Uomo, mi prendi in braccio?

di
genere
etero

Nuda, mi avvicino a te, seduto sul divano mentre leggi il giornale.
Alzi gli occhi dalle notizie e il tuo sguardo scannerizza il mio corpo, dai piedi fino al volto, senza trascurare le giuste pause nei posti più significativi.
Resti in attesa di un mio gesto, una parola, la tua espressione di velata domanda.
Timida, con le mani istintivamente mi copro il pube e abbasso gli occhi.
Il tuo sorriso mi incoraggia.
Ti prendo il quotidiano con due dita, sfilandolo dalle tue, lo piego accuratamente e lo ripongo alla giusta distanza.
In questo momento desidero le tue attenzione tutte per me.
Per questo mi sono tolta ogni vestito, perchè ogni tuo sguardo, ogni tua considerazione siano interamente per me: corpo, anima e nient'altro.
Tu resti in attesa, curioso di scoprire come evolverà la situazione.
Io mi decido e mi raccolgo sulle tue ginocchia, mi rannicchio sulle tue cosce, subito avvinghiata da due braccia accoglienti.
Adatto le mie misure per farmi contenere dal tuo gesto avvolgente e protettivo e mi appoggio al tuo ventre, come una cucciola nell'abbraccio che l'ha procreata.
Eppure ti espongo il mio corpo di donna. Sento il tuo sguardo indagatore su ogni mia singola cellula.
Le tue dita scorrono sulla mia pelle, polpastrelli su morbida seta, e un brivido mi attraversa la schiena.
Percepisco i capezzoli contrarsi al piacevole tocco delle tue carezze.
I capelli mi coprono il volto e il seno, e tu pazientemente li sposti per insinuare il tuo volto nello specchio della mia anima.
Mi annusi dall'attaccatura del mio crine verso l'orecchio e lungo il collo su cui depositi baci in punta di piedi, come a tracciare un percorso di tenerezza per ritrovare la strada di casa senza perdersi.
Le tue umide tentazioni si prendono cura della mia superficie cullando le mie sensazioni, come a sviare la mia attenzione dalle dita che scivolano tra le mie braccia giunte per depositarsi nel cavo tra i miei seni.
Giochi digitali sulle mie tette, fini rintocchi, minuscolo picchiettare di gocce di affetto sui miei posti più sensibili per socchiudere lo scrigno delle mie labbra.
Accenni di scosse serpeggiano convergendo verso il mio basso ventre, là dove le mie cosce celano e proteggono quella parte che tanto ti affascina.
Mi sistemi meglio sui tuoi muscoli avvolgendomi con più consistenza; io mi raggomitolo su di te come una gatta che facendo le fusa solleva il pelo per segnalare compiacimento.
E mentre le tue carezze dalla schiena insidiano la piega tra i miei glutei, i tuoi baci compongono un'elegia sul mio collo facendomi sussurrare scintille di paradiso.
Il mio capo trova riposo incuneandosi vicino al tuo cavo ascellare e ti lascio libero di vagare sul mio corpo. Audaci polpastrelli, lungo invisibili linee di livello convergenti, trovano la strada tra le mie cosce dove il tessuto morbido lascia spazio alle fonti di umidità della mia natura e, come un incanto sempre nuovo, si infilano nel mio corpo, verso il mio ventre, alla culla del mio piacere, all'apice delle più dolci sensazioni.
Mi abbandono, liquida, alle tue manipolazioni, alle tue pervicaci introduzioni, accogliendoti in lembi di mucose bagnate di desiderio.
Con lenta pazienza governi la mia eccitazione crescente.
Io ti rispondo con un sottile sussurrare di gemiti e sospiri fino a consegnarmi a un lento e dolcissimo orgasmo che bisbiglio al tuo orecchio mentre contempli il mio volto illuminato dall'estasi.
Gli occhi chiusi sotto la frangia corvina, le labbra aperte su bianchi incisivi.
E ancora di più mi faccio piccola, abbandonandomi alle tue premure, scomparendo tra le tue braccia ossequiose.
Sono la tua cucciola, sono tutta tua.
Conservami nel tuo amore e proteggimi, sempre.
di
scritto il
2022-08-28
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