Angelica capitolo sette
di
Simone27
genere
trans
Angelica) In questo momento non mi sento di anticipare una qualsiasi decisione, la mia idea è questa, lei ci fornisce le prescrizioni per la cura, Paolo, dovrà prendere una decisione, la prenderà assieme a me, sono parte della sua vita.
Dottore) Le scrivo subito, anzi faccio di più, ne faccio pure una per delle fiale da fare settimanalmente, accelerano di molto l'effetto delle capsule, lascio a voi decidere di usarle o meno. Se continuerete a venire al Club, avrò modo di fare dei controlli ed eventualmente modificare la cura.
--Angelica guarda il marito, lo vede con lo sguardo perso nel vuoto, muto, immobile, gli accarezza il viso, lo bacia. Lui sembra riprendersi, le sorride, ma è solo un attimo, così lo fa alzare e insieme vanno in camera, vuole stare da sola con lui. Entrano, lo fa sedere sul letto, poi:
Angelica) Anche per me è una situazione particolare, mi rendo conto che tu sei ad un bivio, sarò al tuo fianco, qualunque sia la tua decisione, sentimi bene, oggi facciamo come se non fosse successo nulla, ci prepariamo, facciamo la nostra serata, tu indosserai quello che vuoi, tanto stasera non ci saranno tanti maschi da accontentare, domani dopo pranzo torniamo a casa e in settimana tu decidi, a mente fredda. OK?
Paolo) Se non avessi te, non saprei come e cosa fare, il nostro gioco, derivava dalla mia impotenza che stava avanzando, non lo sapevamo, ma il Club ci ha dato modo di scoprirlo, poi il dottore è stato corretto verso di me. Facciamo questa serata, mi metto il completo bianco col reggiseno.
--Alle 21 siamo al bar, non ci sono molte persone, noi siamo disponibili, aspettiamo un pò, poi andiamo nella nostra saletta, a mezzanotte non c'è più nessuno, andiamo a letto. La mattina salutiamo Giorgio e andiamo a casa.
Il lunedì, Paolo si procura le medicine, il dottore ha prescritto un trattamento completo per 6 mesi. Prima di cominciare la cura vuole andare dai suoi a parlare, sono d'accordo.
La sera quando entriamo, sua mamma ha capito che c'è ancora qualcosa che non va, ma non chiede, è Paolo a cominciare:
Paolo) Mamma e papà, in questi giorni ho ricevuto i referti delle controanalisi e ci sono poche probabilità che io rimanga un maschio, è risultato che c'è la presenza di un ormone che nel momento della pubertà doveva sparire, non è successo, così questo mi sta facendo diventare impotente, ho due strade davanti, non fare nulla o fare una terapia ormonale, in tutt'e due i casi, non sarò più un maschio, nella seconda mi trasformerò anche fisicamente, voi come la pensate?
--Vedo papà scuro in volto, mamma invece sta pensando e vuole sapere se Angelica mi lascerà se loro acconsentono alla cura.
Angelica) Non ho mai pensato di lasciarlo, anzi ora più che mai gli starò vicina, qualunque cosa voglia fare.
I suoi genitori si guardano, poi la mamma dice che se deve diventare impotente, che lo diventi, ma felice. Abbiamo capito che sono disposti ad accettare il suo cambiamento fisico.
La mattina dopo, prende le prime capsule, in pausa pranzo telefono a Giorgio, dico quello che sta cominciando, ci penserà lui ad avvertire il dottore.
--Due mesi dopo, ormai è estate, ogni sera gli faccio il solito trattamento, non toglie la gabbia neanche ora, ma è da tanto che non ha nessuna reazione.
Abbiamo le ferie e andiamo al mare, per andare in spiaggia, niente gabbia, si adegua, ma il suo seno si sta modificando, vedo la crescita, così cambiando stabilimento, gli faccio indossare un bikini, è felice per la novità. li suo cosino piccolino, sta dentro il perizoma e neanche si vede.
E' da un pò di tempo che non taglia i capelli, che si sono allungati, sarebbe il caso di dargli un'aggiustatina, ma per ora non ne vuole sapere. Quello che gli preme è il seno. Oltre alle capsule, ha sempre voluto farsi l'iniezione, secondo me dopo aver metabolizzato il fatto che la virilità non farà più parte del suo essere, per questo gli è venuta la fretta ci cambiare fisicamente.
