Lo vuoi papà? 6° - Uno stallone per due
di
Andrea2022
genere
incesti
Quando avevo informato il mio ragazzo di essere incinta, aveva fatto salti di gioia e aveva voluto dare subito la notizia ai suoi genitori.
Quindi, stringendomi con amore davanti a loro, aveva comunicato la cosa e loro, dopo un primo pensieroso sgomento, si erano mostrati entusiasti del fatto che il loro "Bambino" avesse già messo in pista il loro primo nipote.
Naturalmente, ne erano seguite telefonate ai miei genitori per rivedere le date già programmate del nostro matrimonio.
Ovviamente, la prima cosa che aveva voluto fare la sua mamma insieme alla mia, era stata la visita dal ginecologo che aveva confermato il mio effettivo stato di gravidanza.
Ne era seguita una festa durante la quale era stata decisa la nuova data.
La festa era stata organizzata a casa del mio ragazzo.
Avevano pensato a tutto i suoi genitori lasciando a mio padre, dopo un tenace braccio di ferro, la scelta del vino e dei dolci che implicava necessariamente la mia presenza.
Dunque, eravamo andati insieme in enoteca dove aveva scelto un ottimo Prosecco di Cartizze e poi in pasticceria dove mi ero sbizzarrita nella scelta di paste dai gusti assortiti e dalla provenienza per lo più siciliana.. i cannoli mmmm.. e napoletana.. la pastiera slurp slurp!
Naturalmente tra gli alimenti per festeggiare in intimità quell'evento, non poteva mancare il latte che mio padre custodiva per me dentro le sue noci di cocco.
Una breve sosta in un angolo appartato di un parco pubblico, era stato sufficiente per farmi leccare la fica al forte sapore di rum grazie all'introduzione di un piccolo babà napoletano e poi, un succoso pompino con la cappella spalmata di crema alle mandorle.
Vere leccornie per quella occasione così speciale!
Insomma, una piccola festa tra noi fatta in intimità e condita dal mio orgasmo e dalla dolcissima sborrata di mio padre lasciata scivolata direttamente attraverso l'esofago nel mio stomaco per non lasciare fastidiose tracce in giro.
In verità, non era stato facile decidere la data giacché il padre del mio ragazzo avrebbe preferito vedermi sull'altare col pancione per mostrare al mondo le capacità virili di suo figlio.
La moglie al contrario, piuttosto ligia ai dettami della chiesa, avrebbe preferito più ipocritamente, fare tutto al più presto per evitare l'esposizione di una gravidanza fuori dalle indicazioni della dottrina cattolica.
Si era deciso infine che ci saremmo sposati entro i termini in cui la gravidanza non fosse troppo evidente sotto l'abito da sposa rigorosamente di taffetà e raso di seta bianca.
Tutto questo per quanto concerneva i rapporti con la famiglia dello sposo.
Di tutt'altro tenore era ciò che era avvenuto all'interno della mia famiglia.
Dopo una settimana circa da quando avevo svelato ai miei della mia gravidanza e la relativa gioiosa festa che ne era seguita tra le mura di casa nostra, era avvenuto l'inimmaginabile!
Quella sera mentre eravamo seduti in tavola per la cena, mia madre, col volto radioso e la voce calma, aveva detto rivolgendosi contemporaneamente a me e suo marito:
-Voglio darvi una bella notizia: Sono gravida anch'io!-
E mio padre:
-Dai, non scherzare, alla tua età poi!-
-Non scherzo, non scherzo affatto e poi, perché alla mia età?!
In fondo coi miei 42 anni sono nel fiore della mia vita e tu lo sai bene!-
Aveva risposto con tono ironico e deciso lei, tirando fuori dalla tasca il gadget col test di gravidanza dall'inequivocabile colore che ne testava l'esito positivo.
A quel punto, mio padre rabbuiandosi in volto e con le parole bloccate in gola dall'arsura delle sue corde vocali, aveva strabuzzato gli occhi ed aveva preso un bicchiere d'acqua per ritrovare la voce perduta.
Lo sguardo di mia madre a quel punto, era divenuto puntuto come uno stiletto ed in attesa delle parole del marito, il suo viso aveva assunto, in tono di sfida e l'aria beffarda di chi mostra sicurezza per l'incredibile rivelazione fatta.
-Chi?-
Era appena riuscito a pronunciare mio padre.
