Angelica capitolo quindici
di
Simone27
genere
trans
--Sto ripagando Angelica con la stessa moneta, lei scopa quotidianamente con Dario, poi lavora da casa, il pomeriggio va in ufficio, io teoricamente sono in ufficio tutto il giorno, tranne quando Luca da solo o con un amico mi vuole, allora esco e vado alla villetta, mi dedico ai miei adorati cazzi.
Abbiamo preso un ritmo calmo, ma costante di incontri, i mesi passano e dovrei andare a trovare il dottore, ne parlo con Angelica, che non ne ha troppa voglia (lo credo, Dario la scopa tutti i santi giorni, tranne il sabato e la domenica).
Non vorrebbe venire, si sente sazia, so che non farà sciocchezze come l'altra volta, così di comune accordo, vado solo io. Quando arrivo, Giorgio sa già che sono sola, gliel'ho detto io prima di partire, sa pure che i problemi che c'erano tra di noi si sono risolti, è solo una questione di stanchezza fisica.
Il sabato mattina incontro il dottore, mi visita, mi ammira per il mio fisico, mi fa i soliti prelievi e mi dice:
Dottore) Adesso ci fermiamo con le iniezioni, il tuo seno così' è il massimo, non ti consiglio di continuare, sarebbe un'esagerazione, esteticamente sproporzionato.
Paola) Mi trova d'accordo, grande così mi piace, piace anche ai maschi che mi possono avere.
--Giorgio, sapendo che sono sola, non ha pubblicizzato la mia partecipazione, per cui ho si molti uomini a disposizione, ma è un numero abbordabile senza problemi, Con calma, li ho spompati tutti per due volte, alle 2 avevo finito, sono andata in camera e quando è venuto per il suo resoconto, mi sono concessa a lui, è stata la prima volta da quando ho cominciato a venire. Mi ha scopato con calma, alternando velocità e profondità, è stato bravo, poi se ne è andato.
La mattina L'ho salutato e sono ripartita, al mio arrivo, Angelica era nello studio che stava lavorando, sorridendo mi dice che da sabato mattina abbiamo tre nuovi clienti, che la voce si sta spargendo e che va bene così. Mi chiede notizie sulla serata, sul dottore e su Giorgio, capisco che non ha preso nulla, la conforto dicendole che per la settimana, lei prenderà, io no.
Luca mi chiama nel suo ufficio:
Luca) Questo fine settimana ho sentito la tua mancanza, sai cosa vorrei fare? Vorrei andare fuori, sabato e domenica, che so, al mare, in montagna, al lago, dove vuoi tu, ti andrebbe?
Paola) Capisco che mi vorresti vicina, ma sai benissimo che Angelica non sa che ci siamo riavvicinati, Dario non le riferisce più nulla. Venire con te, sarebbe ammettere che tutto è passato, questo non lo voglio, mi dispiace, ma sono molto legata ad Angelica, sentimentalmente e fisicamente. Se ne hai voglia, c'è la villetta che ci aspetta, devi solo dire "Andiamo".
Luca si è tranquillizzato, ha sorriso compiaciuto e così sono tornata al mio posto. Due giorni dopo, un messaggio "Vieni da me".
Luca) Domani pomeriggio hai un permesso di uscita per lavoro, ci sono due miei amici che ti vogliono, alle 15 alla villetta, sai cosa devi fare, loro alle 18 devono essere già rientrati a casa.
Paola) OK. Nessun problema, sono tra quelli che conosco già?
Luca) Si, ora sanno della tua discrezione e poi gli piaci, ti sei fatta degli amici anche tu. Amici come loro, in caso di bisogno possono fare molto comodo.
