi impediva anche solo l'erezione. Dall'eccitazione mi sorpresi ad andare su e giù sul dildo.
Fui interrotto da mia moglie che mi ordinó di alzarmi e togliermi solo il vestito così da restare solo con le calze e il reggiseno.
Mi fece stendere poi si posizionó sopra di me con la figa all'altezza della bocca.
Uno dei due si mise a scoparla, mia moglie mi ordinó di leccarle il clitoride. La mia lingua e la faccia erano colpite a ripetizione dalle palle del tizio, finché dopo una serie di colpi vennero tutti e due. Quando uscì lo sperma mi coló tutti in bocca.
Giusto il tempo di deglutire che si infiló anche l'altro per dare a mia moglie il secondo orgasmo e a me la seconda colata di sperma.
Mia moglie si alzò e mi ordinó di pulire accuratamente i cazzi dei due, lì presi uno a uno scappellandoli e leccando fino all'ultima goccia.
"Finché voi due riprendete fiato, vi faccio vedere una cosetta... Tesoro mettiti a pecorina."
Mi misi a pecorina e attesi. Arrivò il suo strap-on a piantarsi nel culo e a cavalcarmi.
Mentre mi scopava i due si riposavano commentando l'inculata.
Uno dei due si mise dietro di lei a leccarle il buco del culo, l'altro si posizionó davanti a me sbattendomelo in bocca. Poi si scambiarono finché mia moglie mi disse di levarmi di torno che voleva farsi inculare. Mi fece sedere di nuovo sul dildo mentre toccava a lei farsi montare a pecorina.
Il primo venne nel suo culo e fu immediatamente sostituito dal secondo. Quello che non era impegnato venne da me piazzandomi in bocca il cazzo mezzo flaccido che sapeva di sperma e del culo di mia moglie.
Quando anche il secondo venne, mia moglie mi fece alzare e accomodare sotto di lei per svuotarmi in bocca tutto il contenuto del culo.
Si rilassarono sul letto mentre io ero seduto su un angolo.
Mia moglie si rivolse ai due ragazzi.
"Ehi, mi è venuta una idea. Volete vedere come umilio questo schiavetto?"
"Tesoro, alzati in piedi." Mi alzai di fianco a loro.
"Oggi questi due mi hanno scopata alla grande" dicendo questo mi prese in mano le palle e si mise a massaggiarmi il cazzo ingabbiato.
"Quante sborrate hai visto?"
"Quattro"
"E quante ne hai bevute?"
"Tutte e quattro."
"E tu quante volte sei venuto? Qua sei tutto bagnato!"
"Neanche una volta, è solo liquido..."
"Allora, visto che sei stato bravo, ti offro una opportunità. Vorresti venire?
"Sì padrona lo vorrei tanto se vuole anche lei."
"Ok allora io ti tolgo la gabbia, ti faccio mettere un cazzo in culo e uno in bocca. Il patto è che se vieni, tutto lo sperma che esce su questo letto dovrai berlo. Accetti?"
Mi stavano scoppiando le palle, avrei accettato qualsiasi cosa.
"Accetto! Accetto!"
"Voi due preparatevi"
Andò di là a prendere le chiavi e un bicchiere.
Mi fece mettere di nuovo a pecorina, uno dei due si mise davanti, l'altro dietro.
Attese che avessi il culo e la bocca piena per togliere la gabbia, liberare la mia erezione e farmi venire in un minuto, con il bicchiere posizionato sotto.
Poi fu la volta di quello che stavo spompinando: me lo tolse dalla bocca per farlo venire nel bicchiere. Io avevo sborrato tantissimo, lui fortunatamente di meno.
Quello dietro intanto ci stava dando dentro, e dopo diversi minuti fu anche il suo turno di scolare lo sperma nel bicchiere.
"Alzati. Ora lo devi bere. Versatelo in bocca, ma non ingoiare, voglio vedere."
Presi il bicchiere, lo appoggiai alle labbra e lo vuotai. Poi aprii la bocca e mostrai che era piena di sperma.
"Bene, ora ingoia."
Buttai tutto giù.
"La tua segretaria mi aveva detto che eri bravo con la bocca, sarai ufficialmente il mio sborratoio."
scritto il
2018-08-08
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