-Chi cosa?-
Aveva risposto in un tono di sfida mia madre.
-Chi ti ha messa incinta? Da chi ti sei fatta sbattere senza che io lo sapessi?!-
Aveva ribattuto con voce roca il marito.
-Vuoi sapere di chi è il nostro nuovo bambino?
Perché di nostro figlio si tratterà giacché io l'alleverò con l'affetto di una madre mentre a te sarà riservato il compito di educarlo e crescerlo con la cura e l'amore di un padre severo ma protettivo!-
-Chi perdio!? Da chi ti sei fatta ingravidare?-
-Amore, è stato uno scambio alla pari, tu hai messo incinta nostra figlia ed io mi sono fatta impregnare da Antonio!-
A quelle parole mi ero sentita svenire con le gambe che parevano liquefarsi.
Avevo persino avuto l'istinto di alzarmi e fuggire ma davvero le gambe non mi reggevano e dunque, mi sono insaccata sulla sedia.
Quello scontro verbale tra i miei genitori, ai miei orecchi ed al senso di razionalità che mi aveva da sempre contraddistinto, aveva un non so ché, di incomprensibile e surreale e tuttavia, era chiaro che mia madre sapesse della nostra tresca.
-Antonio chi?-
Aveva insistito mio padre alzando il tono di voce.
-Antonio.. Antonio, mio fratello!-
Alle parole di mia madre che già da sole mi avevano sconvolta per la sfrontatezza con le quali le aveva pronunciate, era seguito un nuovo e più incredibile colpo di scena;
Il fatto che mia madre fosse stata messa incinta da suo fratello, pareva aver placato l'ira di mio padre:
-Tuo fratello?-
Aveva chiesto con tono melense e la voce più rilassata.
-Si mio fratello esattamente come tu hai fatto con nostra figlia: "Due gravidanze incestuose" che, se proprio lo vuoi sapere, in cuor mio speravo che davvero si potessero realizzare prima che la menopausa potesse impedirmelo!
Amore, credo che a questo punto possiamo giocare a carte scoperte tra noi due ma soprattutto con nostra figlia che ha avuto il privilegio di conoscere le virtù nascoste di suo padre e dello stallone che vive in lui e col quale ci farà il meraviglioso regalo che custodisce in grembo.
Cominci tu il racconto per la nostra bambina o faccio io?-
segue
Quindi, stringendomi con amore davanti a loro, aveva comunicato la cosa e loro, dopo un primo pensieroso sgomento, si erano mostrati entusiasti del fatto che il loro "Bambino" avesse già messo in pista il loro primo nipote.
Naturalmente, ne erano seguite telefonate ai miei genitori per rivedere le date già programmate del nostro matrimonio.
Ovviamente, la prima cosa che aveva voluto fare la sua mamma insieme alla mia, era stata la visita dal ginecologo che aveva confermato il mio effettivo stato di gravidanza.
Ne era seguita una festa durante la quale era stata decisa la nuova data.
La festa era stata organizzata a casa del mio ragazzo.
Avevano pensato a tutto i suoi genitori lasciando a mio padre, dopo un tenace braccio di ferro, la scelta del vino e dei dolci che implicava necessariamente la mia presenza.
Dunque, eravamo andati insieme in enoteca dove aveva scelto un ottimo Prosecco di Cartizze e poi in pasticceria dove mi ero sbizzarrita nella scelta di paste dai gusti assortiti e dalla provenienza per lo più siciliana.. i cannoli mmmm.. e napoletana.. la pastiera slurp slurp!
Naturalmente tra gli alimenti per festeggiare in intimità quell'evento, non poteva mancare il latte che mio padre custodiva per me dentro le sue noci di cocco.
Una breve sosta in un angolo appartato di un parco pubblico, era stato sufficiente per farmi leccare la fica al forte sapore di rum grazie all'introduzione di un piccolo babà napoletano e poi, un succoso pompino con la cappella spalmata di crema alle mandorle.
Vere leccornie per quella occasione così speciale!
Insomma, una piccola festa tra noi fatta in intimità e condita dal mio orgasmo e dalla dolcissima sborrata di mio padre lasciata scivolata direttamente attraverso l'esofago nel mio stomaco per non lasciare fastidiose tracce in giro.
In verità, non era stato facile decidere la data giacché il padre del mio ragazzo avrebbe preferito vedermi sull'altare col pancione per mostrare al mondo le capacità virili di suo figlio.
