Specchio
di
Julia00
genere
interviste
Mi sveglio e un raggio di sole entra tra le fessure della tapparella. Con il telecomando la faccio alzare e la camera è inondata di luce. Mi alzo per andare in bagno passando davanti al mio grande specchio.
“Ehi tu!”
Mi blocco. Torno indietro di un passo e guardo lo specchio.
“Si… sto dicendo proprio a te. Fermati un attimo. Voglio chiederti un paio di cose”
“Ma… cosa… “ balbetto confusa.
“Vivo qui con te da un bel po’. Ti osservo e “rifletto”. Mi dedichi due minuti senza usarmi come fai sempre?”
Mi guardo riflessa come ho fatto centinaia di volte. Sembra tutto normale ma lo specchio mi incalza.
Specchio: “Allora? Me li dedichi due minuti?”
Giulia: “Si, certo. Ma mi fai fare prima pipì? Davvero non ce la faccio.”
S: “Va bene! Ma torna subito.”
G: “Eccomi qui. Cosa vuoi sapere?”
S: “Per iniziare voglio sapere perché stai sempre nuda. Ti vedo vestita solo pochi minuti prima che te vai”
G: “Sono abituata fin da ragazzina a stare nuda appena possibile. Ho fatto anche molte vacanze in villaggi naturisti. E poi mi piace… mi fa sentire libera.”
S: “Anche uscire senza mutandine ti fa sentire libera? Non le metti quasi mai… A parte “quei giorni”
G:”Si. E’ una cosa che mi eccita”
S: “Chi era quella bionda dell’altra sera? Era proprio bella. Ci hai fatto del sesso sfrenato di notte e molto più dolce la mattina dopo.
G: “Stai parlando di Greta? L’avevo conosciuta la sera prima. In effetti è proprio bella… Un ‘gran bel pezzo di figa’ direi.”
S: “Beh… potrei dire la stessa cosa di te. Stavate bene insieme. Una bionda e una mora. Vi siete messe insieme?
G: “Cosa?? Noooo… “
S: “Solitamente quando finisci di fare sesso fai in modo che il tuo amante se ne vada e fai a fare la doccia. Con lei invece vi siete coccolate un bel po’. Avete fatto la doccia insieme e, dai gemini che sentivo, direi che mi siete masturbate reciprocamente ancora un po’ prima di tornare a rifare l’amore qui sul letto. Pensavo che potessi innamorarti di lei.”
G: “Io non sono una da legarmi. Non adesso almeno.”
S: “Certo. E il tipo di settimana scorsa? Era un po’ che non ti vedevo con un uomo. E devo dire che era ancora di più che non ti vedevo raggiungere così tanti orgasmi con un “lui”. Mi sa che era niente male… anche nelle dimensioni”
G: “Noti tutto. Si… è stata una gran nottata. E’ molto dotato e lo sa usare molto bene.”
S: “Ho temuto un attimo quando ti ha girata ed ha cominciato a spingere nel tuo culetto”
S: “Beh… diciamo che mi piace ed è una via già aperta. E poi sono molto ‘elastica’!”
S: “Lo rivedrai?”
G: ”Rivederlo sicuramente. Scoparci ancora non lo so. Ma forse si!”
S: “Sai quel è il momento che preferisco?”
G: “Non saprei… Da quello che mi stai dicendo quando mi vedi scopare?”
S: “No! Mi piace di più guardarti mentre sei sola e ti masturbi. In quei momenti ti posso ammirare in tutta la tua bellezza. Tutta la tua sensualità. La tua eroticità. Mi piace come ti accarezzi la figa, come ti penetri.”
G: “Mi puoi guardare così perché a me piace guardami quando mi masturbo.”
S: “Però io posso guardare il tuo viso quando vieni. In quel momento hai sempre gli occhi chiusi. Posso vederti solo io. Sei più bella che mai in quell’istante”
Faccio un passo indietro e mi siedo sul letto. Spalanco le cosce e faccio guardare allo specchio la mia figa già fin troppo bagnata. Inizio a toccarmi come piace allo specchio. Mi accarezzo e mi penetro. Non mi perdo un istante e quando vengo, spruzzando il mio piacere sullo specchio, ho gli occhi socchiusi ma riesco a vedermi. E mi vedo più bella che mai.
Mi alzo guardando il mio corpo nudo allo specchio. Le cosce sono fradice del mio orgasmo.
S: “E’ uno spettacolo stupendo. Se non fossi uno specchio sarei venuto solo guardandoti. Ora puoi andare a farti la doccia.”
