Una nuova padrona 3

di
genere
dominazione


Tornai dalla mia nuova padrona quando mi chiamó. Mi fece spogliare nudo di nuovo, là nel suo salotto.
"non ci siamo visti per alcuni giorni, hai fatto qualcosa di particolare?"
"no, nulla padrona, volevo aspettare ordini."
"bravo. Ho trovato un modo un po' particolare per esibirti in pubblico e umiliarti per bene, che ne dici?"
"tutto quello che vuole lei." l'erezione che stava salendo era proprio per quello.
Era dopo cena e dopo avermi lubrificato a dovere, iniziò a penetrarmi prima con le dita, poi con oggetti, plug, dildo, persi il conto di quante cose e di che dimensioni mi infilò nel culo. Usò anche uno strapon di dimensioni importanti. Avevo il culo completamente aperto, un trattamento senza pietà. Verso l'una di notte, prese un dildo senza base, lo spinse dentro, poi con un dito lo fece entrare tutto all'interno senza che spuntasse neanche un centimetro.
"ecco, ora che ti ho preparato a dovere, comincia il tuo impegno per stanotte: ora ti porto al pronto soccorso, dovrai dire che sei caduto sopra un giocattolo della tua fidanzata e ti è entrato tutto dentro. Devi tornare con un referto dell'estrazione."
"ma forse riesco a tirarlo fuori se..."
"certo che ce la fai, ma non devi. Devono tirarlo fuori là."
"e se vogliono operarmi?"
"non lo faranno, tenteranno prima per dove è entrato."
Per strada ripetemmo la storia che dovevo raccontare.
Mi fece scendere e ripartì.
Andai al triage, c'era una vecchia infermiera all'accoglienza.
"buonanotte... Senta... Io... Ho un oggetto estraneo dentro..."
L'infermiera non fece nessuna espressione, probabilmente aveva già visto mille casi del genere.
"che tipo di oggetto è?"
"ehm... Come dire... Una sorta di pene finto..."
"ah. Capisco. E qual è la natura dell'incidente? Cioè come è successo?"
"stavo camminando nudo per andare a fare la doccia e... Ci sono caduto sopra."
"ma certo, come no. Questo è il suo numero, sarà chiamato, si accomodi pure... Anzi forse è meglio se resta in piedi!"
L'ospedale era piccolo e per fortuna non c'era quasi nessuno. Mi chiamarono in pochi minuti. Fui accolto da una dottoressa sulla 50ina, formosa e con due tette enormi coperte dal camice, più due specializzande.
Mi fece rispiegare tutto dall'inizio. Mi ascoltò senza fare alcun commento. Poi mi ordinò di abbassare i pantaloni e di chinarmi in avanti.
Mi tastó il buco, poi fece scivolare dentro due dita guantate.
"si alzi. Mi faccia capire. Lei ha l'ano dilatato e con evidenti segni di penetrazioni multiple, con tracce di lubrificanti e mi vuole dire che è caduto per sbaglio?"
Alle due specializzande sfuggì una risatina.
"intanto io la mando a fare i raggi per vedere dov'è di preciso l'oggetto poi vediamo come estrarlo."
Mi fece stendere su una barella e mi mandò al piano di sopra. Mentre ero in attesa si avvicinó un tizio che si presentó come uno psicologo.
"ma guardi che io non ho bisogno..."
"la dottoressa ha richiesto un consulto. Lei arriva qui nel cuore della notte con un oggetto estraneo dentro il suo retto, con evidenti segni di rapporti multipli e racconta una strana storia di cadute... È sicuro di non essere stato vittima di violenza?"
"io??? No! Assolutamente!"
"allora era consenziente! Bene, meglio, sono più tranquillo, non abbia timore, l'omosessualità non è più uno stigma sociale..."
"ma io non sono omosessuale!"
"le ripeto non si preoccupi, i rapporti anali sono normali, solo stia attento a cosa fa."
"non ho avuto rapporti anali."
"vabbè ma adesso mi scusi... Il referto parla chiaro... Il suo ano stasera è stato ripetutamente abusato, lei era consenziente... Guardi che a me lo può dire, c'è il segreto professionale..."
In quel momento arrivò il radiologo, a salvarmi da quella conversazione surreale.