In spiaggia siamo come sorelle, porta il bikini con disinvoltura, sembra che sia sempre stato femmina. Da quando siamo andati in ferie si è reso conto che fisicamente e mentalmente sta cambiando, è più dolce, riusciamo anche a parlare di cose futili, come vestiti, scarpe, ma non mi riesce di convincerlo ad aggiustarsi i capelli, ne abbiamo parlato più volte, ma non c'è stato verso.
Di solito la sera al mare, se non si va in disco a ballare, si esce e si passeggia, noi di solito optiamo per la seconda, l'altra sera, passando davanti a una vetrina, ho visto un vestito molto carino, bianco a fiori, tra le altre cose, pure a buon mercato, ci fermiamo, lo guarda, chiedo se gli piace, risponde di si, allora lo costringo ad entrare, chiedo se ha la misura..., la tira fuori, lo faccio andare nel camerino a provarlo, non vorrebbe, ma insisto e ci va, lo indossa poi esce e si fa vedere, gli sta a pennello, anche se ha poco seno, viene lo stesso messo in risalto, lo prendiamo. Non mi interessa sapere se ha deciso di non fare "Outing", con me deve essere femminile, quando torneremo dalle ferie, lo dovrà dire in ufficio, come dovremo dirlo anche ai miei genitori.
Trascorriamo le due settimane in completo relax, verso la fine del nostro soggiorno, riesco a convincerlo ad andare in discoteca, gli faccio rinnovare il vestito nuovo, non vorrebbe, per il fatto che si vergogna ad uscire da donna dal nostro albergo, ma siccome l'ora è abbastanza tarda, nella hall non c'è nessuno, sappiamo come rientrare, per la chiave, così va tutto liscio.
La disco è gremita, una calca indescrivibile, anche se non siamo in pista, ci mettono le mani sul culo, è un classico. Alcuni ragazzi ci seguono, noi giriamo tenendoci per mano, ci seguono da molto vicino, il più sfrontato accarezza me con una mano e lei con l'altra, per un attimo ci fermiamo, ne approfittano per attaccare bottone, parliamo, ma alla fine non arriviamo a concludere, volevano solo compagnia.
Ormai abbiamo finito la vacanza, torniamo a casa, la prima cosa che mi chiede è la "mano", non mi rifiuto, lo soddisfo e poi rimaniamo sul letto.
Angelica) Se ti guardi allo specchio, sei cambiato molto, non credo tu possa aspettare ancora a dirlo in ufficio, vorrei andare dai miei a dirlo anche a loro, sarebbe corretto, ma tu devi dirlo almeno al tuo principale, non credo abbia problemi.
Paolo) Domani sera andiamo dai tuoi, se ho l'occasione lo dico al mio principale domattina
--La mattina va dal suo principale e gli racconta per sommi capi tutto quello che gli è successo (omettendo gli eventi del Club ovviamente). Il principale, che apprezza il suo lavoro gli dice di stare tranquillo e di non preoccuparsi, per il semplice motivo che non è la fine del mondo.
Ritorna e mi racconta tutto contento del suo "outing" lavorativo, dopo cena andiamo dai miei.
Paolo) Stasera quando siamo là, vorrei che cominciassi tu a raccontare, hai più confidenza con loro, poi io mi vergogno un pò.
Angelica) Non darti pensiero, lascia fare a me, vedrai che non ci sarà la guerra.
Quando entriamo a casa dai suoi, sua mamma mi viene incontro sorridente, mi abbraccia e poi ci chiede come stiamo e come ce la passiamo. Non capisco, con me non è mai stata molto espansiva, poi guarda la figlia:
Mamma) Allora Paolo come ti senti? Io e mio marito siamo felici di vederti, sappiamo il motivo della vostra visita, abbiamo incontrato i tuoi che ce l'hanno detto.
Angelica) Ci avete anticipato, eravamo venuti proprio per dirvelo, meglio così.
Raccontiamo anche a loro la storia, per fortuna hanno capito che non ci lasceremo, quindi va tutto bene.
Mamma) Adesso che tutti sanno di te, quale nome pensi di usare? Tra quanto ti vedrò in gonna? Quando farai un'acconciatura da femmina?
Paolo) Parto dall'ultima, se Angelica mi accompagna, sabato vorrei aggiustarmeli un pò, al centro commerciale c'è un gruppo di parrucchieri che sono molto bravi, penso che andrò da loro. Per la gonna, ancora è presto, mi vergogno a farmi vedere, devo abituarmi a guardarmi nello specchio, non è facile per me. Per il nome, penso solo di cambiare l'ultima vocale, quindi "Paola"
Il padre di Angelica che finora era rimasto in silenzio, vuole sapere se alla fine del percorso, farò anche l'operazione. Angelica e sua mamma lo fulminano con lo sguardo, lui si alza e va in cucina. Si sta facendo tardi, torniamo a casa, facciamo la doccia insieme e ci mettiamo la letto, contente per aver rivelato alle persone che contano per noi, tutta la trafila di Paolo.
