Benessere
di
Anonima1981
genere
saffico
Nevica e io, quando nevica, non scio.
Marito e figli tarantolati sulle piste, io in albergo per godermi un pomeriggio di benessere nella nuova SPA, piccola ma poco frequentata.
In effetti, quasi deserta… un giovane uomo sul lettino che sonnecchia, qualche voce sommessa dallo spogliatoio vicino….
Mi tolgo l’accappatoio e faccio una rapida doccia tiepida prima di entrare in sauna avvolta nel telo di spugna fornito dalla struttura…
Che meraviglia! Sono sola. Mi stendo sulla panca più bassa e apro il mio telo, rimango nuda nel caldo, sentendo già le prime gocce di sudore scivolare tra i capelli e sul viso, scendere lente nel solco tra i seni e in mezzo alle cosce….Che bello!
Le cose belle non durano quasi mai: si apre la porta, entra qualcuno. Socchiudo gli occhi… meno male… una donna.
Una giovane donna sui 30-35 anni, con lunghi capelli castano scuri, raccolti in alto in una coda di cavallo. E’ avvolta in un telo che ben lascia immaginare un corpo pieno, un seno prorompente e seduttivo, come la sua bocca e i suoi occhi neri…
La guardo a lungo, lei sorride e risponde al mio sguardo.
Siamo sole in sauna…
Lei si sdraia sulla panca bassa vicino alla mia, i nostri piedi si sfiorano… Non riesco a staccarle gli occhi di dosso, sono nuda ma non sono imbarazzata, anzi…sono contenta di esserlo, di mostrarmi a lei…
Dopo qualche istante anche lei apre il telo che l’avvolge, il suo corpo nudo è lì, davanti a me… Il seno solo immaginato è offerto ai miei occhi, bello pieno, maturo, accogliente e sensuale al tempo stesso.
L’accarezzo con lo sguardo scendo sul ventre morbido, sul pelo del pube curato e corto…
Lei apre appena le cosce… si mostra a me… ecco la fonte del suo piacere… le labbra dischiuse umide di sudore e forse già di un primo desiderio…
Sento i miei capezzoli diventare duri e sensibili, l’interno delle cosce irrorato non solo dal sudore…
Mi sembra impossibile che con la sola sua presenza e il solo suo sguardo lei provochi in me queste emozioni raramente provate…
MI alzo, è tempo di uscire.. Ci guardiamo un’ultima volta… lei sorride lieve con occhi che brillano…io rispondo al suo sorriso con labbra tremanti…
Una doccia, indosso di nuovo l’accappatoio e vado a stendermi sul lettino nella zona relax… Non c’è più nessuno.
Sonnecchio, non so quanto tempo… mi sveglia un passo leggero, un tenue profumo nell’aria…
Apro gli occhi. Eccola, è lei che sorride e mi porge un bicchiere di acqua aromatizzata.
Siede sul bordo del mio lettino. Il suo profumo, il suo sguardo e il suo sorriso sembrano una valanga che mi travolge e mi lascia inerme…
Si china su di me e i suoi capelli ora sciolti avvolgono il mio viso come un sipario.
“Disturbo, forse?” La sua voce è musica sensuale, non è italiana ma di certo una donna mediterranea, spagnola forse?
Riesco solo a dire di no con la testa.
“Mi chiamo Amaia e sono in vacanza con mio marito e i miei figli. Tu sei?”
“Silvana” rispondo e la mia mano sale ad accarezzare il suo viso luminoso.
Amaia posa un dito sulla punta del mio naso e da qui, lenta, scende sul disegno delle labbra, sul collo, arriva fin dove l’accappatoio che indosso chiude il mio corpo nudo e ora eccitato…
Si ferma. Mi guarda. Una mano che non è la mia le porge un capo della cintura che chiude l’accappatoio.
Lei lo prende con dita gentili e scioglie il nodo aprendo al suo sguardo la striscia di pelle che dal mio collo scende fino al pube, alle cosce…
Il suo dito scivola leggero sotto la stoffa…segue la curva del seno, gira attorno all’areola, al capezzolo…
Chiudo gli occhi e spero che continui, che non si fermi….
Le sue labbra ora sono sul mio collo, sento il profumo di lei, dei suoi capelli che sfiorano la mia bocca…
Le sue labbra si chiudono sul mio seno, i suoi denti mordono con dolcezza il mio capezzolo…
La sua mano ora è sul mio addome, accarezza il mio pube nudo, scivola tra i peli forti e forse non abbastanza curati per essere donati a lei…
La voglio, voglio questa donna sconosciuta eppure ormai a me nota… Voglio essere sua e voglio che lei sia mia…
La mia mano scende per aprire il suo accappatoio. Ma lei mi ferma e mi sussurra “No, non ora”…
Apro gli occhi, lei mi bacia leggera e veloce sulle labbra, la sua lingua le accarezza. Mi chiude l’accappatoio.
Si alza, cerco di trattenerla…lei dice no con la testa. Non può lasciarmi così, confusa, felice, consumata e piena di desiderio, di voglia di lei…
“Domani mattina non vado a sciare con mio marito e i bambini. Tu che fai, Silvana?”