Il giorno dopo, vado a casa, mi preparo con la solita cura, molto prima dell'ora, sono già in casa, sto preparando il ghiaccio e le bottiglie. Arrivano, li faccio accomodare in salotto, faccio per loro uno spogliarello, si eccitano immediatamente. Mi accuccio tra le gambe e alternativamente li spompino. Gradiscono, non vogliono venire subito, così saliamo in camera, mi distendo sul letto e comincia l'assalto, uno in bocca e l'altro dietro, non hanno fretta, si vogliono godere il mio corpo, sono d'accordo, tra le altre cose, si danno il cambio molto spesso (stanno durando tantissimo), ma prima uno, poi l'altro, mi riempiono.
Scendiamo in cucina e ci facciamo il caffè, poi ripartiamo per il secondo giro, ora mi scopano con energia, sia nel culo che in gola, stanno durando parecchio, mi sto divertendo. Arrivano al capolinea e si svuotano ancora dentro di me.
Nel tempo che impiegano a riprendersi, uno mi dice che quando scopa me, gli piace molto di più della moglie, quest'affermazione mi fa inorgoglire, così rispondo che se la loro discrezione continuerà, sarà davvero un piacere rivederli e giocarci ancora.
Se ne vanno, rimetto tutto a posto, cambio il letto, faccio la lavatrice con le lenzuola, imposto il tempo di asciugatura, chiudo e vado via.
Ho preso un bel ritmo con l'uso della villetta, ci vado spesso.
Chiedo ad Angelica se non ha voglia di farsi una serata di sesso al Club, mi dice di si, ma non vorrebbe una squadra troppo numerosa, sente Giorgio e si mettono d'accordo, così partiamo il venerdì. Sabato sera, siamo l'attrazione della serata, anche le coppie vengono nella stanza, alcune femmine salgono sul letto per partecipare, i mariti si mettono in fila per averci, è davvero una serata piacevolissima.
Quando tutti si sono dichiarati soddisfatti, sul letto ci siamo, io, Angelica, e altre tre donne, una penso che abbia all'incirca una 40ina d'anni, le altre due più o meno la nostra età, mi chiedono della mia transizione, spiego loro che sarei diventato lo stesso impotente, quindi avevo scelto la strada del cambiamento.
Si complimentano per il risultato a cui sono arrivata, vogliono anche sapere se completerò con l'operazione, ma dico che ancora non ci ho pensato seriamente, dato che anche così come sono riesco a divertirmi e sono pure molto cercata. La nostra conversazione termina con l'arrivo di Giorgio e dei tre mariti che si stupiscono di vedere le mogli ancora nude sul letto.
Ci lasciano e anche noi con Giorgio andiamo in camera, lui non ci fa il resoconto, per il fatto che anche le tre donne avevano preso una discreta quantità di maschi. Rispondiamo che non ci importa, in quanto la serata si era sviluppata tranquillamente.
Il giorno dopo ritorniamo a casa, al nostro arrivo, troviamo Dario che ci aspetta davanti al cancello, vuole sapere dove siamo state e con chi, rispondo io:
Paola) Per prima cosa, devi sapere che ancora davanti alla legge, siamo marito e moglie, anche se ho cambiato nome, per cui, se ci va, possiamo andare dove vogliamo, senza dover chiedere a nessuno il permesso, la cosa ti è chiara? Non ti basta venire a scoparla tutti i giorni? Il sabato e la domenica, noi facciamo come ci pare.
--Dario comprende che aveva fatto un discorso fuori luogo, poi con la mia risposta dura, per non creare possibilità di litigi, preferisce andarsene.
Angelica) Dario, proprio non ti va, eppure ora non aveva poi detto nulla di strano, non riesci proprio a legarci con lui.
Paola) Allora, mettiamo in chiaro una cosa, tu te lo scopi praticamente tutti i giorni, alla fine per amor tuo, ho accettato la cosa, ma sai che non mi piace, avevo anche messo la condizione di lasciarti, non l'ho fatto, per questo motivo, tu dovresti essermi riconoscente. Gli avresti detto che eravamo state a scopare come indemoniate? Prova a ragionarci un pò su, lui deve stare al suo posto e accontentarsi di tutto quello che gli concedi che non è poco.
Angelica capisce e finiamo il nostro battibecco.
