Il commesso galante
di
Idea Clito
genere
prime esperienze
Numeri, numeri, numeri e righe, tutto il giorno a digitare prezzi e codici a barre sul raggio della cassa da tanti anni.
Ogni giorno uguale, quando a casa chiudo gli occhi vedo solo numeri e codici.
Le persone sono sempre trafelate, a volte mi piacerebbe scambiare una chiacchiera in più.
Quando capita qualche conoscente, il cliente successivo sbuffa, sembra che tutti abbiano una dannata fretta con il destino, tutto di corsa, tutto veloce, per cosa poi, il solito: lavori, torni a casa, prepari, pulisci, dormi e ricomincia tutto daccapo.
Poi finalmente c'è lei, tutti i giorni compra le solite cose, so a memoria quanto spende, una cascata di riccioli rosso castani, occhi verdi, labbra ciliegia, disegnate da un'artista, come tutto il viso.
Guance rosse paffute, seno prosperoso e sodo, culo morbido, da sogno, bella, tutta da mordere.
Quando passa lei, la mia giornata migliora di colpo, anche se per pochi minuti, ma guardarla, sentire il suo profumo di fiori, mi rallegra il cuore e smuove l'eccitazione nei miei slip.
Eccola, ha un maglioncino alla dolcevita rosso aderente, che evidenzia le sue belle tette e lascia scoperto il suo bell’ombelico, di solito indossa i pantaloni, oggi ha una gonna svolazzante.
Ha comprato solo frutta e verdura, due banane, un po' di fragolone rosse e profumate e due cetrioloni bitorzoluti, mi sento imbarazzato per lei
Cerco di guardarla negli occhi, ma ha lo sguardo nel portafoglio per contare le monetine, dopo aver messo tutto nel sacchetto, le cade qualcosa per terra, si abbassa senza piegare le ginocchia, la gonna si alza e io resto paralizzato
mi giro per controllare che non ci sia nessuno in quel momento ed è così.
Mi gusto il culo più sodo, bianco, morbido, che abbia mai visto, è senza intimo, sculetta mentre è piegata a novanta a raccogliere quello che gli è caduto a terra.
Oddio sto sbavando come un cucciolo a cui qualcuno sta accarezzando la pancia ed il mio cazzo è letteralmente impazzito, vuole uscire, ammirare da vicino quella meraviglia
creata dagli angeli.
Si rialza e io sono lì con il viso paralizzato: “Si sente bene?".
Una voce alle mie spalle è la cliente successiva, che si è accorta di tutto è
un po' disgustata vuole pagare e scappare fuori.
Intanto lei sta per uscire, quando un'improvvisa pioggia la blocca sulla porta.
:"Vuole il mio ombrello per tornare a casa? Me lo riporterà domani".
:"No, aspetto che smetta non ho fretta, potrei usare il gabinetto, vorrei sciacquare le fragole?"
:"Certo, può restare quanto vuole e usare il gabinetto, prego".
Continuo il mio lavoro con un occhio sempre in cerca di lei, esce dal bagno con il sacchetto delle fragole bagnato, ne sta assaggiando una, la morde e le cola il succo rosso sul mento, prendo un fazzoletto e mi avvicino per porgerglielo, mi ringrazia, chiedendomi se voglio assaggiare, rispondo di si, le prendo la mano che tiene la fragola per avvicinarla alla mia bocca, ma lei è più svelta, mi bacia e mi fa assaggiare, il pezzo di fragola che ha nella sua bocca.
Sconcertato, torno dietro la cassa,al mio lavoro, non so più cosa pensare, tanti mesi che viene a fare la spesa, quasi non mi guarda neanche ed ora tutto questo.
È quasi l'ora della chiusura, piove ancora molto forte, lei è rimasta lì tutto il tempo
Il mio capo si avvicina per fare la chiusura della cassa,
:"Avrei bisogno restassi qui un'ora in più, devono consegnare della merce, hanno fatto tardi in tangenziale ed arriveranno tra tre quarti d'ora. Io non posso , perché avevo promesso a mia moglie di accompagnarla a fare acquisti, è un problema per te? Scusami se te l'ho detto all'ultimo momento, ma mi hanno avvertito cinque minuti fa".
"Non è un problema, li aspetto io e chiudo, buona serata a domani". "Buona serata anche a te, signorina vuole un passaggio fino a casa?"
"Grazie non c'è bisogno, ho chiamato un amico dovrebbe arrivare a momenti". “Altrimenti il mio cassiere, gentile e galante, sicuramente si presterà ad
accompagnarla, buona serata a tutti e due”.
