Cuckold 6 cap
di
Pensionato
genere
etero
“ C U C K O L D “
Cap. sesto
Nella settimana successiva il lavoro mi assorbì completamente, anche a casa, con Francesca, non ebbi sorprese, i nostri rapporti erano normali, non osavo chiedere delle “prestazioni” diverse da quelle che era disposta a dare; la vedevo un poco pensierosa, ma lo attribuii alla scuola, del resto era giù successo in altre occasioni, ma in un angolo della mia mente si faceva strada il sospetto che quel nervosismo era dovuto alla lettera della casa di produzione, che io ben conoscevo ( vedi cap. 5 N.d.a.).
Fu il sabato sera che ebbi una sorpresa: Francesca mi annunciò che sarebbe uscita insieme a vecchi compagni di corso, per passare la serata a ricordare la gioventù. Non le credetti minimamente, in quasi quindici anni non c'erano mai stati di questi incontri e quindi le cose erano due: o era una nuova convocazione della “Porno in casa” o stava rispondendo alla chiamata del nuovo sito. Se fosse stata la prima eventualità lo avrei scoperto da lì a qualche giorno, nel secondo caso non ne avevo la più pallida idea di come controllare.
Appena uscita Francesca, mi collegai a “Porno express” ( questo è il nome della secondo sito n.d.a.) e scorsi le varie categorie fra le quali trovai “nuovi casting”: cliccai per la curiosità di vedere che cosa si sarebbe dovuta aspettare la mia Francesca e rimasi sbalordito: c'erano più di venti pagine di filmati: ma quante donne volevano calcare queste scene e da cosa erano spinte: dalla necessità o dal piacere? Parecchi filmati si riferivano a giovani di poco più di diciotto anni che praticamente erano disposte a tutto, per cui sospettai che ben poco ci fosse di casting. Era un tripudio di blowjob, anal, pissing, gang bang, lesbo, fisting, fucking, swallow e tanto altro di cui non conoscevo nemmeno la denominazione. Immaginare Francesca impegnata in quelle performance me lo fece venire duro e mi segai guardando una biondina delicata, che dopo essersi inserita nel culo tutta la mano lasciò il posto ad un cazzo nero di almeno 22 centimetri e largo quindici che glielo dilatò oscenamente ed infine si prese in viso, sorridendo, getti si sperma denso e bianco,
Che voglia avevo di vedere Francesca in quella situazione, sottomessa e violata in ogni suo buco! Anche da più uomini contemporaneamente! Forse non avrei nemmeno dovuto attendere tanto se lei avesse seguitato a memorizzare le sue esperienze ed impressioni fra i documenti di office.
Infatti la domenica pomeriggio, verso le cinque del pomeriggio, Francesca si ritirò nello studio con la scusa di correggere dei compiti in classe, a io sapevo che cosa stesse facendo: stava trascrivendo la sua nuova “avventura” commentata dalle sue impressioni, che poi era quello che più mi interessava.