Marito e figli tarantolati sulle piste, io in albergo per godermi un pomeriggio di benessere nella nuova SPA, piccola ma poco frequentata.
In effetti, quasi deserta… un giovane uomo sul lettino che sonnecchia, qualche voce sommessa dallo spogliatoio vicino….
Mi tolgo l’accappatoio e faccio una rapida doccia tiepida prima di entrare in sauna avvolta nel telo di spugna fornito dalla struttura…
Che meraviglia! Sono sola. Mi stendo sulla panca più bassa e apro il mio telo, rimango nuda nel caldo, sentendo già le prime gocce di sudore scivolare tra i capelli e sul viso, scendere lente nel solco tra i seni e in mezzo alle cosce….Che bello!
Le cose belle non durano quasi mai: si apre la porta, entra qualcuno. Socchiudo gli occhi… meno male… una donna.
Una giovane donna sui 30-35 anni, con lunghi capelli castano scuri, raccolti in alto in una coda di cavallo. E’ avvolta in un telo che ben lascia immaginare un corpo pieno, un seno prorompente e seduttivo, come la sua bocca e i suoi occhi neri…
La guardo a lungo, lei sorride e risponde al mio sguardo.
Siamo sole in sauna…
Lei si sdraia sulla panca bassa vicino alla mia, i nostri piedi si sfiorano… Non riesco a staccarle gli occhi di dosso, sono nuda ma non sono imbarazzata, anzi…sono contenta di esserlo, di mostrarmi a lei…
Dopo qualche istante anche lei apre il telo che l’avvolge, il suo corpo nudo è lì, davanti a me… Il seno solo immaginato è offerto ai miei occhi, bello pieno, maturo, accogliente e sensuale al tempo stesso.
L’accarezzo con lo sguardo scendo sul ventre morbido, sul pelo del pube curato e corto…
Lei apre appena le cosce… si mostra a me… ecco la fonte del suo piacere… le labbra dischiuse umide di sudore e forse già di un primo desiderio…
Sento i miei capezzoli diventare duri e sensibili, l’interno delle cosce irrorato non solo dal sudore…
Mi sembra impossibile che con la sola sua presenza e il solo suo sguardo lei provochi in me queste emozioni raramente provate…
MI alzo, è tempo di uscire.. Ci guardiamo un’ultima volta… lei sorride lieve con occhi che brillano…io rispondo al suo sorriso con labbra tremanti…
Una doccia, indosso di nuovo l’accappatoio e vado a stendermi sul lettino nella zona relax… Non c’è più nessuno.
Sonnecchio, non so quanto tempo… mi sveglia un passo leggero, un tenue profumo nell’aria…
Apro gli occhi. Eccola, è lei che sorride e mi porge un bicchiere di acqua aromatizzata.
Siede sul bordo del mio lettino. Il suo profumo, il suo sguardo e il suo sorriso sembrano una valanga che mi travolge e mi lascia inerme…
Si china su di me e i suoi capelli ora sciolti avvolgono il mio viso come un sipario.
“Disturbo, forse?” La sua voce è musica sensuale, non è italiana ma di certo una donna mediterranea, spagnola forse?
Riesco solo a dire di no con la testa.
“Mi chiamo Amaia e sono in vacanza con mio marito e i miei figli. Tu sei?”
“Silvana” rispondo e la mia mano sale ad accarezzare il suo viso luminoso.
Amaia posa un dito sulla punta del mio naso e da qui, lenta, scende sul disegno delle labbra, sul collo, arriva fin dove l’accappatoio che indosso chiude il mio corpo nudo e ora eccitato…
Si ferma. Mi guarda. Una mano che non è la mia le porge un capo della cintura che chiude l’accappatoio.
Lei lo prende con dita gentili e scioglie il nodo aprendo al suo sguardo la striscia di pelle che dal mio collo scende fino al pube, alle cosce…
Il suo dito scivola leggero sotto la stoffa…segue la curva del seno, gira attorno all’areola, al capezzolo…
Chiudo gli occhi e spero che continui, che non si fermi….
Le sue labbra ora sono sul mio collo, sento il profumo di lei, dei suoi capelli che sfiorano la mia bocca…
Le sue labbra si chiudono sul mio seno, i suoi denti mordono con dolcezza il mio capezzolo…
La sua mano ora è sul mio addome, accarezza il mio pube nudo, scivola tra i peli forti e forse non abbastanza curati per essere donati a lei…
La voglio, voglio questa donna sconosciuta eppure ormai a me nota… Voglio essere sua e voglio che lei sia mia…
La mia mano scende per aprire il suo accappatoio. Ma lei mi ferma e mi sussurra “No, non ora”…
Apro gli occhi, lei mi bacia leggera e veloce sulle labbra, la sua lingua le accarezza. Mi chiude l’accappatoio.
Si alza, cerco di trattenerla…lei dice no con la testa. Non può lasciarmi così, confusa, felice, consumata e piena di desiderio, di voglia di lei…
“Domani mattina non vado a sciare con mio marito e i bambini. Tu che fai, Silvana?”
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