Lanciando un sguardo malizioso e invidioso verso di me.
È l'ora, sto per chiudere la porta d'ingresso quando arriva l'ennesima ritardataria
“Per favore faccio presto, solo poche cose".
L'aiuto a metter via la spesa e l'accompagno al' uscita, la signora ci saluta e ci guarda con uno sguardo che ci rende colpevoli di chissà quale malefatte.
Chiudo, faccio un sospiro.
Lei mi viene vicino e subito mi abbraccia, baciandomi con un'avidità e una passione che non avrei mai creduto potesse avere verso di me.
Io le passo le mani sotto la gonna, su quel culo morbido che è tutto il pomeriggio che mi fa impazzire il cazzo e il cervello.
Boom boom, dei colpi alla porta ci riportano alla realtà è arrivato lo scarico, ci stacchiamo a malincuore.
“Scusate per avervi disturbato, ma questa pioggia improvvisa ha creato il caos sulla tangenziale, siamo rimasti fermi per due ore, altrimenti ora saremmo tutti a casa."
"Non c'è problema, cominciate pure a portare dentro la merce."
Lei mi dà un bacio a stampo saluta e scappa via, io terrorizzato non so che fare.
"Ma che aspetti corrile dietro, presto, qui ci pensiamo noi.”
Mi grida il camionista.
Non so se posso lasciarlo solo e se non la ritrovassi subito?
Intanto mi apre la porta spingendomi fuori, comincio a correre disperato, giro l'angolo del palazzo, non c'è nessuno in strada.
In fondo alla via c'è un parcheggio, un bel posto con del verde e delle panchine, su una di queste, illuminata da uno spicchio di luna, come limone nel tè, c’è lei.
Tutta arrossata si tiene una mano sul petto ansimante, come se stesse male, mi precipito da lei, :
"O mio dio, che corsa, sono senza fiato, ti ho ritrovato, non ti senti bene?"
Lei mi guarda, sembra felice e sconvolta
:"É l'emozione, mi fa sempre accelerare i battiti.” mi dice “Ti avrei aspettato, è tanto che volevo farlo, torna al tuo lavoro mi troverai qui, oppure appena li vedo andare via ti raggiungo io.”
Mi abbasso sul suo viso, le rubo un bacio, lei mi sorride e torno di corsa al lavoro
Finalmente la merce è stata tutta scaricata, il trasportatore se ne va. Chiudo e la raggiungo, ma nel mentre, lei è già nell'occhio della mia visuale.
Bellissima, col riflesso delle luci dei lampioni, mi sembra una visione celestiale, mi tocco per essere sicuro che stia accadendo realmente, ma non riesco neanche a finire il filo dei miei pensieri che lei mi è già saltata in braccio, mi accarezza il viso e mi lava di baci io per un attimo non realizzo, non faccio niente, mi lascio amare, è così bello quello che mi sta facendo, ma inizia a strusciarsi sul mio pacco ed il mio cazzo stavolta non vuole sentire ragioni è d uro come un trave, vuole uscire dalle costrizioni di stoffa che lo ingabbiano.
La faccio scendere e ritorniamo nel supermercato, sprango tutto, lei si è
sdraiata sul tappeto della cassa, a gambe spalancate, senza intimo, un invito al quale non posso e non voglio rinunciare.
Le bacio le labbra e le lingue imparano a conoscersi, ma lei mi stacca, mi bacia a stampo spingendomi giù, sulla sua fica pulsante e morbida, già umida e bagnata.
La mia lingua la divora di baci e risucchi e con le dita le massaggio la clitoride ben dritta come un soldato sull'attenti.
Geme e gode, mi urla forte quanto io la stia facendo godere.
Mi guarda fisso mimandomi con la bocca che vuole il mio cazzo in bocca, mi trascina verso le sue labbra, mettendomi la mano nei pantaloni, lui ha già la testa fuori dai pantaloni non vede l'ora di entrare in quella bocca morbida e gustosa
È timida e incerta, ma riesce bene e io sono quasi sull'orlo dell'abisso, ma esco e mi posiziono davanti alla sua fica che sgocciola in gran quantità, la faccio alzare un momento, mi guarda stupita, pensa non la voglia, è pazza!
Prendo un telo pulito dai casalinghi e lo appoggio sul nastro, poi le sfilo il dolcevita e le sue procaci tette mi appaiono con i capezzoli già duri, li mordo e succhio con adorazione, intanto le sfilo la gonna e le mi abbraccia, la sollevo e la riappoggio sul telone, avvinghia le sue gambe al mio bacino
e la faccio mia.
