Vado nuovamente dalla cinesina 6.
di
Batacchione.
genere
etero
Senza parlare della mia ripresa fisica, vado subito a rievocare i miei incotri da Luisa. Purtroppo, per esigenze di organizzazione, le cinesine gemelline furono spostate in un'altra città e quando tornai da Luisa, lei mi presentò una cinesina esageratamente robusta, ma assai stimolante...la classica donnona che a me fece un effetto proprio stimolante, eccitante, insomma, dopo pochi minuti ero intento a spogliarmi con fatica e difficoltà ma la bambolona se ne accorse e venne ad aiutarmi...chiaro che Luisa doveva averla istruita in merito alle mie condizioni fisiche ed in pochi attimi eravamo in bagno e lei mi faceva un delizioso e delicato lavaggio del mio batacchione ed anche lì non dimenticherò mai la sua espressione quando mi sfilò gli slip e si ritrovò col pisellone a pochi centimetri dal suo grazioso visetto. Mi fece stendere sul letto poi si sdraiò al mio fianco sempre però sgranando gli occhioni osservando il mio gioiello poi lo afferrò delicatamente e scorse a lungo la mano sul tronco, passando poi a prendersi in bocca il mio giocattolone elì iniziò ad accarezzarlo con la lingua, sbaciucchiandolo con le soffici labbra e così, con solo poche ciucciate "Lui" si eresse, si gonfiò, diventanto paurosamente grosso ed io, per vedere la reazione della bambolona, le feci capire che volevo prima incularla ma lei, subito precisò che era ancora vergine al culone quindi dovevo assolutamente scordarmi del suo buchino ancora intatto perchè con quel siluro, così lo chiamò, la avrei costretta ad andare in Opsedale a farsi ricucire il forellino ed allora potevo solo dedicarmi alla sua figona che però già aveva umori che stavano scolando giù tra le coscione. Subito le leccai gli umori fuoriusciti, passando poi al grilletto che già si era addrizzato ed era ben sviluppato tanto da sembrare un cazzettino di bambino nato da poco. Le appoggiai il giocattolone alle labbra della sua figona e subito glielo infilai dentro con passione, foga e, sopratutto, voglia molto arretrata. Stantuffai a lungo e, guardando l'orologio sulla parete, vidi che stavo scopandola già da qualche minuto e, nonostante la grande voglia di godere, mi resi conto che al momento dell'orgasmo, erano passati più di dieci minuti...beato me! Anche lei godette molto e, quando Luisa entrò in camera, "Fior di loto" (così si diceva traducendo dal cinese) le chiese se poteva offrirmi un'altra scopata e la sua "capo" acconsentì conoscendo bene le mie doti. Dopo che scopai per la seconda volta, Luisa mi chiese per sua curiosità se avevo anche inculato Fior di loto ma le dissi che lei non aveva voluto. Mi pregò di accomodarmi con lei in cucina per lasciare la stanza al prossimo cliente già in attesa della ragazza, mi offrì il classico thè e mi fece poi un bocchino da godere da matti. Poi, quando Fior di loto si presentò con i soldi del cliente, Luisa le parlò in cinese, naturalmente, poi mi disse di andare in camera spogliandomi tutto. Lei portò la ragazza in bagno e fece subito un rapido clistere ma io volli godermi la scena e la pregai di fargliene un altro e lo fece subito dopo, poi, con la ragazza scalcitante e piangente, col mio aiuto la trascinò in camera e la fece stendere sul letto a pancia sotto e, mentre io le bloccavo i polsi con un laccetto di cuoio, Luisa le stava cospargendo sull'ano il gel e me ne mise molto sul cazzo. Stuzzicai il grilletto alla ragazza ed accostai il glande all'ano dove lo spinsi dentro senza scrupoli di farle sentire male ed appena fui dentro per la metà della lunghezza, lei urlò piangendo, implorandomi di smettera e di fare uscire fuori il batacchio ma sia io che Luisa ce la stavamo godendo così bene da non considerare assolutamente la sue esortazione, anzi, mi misi a spingere dentro con più impeto e Luisa contribuiva spingendomi con una mano sulle mie natiche per rendere ancora più dolorosa la penetrazione lacerante in tutti i sensi. Quando finalmente arrivai all'orgasmo, mi lasciai andare a sborrare il budellino pieno come un uovo e Luisa la fece rigirare a pancia sopra per darle un minimo piacere leccandole la figa e così, poco dopo, la ragaza sborrò godendo insieme al pianto ancora insistente per il lancinante dolore provato nel perdere la sua verginità anale. Quando stavo per uscire da casa sua, Luisa mi informò che alla seguente settimana, ci avrei trovato lì due cinesine di statura nana e la cosa subito m'intrigò!
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