Dominata e scopata da mio figlio 2
di
astroxman
genere
dominazione
Tornati a casa, il figlio ordinò alla madre di spogliarsi, lei ormai soggiogata obbedì senza fiatare. Il ragazzo si mise a ridere e le disse, prima di uscire devi fare un po’ di pulizia vai in bagno voglio che esci completamente liscia neanche un pelo. La strattonò per un braccio urlando: capito??
Lei abbassò la testa rispondendo con un flebile, sì come vuoi.
“Ora andiamo” in camera le disse, ma prima prese un sacchetto, aprì i cassetti dell’armadio e gettò tutto il contenuto dentro ai sacchetti, non aveva più mutandine e reggiseni.
“Questa robaccia non è consona a te da oggi niente reggiseno dopo andiamo in città a comprare qualche perizoma sexy, degno di una puttana come te”. “Scendo a buttare tutto tu preparati” aggiunse.
La madre abbassò la testa, non aveva la forza e il coraggio di replicare, era com plebeamente succube andò in bagno e cominciò a depilarsi avendo cura di non lasciare neanche un pelo. Si fece la doccia e si truccò come voleva il figlio in modo vistoso. Andò in camera da letto dove c’era il figlio disteso sul letto che armeggiava con il cellulare. “Bel lavoro mammina adesso si vede perfettamente la fica con quelle labbra penzolanti”. Iniziò a fotografarla, lei cercò di coprirsi ma lui la prese violentemente per i capelli obbligandola s spostare le mani, le fece divaricare le gambe per fotografarla meglio la fica, poi le disse “Vieni molto bene in foto adesso le mando a un mio amico marocchino” disse ridendo.
Lei lo supplicò di non farlo ma lui le aveva già inviate dicendo: “Cara mamma al nostro ritorno io parto per l’università, to dovrai impegnare tutto il tempo libero che hai” e scoppiò a ridere. Poco dopo arrivò un messaggio. Era il suo amico marocchino: “E’ molto fiero di occuparsi di te non vede l’ora” le disse ridendo. “Adesso usciamo mettiti questo”. Le diede un vestitino attirato semi trasparente, guardandosi allo specchio vedeva che il reggiseno non si vedeva ma soprattutto con la luce alle spalle si vedeva la fica perché il figlio le aveva ordinato di non indossare nemmeno gli slip. Si sentiva umiliata, voleva piangere, ma era in balia dei suoi comandi. Il figlio le disse che tutte queste lamentele al loro ritorno le avrebbe pagate.
Uscirono lei si vergognava da morire notava gli sguardi della gente che la guardavano come fosse una puttana ma nonostante ciò la cosa la turbava molto sentendo in lei una strana eccitazione.
Arrivarono davanti ad un negozio di costumi e di intimo entrarono lui dava u’occhiata in giro ma sembrava non trovare nulla allora chiese al gestore del negozio un uomo di una certa età dell’intimo e dei costumi più mini lui. Lui lo portò nella stanza affianco dove esposti c’erano micro perizomi e mini costumi il ragazzo allora scelse una decina di micro perizomi in pratica un minuscolo triangolino completamente trasparente ed alcune mutandine sempre mini dei costumi, pagarono il tutto e uscirono.
Si inviarono verso casa ed il ragazzo prese per il fianco la madre appoggiando la mano sul culo. Poco prima di arrivare a casa con la mano tirò il vestito sul culo scoprendolo completamente fortunatamente la via non era illuminata molto e non c’era nessuno.
Lui le disse vai avanti e non abbassare il vestito e cerca in ancheggiare quando cammini. La madre obbedì, sembrava una autentica troia da quattro soldi, si sentiva umiliata da morire ma si stava anche eccitando. Sentiva uscire dentro di lei la puttana che aveva tenuta nascosta, essere ridotta in quello stato dal figlio poi aumentava l’eccitazione.
Arrivati a casa senza tante parole la prese per i capelli dicendole adesso paghi con gli interessi mammina.