^____________
dedicato a MrGwyn
Ogni giorno uguale, quando a casa chiudo gli occhi vedo solo numeri e codici.
Le persone sono sempre trafelate, a volte mi piacerebbe scambiare una chiacchiera in più.
Quando capita qualche conoscente, il cliente successivo sbuffa, sembra che tutti abbiano una dannata fretta con il destino, tutto di corsa, tutto veloce, per cosa poi, il solito: lavori, torni a casa, prepari, pulisci, dormi e ricomincia tutto daccapo.
Poi finalmente c'è lei, tutti i giorni compra le solite cose, so a memoria quanto spende, una cascata di riccioli rosso castani, occhi verdi, labbra ciliegia, disegnate da un'artista, come tutto il viso.
Guance rosse paffute, seno prosperoso e sodo, culo morbido, da sogno, bella, tutta da mordere.
Quando passa lei, la mia giornata migliora di colpo, anche se per pochi minuti, ma guardarla, sentire il suo profumo di fiori, mi rallegra il cuore e smuove l'eccitazione nei miei slip.
Eccola, ha un maglioncino alla dolcevita rosso aderente, che evidenzia le sue belle tette e lascia scoperto il suo bell’ombelico, di solito indossa i pantaloni, oggi ha una gonna svolazzante.
Ha comprato solo frutta e verdura, due banane, un po' di fragolone rosse e profumate e due cetrioloni bitorzoluti, mi sento imbarazzato per lei
Cerco di guardarla negli occhi, ma ha lo sguardo nel portafoglio per contare le monetine, dopo aver messo tutto nel sacchetto, le cade qualcosa per terra, si abbassa senza piegare le ginocchia, la gonna si alza e io resto paralizzato
mi giro per controllare che non ci sia nessuno in quel momento ed è così.
Mi gusto il culo più sodo, bianco, morbido, che abbia mai visto, è senza intimo, sculetta mentre è piegata a novanta a raccogliere quello che gli è caduto a terra.
Oddio sto sbavando come un cucciolo a cui qualcuno sta accarezzando la pancia ed il mio cazzo è letteralmente impazzito, vuole uscire, ammirare da vicino quella meraviglia
creata dagli angeli.
Si rialza e io sono lì con il viso paralizzato: “Si sente bene?".
Una voce alle mie spalle è la cliente successiva, che si è accorta di tutto è
un po' disgustata vuole pagare e scappare fuori.
Intanto lei sta per uscire, quando un'improvvisa pioggia la blocca sulla porta.
:"Vuole il mio ombrello per tornare a casa? Me lo riporterà domani".
:"No, aspetto che smetta non ho fretta, potrei usare il gabinetto, vorrei sciacquare le fragole?"
:"Certo, può restare quanto vuole e usare il gabinetto, prego".
Continuo il mio lavoro con un occhio sempre in cerca di lei, esce dal bagno con il sacchetto delle fragole bagnato, ne sta assaggiando una, la morde e le cola il succo rosso sul mento, prendo un fazzoletto e mi avvicino per porgerglielo, mi ringrazia, chiedendomi se voglio assaggiare, rispondo di si, le prendo la mano che tiene la fragola per avvicinarla alla mia bocca, ma lei è più svelta, mi bacia e mi fa assaggiare, il pezzo di fragola che ha nella sua bocca.
Sconcertato, torno dietro la cassa,al mio lavoro, non so più cosa pensare, tanti mesi che viene a fare la spesa, quasi non mi guarda neanche ed ora tutto questo.
È quasi l'ora della chiusura, piove ancora molto forte, lei è rimasta lì tutto il tempo
Il mio capo si avvicina per fare la chiusura della cassa,
:"Avrei bisogno restassi qui un'ora in più, devono consegnare della merce, hanno fatto tardi in tangenziale ed arriveranno tra tre quarti d'ora. Io non posso , perché avevo promesso a mia moglie di accompagnarla a fare acquisti, è un problema per te? Scusami se te l'ho detto all'ultimo momento, ma mi hanno avvertito cinque minuti fa".
"Non è un problema, li aspetto io e chiudo, buona serata a domani". "Buona serata anche a te, signorina vuole un passaggio fino a casa?"
"Grazie non c'è bisogno, ho chiamato un amico dovrebbe arrivare a momenti". “Altrimenti il mio cassiere, gentile e galante, sicuramente si presterà ad
accompagnarla, buona serata a tutti e due”.
Lanciando un sguardo malizioso e invidioso verso di me.