Fuori città c'è un Outlet , sabato voglio andare, Paolo deve farsi un guardaroba completo, dopo che si è aggiustato i capelli. E' ora che si compri quello che gli piace, abbiamo ancora i 2000 euro del Club, anche per il fatto che la sua taglia è diversa dalla mia, solo qualche abito e gonna elasticizzate, possono andare, per il resto si deve comprare tutto. Andiamo e troviamo un sacco di cose belle, ancora non sa cosa vuole, sono io che lo invito sempre a provare, Siamo dentro da diverse ore e ha comprato due gonne, una da mezza stagione e una più pesante, alcuni pantaloni, due comodi e due attillatissimi, qualche maglia, tre camicie, dei perizomi, autoreggenti, collant e infine delle scarpe, un paio di ballerine di vernice nera, un paio di decollete sempre nere col tacco 10, un paio di ciabatte col fiocco e un paio di stivaletti alla caviglia sempre tacco 8. Prima di uscire gli chiedo:
Angelica) Hai fatto molto acquisti, ma ti mancano due cose, un abito da giorno, tipo tailleur, gonna e giacca e un abito da cocktail per la sera. Quest'anno, per la cena aziendale ci devi andare vestita come si deve, ora che sanno dite, devi essere al meglio, non ti pare?
Paolo) Vedi che se non ci fossi tu io non ci avrei pensato, siccome prima della cena c'è ancora tempo, nelle prossime settimane, possiamo trovare quello che fa al caso. OK?
Angelica) Certo, adesso andiamo a casa, domani voglio che ti provi tutto con calma, poi per lunedì, decidi cosa mettere, io non ti voglio obbligare o influenzare, sei tu che senti dentro di te come ti vuoi presentare. Ricorda anche che dobbiamo tornare al Club, non solo per scopare, ma per farti vedere dal dottore, ti darà la documentazione per il cambio del nome, ti farà i prelievi e la settimana dopo avrai gli esiti e le nuove prescrizioni, i mesi sono passati in fretta.
Dottore) Le scrivo subito, anzi faccio di più, ne faccio pure una per delle fiale da fare settimanalmente, accelerano di molto l'effetto delle capsule, lascio a voi decidere di usarle o meno. Se continuerete a venire al Club, avrò modo di fare dei controlli ed eventualmente modificare la cura.
--Angelica guarda il marito, lo vede con lo sguardo perso nel vuoto, muto, immobile, gli accarezza il viso, lo bacia. Lui sembra riprendersi, le sorride, ma è solo un attimo, così lo fa alzare e insieme vanno in camera, vuole stare da sola con lui. Entrano, lo fa sedere sul letto, poi:
Angelica) Anche per me è una situazione particolare, mi rendo conto che tu sei ad un bivio, sarò al tuo fianco, qualunque sia la tua decisione, sentimi bene, oggi facciamo come se non fosse successo nulla, ci prepariamo, facciamo la nostra serata, tu indosserai quello che vuoi, tanto stasera non ci saranno tanti maschi da accontentare, domani dopo pranzo torniamo a casa e in settimana tu decidi, a mente fredda. OK?
Paolo) Se non avessi te, non saprei come e cosa fare, il nostro gioco, derivava dalla mia impotenza che stava avanzando, non lo sapevamo, ma il Club ci ha dato modo di scoprirlo, poi il dottore è stato corretto verso di me. Facciamo questa serata, mi metto il completo bianco col reggiseno.
--Alle 21 siamo al bar, non ci sono molte persone, noi siamo disponibili, aspettiamo un pò, poi andiamo nella nostra saletta, a mezzanotte non c'è più nessuno, andiamo a letto. La mattina salutiamo Giorgio e andiamo a casa.
Il lunedì, Paolo si procura le medicine, il dottore ha prescritto un trattamento completo per 6 mesi. Prima di cominciare la cura vuole andare dai suoi a parlare, sono d'accordo.
