Paso doble con casque
di
Lucrezia
genere
comici
Camping Koversada ultima domenica del mese di Agosto, si balla e ci si diverte, si mangia e si beve e dopo le dieci di sera musica e balli sexy, previsto dress code a tema.
E siamo lì infatti, io col mio vestito di tulle nero e accanto donna leoparda, tutte e due da acchiappo se non che non vogliamo acchiappare nessuno, ci bastiamo.
Intorno personaggi di ogni tipo, vestiti in modo improbabile, alla fine siamo le migliori, le più gettonate anche, riuscire a stare insieme è difficile, ed anche a stare in piedi, ho due plateau da 8 centimetri, ma chi me l'ha fatto fare di indossarle, sono impacciata, rischio di cadere ed in più Giovanna che è più bassa di me mi sfida con passi di danza che proprio io non posso.
Ecco ci mancava pure il tango, no dai il casque no dai, non mi reggo, oddio cado, oh cazzo no.
Ebbene sì, la caviglia sinistra se ne andò al ritmo di un travolgente tango argentino.
La serata finì lì ma ebbe anche un risvolto tragicomico, io ero praticamente nuda e ai sanitari intervenuti non parve vero, anche se visto il luogo dell'intervento un po' sicuramente se l'aspettavano; non mi è mai importato molto se mi vedono nuda, ma sentire commenti seguiti da risatine in una lingua che non conosco non è divertente.
A distanza di circa dieci anni, questa storia ancora ce la rinfacciamo io e Giovanna, però poi ci ridiamo pure su.
E siamo lì infatti, io col mio vestito di tulle nero e accanto donna leoparda, tutte e due da acchiappo se non che non vogliamo acchiappare nessuno, ci bastiamo.
Intorno personaggi di ogni tipo, vestiti in modo improbabile, alla fine siamo le migliori, le più gettonate anche, riuscire a stare insieme è difficile, ed anche a stare in piedi, ho due plateau da 8 centimetri, ma chi me l'ha fatto fare di indossarle, sono impacciata, rischio di cadere ed in più Giovanna che è più bassa di me mi sfida con passi di danza che proprio io non posso.
Ecco ci mancava pure il tango, no dai il casque no dai, non mi reggo, oddio cado, oh cazzo no.
Ebbene sì, la caviglia sinistra se ne andò al ritmo di un travolgente tango argentino.
La serata finì lì ma ebbe anche un risvolto tragicomico, io ero praticamente nuda e ai sanitari intervenuti non parve vero, anche se visto il luogo dell'intervento un po' sicuramente se l'aspettavano; non mi è mai importato molto se mi vedono nuda, ma sentire commenti seguiti da risatine in una lingua che non conosco non è divertente.
A distanza di circa dieci anni, questa storia ancora ce la rinfacciamo io e Giovanna, però poi ci ridiamo pure su.
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