Amnte e complice
di
Julia00
genere
saffico
Dopo la notte e la successiva mattinata passate con Greta, durante la settimana ci siamo scritte e sentite più volte. Tra noi è nata una vera amicizia. Ci siamo raccontate un po’ di noi, anche cose intime. Io le ho accennato della villa di Appiano e lei delle sue varie avventure. Mi ha confermato che sono la prima donna con cui è andata a letto e che le è piaciuto davvero tanto e che vorrebbe rifarlo. A me Greta piace moltissimo, sia fisicamente che come persona, per cui le ho detto che sabato sarei stata felicissima di ospitarla nel mio letto. E così sabato ci siamo viste al solito pub con la solita gang.
Io e lei abbiamo fatto quasi subito coppia a parte. Luca, che mi muore dietro da tanto e mi conosce benissimo, ha capito subito che tra noi c’è un rapporto che va al di là dell’amicizia tra due ragazze. Greta mi trascina nello spazio dove si può ballare e immediatamente siamo circondate da “provoloni” che ci provano. Ora, senza falsa modestia, siamo due bei bocconcini. La mora e la bionda in minigonna che ballano sensuali sfiorandosi e simulando dei baci. Ridiamo divertite da tutta quella attenzione e senza dirci niente scegliamo la nostra preda. Alto, moro, bello, giovane, fisicato. Gli facciamo capire che siamo interessate e lui si avvicina. Per sovrastare la musica ci grida se ci va di bere qualcosa con lui. Aver bevuto solo coca cola fino a questo momento è stato un bene. Greta prende un gin tonic ed io un Jack Daniel’s. Marco, questo il suo nome, si rivela abbastanza brillante e a fine serata, con uno sguardo d’intesa, decidiamo che “si può fare”. Usciamo dal locale e gli diciamo di seguirci con la sua macchina. Andiamo a casa mia. La situazione è chiara e lui, visto il rigonfiamento nei pantaloni, vorrebbe arrivare subito al sodo. Ma Greta con piglio deciso gli dice di sedersi sulla poltrona e guardare.
“Qui comando io e si fa come dico io!”
Obbedisce da bravo mentre io me la rido di gusto. Greta inizia a baciarmi e toccarmi. Assecondo la sua idea di mostrare al nostro Marco uno spettacolo lesbo-erorico. Ci spogliamo lentamente fino a rimanere solo con le mutandine (ebbene si… le avevamo tutte e due per la felicità anche di tutte quelle rimaste nel cassetto). Ci avviamo in camera da letto facendogli segno di seguirci. Ho come l’impressione che il cazzo gli stia per scoppiare. Lei mi sfila la “brasiliana” baciandomi tra le labbra… quelle li sotto. Faccio lo stesso anche io. Ora che siamo nude ci avviciniamo a lui. Lo spogliamo e l’impressione che avevo avuto si rivela corretta. Le dimensioni sono notevoli. Ci mettiamo sul letto mettendo a disposizione le nostre bocche per quell’asta. Ce lo passiamo da una all’altra. Poi Greta gli si siede sopra e lo fa scomparire nella sua figa. Io mi siedo con la figa sulla sua faccia. Bacio Greta che cavalca e le strizzo le tette. Ma di colpo si alza e grida “Ma che cazzo fai? Mi vieni dentro?” Istintivamente lo guardo e vedo il cazzo pulsare ed espellere fiotti di sperma. Mi sposto anche io. “Scusa… io non volevo… e che…”
“Sparisci” grida Greta “Cazzo… Sei durato due minuti…”.
“Ma.. ma…”
“Ma un cazzo… ma sei scemo a venirmi dentro? Sparisci coglione!” e gli tira addosso la sua roba raccolta da terra. Marco ha capito che è meglio levare le tende prima di peggiorare la situazione. Che devo dirvi… mi sto divertendo un sacco e anche se sto facendo la faccia seria dentro mi sto sganasciando dalle risate.
Marco è vestito a metà ma lei lo prede per un braccio e lo tira per accompagnarlo alla porta. Gli dice ancora qualcosa che non capisco. Poi uno “sparisci!” e la porta che si chiude. Rientra in camera da letto. Io sono già stesa al centro del letto con le gambe spalancate ad accarezzarmi la figa. Lei si ferma un attimo sulla porta e mi guarda. Scoppiamo insieme in una risata fragorosa e poi si lancia sul letto atterrando su di me. Ridiamo come due matte mentre ci baciamo e ci rotoliamo nel letto.