Il lunedì, un messaggio di Luca, mi chiama da lui, vado e appena entro, mi guarda e poi parte una raffica di domande.
Luca) Vorrei sapere dove siete state, con chi, cosa avete fatto, perchè non ce lo avete detto, me lo ha detto con un piglio molto autoritario, quasi cattivo.
Paola) Ieri pomeriggio, quando siamo tornate a casa, c'era Dario davanti al cancello, che più o meno ci ha fatto le stesse domande, ti dò le stesse risposte che ho dato a lui, Siamo ancora moglie e marito, dove andiamo e con chi, sono fatti nostri, non vi dobbiamo riferire o chiedere nessun permesso, se non vi va bene, cercatene altre due, noi ce la facciamo anche senza di voi, spero di essere stata chiara.
--Luca ingoia il rospo, così torno alla mia scrivania, dopo qualche minuto, sul monitor una scritta "SCUSA". La sera ne parlo con Angelica che mi dice che la mattina, Dario era stato un pò brusco, per via delle mie risposte, da lui considerate quasi offensive.
Paola) Poverino il ragazzino che se l'è presa, ha moglie e un figlio, se non riesce a capire è un immaturo.
--Angelica mi da ragione. Tanto tutte le mattine se lo scopa con gusto.
Come sempre, in ufficio, Luca mi fa arrivare dei messaggi, ha ancora diverse persone che mi vogliono, sta organizzando un evento per me, ancora non mi ha detto nulla in proposito, spero che non sia una storia come la prima volta.
Con la scusa di un caffè, mi chiede se per me andrebbe bene un pomeriggio di sesso sfrenato, con diversi uomini, alla villetta.
Rispondo che in tutti i modi, al massimo alla 19 devo per forza essere a casa, se i maschi sono troppi, sarebbe il caso di fare due pomeriggi.
Paola) Siccome non voglio che Angelica venga a sapere che ancora scopiamo, non posso e non voglio tornare dopo le 19, dovrei dare delle spiegazioni, devi accontentarti, sennò non se ne fa nulla.
Sul numero dei maschi, ci stai lucrando? Mi sa di si, se prima erano solo i tuoi amici, ora il giro si è allargato, adesso sono io che temo per la mia rispettabilità e quella della mia famiglia.
Non voglio che si pensi e si dica in giro che sono una facile, che per il mio passato, faccio il mestiere più antico, mentre sono una laureata col massimo dei voti e una sfiga fisica da paura, che mi ha costretta a fare tutto quello che ho fatto.
--Lui mi guarda fisso negli occhi, decide di fare due turni in due pomeriggi diversi, ora si comincia a ragionare.
Mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18,30, sono tre ore abbondanti di sesso senza interruzioni, arrivo in fondo spossata, il culo mi brucia, in bocca mi sono venuti in pochi, desideravano le mie terga, spero di averli ampiamente soddisfatti.
Venerdì pomeriggio, stessa musica, stesso orario, solo con maschi diversi, non mi hanno lasciata un momento, ne ho ricevuti tanti, tutti per due volte, pochi in bocca ma tutti nel culo.
Alla fine, Luca ha voluto gustarsi un pò di dolce pure lui, l'ho accontentato.
Angelica mi ha domandato se stavo bene mi ha detto che avevo una faccia.....
Sabato mattina, siamo al supermercato a fare la spesa, ricevo sul telefono alcune richieste per la nostra nuova attività, si sta spargendo la voce e si inizia ad allargare il nostro giro per il lavoro. Adesso Angelica ha tutta la mattina impegnata e la copula con Dario, per lei sta diventando una perdita di tempo, un pò ha capito che tipo è (non molto affidabile), per il lavoro che si fa per altre persone, lo si deve fare con serietà. Quello che non le riesce di fare al mattino, lo facciamo la sera insieme.
Iniziamo a guadagnare anche se non siamo cari, per i nostri servizi. Tra i nostri clienti, alcuni se ne vogliono andare dallo studio di Luca, non vorrei, per il semplice fatto che li conosco, spero che tengano la bocca chiusa, che non dicano che la loro contabilità la facciamo io e mia moglie.