La portò in camera da letto strattonandola le ordinò di spogliarsi e di inginocchiarsi davanti ha lui. Obbedì senza protestare guardava in basso per la vergogna lui si tolse la maglietta e le ordinò di abbassargli i calzoncini e le mutande. Rimase con un enorme cazzo in tiro davanti a lei a poca distanza dalla sua faccia. Non era molto lungo ma abbastanza grosso glielo fece prendere in mando tenendola sempre per i capelli.glielo strusciò contro il visto, lei ansimava poi le ordinò di prenderlo in bocca e succhiare. Lei lo prese e succhiò e leccò abbondantemente, si sentiva il risucchio forte, lui rideva e diceva brava la mia mammina guarda come pompini sa fare, sei proprio una troia, ti piace eh?
La allontanò le disse di tenere la bocca aperta e ci sputò dentro diverse volte poi le rimise il cazzo in bocca fino in fondo, lei stava soffocando, la saliva le usciva di bocca ma non protestava, anzi pensava che bel cazzo ha mio figlio. Dopo poco lui venne scaricandole in bocca un sacco di sperma, le fece ingoiare tutto senza perdere una goccia.
Poi la tirò su e cominciò a palparle tutto il bel corpo formoso. si fermò sulla fica e sentì che era tutta bagnata: “sei bagnata come una cagna” le infilò due dita nella fica e cominciò ad andare dentro e fuori. lei godeva e gridava di piacere “sì amore mio sono tua fammi godere come la puttana che sono”.
Aveva di nuovo il cazzo duro la gettò sul letto le salì sopra e in un solo colpo glielo ficcò nella fica. Lei urlava: sì sono la tua troia scopami scopami.
Iniziò dando colpi forti e molto violenti fermandosi per farla rifiatare, la stava stuprando poi aumentava il ritmo. le chiese di girarsi. “Hai mai tradito papà?” le chiese. lei mentre urlava di piacere rispose “sì molte volte”. “Allora di cazzi nella fica nei hai presi?” “sì sì sono una puttana”. “Molto bene troia da oggi farai quello che ti ordino hai capito puttana? sarai la mia cagna ubbidiente. diventerai la cagna anche del mio amico marocchino ok?”. “Sì tutto quello che vuoi tutto quello che mi comandi fammi diventare una autentica puttana scopami scopatemi usatemi come vostro oggetto di piacere voglio essere umiliata scopata stuprata come la cagna che sono”.
Lio le sbarrò dentro una quantità enorme di sbarra, poi le ordinò di ripulirlo bene con la lingua cosa che lei fece con piacere immenso. il figlio se ne andò a dormire in camera sua lei rimase distrutta sul letto non aveva mai goduto tanto, ed era stat suo figlio a fare godere così.
Lei abbassò la testa rispondendo con un flebile, sì come vuoi.
“Ora andiamo” in camera le disse, ma prima prese un sacchetto, aprì i cassetti dell’armadio e gettò tutto il contenuto dentro ai sacchetti, non aveva più mutandine e reggiseni.
“Questa robaccia non è consona a te da oggi niente reggiseno dopo andiamo in città a comprare qualche perizoma sexy, degno di una puttana come te”. “Scendo a buttare tutto tu preparati” aggiunse.
La madre abbassò la testa, non aveva la forza e il coraggio di replicare, era com plebeamente succube andò in bagno e cominciò a depilarsi avendo cura di non lasciare neanche un pelo. Si fece la doccia e si truccò come voleva il figlio in modo vistoso. Andò in camera da letto dove c’era il figlio disteso sul letto che armeggiava con il cellulare. “Bel lavoro mammina adesso si vede perfettamente la fica con quelle labbra penzolanti”. Iniziò a fotografarla, lei cercò di coprirsi ma lui la prese violentemente per i capelli obbligandola s spostare le mani, le fece divaricare le gambe per fotografarla meglio la fica, poi le disse “Vieni molto bene in foto adesso le mando a un mio amico marocchino” disse ridendo.
Lei lo supplicò di non farlo ma lui le aveva già inviate dicendo: “Cara mamma al nostro ritorno io parto per l’università, to dovrai impegnare tutto il tempo libero che hai” e scoppiò a ridere. Poco dopo arrivò un messaggio. Era il suo amico marocchino: “E’ molto fiero di occuparsi di te non vede l’ora” le disse ridendo. “Adesso usciamo mettiti questo”. Le diede un vestitino attirato semi trasparente, guardandosi allo specchio vedeva che il reggiseno non si vedeva ma soprattutto con la luce alle spalle si vedeva la fica perché il figlio le aveva ordinato di non indossare nemmeno gli slip. Si sentiva umiliata, voleva piangere, ma era in balia dei suoi comandi. Il figlio le disse che tutte queste lamentele al loro ritorno le avrebbe pagate.
