La mia vecchia auto si bloccò in strada 2.

di
genere
etero

La telefonata fu breve perchè lei era impegnatissima per tutta la giornata ma riuscii a convincerla a venire a cena a casa mia dove le avrei fatto conoscere la mia cucina. Alle otto e mezza precise lei era ad attendermi al portone di casa sua ed io , dopo averla baciata con passione, la condussi a casa mia dove mi disse che mai aveva mangiato così bene e cose affatto note a lei perciò anche la novità di una cucina diversa dalla sua di sempre. Il tutto annaffiato con vinello fresco bianco e frizzantino che diede subito piacere al palato e poi stuzzicò l'euforia che ci spinse a sdraiarsi sul lettone e, dopo che ci eravamo adoprati a svestirci reciprocamente, abbracciai Sabina e la feci sdraiare a cosce spalancate per permettermi di leccarle la pelosissima figona e contemporaneamente le infilavo un dito nell'ano per eccitarla ancora di più e lei iniziò subito a schizzarmi in viso i suoi umori caldissimi e saporiti simili al agrodolce del limone e della dolcezza del miele. Tutto ciò mi scatenò una tale libidine che mi provocò un'erezione paurosa ma lei, prima che io le infilassi il cazzone in figa, volle subito succhiarmi un poco il batacchio ma io non desistevo dal desiderio di scoparmela e riuscii a penetrarla fino a scaricarle in figa tanta sborra da farla fuoriuscire di continuo. Poi fu lei a chiedermi di possederla in culo e l'invito mi riaccese la libidine che credevo placata ma invece ero di nuovo ingrifato ed eccitato da poterle trapassare l'anello in prossimità dell'ano senza neanche l'aiuto del solito gel ma la sborra che colava dalla sua figona mi permise di penetrarla senza attrito, anzi, scorrevolemnte. La cavalcai impetuosamente ed io stallone, montai la cavallina che scalpitava, scalciava dalla passione che ci metteva nello scopare con me. Erano le due di notte quando la lasciai a casa sua e dirigendomi verso casa mia, tornando a Roma m'imbattei in almeno una ventina circa di prostitute che chiaramente, al sopraggiungere di potenziali clienti, facevano cenni manuali invitando i pssanti a fermarsi da loro ma io non avevo mai avuto in vita mia esperienze con quelle donne anche perchè ero stato ben istruito da un mio zio che mi raccomandava di non frequentare certe donne dato che potevano essere state prese da malattie infettive pericolosissime ed io gli avevo sempre dato ascolto in merito ma quella sera volli passare in rassegna le lavoratrici del sesso sui marciapiedi però, dato che tra loro ce ne erano alcune veramente ben fatte, feci un altro passaggio per rivederle ma poi però filai dritto a casa, intenzionato a dormire subito ma, una volta che mi ero appena infilato sotto le coperte del mio lettone, scoprii che il sonno si era evaporato e non riuscivo a dormire più, così accesi la televisione e tra le tante emittenti, me ne capita una di carattere scentifico che proprio non m'interessava, così mi soffermai a guardare il programma e poco dopo già crollavo di sonno. Al mattino fui svegliato dal telefonino e mi venne spontaneo di imprecare ma quando sentii la melodiosa vocina di Sabina che voleva darmi il buongiorno, cambiai anche di umoreed un battito di cuor faceva da sottofondo alla telefonata ed anche il batacchione si stava svegliando gloriosamente. Poi venne a svegliarmi completamente, la notizia che Sabina stava già a Roma per acquistare pezzi di ricambio di auto e dopo l'acquisto sarebbe passata velocemente da me. In un lampo avevo già fatto la doccia e preso l'immancabile caffè del mattino, mi vestii ed attesi il suo arrivo. Sabina arrivò dopo un'ora e, quando la vidi indossando un miniabito che scopriva le sue coscione e risaltava il bellissimo culo, le dissi che almeno una scopata potevamo permettercela e tutto finì sul lettone dove la possedetti subito in figa e poi toccò al culo e lei gridò dal piacere che le avevo provocato. Subito dopo però si preparò per andarsene via ma mi disse che mi attendeva a cena da lei e che la notte la avrei passata a casa sua. Così alla sera alle venti ero già da lei e, dopo una doccia fatta insieme, cenammo e volammo al letto. Iniziai a slinguarle l'ano e le mordicchiai le labbra vaginali, poi, quando mi disse di essere molto delicato ma lo diceva ridendo, allora mangiai la sua foglia e subito mi misi a girarla a pancia sotto e la presi a sculacciate facendola gridare e lamentarsi di continuo ma poi mi fermai e, senza indugio le infilai il cazzone nell'ano afferrandole i seni con fermezza e poi stringendole le natiche dandole dei pizzicotti. La baciai sul collo mentre la stavo inculando e con un notevole sforzo, le passai il cazzone nella figa e subito dopo ripassai al culo, insomma, stavo sfinendomi ma il gioco era molto attraente ed allora gli diedi di continuo senza sosta e, insomma, tra leccate, scopate e schizzate di sborra dapertutto il suo corpo, ci accorgemmo che la notte era trascorsa ed iniziava ad albeggiare. Sabina crollò subito in un sonno pesante ed in pieno mattino io mi svegliai e Sabina già era andata via ma mi aveva lasciato un biglietto dove era scritto che dovevo fare colazione. Dopo la colazione mi vestii e me ne andai via passando davanti alla officina ma senza guardare dentro per non mettere Sabina in imbarazzo col suo fratello. Arrivai a casa mia e subito mi misi a dormire. La giornata passò e la notte fu come la precedente, infatti tornai da lei ece la spassammo fino a notte inoltrata ma al mattino lei volle presentarmi suo fratello ed io ne fui felice e stabilimmo di cenare insieme a casa di lui, Romolo, con la sua famiglia. Dopo cena parlammo tra noi tre di affari ma ne parlerò in seguito.
scritto il
2022-03-28
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