Abbiamo preso un ritmo calmo, ma costante di incontri, i mesi passano e dovrei andare a trovare il dottore, ne parlo con Angelica, che non ne ha troppa voglia (lo credo, Dario la scopa tutti i santi giorni, tranne il sabato e la domenica).
Non vorrebbe venire, si sente sazia, so che non farà sciocchezze come l'altra volta, così di comune accordo, vado solo io. Quando arrivo, Giorgio sa già che sono sola, gliel'ho detto io prima di partire, sa pure che i problemi che c'erano tra di noi si sono risolti, è solo una questione di stanchezza fisica.
Il sabato mattina incontro il dottore, mi visita, mi ammira per il mio fisico, mi fa i soliti prelievi e mi dice:
Dottore) Adesso ci fermiamo con le iniezioni, il tuo seno così' è il massimo, non ti consiglio di continuare, sarebbe un'esagerazione, esteticamente sproporzionato.
Paola) Mi trova d'accordo, grande così mi piace, piace anche ai maschi che mi possono avere.
--Giorgio, sapendo che sono sola, non ha pubblicizzato la mia partecipazione, per cui ho si molti uomini a disposizione, ma è un numero abbordabile senza problemi, Con calma, li ho spompati tutti per due volte, alle 2 avevo finito, sono andata in camera e quando è venuto per il suo resoconto, mi sono concessa a lui, è stata la prima volta da quando ho cominciato a venire. Mi ha scopato con calma, alternando velocità e profondità, è stato bravo, poi se ne è andato.
La mattina L'ho salutato e sono ripartita, al mio arrivo, Angelica era nello studio che stava lavorando, sorridendo mi dice che da sabato mattina abbiamo tre nuovi clienti, che la voce si sta spargendo e che va bene così. Mi chiede notizie sulla serata, sul dottore e su Giorgio, capisco che non ha preso nulla, la conforto dicendole che per la settimana, lei prenderà, io no.
Luca mi chiama nel suo ufficio:
Luca) Questo fine settimana ho sentito la tua mancanza, sai cosa vorrei fare? Vorrei andare fuori, sabato e domenica, che so, al mare, in montagna, al lago, dove vuoi tu, ti andrebbe?
Paola) Capisco che mi vorresti vicina, ma sai benissimo che Angelica non sa che ci siamo riavvicinati, Dario non le riferisce più nulla. Venire con te, sarebbe ammettere che tutto è passato, questo non lo voglio, mi dispiace, ma sono molto legata ad Angelica, sentimentalmente e fisicamente. Se ne hai voglia, c'è la villetta che ci aspetta, devi solo dire "Andiamo".
Luca si è tranquillizzato, ha sorriso compiaciuto e così sono tornata al mio posto. Due giorni dopo, un messaggio "Vieni da me".
Luca) Domani pomeriggio hai un permesso di uscita per lavoro, ci sono due miei amici che ti vogliono, alle 15 alla villetta, sai cosa devi fare, loro alle 18 devono essere già rientrati a casa.
Paola) OK. Nessun problema, sono tra quelli che conosco già?
Luca) Si, ora sanno della tua discrezione e poi gli piaci, ti sei fatta degli amici anche tu. Amici come loro, in caso di bisogno possono fare molto comodo.
Il giorno dopo, vado a casa, mi preparo con la solita cura, molto prima dell'ora, sono già in casa, sto preparando il ghiaccio e le bottiglie. Arrivano, li faccio accomodare in salotto, faccio per loro uno spogliarello, si eccitano immediatamente. Mi accuccio tra le gambe e alternativamente li spompino. Gradiscono, non vogliono venire subito, così saliamo in camera, mi distendo sul letto e comincia l'assalto, uno in bocca e l'altro dietro, non hanno fretta, si vogliono godere il mio corpo, sono d'accordo, tra le altre cose, si danno il cambio molto spesso (stanno durando tantissimo), ma prima uno, poi l'altro, mi riempiono.