Appena restai solo in casa, mi precipitai al computer, inserii la password e vidi che fra i documenti era comparso il numero sette: lo aprii immediatamente:
“Oggi ho avuto una nuova esperienza, che non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuta così tanto....ho fatto sesso con un'altra donna! A dire la verità, qualche volta avevo cercato di immaginare come sarebbe stato e come partner pensavo a Rossella, la mia amica del cuore, collega di lettere, molto bella.” Rimasi basito, non mi mai sarei aspettato questa novità, lessi tutto di un fiato il seguito:”Mi hanno presentato Kikka, una signora di circa cinquanta anni, non proprio in forma, rotoli di grasso intorno alla vita, un seno grande ma cadente (doveva averne viste!) occhi di un celeste slavato e capelli tinti biondi, mani grassoccie:- Questa è la tua compagna di giochi di oggi - mi dice Alex che oggi fa solo il regista – non parla molto, ma fa i fatti, lasciati andare e vedrai che ti piacerà!- Nutrivo seri dubbi, Kikka non rappresentava il mio ideale di donna, ma non volevo tirarmi indietro, ed ho fatto bene: non sarà stata una bellezza, ma di esperienza ne ha dimostrata tanta e mi ha fatto godere come mai mi era successo: sotto le sue mani sapienti, la sua lingua infuocata sono stata un fiume in piena, ho avuto orgasmi a getto continuo, schizzi come un geyser, le sono venuta in bocca, sul seno flaccido, sulla passera grassa e depilata. Quando sono svuotata Alex mi ordina di fare le stesse cose a Kikka. E' umiliante, ma non posso rifiutare e così comincio con leccarle la fessura nascosta dalla ciccia, ci provo gusto, ha un sapore acidulo, ma non disgustoso, lei mi spinge verso il buco grinzoso, vorrei evitarlo, ma mi ritrovo a leccarle il buco del culo, lo sento cedevole, chissà quanto cazzi ci saranno passati, mi faccio prendere dalla libidine e lo penetro con la lingua e sento un – brava, Francesca!- gridato da Alex, continuo mentre Kikka comincia ad ansimare, si gira, si mette carponi, si china fino a sorreggersi con la testa mentre con le mani si allarga i glutei mollicci, favorendomi nella leccata. Una sostanza appiccicosa le scende nell'interno delle cosce, piene di smagliature, la raccolgo in bocca ed ingoio -troia Franci, sei una gran puttana – mi grida Alex – non ce la faccio più!- Con la coda dell'occhio vedo Alex che, abbandonata la macchina da presa, si sta masturbando in maniera molto poco professionale, Kikka scivola via da me e, inginocchiatasi davanti al regista, glielo prende in bocca succhiandolo fino a ricevere un'abbondante dose di sperma, che, naturalmente, ingoia. - Penso che chiuderò qui questa ripresa – decide Alex. Non sono molto contenta di come sia andata tutta la faccenda, mi sto rendendo conto che questa casa produttrice è ben poca cosa, forse dovrei sentire quella che mi ha scritto e di cui, adesso, non ricorso nemmeno il nome. Ci devo pensare seriamente! Sento che queste esperienze mi stanno coinvolgendo sempre più, ma ho bisogno di un salto di qualità, qualcosa di più professionale, ma che, allo stesso tempo, mi permetta di realizzare il mio piano. Credo proprio che darò il ben servito alla “Porno in casa”, poi vedremo.”
Qui si fermava lo scritto di Francesca,ed io, naturalmente, ero a cazzo ritto.
La situazione rimase in stallo per circa dieci giorni: non c'erano nuovi documenti nella cartella di Francesca, sul sito di “porno in casa” trasmettevano l'ultima performance della “prof” che guardai distrattamente, solo l'umiliazione patita da Francesca mi eccitava, per il resto nulla da segnalare.
