La moglie schiava - Ai piedi anche della suocera (parte 1)

di
genere
sadomaso

Grace arrivò all’aeroporto con un largo anticipo. Le piaceva girare tra i negozi e sentire quell’aria profumata delle boutique che accoglie coloro che sono in attesa dei voli.
“Edith, ma sei una meraviglia. Mio figlio Diego, quando ti ha descritta, non è riuscito a trasmettermi la tua classe ed eleganza, limitandosi alla bellezza”
“Sei troppo gentile Grace. Di te so solamente cose belle”.
Non avevano fretta e si fermarono a prendere un caffè, con calma, prima di andare a casa.
Grace viveva in una vecchia fattoria adattata a civile abitazione, praticamente isolata. Adorava il silenzio, le albe e i tramonti in campagna, il profumo della natura. Il lento procedere dei trattori che si dirigevano nei campi vicini le infondevano calma, a differenza della frenesia che trovava nelle grosse città, dove aveva abitato fino ad una decina di anni addietro.
“Ma è una meraviglia qui”.
Edith era entusiasta quando entrarono nel cortile.
La sala è il posto nel quale accogliere gli ospiti.
Grace si diresse alla sua poltrona preferita, identificabile per l’usura tipica del frequente uso.
Si accomodò e, prima di appoggiarsi al comodo schienale, si chinò quel tanto per dare una carezza sulla testa della giovane donna accucciata ai piedi della poltrona, nuda e con una catena che dal collare andava ad un anello infisso nel pavimento.
Anna, la schiava, non sapeva che Grace sarebbe tornata con ospiti.
Questi, invece, sapevano che l’avrebbero trovata e che era incatenata da ore quando si incontrarono all'aeroporto. Nonostante ciò non si curarono di questo quando andarono a prendere il caffè e presero le cose con calma, anche fermandosi durante il viaggio per comperare un dolce da mangiare al termine del pasto.
Quando entrarono in casa, la schiava rimase basita ma non ebbe reazioni a causa dello stupore.
Fu Diego ad avvicinarsi a sua moglie incatenata a terra e a darle una carezza sul capo prima di sedersi.
“Ciao cane”.
“Buongiorno Padrone”.
Dalla voce traspariva tutto il suo stato d’animo ed i mille pensieri che le si affollavano nella mente: da dove arrivavano, da quanto sapevano che sarebbero arrivati, chi era quella donna.
Grace non l’aveva avvisata. Mille pensieri che la portavano ad una sola conclusione: non doveva dirle nulla perchè lei è una schiava e non ha diritto di essere informata sulla vita dei Padroni.
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2021-10-17
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