Scendiamo in cucina e ci facciamo il caffè, poi ripartiamo per il secondo giro, ora mi scopano con energia, sia nel culo che in gola, stanno durando parecchio, mi sto divertendo. Arrivano al capolinea e si svuotano ancora dentro di me.
Nel tempo che impiegano a riprendersi, uno mi dice che quando scopa me, gli piace molto di più della moglie, quest'affermazione mi fa inorgoglire, così rispondo che se la loro discrezione continuerà, sarà davvero un piacere rivederli e giocarci ancora.
Se ne vanno, rimetto tutto a posto, cambio il letto, faccio la lavatrice con le lenzuola, imposto il tempo di asciugatura, chiudo e vado via.
Ho preso un bel ritmo con l'uso della villetta, ci vado spesso.
Chiedo ad Angelica se non ha voglia di farsi una serata di sesso al Club, mi dice di si, ma non vorrebbe una squadra troppo numerosa, sente Giorgio e si mettono d'accordo, così partiamo il venerdì. Sabato sera, siamo l'attrazione della serata, anche le coppie vengono nella stanza, alcune femmine salgono sul letto per partecipare, i mariti si mettono in fila per averci, è davvero una serata piacevolissima.
Quando tutti si sono dichiarati soddisfatti, sul letto ci siamo, io, Angelica, e altre tre donne, una penso che abbia all'incirca una 40ina d'anni, le altre due più o meno la nostra età, mi chiedono della mia transizione, spiego loro che sarei diventato lo stesso impotente, quindi avevo scelto la strada del cambiamento.
Si complimentano per il risultato a cui sono arrivata, vogliono anche sapere se completerò con l'operazione, ma dico che ancora non ci ho pensato seriamente, dato che anche così come sono riesco a divertirmi e sono pure molto cercata. La nostra conversazione termina con l'arrivo di Giorgio e dei tre mariti che si stupiscono di vedere le mogli ancora nude sul letto.
Ci lasciano e anche noi con Giorgio andiamo in camera, lui non ci fa il resoconto, per il fatto che anche le tre donne avevano preso una discreta quantità di maschi. Rispondiamo che non ci importa, in quanto la serata si era sviluppata tranquillamente.
Il giorno dopo ritorniamo a casa, al nostro arrivo, troviamo Dario che ci aspetta davanti al cancello, vuole sapere dove siamo state e con chi, rispondo io:
Paola) Per prima cosa, devi sapere che ancora davanti alla legge, siamo marito e moglie, anche se ho cambiato nome, per cui, se ci va, possiamo andare dove vogliamo, senza dover chiedere a nessuno il permesso, la cosa ti è chiara? Non ti basta venire a scoparla tutti i giorni? Il sabato e la domenica, noi facciamo come ci pare.
--Dario comprende che aveva fatto un discorso fuori luogo, poi con la mia risposta dura, per non creare possibilità di litigi, preferisce andarsene.
Angelica) Dario, proprio non ti va, eppure ora non aveva poi detto nulla di strano, non riesci proprio a legarci con lui.
Paola) Allora, mettiamo in chiaro una cosa, tu te lo scopi praticamente tutti i giorni, alla fine per amor tuo, ho accettato la cosa, ma sai che non mi piace, avevo anche messo la condizione di lasciarti, non l'ho fatto, per questo motivo, tu dovresti essermi riconoscente. Gli avresti detto che eravamo state a scopare come indemoniate? Prova a ragionarci un pò su, lui deve stare al suo posto e accontentarsi di tutto quello che gli concedi che non è poco.
Angelica capisce e finiamo il nostro battibecco.
Il lunedì, un messaggio di Luca, mi chiama da lui, vado e appena entro, mi guarda e poi parte una raffica di domande.
Luca) Vorrei sapere dove siete state, con chi, cosa avete fatto, perchè non ce lo avete detto, me lo ha detto con un piglio molto autoritario, quasi cattivo.