Durante i miei soliti controlli del computer di Francesca, trovai un nuovo documento nella cartella che oramai era una specie di diario delle abitudini sessuali di Francesca:” HO COINVOLTO ROSSELLA!” Mi agitai sulla sedia ergonomica dello studio, cominciai a sudare freddo, ora non era più un segreto tra Francesca e me ( anzi lei pensava che fosse solo un suo segreto) ora anche una terza persona era a conoscenza che ero cornuto, ed il mio lavoro mi insegnava che più persone erano a conoscenza di un segreto, più era la possibilità che non fosse più un segreto; avevo fretta di andare avanti per capire
“Ieri eravamo nella sala professori ed eravamo sole, avevo voglia da tanto tempo di raccontarle la mia avventura, del resto è la mia migliore amica e se non mi confido con lei con chi ne parlo? -Rosy hai voglia di conoscere una storia?- le chiedo ed alla sua risposta affermativa comincio, prendendola alla lontana – Ho un'amica, che tu non conosci, imbranata sessualmente che un giorno decide di provare una strada non convenzionale per “scafarsi” :risponde ad un casting porno e siccome è sicuramente più che passabile, le propongono di girare delle scene hard e poi di irradiarle sul loro sito web. - Ma dai!- esclama Rossella – Lo sai che è un'idea fantastica? Tutti quei bei maschioni, con quelle “appendici” fuori misura a disposizione....che goduria!- -Guarda che non è tutto oro quello che luccica, per ora ha avuto a che fare con un normodotato di mezza età ed una donnina grassa e sfatta. Ma ora ha ricevuto una richiesta da parte di una nuova casa molto più raffinata; Rossella mi guarda strano, conosco quello sguardo, penso che abbia capito che non esiste nessuna misteriosa amica. Il suo bel viso si apre in un sorriso coinvolgente, mi prende per mano e mi porta nel bagno dei professori, è vuoto, chiude la porta a chiave, mi spinge con le spalle al muto:
“Non mi incanti”, mi sussurra con il suo viso a pochi centimetri dal mio, “Finalmente hai capito che nel sesso tutto è permesso”, poi con un tono di voce ancora più basso e roco, “Non sai quante volte ti ho sognato con me fra le lenzuola!”
Mi stampa un bacio in bocca, sento la sua lingua che cerca la mia, ci scambiamo la nostra saliva, sento le gambe cedermi, la prendo per la nuca e la tenga incollata alla mia bocca, la sua mano mi scorre sul seno, ho i capezzoli che sembrano voler bucare la camicetta, la mano scende ancora, mi solleva la gonna e si ferma in mezzo alle gambe, comincia a carezzarmi, sento che mi sto sciogliendo, sto per avere un orgasmo, riesco a sciogliermi dal bacio:
“No Rossella, non possiamo, sto per venire!” ansimo,”dopo ho un'ora di lezione e, ridendo, non mi posso presentare tutta bagnata!”
Lei, allora, lascia la presa della mia intimità, porta la mano alla bocca;
“Accidenti ti bagni per niente, penso faremo cose turche!” mi sculaccia amichevolmente mi sfiora le labbra con un casto bacio. Ci riassettiamo, mentre la invito a casa per il pomeriggio di domani, visto che Tommaso è di turno ed avremo la casa tutta per noi; naturalmente accetta con entusiasmo ed io ora non vedo l'ora.
Brutte zoccole, devo trovare il modo di non perdermi lo spettacolo, considerato che non posso essere presente mi arrovellai il cervello e ricordai che il collega Massimo della scientifica mi doveva un favore, per cui la mattina dopo mi presentai nel suo laboratorio:
“Ciao Massimo, sono venuto a riscuotere il mio credito.”
“Ciao, Tommaso, a disposizione, che ti occorre?”
“Dovrei mettere sotto controllo, in modo informale, una stanza di circa venti metri quadri, controllo visivo ed audio, puoi aiutarmi?”
“Sorvolando sul “modo informale”, di cui nulla voglio sapere, per il resto non c'è grosso problema: ti posso dare questa microcamera ed un paio di microfoni od anche tre per coprire l'intera area.”
“Sai che non sono molto abile con queste cose, sono di facile sistemazione?”
“Si, si, basta che ci sia un piccolo soprammobile per dissimulare la microcamera HD, poi in wi-fi trasmetterà le immagini al computer insieme ai suoni captati dai microfoni. Quindi Tommaso piazzi la telecamera ed i microfoni, poi scarica l'applicazione scritta su questo foglietto ed il gioco è fatto. E' abbastanza semplice?” Pensai di si, ma non glielo dissi.
Durante la pausa pranzo corsi a casa, sistemai gli aggeggi che mi aveva dato Massimo, avendo cura che non fossero visibili se non ad una attenta perquisizione, che le due non avevano alcuna ragione di eseguire. Collegai il tutto al mio computer, controllai che la visione fosse il la più perfetta possibile, provai i microfoni e ritornai in questura, pregustando lo spettacolo.