Uscirono lei si vergognava da morire notava gli sguardi della gente che la guardavano come fosse una puttana ma nonostante ciò la cosa la turbava molto sentendo in lei una strana eccitazione.
Arrivarono davanti ad un negozio di costumi e di intimo entrarono lui dava u’occhiata in giro ma sembrava non trovare nulla allora chiese al gestore del negozio un uomo di una certa età dell’intimo e dei costumi più mini lui. Lui lo portò nella stanza affianco dove esposti c’erano micro perizomi e mini costumi il ragazzo allora scelse una decina di micro perizomi in pratica un minuscolo triangolino completamente trasparente ed alcune mutandine sempre mini dei costumi, pagarono il tutto e uscirono.
Si inviarono verso casa ed il ragazzo prese per il fianco la madre appoggiando la mano sul culo. Poco prima di arrivare a casa con la mano tirò il vestito sul culo scoprendolo completamente fortunatamente la via non era illuminata molto e non c’era nessuno.
Lui le disse vai avanti e non abbassare il vestito e cerca in ancheggiare quando cammini. La madre obbedì, sembrava una autentica troia da quattro soldi, si sentiva umiliata da morire ma si stava anche eccitando. Sentiva uscire dentro di lei la puttana che aveva tenuta nascosta, essere ridotta in quello stato dal figlio poi aumentava l’eccitazione.
Arrivati a casa senza tante parole la prese per i capelli dicendole adesso paghi con gli interessi mammina.
La portò in camera da letto strattonandola le ordinò di spogliarsi e di inginocchiarsi davanti ha lui. Obbedì senza protestare guardava in basso per la vergogna lui si tolse la maglietta e le ordinò di abbassargli i calzoncini e le mutande. Rimase con un enorme cazzo in tiro davanti a lei a poca distanza dalla sua faccia. Non era molto lungo ma abbastanza grosso glielo fece prendere in mando tenendola sempre per i capelli.glielo strusciò contro il visto, lei ansimava poi le ordinò di prenderlo in bocca e succhiare. Lei lo prese e succhiò e leccò abbondantemente, si sentiva il risucchio forte, lui rideva e diceva brava la mia mammina guarda come pompini sa fare, sei proprio una troia, ti piace eh?
La allontanò le disse di tenere la bocca aperta e ci sputò dentro diverse volte poi le rimise il cazzo in bocca fino in fondo, lei stava soffocando, la saliva le usciva di bocca ma non protestava, anzi pensava che bel cazzo ha mio figlio. Dopo poco lui venne scaricandole in bocca un sacco di sperma, le fece ingoiare tutto senza perdere una goccia.
Poi la tirò su e cominciò a palparle tutto il bel corpo formoso. si fermò sulla fica e sentì che era tutta bagnata: “sei bagnata come una cagna” le infilò due dita nella fica e cominciò ad andare dentro e fuori. lei godeva e gridava di piacere “sì amore mio sono tua fammi godere come la puttana che sono”.
Aveva di nuovo il cazzo duro la gettò sul letto le salì sopra e in un solo colpo glielo ficcò nella fica. Lei urlava: sì sono la tua troia scopami scopami.
Iniziò dando colpi forti e molto violenti fermandosi per farla rifiatare, la stava stuprando poi aumentava il ritmo. le chiese di girarsi. “Hai mai tradito papà?” le chiese. lei mentre urlava di piacere rispose “sì molte volte”. “Allora di cazzi nella fica nei hai presi?” “sì sì sono una puttana”. “Molto bene troia da oggi farai quello che ti ordino hai capito puttana? sarai la mia cagna ubbidiente. diventerai la cagna anche del mio amico marocchino ok?”. “Sì tutto quello che vuoi tutto quello che mi comandi fammi diventare una autentica puttana scopami scopatemi usatemi come vostro oggetto di piacere voglio essere umiliata scopata stuprata come la cagna che sono”.
Lio le sbarrò dentro una quantità enorme di sbarra, poi le ordinò di ripulirlo bene con la lingua cosa che lei fece con piacere immenso. il figlio se ne andò a dormire in camera sua lei rimase distrutta sul letto non aveva mai goduto tanto, ed era stat suo figlio a fare godere così.
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