Paola) Ieri pomeriggio, quando siamo tornate a casa, c'era Dario davanti al cancello, che più o meno ci ha fatto le stesse domande, ti dò le stesse risposte che ho dato a lui, Siamo ancora moglie e marito, dove andiamo e con chi, sono fatti nostri, non vi dobbiamo riferire o chiedere nessun permesso, se non vi va bene, cercatene altre due, noi ce la facciamo anche senza di voi, spero di essere stata chiara.
--Luca ingoia il rospo, così torno alla mia scrivania, dopo qualche minuto, sul monitor una scritta "SCUSA". La sera ne parlo con Angelica che mi dice che la mattina, Dario era stato un pò brusco, per via delle mie risposte, da lui considerate quasi offensive.
Paola) Poverino il ragazzino che se l'è presa, ha moglie e un figlio, se non riesce a capire è un immaturo.
--Angelica mi da ragione. Tanto tutte le mattine se lo scopa con gusto.
Come sempre, in ufficio, Luca mi fa arrivare dei messaggi, ha ancora diverse persone che mi vogliono, sta organizzando un evento per me, ancora non mi ha detto nulla in proposito, spero che non sia una storia come la prima volta.
Con la scusa di un caffè, mi chiede se per me andrebbe bene un pomeriggio di sesso sfrenato, con diversi uomini, alla villetta.
Rispondo che in tutti i modi, al massimo alla 19 devo per forza essere a casa, se i maschi sono troppi, sarebbe il caso di fare due pomeriggi.
Paola) Siccome non voglio che Angelica venga a sapere che ancora scopiamo, non posso e non voglio tornare dopo le 19, dovrei dare delle spiegazioni, devi accontentarti, sennò non se ne fa nulla.
Sul numero dei maschi, ci stai lucrando? Mi sa di si, se prima erano solo i tuoi amici, ora il giro si è allargato, adesso sono io che temo per la mia rispettabilità e quella della mia famiglia.
Non voglio che si pensi e si dica in giro che sono una facile, che per il mio passato, faccio il mestiere più antico, mentre sono una laureata col massimo dei voti e una sfiga fisica da paura, che mi ha costretta a fare tutto quello che ho fatto.
--Lui mi guarda fisso negli occhi, decide di fare due turni in due pomeriggi diversi, ora si comincia a ragionare.
Mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18,30, sono tre ore abbondanti di sesso senza interruzioni, arrivo in fondo spossata, il culo mi brucia, in bocca mi sono venuti in pochi, desideravano le mie terga, spero di averli ampiamente soddisfatti.
Venerdì pomeriggio, stessa musica, stesso orario, solo con maschi diversi, non mi hanno lasciata un momento, ne ho ricevuti tanti, tutti per due volte, pochi in bocca ma tutti nel culo.
Alla fine, Luca ha voluto gustarsi un pò di dolce pure lui, l'ho accontentato.
Angelica mi ha domandato se stavo bene mi ha detto che avevo una faccia.....
Sabato mattina, siamo al supermercato a fare la spesa, ricevo sul telefono alcune richieste per la nostra nuova attività, si sta spargendo la voce e si inizia ad allargare il nostro giro per il lavoro. Adesso Angelica ha tutta la mattina impegnata e la copula con Dario, per lei sta diventando una perdita di tempo, un pò ha capito che tipo è (non molto affidabile), per il lavoro che si fa per altre persone, lo si deve fare con serietà. Quello che non le riesce di fare al mattino, lo facciamo la sera insieme.
Iniziamo a guadagnare anche se non siamo cari, per i nostri servizi. Tra i nostri clienti, alcuni se ne vogliono andare dallo studio di Luca, non vorrei, per il semplice fatto che li conosco, spero che tengano la bocca chiusa, che non dicano che la loro contabilità la facciamo io e mia moglie.
1
0
voti
voti
valutazione
5.7
5.7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Angelica capitolo quattordiciracconto sucessivo
Lucia
Commenti dei lettori al racconto erotico