È l'ora, sto per chiudere la porta d'ingresso quando arriva l'ennesima ritardataria
“Per favore faccio presto, solo poche cose".
L'aiuto a metter via la spesa e l'accompagno al' uscita, la signora ci saluta e ci guarda con uno sguardo che ci rende colpevoli di chissà quale malefatte.
Chiudo, faccio un sospiro.
Lei mi viene vicino e subito mi abbraccia, baciandomi con un'avidità e una passione che non avrei mai creduto potesse avere verso di me.
Io le passo le mani sotto la gonna, su quel culo morbido che è tutto il pomeriggio che mi fa impazzire il cazzo e il cervello.
Boom boom, dei colpi alla porta ci riportano alla realtà è arrivato lo scarico, ci stacchiamo a malincuore.
“Scusate per avervi disturbato, ma questa pioggia improvvisa ha creato il caos sulla tangenziale, siamo rimasti fermi per due ore, altrimenti ora saremmo tutti a casa."
"Non c'è problema, cominciate pure a portare dentro la merce."
Lei mi dà un bacio a stampo saluta e scappa via, io terrorizzato non so che fare.
"Ma che aspetti corrile dietro, presto, qui ci pensiamo noi.”
Mi grida il camionista.
Non so se posso lasciarlo solo e se non la ritrovassi subito?
Intanto mi apre la porta spingendomi fuori, comincio a correre disperato, giro l'angolo del palazzo, non c'è nessuno in strada.
In fondo alla via c'è un parcheggio, un bel posto con del verde e delle panchine, su una di queste, illuminata da uno spicchio di luna, come limone nel tè, c’è lei.
Tutta arrossata si tiene una mano sul petto ansimante, come se stesse male, mi precipito da lei, :
"O mio dio, che corsa, sono senza fiato, ti ho ritrovato, non ti senti bene?"
Lei mi guarda, sembra felice e sconvolta
:"É l'emozione, mi fa sempre accelerare i battiti.” mi dice “Ti avrei aspettato, è tanto che volevo farlo, torna al tuo lavoro mi troverai qui, oppure appena li vedo andare via ti raggiungo io.”
Mi abbasso sul suo viso, le rubo un bacio, lei mi sorride e torno di corsa al lavoro
Finalmente la merce è stata tutta scaricata, il trasportatore se ne va. Chiudo e la raggiungo, ma nel mentre, lei è già nell'occhio della mia visuale.
Bellissima, col riflesso delle luci dei lampioni, mi sembra una visione celestiale, mi tocco per essere sicuro che stia accadendo realmente, ma non riesco neanche a finire il filo dei miei pensieri che lei mi è già saltata in braccio, mi accarezza il viso e mi lava di baci io per un attimo non realizzo, non faccio niente, mi lascio amare, è così bello quello che mi sta facendo, ma inizia a strusciarsi sul mio pacco ed il mio cazzo stavolta non vuole sentire ragioni è d uro come un trave, vuole uscire dalle costrizioni di stoffa che lo ingabbiano.
La faccio scendere e ritorniamo nel supermercato, sprango tutto, lei si è
sdraiata sul tappeto della cassa, a gambe spalancate, senza intimo, un invito al quale non posso e non voglio rinunciare.
Le bacio le labbra e le lingue imparano a conoscersi, ma lei mi stacca, mi bacia a stampo spingendomi giù, sulla sua fica pulsante e morbida, già umida e bagnata.
La mia lingua la divora di baci e risucchi e con le dita le massaggio la clitoride ben dritta come un soldato sull'attenti.
Geme e gode, mi urla forte quanto io la stia facendo godere.
Mi guarda fisso mimandomi con la bocca che vuole il mio cazzo in bocca, mi trascina verso le sue labbra, mettendomi la mano nei pantaloni, lui ha già la testa fuori dai pantaloni non vede l'ora di entrare in quella bocca morbida e gustosa
È timida e incerta, ma riesce bene e io sono quasi sull'orlo dell'abisso, ma esco e mi posiziono davanti alla sua fica che sgocciola in gran quantità, la faccio alzare un momento, mi guarda stupita, pensa non la voglia, è pazza!
Prendo un telo pulito dai casalinghi e lo appoggio sul nastro, poi le sfilo il dolcevita e le sue procaci tette mi appaiono con i capezzoli già duri, li mordo e succhio con adorazione, intanto le sfilo la gonna e le mi abbraccia, la sollevo e la riappoggio sul telone, avvinghia le sue gambe al mio bacino
e la faccio mia.
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