La Tombola
di
AASD43
genere
incesti
Tutti i venerdì sera (non mi ricordo se l'idea è stata di mio padre o di mia madre) la nostra famiglia dopo cena si riuniva per giocare a una tombola particolare. Eravamo mio padre Piero (52 anni), mia madre Isabella (48 anni), mia sorella Marisa (22 anni) e io, Alberto (19 anni). Il premio, per chi vinceva, era costituito dal fatto che il vincitore o la vincitrice sceglieva con chi passare la notte. Quel venerdì sera, mentre mia madre stava lavando le stoviglie, le passai vicino e le sussurrai che se avesse vinto mio padre, come del resto capitava spesso, avrebbe chiesto di passare la notte con mia sorella come accadeva di solito. Quando mia madre finì con le faccende domestiche, ci sedemmo al tavolo per giocare. Come accadeva di sovente vinse mio padre. Guardò prima mia sorella e poi mia madre e disse: "Isa, stasserà dormi con me". E a me quasi venne un colpo: quindi con noncuranza andai da mia madre e bisbigliando le dissi: "Quando papà si addormenta, ti aspetto nel mio letto. Mia madre con la testa annuì. Poi guardai mia sorella che mi anticipò e disse: "Stassera ho mal di testa. Vorrei solo dormire". Le risposi che andava bene così perchè anch'io avevo mal di stomaco. Salutai tutti e andai in camera mia. Lasciai la porta socchiusa, mi svestii e mi infilai sotto l coperta. Accesi la mia abat-jour e mi accinsi a continuare la lettura di un libro che stavo leggendo. Dopo nemmeno mezz'ora mi ritrovai mia madre in camera. A voce molto bassa mi disse che aveva perso un quarto d'ora in bagno, perchè quella sera aveva voglia di me e non di mio padre. "Spogliati e vieni a letto amore mio. Anch'io non vedo l'ora di mettertelo dentro e di godere con te. Ho una voglia pazza della tua figa". Si spogliò in un attimo e mi raggiunse sotto le coperte. Iniziai a palparle le tettone e i suoi meravigliosi capezzoloni e poi a succhiarglieli forte. Lei stava godendo e io le misi tre dita nella figa e andai avanti e indietro per un po'. Era bagnatissima e le dissi di girarsi a testa in giù e di succhiarmi forte il cazzo senza menarmelo perchè non volevo sborrare così. Prima volevo fare un bel 69.
Lei gemeva di piacere e iniziò a spompinarmi mentre io le leccavo la figa. Andammo avanti per un bel po' e alla fine sborrammo quasi contemporaneamente. Poi le dissi: "Adesso dormiamo solo per un'oretta perchè domani è sabato e possiamo dormire. Ciao mia bella figa e buon riposo. Ricordati che fra un'ora voglio chiavarti ancora.
Dopo un'ora la sveglia iniziò a lampeggiare. Mi svegliai di colpo. Mia madre era sdraiata sul fianco destro. Mi mossi mi po', aderii alle sue chiappe e le appoggiai il cazzo. Lei, non ancora del tutto sveglia se ne accorse e allungò la mano sinistra. "Hai sempre una gran bella stanga -mi disse- mettimela nel culo". E io di rimando: "Passami la bomboletta di lubrificante, per favore": "E' nel cassetto del comodino". Mi spruzzai il lubrificante sul cazzo e ne spruzzai un po' anche a lei, poi le appoggiai il cazzo sul buco del culo e iniziai a spingere. Il mio cazzo entrò per metà della sua lunghezza. Spinsi ancora un po' sino a che entrò tutto quanto e cominciai a pompare mia madre che mugolava e godeva. "Brutto porco che non sei altro! Mi stai chiavando il culo e stai godendo eh? Fammi un bel ditalino mentre mi inculi e intanto palpami tette capezzoli. Fammi godere ancora, dai. Te lo dico io quando sto venendo, così anche tu mi sborri dentro tutto quello che hai nei coglioni". E dopo qualche minuto mi disse: "Sto per venire amore......" -le risposi- "Anch'io, tesoro mio". E le ficcai la lingua in bocca. Nel frattempo il mio uccello schizzava a più non posso la sua figa colava di umori.
Lei gemeva di piacere e iniziò a spompinarmi mentre io le leccavo la figa. Andammo avanti per un bel po' e alla fine sborrammo quasi contemporaneamente. Poi le dissi: "Adesso dormiamo solo per un'oretta perchè domani è sabato e possiamo dormire. Ciao mia bella figa e buon riposo. Ricordati che fra un'ora voglio chiavarti ancora.
Dopo un'ora la sveglia iniziò a lampeggiare. Mi svegliai di colpo. Mia madre era sdraiata sul fianco destro. Mi mossi mi po', aderii alle sue chiappe e le appoggiai il cazzo. Lei, non ancora del tutto sveglia se ne accorse e allungò la mano sinistra. "Hai sempre una gran bella stanga -mi disse- mettimela nel culo". E io di rimando: "Passami la bomboletta di lubrificante, per favore": "E' nel cassetto del comodino". Mi spruzzai il lubrificante sul cazzo e ne spruzzai un po' anche a lei, poi le appoggiai il cazzo sul buco del culo e iniziai a spingere. Il mio cazzo entrò per metà della sua lunghezza. Spinsi ancora un po' sino a che entrò tutto quanto e cominciai a pompare mia madre che mugolava e godeva. "Brutto porco che non sei altro! Mi stai chiavando il culo e stai godendo eh? Fammi un bel ditalino mentre mi inculi e intanto palpami tette capezzoli. Fammi godere ancora, dai. Te lo dico io quando sto venendo, così anche tu mi sborri dentro tutto quello che hai nei coglioni". E dopo qualche minuto mi disse: "Sto per venire amore......" -le risposi- "Anch'io, tesoro mio". E le ficcai la lingua in bocca. Nel frattempo il mio uccello schizzava a più non posso la sua figa colava di umori.
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