Poggio le mie labbra sullo specchio e mi avvio in doccia.
G: “Ci vediamo tra poco. Vengo a truccarmi e vestirmi.”
“Ehi tu!”
Mi blocco. Torno indietro di un passo e guardo lo specchio.
“Si… sto dicendo proprio a te. Fermati un attimo. Voglio chiederti un paio di cose”
“Ma… cosa… “ balbetto confusa.
“Vivo qui con te da un bel po’. Ti osservo e “rifletto”. Mi dedichi due minuti senza usarmi come fai sempre?”
Mi guardo riflessa come ho fatto centinaia di volte. Sembra tutto normale ma lo specchio mi incalza.
Specchio: “Allora? Me li dedichi due minuti?”
Giulia: “Si, certo. Ma mi fai fare prima pipì? Davvero non ce la faccio.”
S: “Va bene! Ma torna subito.”
G: “Eccomi qui. Cosa vuoi sapere?”
S: “Per iniziare voglio sapere perché stai sempre nuda. Ti vedo vestita solo pochi minuti prima che te vai”
G: “Sono abituata fin da ragazzina a stare nuda appena possibile. Ho fatto anche molte vacanze in villaggi naturisti. E poi mi piace… mi fa sentire libera.”
S: “Anche uscire senza mutandine ti fa sentire libera? Non le metti quasi mai… A parte “quei giorni”
G:”Si. E’ una cosa che mi eccita”
S: “Chi era quella bionda dell’altra sera? Era proprio bella. Ci hai fatto del sesso sfrenato di notte e molto più dolce la mattina dopo.
G: “Stai parlando di Greta? L’avevo conosciuta la sera prima. In effetti è proprio bella… Un ‘gran bel pezzo di figa’ direi.”
S: “Beh… potrei dire la stessa cosa di te. Stavate bene insieme. Una bionda e una mora. Vi siete messe insieme?
G: “Cosa?? Noooo… “
S: “Solitamente quando finisci di fare sesso fai in modo che il tuo amante se ne vada e fai a fare la doccia. Con lei invece vi siete coccolate un bel po’. Avete fatto la doccia insieme e, dai gemini che sentivo, direi che mi siete masturbate reciprocamente ancora un po’ prima di tornare a rifare l’amore qui sul letto. Pensavo che potessi innamorarti di lei.”
G: “Io non sono una da legarmi. Non adesso almeno.”
S: “Certo. E il tipo di settimana scorsa? Era un po’ che non ti vedevo con un uomo. E devo dire che era ancora di più che non ti vedevo raggiungere così tanti orgasmi con un “lui”. Mi sa che era niente male… anche nelle dimensioni”
G: “Noti tutto. Si… è stata una gran nottata. E’ molto dotato e lo sa usare molto bene.”
S: “Ho temuto un attimo quando ti ha girata ed ha cominciato a spingere nel tuo culetto”
S: “Beh… diciamo che mi piace ed è una via già aperta. E poi sono molto ‘elastica’!”
S: “Lo rivedrai?”
G: ”Rivederlo sicuramente. Scoparci ancora non lo so. Ma forse si!”
S: “Sai quel è il momento che preferisco?”
G: “Non saprei… Da quello che mi stai dicendo quando mi vedi scopare?”
S: “No! Mi piace di più guardarti mentre sei sola e ti masturbi. In quei momenti ti posso ammirare in tutta la tua bellezza. Tutta la tua sensualità. La tua eroticità. Mi piace come ti accarezzi la figa, come ti penetri.”
G: “Mi puoi guardare così perché a me piace guardami quando mi masturbo.”
S: “Però io posso guardare il tuo viso quando vieni. In quel momento hai sempre gli occhi chiusi. Posso vederti solo io. Sei più bella che mai in quell’istante”
Faccio un passo indietro e mi siedo sul letto. Spalanco le cosce e faccio guardare allo specchio la mia figa già fin troppo bagnata. Inizio a toccarmi come piace allo specchio. Mi accarezzo e mi penetro. Non mi perdo un istante e quando vengo, spruzzando il mio piacere sullo specchio, ho gli occhi socchiusi ma riesco a vedermi. E mi vedo più bella che mai.
Mi alzo guardando il mio corpo nudo allo specchio. Le cosce sono fradice del mio orgasmo.
S: “E’ uno spettacolo stupendo. Se non fossi uno specchio sarei venuto solo guardandoti. Ora puoi andare a farti la doccia.”
Poggio le mie labbra sullo specchio e mi avvio in doccia.
G: “Ci vediamo tra poco. Vengo a truccarmi e vestirmi.”
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