La sera quando entriamo, sua mamma ha capito che c'è ancora qualcosa che non va, ma non chiede, è Paolo a cominciare:
Paolo) Mamma e papà, in questi giorni ho ricevuto i referti delle controanalisi e ci sono poche probabilità che io rimanga un maschio, è risultato che c'è la presenza di un ormone che nel momento della pubertà doveva sparire, non è successo, così questo mi sta facendo diventare impotente, ho due strade davanti, non fare nulla o fare una terapia ormonale, in tutt'e due i casi, non sarò più un maschio, nella seconda mi trasformerò anche fisicamente, voi come la pensate?
--Vedo papà scuro in volto, mamma invece sta pensando e vuole sapere se Angelica mi lascerà se loro acconsentono alla cura.
Angelica) Non ho mai pensato di lasciarlo, anzi ora più che mai gli starò vicina, qualunque cosa voglia fare.
I suoi genitori si guardano, poi la mamma dice che se deve diventare impotente, che lo diventi, ma felice. Abbiamo capito che sono disposti ad accettare il suo cambiamento fisico.
La mattina dopo, prende le prime capsule, in pausa pranzo telefono a Giorgio, dico quello che sta cominciando, ci penserà lui ad avvertire il dottore.
--Due mesi dopo, ormai è estate, ogni sera gli faccio il solito trattamento, non toglie la gabbia neanche ora, ma è da tanto che non ha nessuna reazione.
Abbiamo le ferie e andiamo al mare, per andare in spiaggia, niente gabbia, si adegua, ma il suo seno si sta modificando, vedo la crescita, così cambiando stabilimento, gli faccio indossare un bikini, è felice per la novità. li suo cosino piccolino, sta dentro il perizoma e neanche si vede.
E' da un pò di tempo che non taglia i capelli, che si sono allungati, sarebbe il caso di dargli un'aggiustatina, ma per ora non ne vuole sapere. Quello che gli preme è il seno. Oltre alle capsule, ha sempre voluto farsi l'iniezione, secondo me dopo aver metabolizzato il fatto che la virilità non farà più parte del suo essere, per questo gli è venuta la fretta ci cambiare fisicamente.
In spiaggia siamo come sorelle, porta il bikini con disinvoltura, sembra che sia sempre stato femmina. Da quando siamo andati in ferie si è reso conto che fisicamente e mentalmente sta cambiando, è più dolce, riusciamo anche a parlare di cose futili, come vestiti, scarpe, ma non mi riesce di convincerlo ad aggiustarsi i capelli, ne abbiamo parlato più volte, ma non c'è stato verso.
Di solito la sera al mare, se non si va in disco a ballare, si esce e si passeggia, noi di solito optiamo per la seconda, l'altra sera, passando davanti a una vetrina, ho visto un vestito molto carino, bianco a fiori, tra le altre cose, pure a buon mercato, ci fermiamo, lo guarda, chiedo se gli piace, risponde di si, allora lo costringo ad entrare, chiedo se ha la misura..., la tira fuori, lo faccio andare nel camerino a provarlo, non vorrebbe, ma insisto e ci va, lo indossa poi esce e si fa vedere, gli sta a pennello, anche se ha poco seno, viene lo stesso messo in risalto, lo prendiamo. Non mi interessa sapere se ha deciso di non fare "Outing", con me deve essere femminile, quando torneremo dalle ferie, lo dovrà dire in ufficio, come dovremo dirlo anche ai miei genitori.
Trascorriamo le due settimane in completo relax, verso la fine del nostro soggiorno, riesco a convincerlo ad andare in discoteca, gli faccio rinnovare il vestito nuovo, non vorrebbe, per il fatto che si vergogna ad uscire da donna dal nostro albergo, ma siccome l'ora è abbastanza tarda, nella hall non c'è nessuno, sappiamo come rientrare, per la chiave, così va tutto liscio.
La disco è gremita, una calca indescrivibile, anche se non siamo in pista, ci mettono le mani sul culo, è un classico. Alcuni ragazzi ci seguono, noi giriamo tenendoci per mano, ci seguono da molto vicino, il più sfrontato accarezza me con una mano e lei con l'altra, per un attimo ci fermiamo, ne approfittano per attaccare bottone, parliamo, ma alla fine non arriviamo a concludere, volevano solo compagnia.
Ormai abbiamo finito la vacanza, torniamo a casa, la prima cosa che mi chiede è la "mano", non mi rifiuto, lo soddisfo e poi rimaniamo sul letto.
Angelica) Se ti guardi allo specchio, sei cambiato molto, non credo tu possa aspettare ancora a dirlo in ufficio, vorrei andare dai miei a dirlo anche a loro, sarebbe corretto, ma tu devi dirlo almeno al tuo principale, non credo abbia problemi.