Era un omone grande e grosso, che sembrava occupare da solo la stanza.
"brutto frocio, mi stavo per fare una infermierina, ho dovuto interrompere tutto"
"ma come si permette!"
"no senti non mi frega un cazzo qua siamo io e te, non ti sente nessuno che è tutto insonorizzato. Ero là, tutto pronto, mi stava succhiando il cazzo quando arrivi tu che ti sei infilato nel culo sto coso finto. Non rompere i coglioni e facciamo presto sennò finisce che ti inculo io e te lo spingo nell'intestino. Non potresti neanche denunciarmi perché da quanto leggo qua stanotte ci hai dato così dentro con il culo che nessuno scoprirebbe che ce l'ho messo pure io. Intesi, frocione?"
Mi fece le lastre poi mi rispedì giù sempre in barella.
Mi parcheggiarono in osservazione al pronto soccorso, mi appisolai un attimo.
Fui svegliato e mi riportarono dentro. Nella saletta c'erano appese le mie radiografie in cui vedeva il dildo ben piantato dentro.
La dottoressa esordì "data la sua particolare situazione di elasticità e condizionamento del suo sfintere anale, possiamo procedere all'estrazione manuale. Si stenda qui e metta i piedi qui."
Mi fece stendere su un lettino per visite ginecologiche e mettere le gambe sulle staffe.
"dottoressa la prego, non c'è l'infermiera, depili il paziente che preferisco avere campo libero"
Una delle due specializzande prese la schiuma da barba e un rasoio e mi depiló l'area attorno al buco, nel frattempo la dottoressa si preparó con due guanti che le arrivavano fino al gomito, li cosparse di crema lubrificante.
Prima di iniziare mi disse "beh, lo sa come funziona, si rilassi e respiri a fondo"
Due dita entrarono subito, il terzo anche.
Avvicinó l'altra mano e mise due dita anche di quella. Mi diventó duro.
"cerchiamo di sfruttare l'occasione per un po' di didattica. Perché il paziente si sta eccitando?"
"per le terminazioni nervose nell'ano"
"per la stimolazione della prostata"
"alla prostata non sono ancora arrivata."
"c'è anche una forte componente psicologica, cioè... Gli piace l'abuso che sta facendo dottoressa, ovvero gode nell'essere penetrato da lei. Probabilmente ha fantasie di dominazione."
Intanto stava continuando a spingere, tutte le dita di una mano erano dentro, poi scivolò dentro tutta quanta fino al polso.
"come vedete l'elasticità dello sfintere mi ha permesso di entrare senza troppi problemi, un altro avrebbe sofferto molto di più. Continuiamo. Dottoressa, lei mi diceva della prostata, ora vediamo cosa succede." giró la mano verso l'alto e cominciò a stimolarmi la prostata.
"vede, ora sta uscendo il liquido prespermatico in abbondanza, la prostata mi sembra bella gonfia. Mi scusi, prima lei cadesse sul questo oggetto [risatine] ha avuto eiaculazioni?"
Non ero molto lucido, risposi "sì la padrona mi ha fatto venire due volte ma è andata avanti per ore a..."
"ah allora finalmente abbiamo scoperto cosa è successo... No perché se fosse stato un rapporto omosessuale avrei fatto i complimenti al suo partner per come le ha ridotto il cu... Intendevo per l'intensità della scop... Vabbè ci siamo capiti."
"allora visto che ci siamo vi faccio vedere come procurare una eiaculazione senza mani, potrebbe tornare utile in caso di esami."
"no dottoressa la prego."
"stia zitto, qua comando io."
Sfilò leggermente la mano e con le dita si mise a massaggiarmi la prostata facendomi venire in poco tempo, una sborrata lunga e lenta che mi uscì dal cazzo non del tutto eretto.
A quel punto affondó la mano, prese il dildo e lo estrasse svuotandomi il culo.
Le due specializzande mi controllarono poi mi pulirono quindi mi dissero di rivestirmi e di attendere fuori.
Dopo un quarto d'ora mi portarono il dildo in un sacchetto trasparente e il referto.
Avevo avvisato la padrona che era venuta a prendermi e pretese un racconto dettagliato della mia nottata.
scritto il
2019-07-26
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