Parigina d’autunno

di
genere
etero

“Non voglio più sentire parlare di uomini per almeno sei mesi”. Questa la premessa. Piove la domenica a Parigi. Ci potremmo vedere una serie, propone. Ieri ho dato troppo - le dico, con lei sempre stata molto trasparente. Almeno ti ricordi come si chiamava? Mi fa. No, non mi ricordo.

Diluvia quando le entro in casa. Saranno state le 11.30. Lei in tuta, coi leggings e una felpa. Caffè americano? Tempo da brunch. Hai della pancetta? Dello speck? Sono vegetariana non ti ricordi, ci conosciamo da 10 anni. Allora facciamo uova e Stilton blue, pane abbrustolito e dei biscotti bretoni al burro e sale. Le propongo di passare dal caffè a un Pommard. Ok io no - mi dice - o forse non per ora. Dopo credo di sì, mi fa. È chiusa come un mallo di castagna a settembre. Acerba e spinosa.

Che serie - mi fa? E si butta sul divano. Qualcosa di poliziesco? Tutto fuorché romantico - le dico. Non posso che essere d’accorfo. Mi fa. Questo è il patto per oggi. Tutto fuorché romantico. Comincia una domenica indimenticabile.

[continua]
scritto il
2021-09-19
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