Sabato da zia. Piedi e collant da urlo
di
Matteezia
genere
incesti
Ciao a tutti.
Era un sabato normale, ero a casa da solo quando ad un tratto mi arrivò un messaggio. Era zia, chiese se per le 9 avessi voglia di passare da lei.
Poco prima delle 9 arrivai. Entrai e sentii che la zia era appena entrata in doccia.
Andai di sopra ed entrai in camera sua. Mi affacciai alla porta del bagno e la vidi sotto l’acqua tutta nuda e appena depilata.
Aveva lasciato per terra le mutande. Le presi e le annusai. Mi levai i vestiti rimanendo nudo, misi sul cazzo le mutande e mi segai.
Entrai in bagno con le sue mutandine sul cazzo, zia si stava insaponando e aveva il sapone in faccia, non mi vedeva. Lanciai le mutandine sul lavandino ed entrai di soppiatto nella doccia immensa.
Le appoggiai il cazzo su un fianco e prese paura.
Z”Oddio sei tu. Che spavento”
M”Ciao zia “
Si sciacquò via il sapone e ci abbracciammo.
Si inginocchiò e iniziò a succhiarmi il cazzo. Mi lecco tutta la cappella mentre con un mano si sditalinava. Passò a leccarmi le palle mentre con una mano mi segava furiosamente.
Prese il cazzo tutto in bocca mentre mi fissava con i suoi occhioni.
Con una mano le toccai le tette e dopo passai a toccarle i lunghi capelli. M”Mamma mia zia. Vengo “
Mi segò velocemente, facendomi mugugnare parecchio, le venni in faccia. Mi abbracció e dopo una rapida lavata uscimmo ad asciugarci. Lei rimase in bagno per un po’ mentre io mi distesi sul letto.
Z: “Non ricordavo di aver gettato le mie mutande usate sul lavandino” disse dal bagno, M:” Le ho trovate quando sono arrivato, mi ci sono segato un po’ e le ho annusate” risposi, sentii zia ridere compiaciuta.
Dopo qualche minutò sulla porta del bagno si palesò zia. Tutta nuda con delle calze a metà coscia rosse. Venne verso di me camminando sulle punte e in modo molto sessuale. Si sedette in mezzo alle mie gambe, le sue erano larghe e i suoi piedi erano all’ altezza del mio petto.
Avvicinai un piede per leccarglielo, quello libero lo uso per iniziare un massaggio al mio cazzo che ra già duro e alto. Leccai tutto il piede destro per poi chiederle il cambio con il sinistro. Dopo poco tolse il piede dalla mia bocca e iniziò un vero e proprio footjob con le calze rosse.
Z”Sei prorpio fissato con i miei piedi!” borbottò, M”Zia lo so ma non posso farci niente, sono bellissimi”
Mi alzai e mi sedetti mentre la zia si mise il cazzo tra le tette. Ero quasi al limite. Mi misi in piedi avvicinai i piedi e le gambe della zia. Ricoprii di sborra tutte le sue calze.
Iniziai subito e levarle le calze, tornai a leccarle i piedi, stavolta nudi.
Z:” Dai andiamo giu” propose.
Andammo giù in salone.
Si mise sul tavolo della sala, infilai il cazzo nella figa in modo secco. Iniziai a muovermi piano aumentando il ritmo sempre di più. Più pompavo e più urlava. Come sempre le presi i piedi, li baciai e leccai. Z”vengo vengoooo”
Tirai fuori il cazzo e la zia squirtò su tutto il pavimento del salone. Z”ahhhh siiiiiii” ansimò, e rimisi il cazzo dentro.
Uscivo ed entravo come nulla fosse. Era bagnatissima. M” zia ci sono ormai “
Z:” No dentro oggi, non sono stata giustissima” mi avvertì, tirai fuori tempestivamente il cazzo fuori, iniziai a sborrare. Uno schizzo arrivò anche appena sotto al mento di zia.
Mi dovetti sedere perché mi tremavano le gambe.
Dopo qualche istante di ripresa ripresi i piedi di zia per leccarli.
Z”Ma ne hai ancora ?”
M”Bhe, se tu sei cosi si “
Mi riprese il cazzo tra i piedi e iniziò una sega con i piedi nudi che mi face andare in paradiso per l’ennesima volta. Non la girai nemmeno e le misi nel culo. Z”ahhh. Auiiii”
Misi in bocca un piede mentre l’altro la zia lo mise a contatto con le palle. Andammo avanti per un po’.
Le dissi che stavo per venire dopo alcuni minuti. Si inginocchiò e lo prese in bocca. Venni lì, zia ingoiò, si alzò e ci baciammo.
