Buongiorno Zia
di
Matteezia
genere
incesti
Ciao sono Matteo.
Giovedì scorso. Mi svegliai molto presto senza un apparente motivo. Non sapevo che fare così andai a svegliare zia. Avendo le chiavi, entrai, andai in camera e la vidi li con la sua tutina da notte molto aderente.
Cercai di svegliarla dolcemente, mi misi ai piedi del letto e iniziai a toccarle i piedi e le gambe. Leccai i piedi per poi passare ad accarezzarle le gambe andando sempre più vicino alla sua figa. Continuo a toccarle le gambe e a baciarle ma zia non si svegliò.
Sbottonai il body e vidi che aveva la mutandine, le levai senza pensarci. Cominciai a toccarla e stimolarla e manifestò i primi segni di risveglio. Iniziai a infilare il dito nei suoi buchi. Ansima un pò ma non è del tutto sveglia.
Rimasi solo con la maglietta, allargai le gambe a zia e iniziai a leccarla molto lentamente.
Infilai il cazzo nella sua figa caldissima. Andai pianissimo, mi chinai verso la sua faccia, zia mi sorprese e si avvinghiò a me non facendomi più rialzare. Ancora dentro di lei riuscimmo ad alzarci. Io in piedi e lei in braccio a me con il cazzo al suo interno. Mi appoggiai al muro per fare meno fatica.
In casa regalava il silenzio interrotto dai nostri mugugni e dai nostri corpi a contatto.
Non resistetti e le venni nella figa.
Z: “Grazie, un bel risveglio” sussurrò.
M: “Buongiorno zietta, sei proprio bella la mattina”
Scendemmo a fare colazione. Una volta finito sistemammo e sul divano ci abbracciammo.
Zia si staccò, mi allargò le gambe, si mise in mezzo e cominciò una gran bella pompa delle sue.
Dopo poco si alzò, mi diede le spalle e si infilò il mio cazzo nel figa cominciando a cavalcare.
La fermai sennò sarei venuto di nuovo subito, la feci stendere e iniziai a leccarla mentre con un dito penetravo l’ano. Si stava bagnando molto, la penetrai nella figa a ritmo alto.
Z:” spostati che vengooo”, disse, diedi un colpo molto profondo e cadde in un grande orgasmo condito da un suo gridolino.
Vederla godere fa eccitare molto anche me.
Presi in bocca le dita dei piedi di zia per farle capire che stavo venendo, lei con una mano inziò a massaggiarmi le palle. Venni ancora dentro di lei.
Ci alzammo e ci abbracciammo.
Grazie.
Giovedì scorso. Mi svegliai molto presto senza un apparente motivo. Non sapevo che fare così andai a svegliare zia. Avendo le chiavi, entrai, andai in camera e la vidi li con la sua tutina da notte molto aderente.
Cercai di svegliarla dolcemente, mi misi ai piedi del letto e iniziai a toccarle i piedi e le gambe. Leccai i piedi per poi passare ad accarezzarle le gambe andando sempre più vicino alla sua figa. Continuo a toccarle le gambe e a baciarle ma zia non si svegliò.
Sbottonai il body e vidi che aveva la mutandine, le levai senza pensarci. Cominciai a toccarla e stimolarla e manifestò i primi segni di risveglio. Iniziai a infilare il dito nei suoi buchi. Ansima un pò ma non è del tutto sveglia.
Rimasi solo con la maglietta, allargai le gambe a zia e iniziai a leccarla molto lentamente.
Infilai il cazzo nella sua figa caldissima. Andai pianissimo, mi chinai verso la sua faccia, zia mi sorprese e si avvinghiò a me non facendomi più rialzare. Ancora dentro di lei riuscimmo ad alzarci. Io in piedi e lei in braccio a me con il cazzo al suo interno. Mi appoggiai al muro per fare meno fatica.
In casa regalava il silenzio interrotto dai nostri mugugni e dai nostri corpi a contatto.
Non resistetti e le venni nella figa.
Z: “Grazie, un bel risveglio” sussurrò.
M: “Buongiorno zietta, sei proprio bella la mattina”
Scendemmo a fare colazione. Una volta finito sistemammo e sul divano ci abbracciammo.
Zia si staccò, mi allargò le gambe, si mise in mezzo e cominciò una gran bella pompa delle sue.
Dopo poco si alzò, mi diede le spalle e si infilò il mio cazzo nel figa cominciando a cavalcare.
La fermai sennò sarei venuto di nuovo subito, la feci stendere e iniziai a leccarla mentre con un dito penetravo l’ano. Si stava bagnando molto, la penetrai nella figa a ritmo alto.
Z:” spostati che vengooo”, disse, diedi un colpo molto profondo e cadde in un grande orgasmo condito da un suo gridolino.
Vederla godere fa eccitare molto anche me.
Presi in bocca le dita dei piedi di zia per farle capire che stavo venendo, lei con una mano inziò a massaggiarmi le palle. Venni ancora dentro di lei.
Ci alzammo e ci abbracciammo.
Grazie.
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