Due famiglie innamorate e perverse. 💞 1

di
genere
incesti

Che meraviglia!

Mio figlio dormiva con l'aria beata e soave di chi ha realizzato un sogno.

Io seduta sul letto accanto a lui, nuda e con le gambe incociate, lo osservavo come in estasi.

Il mio risveglio era stato una specie di continuazione del mio sogno in cui desiderio e realtà si confondevano intrecciandosi come immersi in una atmosfera surreale.

Avevamo fatto l'amore per la prima volta.. io e lui.. mio figlio.

Il mio primo figlio frutto del "peccato" d'amore incestuoso tra me e mio fratello.

Era stato davvero come la prima volta quando Luca mi aveva fatta sua rendendomi davvero donna dopo i disastrosi tentativi col mio fidanzato.

Con mio figlio avevo riprovato le stesse sensazioni con l'unica differenza che quella volta ero io nel ruolo di maestra e lui di docile ed ubbidiente allievo.

Mi piaceva pensare di essere stata io la sua nume tutelare anche se sapevo che il "giovanotto" era tutt'altro che ingenuo a causa della famiglia nella quale era cresciuto ed anche perché, aveva già fatto sesso con diverse mogli insoddisfatte e desiderose di tradire i mariti cornuti con ragazzi assai giovani.

Mio figlio poi, aveva già rapporti anche con la sorellina e con la figlia di colore di Jenny.

Cose che sapevo benissimo e che tuttavia, preferivo non considerare nel momento in cui avevo invitato mio figlio nel talamo nuziale per festeggiare la sua maggiore età.

Per l'occasione, avevo cercato di ricostruire l'ambiente, l'atmosfera ed il mio stato cerebrale com'era nei miei ricordi di quella prima volta con mio fratello.

Almeno quel progetto era riuscito perfettamente se, seduta nella postura degli indiani a gambe incrociate, aveva davanti a me l'immagine spiccicata di mio fratello.

Somigliante come due gocce d'acqua e con la stessa espressione dolce ed appagata di chi sa di aver fatto il proprio dovere.

Chinandomi su di lui, gli avevo sfiorato le labbra con la bocca e poi gli avevo alitato nell'orecchio come gli era sempre piaciuto (A mio fratello).

Poi avevo scostato il lenzuolo mettendo in mostra il suo bellissimo corpo, tonico, abbronzato e con le verga tesa e turgida come accade al mattino ed ogni maschio.

Quella però, non era la verga di un maschio ma quella di mio figlio che mi aveva dato piacere per tutta la notte sino all'alba e di cui conservavo ancora dentro di me il cremoso frutto.

Che meraviglia.. che piacere.. che delirio il momento il cui i potenti fiotti del suo seme scaldavano l'utero dal quale aveva avuto origine la sua vita.

Un turbine.. un delirio i cui corpi ed i cui sensi venivano sbalzati in una diversa e non più palpabile dimensione: "Era il paradiso! L'eden del peccato, dell'amore e della sublimazione di ogni senso! Il mio Eros ed io la sua Afrodite ed insieme avevamo dato quel morso alla mela della libertà!"

Mentre mi amava e mi baciava con passione, con gli occhi lucidi ed un filo di voce affannoso diceva "Grazie mamma.. grazie.. non sai da quanto tempo ti aspettavo.. grazie.. grazie..!-

E mi leccava.. e mi baciava.. e mi faceva l'amore.. e mi chiavava facendomi sobbalzare e godere ad ogni contatto del suo glande con l'accesso del nido che l'aveva custodito per nove mesi.

Aveva ragione!

Era giusto che si aspettasse l'arrivo del suo momento.

Un desiderio giustificato ancor più dal fatto di essere mio figlio e dunque depositario di ogni diritto da una madre libertina quale io ero e che non avevo mai nascosto di essere ne a lui ne agli altri miei figli.

Sapeva bene quanto fossi sensibile al richiamo del sesso e con quanta facilità mi abbandonassi tra le braccia di chi mi piacesse o insieme a Jenny nelle orge promiscue alle quali partecipava anche mio marito.

A proposito di mio marito, mio figlio sapeva tutto del nostro rapporto "Cuckold" e sapeva anche che per migliorare la nostra relazione, lui si era fatto operare apportando alcune "migliorie" al suo apparato genitale.

Il nostro resort a Santo Domingo era frequentato anche da alcune coppie i cui mariti erano castrati erano particolarmente soddisfatti della loro condizione, docili e servizievoli nei confronti delle mogli insaziabili mangia cazzi.. soprattutto Mandingo mostruosamente dotati.

Inizialmente, anche a me e mio marito era balenata l'idea di farlo castrare.

Però, parlando di quella idea col mio ginecologo, lui ci aveva suggerito un'idea meno cruenta e sicuramente di reciproca soddisfazione.

Questa però è un'altra storia..

Tornando a mio figlio, al suo risveglio, mi aveva regalato uno sguardo carico di desiderio ed sorriso ammiccante e dolce che avevano scatenato la mia libidine spingendomi a salirgli sopra ed infilarmelo dentro per cavalcarlo sino a goderne due volte prima di sentirlo, accompagnato da un grugnito, spruzzarmi sull'utero e nel cervello i suoi bollenti fiotti di sborra.

segue
scritto il
2023-04-03
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