Non rimasi deluso.
(continua.........)
Cap. sesto
Nella settimana successiva il lavoro mi assorbì completamente, anche a casa, con Francesca, non ebbi sorprese, i nostri rapporti erano normali, non osavo chiedere delle “prestazioni” diverse da quelle che era disposta a dare; la vedevo un poco pensierosa, ma lo attribuii alla scuola, del resto era giù successo in altre occasioni, ma in un angolo della mia mente si faceva strada il sospetto che quel nervosismo era dovuto alla lettera della casa di produzione, che io ben conoscevo ( vedi cap. 5 N.d.a.).
Fu il sabato sera che ebbi una sorpresa: Francesca mi annunciò che sarebbe uscita insieme a vecchi compagni di corso, per passare la serata a ricordare la gioventù. Non le credetti minimamente, in quasi quindici anni non c'erano mai stati di questi incontri e quindi le cose erano due: o era una nuova convocazione della “Porno in casa” o stava rispondendo alla chiamata del nuovo sito. Se fosse stata la prima eventualità lo avrei scoperto da lì a qualche giorno, nel secondo caso non ne avevo la più pallida idea di come controllare.
Appena uscita Francesca, mi collegai a “Porno express” ( questo è il nome della secondo sito n.d.a.) e scorsi le varie categorie fra le quali trovai “nuovi casting”: cliccai per la curiosità di vedere che cosa si sarebbe dovuta aspettare la mia Francesca e rimasi sbalordito: c'erano più di venti pagine di filmati: ma quante donne volevano calcare queste scene e da cosa erano spinte: dalla necessità o dal piacere? Parecchi filmati si riferivano a giovani di poco più di diciotto anni che praticamente erano disposte a tutto, per cui sospettai che ben poco ci fosse di casting. Era un tripudio di blowjob, anal, pissing, gang bang, lesbo, fisting, fucking, swallow e tanto altro di cui non conoscevo nemmeno la denominazione. Immaginare Francesca impegnata in quelle performance me lo fece venire duro e mi segai guardando una biondina delicata, che dopo essersi inserita nel culo tutta la mano lasciò il posto ad un cazzo nero di almeno 22 centimetri e largo quindici che glielo dilatò oscenamente ed infine si prese in viso, sorridendo, getti si sperma denso e bianco,
Che voglia avevo di vedere Francesca in quella situazione, sottomessa e violata in ogni suo buco! Anche da più uomini contemporaneamente! Forse non avrei nemmeno dovuto attendere tanto se lei avesse seguitato a memorizzare le sue esperienze ed impressioni fra i documenti di office.
Infatti la domenica pomeriggio, verso le cinque del pomeriggio, Francesca si ritirò nello studio con la scusa di correggere dei compiti in classe, a io sapevo che cosa stesse facendo: stava trascrivendo la sua nuova “avventura” commentata dalle sue impressioni, che poi era quello che più mi interessava.
