Ricordi degli studi 6
di
Manganello.
genere
etero
Come tutti i giorni ormai da mesi, andai con Sabrina all'Ambulatorio e, appena ci entrammo, lei mi fece sedere alla mia scrivania e mi mise una benda sugli occhi, poi, dopo qualche minuto, me la tolse, lasciandomi sbalordito, stravolto ed altri termini che non mi vengono in mente: Indossava una particolare uniforme da infermiera, composta da cuffia rigida, camice corto che lasciava scoperte le gambe a metà cosce...sotto aveva mutandine traforate che la rendevano ancora più figona, sventolona da far eccitare anche un moribondo e le cosce erano coperte da calze velate, sorrette da reggicalze ricamato, molto sexy. Chiaro che il batacchione si drizzò come mai l'avevo visto così e Sabrina si premurò del povero martoriato batacchio dalle infinite seghe che gli procuravo da ragazzino. Infatti se lo prese in bocca e, dopo un lungo pompino, si sdraiò sull'instabile lettino e la penetrai in figa con una foga tale che non sò più quante sborrate le donai senza fare uscire dalla sua figona il mio valido e fedele batacchio che mai, nella mia gioventù, mi aveva tradito, deluso ed io ne ero maledettamente fiero, orgoglioso! Fummo interrotti dallo squillo del telefono ed una voce maschile, chiaramente molto agitato, mi parlò della sua moglie che respirava forzatamente e col cuore dolorante. Non lo feci continuare e gli chiesi l'indirizzo per raggiungerlo subito. Presa la borsa di lavoro, salutai con un bacio sabrina e, quando uscii dall'Ambulatorio vidi arrivare lentamente una volante delle Forze dell'Ordine che fermai con un gesto, poi presentai il tesserino di Medico e spiegai che dovevo raggiungere subito una signora che rischiava di morire se non arrivavo da lei prima di subito ed i militari furono subito disponibile consentendomi di salire in auto con loro ed a sirena spiegata, mi fecero attraversare Roma in pochi minuti edio mi congedai poi da loro con un grazie di cuore e...suonai alla porta, che si aprì subito ed in fondo, dopo solo mezz'ora, fui in grado di salvare la signora che era solo agitatissima per avere saputo di sua nipote che aveva subito un furto in casa sua. Le somministrai una fiala di Valium in vena e dopo le feci una visita approfondita ma c'era solo da occuparsi a rasseerenarla che tutto era finito bene alla nipote e sopratutto a lei. Telefonai più volte al preoccupato marito che mi confermò di sua moglie ancora dormiente ed io gongolai anche più quando seppi da lui che dovevo aggiungere al mio elenco di pazienti il suo nome, sua moglie ed i tre figli maschi. Con un colpo solo guadagnai cinque nuovi miei assistiti. Data la notizia a Sabrina che intanto si era rivestita da infermiera tradizionale: camice lungo fino alle caviglie e basta. Quando tornammo a casa volli festeggiare con Alessandra e la mia Alice che già aveva due anni ed era una bambolina così carina che quasi oscurava la sua mammina. Dopo il brindisi con lo spumante, lasciai Alice in braccio ad Alessandra che la cullò dopo la pappina e con sabrina raggiunsi il lettone dove tra leccate del suo meraviglioso culo e figa, riuscii a scoparla quattro volte e, quando pensavo di farmi un pisolino, vidi arrivare Alessandra che si spogliò ed indossò legandolo con la cinta, il cazzo di lattice che infiò in figa a sabrina, scambiandosi baci in bocca ed io ritrovai le energie per mettermi dietro ad Alessandra per inculare a mia volta anche lei. Il gioco durò molto ed infine ero proprio esausto, sfinito. Crollai e dormii subito ma Sabrina mi svegliò poco dopo per tornare al lavoro. Dopo un'ora che attendevo pazienti, venne una ragazza che chiedeva solo consigli per fare l'amore col suo ragazzo sopratutto provando poco dolore nella rottura dell'imene. Feci l'occhietto a Sabrina che capì subito cosa le stavo chiedendo ed allora lei prese per mano la ragazza conducendola nel retro del mio studio dove c'era un comodo divano ed io feci entrare il secondo paziente che intanto era arrivato da me: un signore attempato che aveva solo da risolvere l'insonnia e mi occupò solo mezz'ora, poi entrai nel salottino ed ebbi un gradito spettacolo: Sabrina stava carezzando la fighetta alla ragazza ed intanto si baciavano in bocca; risultato: Sabrina mi pregò di scoprirmi il cazzo per fare vedere alla giovane come andava trattato ma lei si spaventò nel vederlo così poderoso che, senza minimamente scherzare, disse che era meglio farsi Suora. Sabrina le spiegò che la vagina si può benissimo adattare alle picole ed esagerate misure di cazzo perciò doveva solo pensare a prendere la pillola anticoncezionale e godersi il piacere del sesso. Poi, per farla rilassare di più le fece vedere come poteva godere solo ad imparare a fare bocchini all'uomo ed allora, senza interrogare lei, si mise a sbocchiarmi fino a fare vedere come stavo godendo col "su e giù" e la immancabile sborrata che dimostrò alla ragazza facendole vedere il colore ed a farle sentire la densità sulla mano ed il sapore sul salato. La ragazzina seguì fino in fondo a Sabrina e poi, dopo che le avevo fatto la ricetta per la pillola giusta per lei, prima di andarsene via, mi chiese se potevo telefonare per avere nuovi consigli. Lì Sabrina fu magistrale perchè le disse di tornare qui dopo aver perso la verginità e quindi potevamo entrambi farle cono scere tutto il possibile sul sesso. Lei ci stampò un bacio sulle guance e dopo avere schioccato un bacio che ci indirizzò soffiandosi la mano aperta, ci salutò ed uscì andando via..
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