La moglie al contrario, piuttosto ligia ai dettami della chiesa, avrebbe preferito più ipocritamente, fare tutto al più presto per evitare l'esposizione di una gravidanza fuori dalle indicazioni della dottrina cattolica.
Si era deciso infine che ci saremmo sposati entro i termini in cui la gravidanza non fosse troppo evidente sotto l'abito da sposa rigorosamente di taffetà e raso di seta bianca.
Tutto questo per quanto concerneva i rapporti con la famiglia dello sposo.
Di tutt'altro tenore era ciò che era avvenuto all'interno della mia famiglia.
Dopo una settimana circa da quando avevo svelato ai miei della mia gravidanza e la relativa gioiosa festa che ne era seguita tra le mura di casa nostra, era avvenuto l'inimmaginabile!
Quella sera mentre eravamo seduti in tavola per la cena, mia madre, col volto radioso e la voce calma, aveva detto rivolgendosi contemporaneamente a me e suo marito:
-Voglio darvi una bella notizia: Sono gravida anch'io!-
E mio padre:
-Dai, non scherzare, alla tua età poi!-
-Non scherzo, non scherzo affatto e poi, perché alla mia età?!
In fondo coi miei 42 anni sono nel fiore della mia vita e tu lo sai bene!-
Aveva risposto con tono ironico e deciso lei, tirando fuori dalla tasca il gadget col test di gravidanza dall'inequivocabile colore che ne testava l'esito positivo.
A quel punto, mio padre rabbuiandosi in volto e con le parole bloccate in gola dall'arsura delle sue corde vocali, aveva strabuzzato gli occhi ed aveva preso un bicchiere d'acqua per ritrovare la voce perduta.
Lo sguardo di mia madre a quel punto, era divenuto puntuto come uno stiletto ed in attesa delle parole del marito, il suo viso aveva assunto, in tono di sfida e l'aria beffarda di chi mostra sicurezza per l'incredibile rivelazione fatta.
-Chi?-
Era appena riuscito a pronunciare mio padre.
-Chi cosa?-
Aveva risposto in un tono di sfida mia madre.
-Chi ti ha messa incinta? Da chi ti sei fatta sbattere senza che io lo sapessi?!-
Aveva ribattuto con voce roca il marito.
-Vuoi sapere di chi è il nostro nuovo bambino?
Perché di nostro figlio si tratterà giacché io l'alleverò con l'affetto di una madre mentre a te sarà riservato il compito di educarlo e crescerlo con la cura e l'amore di un padre severo ma protettivo!-
-Chi perdio!? Da chi ti sei fatta ingravidare?-
-Amore, è stato uno scambio alla pari, tu hai messo incinta nostra figlia ed io mi sono fatta impregnare da Antonio!-
A quelle parole mi ero sentita svenire con le gambe che parevano liquefarsi.
Avevo persino avuto l'istinto di alzarmi e fuggire ma davvero le gambe non mi reggevano e dunque, mi sono insaccata sulla sedia.
Quello scontro verbale tra i miei genitori, ai miei orecchi ed al senso di razionalità che mi aveva da sempre contraddistinto, aveva un non so ché, di incomprensibile e surreale e tuttavia, era chiaro che mia madre sapesse della nostra tresca.
-Antonio chi?-
Aveva insistito mio padre alzando il tono di voce.
-Antonio.. Antonio, mio fratello!-
Alle parole di mia madre che già da sole mi avevano sconvolta per la sfrontatezza con le quali le aveva pronunciate, era seguito un nuovo e più incredibile colpo di scena;
Il fatto che mia madre fosse stata messa incinta da suo fratello, pareva aver placato l'ira di mio padre:
-Tuo fratello?-
Aveva chiesto con tono melense e la voce più rilassata.
-Si mio fratello esattamente come tu hai fatto con nostra figlia: "Due gravidanze incestuose" che, se proprio lo vuoi sapere, in cuor mio speravo che davvero si potessero realizzare prima che la menopausa potesse impedirmelo!
Amore, credo che a questo punto possiamo giocare a carte scoperte tra noi due ma soprattutto con nostra figlia che ha avuto il privilegio di conoscere le virtù nascoste di suo padre e dello stallone che vive in lui e col quale ci farà il meraviglioso regalo che custodisce in grembo.
Cominci tu il racconto per la nostra bambina o faccio io?-
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