Appena restai solo in casa, mi precipitai al computer, inserii la password e vidi che fra i documenti era comparso il numero sette: lo aprii immediatamente:
“Oggi ho avuto una nuova esperienza, che non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuta così tanto....ho fatto sesso con un'altra donna! A dire la verità, qualche volta avevo cercato di immaginare come sarebbe stato e come partner pensavo a Rossella, la mia amica del cuore, collega di lettere, molto bella.” Rimasi basito, non mi mai sarei aspettato questa novità, lessi tutto di un fiato il seguito:”Mi hanno presentato Kikka, una signora di circa cinquanta anni, non proprio in forma, rotoli di grasso intorno alla vita, un seno grande ma cadente (doveva averne viste!) occhi di un celeste slavato e capelli tinti biondi, mani grassoccie:- Questa è la tua compagna di giochi di oggi - mi dice Alex che oggi fa solo il regista – non parla molto, ma fa i fatti, lasciati andare e vedrai che ti piacerà!- Nutrivo seri dubbi, Kikka non rappresentava il mio ideale di donna, ma non volevo tirarmi indietro, ed ho fatto bene: non sarà stata una bellezza, ma di esperienza ne ha dimostrata tanta e mi ha fatto godere come mai mi era successo: sotto le sue mani sapienti, la sua lingua infuocata sono stata un fiume in piena, ho avuto orgasmi a getto continuo, schizzi come un geyser, le sono venuta in bocca, sul seno flaccido, sulla passera grassa e depilata. Quando sono svuotata Alex mi ordina di fare le stesse cose a Kikka. E' umiliante, ma non posso rifiutare e così comincio con leccarle la fessura nascosta dalla ciccia, ci provo gusto, ha un sapore acidulo, ma non disgustoso, lei mi spinge verso il buco grinzoso, vorrei evitarlo, ma mi ritrovo a leccarle il buco del culo, lo sento cedevole, chissà quanto cazzi ci saranno passati, mi faccio prendere dalla libidine e lo penetro con la lingua e sento un – brava, Francesca!- gridato da Alex, continuo mentre Kikka comincia ad ansimare, si gira, si mette carponi, si china fino a sorreggersi con la testa mentre con le mani si allarga i glutei mollicci, favorendomi nella leccata. Una sostanza appiccicosa le scende nell'interno delle cosce, piene di smagliature, la raccolgo in bocca ed ingoio -troia Franci, sei una gran puttana – mi grida Alex – non ce la faccio più!- Con la coda dell'occhio vedo Alex che, abbandonata la macchina da presa, si sta masturbando in maniera molto poco professionale, Kikka scivola via da me e, inginocchiatasi davanti al regista, glielo prende in bocca succhiandolo fino a ricevere un'abbondante dose di sperma, che, naturalmente, ingoia. - Penso che chiuderò qui questa ripresa – decide Alex. Non sono molto contenta di come sia andata tutta la faccenda, mi sto rendendo conto che questa casa produttrice è ben poca cosa, forse dovrei sentire quella che mi ha scritto e di cui, adesso, non ricorso nemmeno il nome. Ci devo pensare seriamente! Sento che queste esperienze mi stanno coinvolgendo sempre più, ma ho bisogno di un salto di qualità, qualcosa di più professionale, ma che, allo stesso tempo, mi permetta di realizzare il mio piano. Credo proprio che darò il ben servito alla “Porno in casa”, poi vedremo.”
Qui si fermava lo scritto di Francesca,ed io, naturalmente, ero a cazzo ritto.
La situazione rimase in stallo per circa dieci giorni: non c'erano nuovi documenti nella cartella di Francesca, sul sito di “porno in casa” trasmettevano l'ultima performance della “prof” che guardai distrattamente, solo l'umiliazione patita da Francesca mi eccitava, per il resto nulla da segnalare.