Gran sabato tra i piedi della mia zietta.
Grazie
Era un sabato normale, ero a casa da solo quando ad un tratto mi arrivò un messaggio. Era zia, chiese se per le 9 avessi voglia di passare da lei.
Poco prima delle 9 arrivai. Entrai e sentii che la zia era appena entrata in doccia.
Andai di sopra ed entrai in camera sua. Mi affacciai alla porta del bagno e la vidi sotto l’acqua tutta nuda e appena depilata.
Aveva lasciato per terra le mutande. Le presi e le annusai. Mi levai i vestiti rimanendo nudo, misi sul cazzo le mutande e mi segai.
Entrai in bagno con le sue mutandine sul cazzo, zia si stava insaponando e aveva il sapone in faccia, non mi vedeva. Lanciai le mutandine sul lavandino ed entrai di soppiatto nella doccia immensa.
Le appoggiai il cazzo su un fianco e prese paura.
Z”Oddio sei tu. Che spavento”
M”Ciao zia “
Si sciacquò via il sapone e ci abbracciammo.
Si inginocchiò e iniziò a succhiarmi il cazzo. Mi lecco tutta la cappella mentre con un mano si sditalinava. Passò a leccarmi le palle mentre con una mano mi segava furiosamente.
Prese il cazzo tutto in bocca mentre mi fissava con i suoi occhioni.
Con una mano le toccai le tette e dopo passai a toccarle i lunghi capelli. M”Mamma mia zia. Vengo “
Mi segò velocemente, facendomi mugugnare parecchio, le venni in faccia. Mi abbracció e dopo una rapida lavata uscimmo ad asciugarci. Lei rimase in bagno per un po’ mentre io mi distesi sul letto.
Z: “Non ricordavo di aver gettato le mie mutande usate sul lavandino” disse dal bagno, M:” Le ho trovate quando sono arrivato, mi ci sono segato un po’ e le ho annusate” risposi, sentii zia ridere compiaciuta.
Dopo qualche minutò sulla porta del bagno si palesò zia. Tutta nuda con delle calze a metà coscia rosse. Venne verso di me camminando sulle punte e in modo molto sessuale. Si sedette in mezzo alle mie gambe, le sue erano larghe e i suoi piedi erano all’ altezza del mio petto.
Avvicinai un piede per leccarglielo, quello libero lo uso per iniziare un massaggio al mio cazzo che ra già duro e alto. Leccai tutto il piede destro per poi chiederle il cambio con il sinistro. Dopo poco tolse il piede dalla mia bocca e iniziò un vero e proprio footjob con le calze rosse.
Z”Sei prorpio fissato con i miei piedi!” borbottò, M”Zia lo so ma non posso farci niente, sono bellissimi”
Mi alzai e mi sedetti mentre la zia si mise il cazzo tra le tette. Ero quasi al limite. Mi misi in piedi avvicinai i piedi e le gambe della zia. Ricoprii di sborra tutte le sue calze.
Iniziai subito e levarle le calze, tornai a leccarle i piedi, stavolta nudi.
Z:” Dai andiamo giu” propose.
Andammo giù in salone.
Si mise sul tavolo della sala, infilai il cazzo nella figa in modo secco. Iniziai a muovermi piano aumentando il ritmo sempre di più. Più pompavo e più urlava. Come sempre le presi i piedi, li baciai e leccai. Z”vengo vengoooo”
Tirai fuori il cazzo e la zia squirtò su tutto il pavimento del salone. Z”ahhhh siiiiiii” ansimò, e rimisi il cazzo dentro.
Uscivo ed entravo come nulla fosse. Era bagnatissima. M” zia ci sono ormai “
Z:” No dentro oggi, non sono stata giustissima” mi avvertì, tirai fuori tempestivamente il cazzo fuori, iniziai a sborrare. Uno schizzo arrivò anche appena sotto al mento di zia.
Mi dovetti sedere perché mi tremavano le gambe.
Dopo qualche istante di ripresa ripresi i piedi di zia per leccarli.
Z”Ma ne hai ancora ?”
M”Bhe, se tu sei cosi si “
Mi riprese il cazzo tra i piedi e iniziò una sega con i piedi nudi che mi face andare in paradiso per l’ennesima volta. Non la girai nemmeno e le misi nel culo. Z”ahhh. Auiiii”
Misi in bocca un piede mentre l’altro la zia lo mise a contatto con le palle. Andammo avanti per un po’.
Le dissi che stavo per venire dopo alcuni minuti. Si inginocchiò e lo prese in bocca. Venni lì, zia ingoiò, si alzò e ci baciammo.
Gran sabato tra i piedi della mia zietta.
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