Paolo) Domani sera andiamo dai tuoi, se ho l'occasione lo dico al mio principale domattina
--La mattina va dal suo principale e gli racconta per sommi capi tutto quello che gli è successo (omettendo gli eventi del Club ovviamente). Il principale, che apprezza il suo lavoro gli dice di stare tranquillo e di non preoccuparsi, per il semplice motivo che non è la fine del mondo.
Ritorna e mi racconta tutto contento del suo "outing" lavorativo, dopo cena andiamo dai miei.
Paolo) Stasera quando siamo là, vorrei che cominciassi tu a raccontare, hai più confidenza con loro, poi io mi vergogno un pò.
Angelica) Non darti pensiero, lascia fare a me, vedrai che non ci sarà la guerra.
Quando entriamo a casa dai suoi, sua mamma mi viene incontro sorridente, mi abbraccia e poi ci chiede come stiamo e come ce la passiamo. Non capisco, con me non è mai stata molto espansiva, poi guarda la figlia:
Mamma) Allora Paolo come ti senti? Io e mio marito siamo felici di vederti, sappiamo il motivo della vostra visita, abbiamo incontrato i tuoi che ce l'hanno detto.
Angelica) Ci avete anticipato, eravamo venuti proprio per dirvelo, meglio così.
Raccontiamo anche a loro la storia, per fortuna hanno capito che non ci lasceremo, quindi va tutto bene.
Mamma) Adesso che tutti sanno di te, quale nome pensi di usare? Tra quanto ti vedrò in gonna? Quando farai un'acconciatura da femmina?
Paolo) Parto dall'ultima, se Angelica mi accompagna, sabato vorrei aggiustarmeli un pò, al centro commerciale c'è un gruppo di parrucchieri che sono molto bravi, penso che andrò da loro. Per la gonna, ancora è presto, mi vergogno a farmi vedere, devo abituarmi a guardarmi nello specchio, non è facile per me. Per il nome, penso solo di cambiare l'ultima vocale, quindi "Paola"
Il padre di Angelica che finora era rimasto in silenzio, vuole sapere se alla fine del percorso, farò anche l'operazione. Angelica e sua mamma lo fulminano con lo sguardo, lui si alza e va in cucina. Si sta facendo tardi, torniamo a casa, facciamo la doccia insieme e ci mettiamo la letto, contente per aver rivelato alle persone che contano per noi, tutta la trafila di Paolo.
Fuori città c'è un Outlet , sabato voglio andare, Paolo deve farsi un guardaroba completo, dopo che si è aggiustato i capelli. E' ora che si compri quello che gli piace, abbiamo ancora i 2000 euro del Club, anche per il fatto che la sua taglia è diversa dalla mia, solo qualche abito e gonna elasticizzate, possono andare, per il resto si deve comprare tutto. Andiamo e troviamo un sacco di cose belle, ancora non sa cosa vuole, sono io che lo invito sempre a provare, Siamo dentro da diverse ore e ha comprato due gonne, una da mezza stagione e una più pesante, alcuni pantaloni, due comodi e due attillatissimi, qualche maglia, tre camicie, dei perizomi, autoreggenti, collant e infine delle scarpe, un paio di ballerine di vernice nera, un paio di decollete sempre nere col tacco 10, un paio di ciabatte col fiocco e un paio di stivaletti alla caviglia sempre tacco 8. Prima di uscire gli chiedo:
Angelica) Hai fatto molto acquisti, ma ti mancano due cose, un abito da giorno, tipo tailleur, gonna e giacca e un abito da cocktail per la sera. Quest'anno, per la cena aziendale ci devi andare vestita come si deve, ora che sanno dite, devi essere al meglio, non ti pare?
Paolo) Vedi che se non ci fossi tu io non ci avrei pensato, siccome prima della cena c'è ancora tempo, nelle prossime settimane, possiamo trovare quello che fa al caso. OK?
Angelica) Certo, adesso andiamo a casa, domani voglio che ti provi tutto con calma, poi per lunedì, decidi cosa mettere, io non ti voglio obbligare o influenzare, sei tu che senti dentro di te come ti vuoi presentare. Ricorda anche che dobbiamo tornare al Club, non solo per scopare, ma per farti vedere dal dottore, ti darà la documentazione per il cambio del nome, ti farà i prelievi e la settimana dopo avrai gli esiti e le nuove prescrizioni, i mesi sono passati in fretta.
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