L'insonnia mi fece conoscere il sadismo 3.
di
Batacchione.
genere
sadomaso
Il giorno dopo decisi di uscire e provare a cercare alla mattina, appunto, una donna ma a quell'ora non c'erano prositute sulle strade ed allora puntai sui luoghi frequentati: centri commerciali e supermecati. Scelsi prima un supermercato e proprio quando osservavo un vino cche conoscevo bene, vidi anche una biondona un pò mascolina: alta, robusta, dalle gambe simili a colonne e m'intrigava. La avvicinai e le chiesi se sapeva dirmi dove si trovano le stoviglie, prima cosa venutami in mente e lì non la vedevo. Lei subito mi sorrisa e dopo mi disse di seguirla che anche lei cercava la stessa cosa. Quindi la seguo ed intanto ci presentiamo: io Checco e lei Luana. Parliamo dei nostri gusti ed interessi nella culinaria e, dopo che arriviamo alle stoviglie, decidiamo di andare al bar per un aperitivo...per farla breve poi la invito a pranzo da me, così potrà anche vedere il mio grazioso giardino che curo con impegno. Arriviamo a casa e, dopo il giro del giardino entriamo in cucina direttamente ed io mi metto all'opera. Lei intanto mi chiede se può girare per casa sempre incuriosita di vedere come vive un uomo da solo. Quando la chiamo perchè il pranzo è pronto, lei mi dice di avere visto tutto meno meno uno scantinato chiuso a chiave. M'invento che il mio gatto ( che in realtà non ho ) salta dappertutto e mi farebbe cadere dagli scaffali i miei vini. Dopo pranzo però lei insiste per vedere la mia cantina ed io penso subito che lì ho sempre pronta una siringa piena di farmaco che, iniettato, subito fa perdere i sensi da chi lo riceve. Scendiamo giu e quando Luana vede il tavolo, le fruste ed altro, subito si spaventa e mi chiede il motivo di ciò. Con molta abilità le spiego che lì ho dei manichini che uso stendendoli sul tavolo e li fotografo dopo, quando sono senza vestiti e segno sulle loro schiene delle strisce rosse che sembrano causate da frustate e dopo fotografo ed invio ad una rivista per la quale lavoro, di genere sadomaso. Lei rimane stupita ma subito dopo mi confessa chiaramente che lei è una sadica masochista insieme e dice pure che vorrebbe tanto provare a scudisciare una donna per cui lì sarebbe il posto più adatto perchè se io e lei ci mettessimo a trovare donne disponibili a farsi torturare dietro compenso in danaro, lei potrebbe seviziarle ed io fotografare per la rivista con cui collaboro. Prendo la palla al volo e le dico scherzando che potremmo, come digestivo, andare a cercare una nostra "vittima" e lei accetta sorridendo eccitatissima per il gioco scelto. Saliamo in macchina ed iniziamoil giro per la ricerca di soggetti da esaminare.
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