“Almeno tu l’hai preso per qualche minuto… io sono rimasta a bocca asciutta”
“Adesso ci penso io a te, Giulia…“ Scende con la bocca tra le mie cosce ed inizia a leccarmi….
E solo l’inizio di una lunghissima notte d’amore!!!
Ci svegliamo domenica solo per fare ancora l’amore… Ormai è la mia amante… la mia complice!!
Io e lei abbiamo fatto quasi subito coppia a parte. Luca, che mi muore dietro da tanto e mi conosce benissimo, ha capito subito che tra noi c’è un rapporto che va al di là dell’amicizia tra due ragazze. Greta mi trascina nello spazio dove si può ballare e immediatamente siamo circondate da “provoloni” che ci provano. Ora, senza falsa modestia, siamo due bei bocconcini. La mora e la bionda in minigonna che ballano sensuali sfiorandosi e simulando dei baci. Ridiamo divertite da tutta quella attenzione e senza dirci niente scegliamo la nostra preda. Alto, moro, bello, giovane, fisicato. Gli facciamo capire che siamo interessate e lui si avvicina. Per sovrastare la musica ci grida se ci va di bere qualcosa con lui. Aver bevuto solo coca cola fino a questo momento è stato un bene. Greta prende un gin tonic ed io un Jack Daniel’s. Marco, questo il suo nome, si rivela abbastanza brillante e a fine serata, con uno sguardo d’intesa, decidiamo che “si può fare”. Usciamo dal locale e gli diciamo di seguirci con la sua macchina. Andiamo a casa mia. La situazione è chiara e lui, visto il rigonfiamento nei pantaloni, vorrebbe arrivare subito al sodo. Ma Greta con piglio deciso gli dice di sedersi sulla poltrona e guardare.
“Qui comando io e si fa come dico io!”
Obbedisce da bravo mentre io me la rido di gusto. Greta inizia a baciarmi e toccarmi. Assecondo la sua idea di mostrare al nostro Marco uno spettacolo lesbo-erorico. Ci spogliamo lentamente fino a rimanere solo con le mutandine (ebbene si… le avevamo tutte e due per la felicità anche di tutte quelle rimaste nel cassetto). Ci avviamo in camera da letto facendogli segno di seguirci. Ho come l’impressione che il cazzo gli stia per scoppiare. Lei mi sfila la “brasiliana” baciandomi tra le labbra… quelle li sotto. Faccio lo stesso anche io. Ora che siamo nude ci avviciniamo a lui. Lo spogliamo e l’impressione che avevo avuto si rivela corretta. Le dimensioni sono notevoli. Ci mettiamo sul letto mettendo a disposizione le nostre bocche per quell’asta. Ce lo passiamo da una all’altra. Poi Greta gli si siede sopra e lo fa scomparire nella sua figa. Io mi siedo con la figa sulla sua faccia. Bacio Greta che cavalca e le strizzo le tette. Ma di colpo si alza e grida “Ma che cazzo fai? Mi vieni dentro?” Istintivamente lo guardo e vedo il cazzo pulsare ed espellere fiotti di sperma. Mi sposto anche io. “Scusa… io non volevo… e che…”
“Sparisci” grida Greta “Cazzo… Sei durato due minuti…”.
“Ma.. ma…”
“Ma un cazzo… ma sei scemo a venirmi dentro? Sparisci coglione!” e gli tira addosso la sua roba raccolta da terra. Marco ha capito che è meglio levare le tende prima di peggiorare la situazione. Che devo dirvi… mi sto divertendo un sacco e anche se sto facendo la faccia seria dentro mi sto sganasciando dalle risate.
Marco è vestito a metà ma lei lo prede per un braccio e lo tira per accompagnarlo alla porta. Gli dice ancora qualcosa che non capisco. Poi uno “sparisci!” e la porta che si chiude. Rientra in camera da letto. Io sono già stesa al centro del letto con le gambe spalancate ad accarezzarmi la figa. Lei si ferma un attimo sulla porta e mi guarda. Scoppiamo insieme in una risata fragorosa e poi si lancia sul letto atterrando su di me. Ridiamo come due matte mentre ci baciamo e ci rotoliamo nel letto.
“Almeno tu l’hai preso per qualche minuto… io sono rimasta a bocca asciutta”
“Adesso ci penso io a te, Giulia…“ Scende con la bocca tra le mie cosce ed inizia a leccarmi….
E solo l’inizio di una lunghissima notte d’amore!!!
Ci svegliamo domenica solo per fare ancora l’amore… Ormai è la mia amante… la mia complice!!
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