Durante i miei soliti controlli del computer di Francesca, trovai un nuovo documento nella cartella che oramai era una specie di diario delle abitudini sessuali di Francesca:” HO COINVOLTO ROSSELLA!” Mi agitai sulla sedia ergonomica dello studio, cominciai a sudare freddo, ora non era più un segreto tra Francesca e me ( anzi lei pensava che fosse solo un suo segreto) ora anche una terza persona era a conoscenza che ero cornuto, ed il mio lavoro mi insegnava che più persone erano a conoscenza di un segreto, più era la possibilità che non fosse più un segreto; avevo fretta di andare avanti per capire
“Ieri eravamo nella sala professori ed eravamo sole, avevo voglia da tanto tempo di raccontarle la mia avventura, del resto è la mia migliore amica e se non mi confido con lei con chi ne parlo? -Rosy hai voglia di conoscere una storia?- le chiedo ed alla sua risposta affermativa comincio, prendendola alla lontana – Ho un'amica, che tu non conosci, imbranata sessualmente che un giorno decide di provare una strada non convenzionale per “scafarsi” :risponde ad un casting porno e siccome è sicuramente più che passabile, le propongono di girare delle scene hard e poi di irradiarle sul loro sito web. - Ma dai!- esclama Rossella – Lo sai che è un'idea fantastica? Tutti quei bei maschioni, con quelle “appendici” fuori misura a disposizione....che goduria!- -Guarda che non è tutto oro quello che luccica, per ora ha avuto a che fare con un normodotato di mezza età ed una donnina grassa e sfatta. Ma ora ha ricevuto una richiesta da parte di una nuova casa molto più raffinata; Rossella mi guarda strano, conosco quello sguardo, penso che abbia capito che non esiste nessuna misteriosa amica. Il suo bel viso si apre in un sorriso coinvolgente, mi prende per mano e mi porta nel bagno dei professori, è vuoto, chiude la porta a chiave, mi spinge con le spalle al muto:
“Non mi incanti”, mi sussurra con il suo viso a pochi centimetri dal mio, “Finalmente hai capito che nel sesso tutto è permesso”, poi con un tono di voce ancora più basso e roco, “Non sai quante volte ti ho sognato con me fra le lenzuola!”
Mi stampa un bacio in bocca, sento la sua lingua che cerca la mia, ci scambiamo la nostra saliva, sento le gambe cedermi, la prendo per la nuca e la tenga incollata alla mia bocca, la sua mano mi scorre sul seno, ho i capezzoli che sembrano voler bucare la camicetta, la mano scende ancora, mi solleva la gonna e si ferma in mezzo alle gambe, comincia a carezzarmi, sento che mi sto sciogliendo, sto per avere un orgasmo, riesco a sciogliermi dal bacio:
“No Rossella, non possiamo, sto per venire!” ansimo,”dopo ho un'ora di lezione e, ridendo, non mi posso presentare tutta bagnata!”
Lei, allora, lascia la presa della mia intimità, porta la mano alla bocca;
“Accidenti ti bagni per niente, penso faremo cose turche!” mi sculaccia amichevolmente mi sfiora le labbra con un casto bacio. Ci riassettiamo, mentre la invito a casa per il pomeriggio di domani, visto che Tommaso è di turno ed avremo la casa tutta per noi; naturalmente accetta con entusiasmo ed io ora non vedo l'ora.
Brutte zoccole, devo trovare il modo di non perdermi lo spettacolo, considerato che non posso essere presente mi arrovellai il cervello e ricordai che il collega Massimo della scientifica mi doveva un favore, per cui la mattina dopo mi presentai nel suo laboratorio:
“Ciao Massimo, sono venuto a riscuotere il mio credito.”
“Ciao, Tommaso, a disposizione, che ti occorre?”
“Dovrei mettere sotto controllo, in modo informale, una stanza di circa venti metri quadri, controllo visivo ed audio, puoi aiutarmi?”
“Sorvolando sul “modo informale”, di cui nulla voglio sapere, per il resto non c'è grosso problema: ti posso dare questa microcamera ed un paio di microfoni od anche tre per coprire l'intera area.”
“Sai che non sono molto abile con queste cose, sono di facile sistemazione?”
“Si, si, basta che ci sia un piccolo soprammobile per dissimulare la microcamera HD, poi in wi-fi trasmetterà le immagini al computer insieme ai suoni captati dai microfoni. Quindi Tommaso piazzi la telecamera ed i microfoni, poi scarica l'applicazione scritta su questo foglietto ed il gioco è fatto. E' abbastanza semplice?” Pensai di si, ma non glielo dissi.
Durante la pausa pranzo corsi a casa, sistemai gli aggeggi che mi aveva dato Massimo, avendo cura che non fossero visibili se non ad una attenta perquisizione, che le due non avevano alcuna ragione di eseguire. Collegai il tutto al mio computer, controllai che la visione fosse il la più perfetta possibile, provai i microfoni e ritornai in questura, pregustando lo spettacolo.
Non rimasi deluso.
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