Omicidio dell’anima

di
genere
pulp

L’essere umano è l’unico animale su questo pianeta che uccide solo per il piacere di farlo, poco importa se è per un momento di rabbia, vendetta o interessi personali .
Ci sono parecchi modi di uccidere , a tal riguardo sono stati scritti centinaia di libri ma stringi stringi ci sono solo due modi , il primo è uccidere il corpo il secondo è uccidere la mente .
La tortura psicologica viene usata dalla notte dei tempi, è stata usata in guerra e viene tuttora usata dagli eserciti di tutto il mondo , nei manuali della cia o del kgb sono elencate decine di tecniche ma… c’è una di queste è stata depennata , persino i nazisti si rifiutavano di utilizzarla nei campi di concentramento , ma nel dark web non solo viene descritta ma si dice che sia stata pure usata di recente.

Nei prossimi capitoli descriverò questa tecnica, ovviamente la storia in se è inventata ma il manuale di questa tortura esiste davvero che poi non è altro che l’unione di tutte le torture conosciute su un unico soggetto.



Se siete facilmente impressionabili non leggete i prossimi capitoli.

Se invece volete solo masturbarvi andate agli ultimi capitoli


Italia Estate 2018
Sara è dietro il carro funebre che procede a passo d’uomo verso il cimitero è sola , nessun altro è andato al funerale di Fabio solo lei .
Durante la tumulazione scoppia in lacrime non solo per la perdita di una persona cara che per lei è stato un amico, un padre, un maestro e un salvatore ma soprattutto per non essere arrivata in tempo per evitare tutto questo, Fabio era stato arrestato e condannato per violenza sessuale e maltrattamenti dopo la denuncia della moglie e dal figlio di lei , durante la detenzione però scoppiò una rivolta in e nel caos di quelle ore un detenuto lo ha ucciso con una lama improvvisata.
Gli addetti alla tumulazione e dell’impresa funebre vanno via lasciandola sola con il suo dolore , dalla tasca estrae un coltellino e incide la sua mano facendo cadere del sangue sul terreno appena smosso.
-Non avrò pace fino a quando non sarai vendicato , te lo giuro Papì .


Iraq estate 2002

Fabio entrò nella casa al centro del villaggio attratto dal pianto di una bambina, lo spettacolo d’avanti ai suoi occhi fu raccapricciante, un uomo legato su una sedia e con un buco sulla fronte,e nell’angolo di quella stanza che puzzava di piscio e sangue una donna con la gola tagliata , vicino a lei una bambina di dieci anni in lacrime cercava di svegliarla .
Fabio era un mercenario e quella non era altro che l’ennesima guerra a cui partecipava , nella sua vita di sangue ne aveva visto fin troppo niente ormai lo turbava ma la vista di una bambina vicino al cadavere della madre gli spezzò il cuore , posò a terra il fucile e tolto il passamontagna si avvicinò alla bambina terrorizzata .

Inghilterra natale 2012.

Sara arrivò nel casolare con qualche minuto d’anticipo, era felicissima finalmente con l’ultimo contratto avevano guadagnato abbastanza denaro da poter smettere di fare quell’ingrato lavoro e vivere da signori , niente più campi di battaglia niente più notti insonni nella giungla o in qualche paese del cazzo a proteggere gli interessi di qualcuno , sul tavolo della cucina c’era un borsone e una lettera.

Cara
Sara nel borsone troverai il nostro gruzzolo , con questi soldi voglio che tu ti faccia una vita degna di essere chiamata tale , basta guerra basta sangue e soprattutto basta mercenari.
Sono passati vent’anni da quando ti ho trovato, da quando mi hai cambiato la vita e questo per me non vale tutti i soldi del mondo , in questi anni ho cercato di farti da padre insegnandoti tutto quello che so , avrei voluto darti una vita migliore , normale , ma allo stesso tempo se non fossi stato un cane da guerra non ti avrei mai trovato.
Vivi ranocchia mia e dimenticati di me ,non voglio che tu faccia questa vita e non voglio che tu abbia a che fare con gente come me , goditi i soldi e l’amore di Elisabeth

Tuo Papì

2020 giorno e mese indefinito

La luce fortissima colpisce gli occhi di Ilaria come un pugno , non ha idea dove sia e da quanto tempo sia li l’unica cosa che sa è che di essere legata al soffitto per i polsi , dopo un po’ di tempo i suoi occhi si abituano alla luce e comincia a vedere dove si trova , una stanza grande forse una cantina o qualcosa del genere d’avanti a lei un tavolo tutto tarlato e dietro al tavolo una persona vestita di nero con passamontagna, è seduta su una sedia e si dondola con i piedi poggiati sul tavolo mentre la fissa con sguardo severo.

-chi sei cosa vuoi

La figura dopo qualche secondo si sfila il passamontagna .

-Nadia! Che cazzo significa.
-Vedi cara Ilaria…. Tu mi hai portato via una cosa a me cara…. Ah dimenticavo non mi chiamo Nadia… mi chiamo Sara e sono la figlia adottiva del tuo defunto marito, sai quello che tu e tuo figlio avete mandato in galera accusandolo di tutte quelle puttanate… violenza sessuale , molestie ecc ecc ecc
-Beh il giudice la pensa diversamente Sara Nadia o come cazzo ti chiami.

Sara prese un cellulare e inizió ad avviare una serie di audio facendo impallidire Ilaria, erano intercettazioni ambientali e telefoniche , la prova che le accuse nei confronti di Fabio erano tutte false e tutto per mettere le mani sui soldi che aveva.
Sara prese per i capelli Ilaria tirandoli con forza sputandogli in faccia.

-Avrei potuto portare queste prove alla polizia ma ne verresti fuori con una pacca sulle spalle viste le leggi che ci sono , quindi cara mia ….
-Vuoi ammazzarmi?
-no molto meglio… ti porterò in un mondo di follia, angoscia, e paura che non hai mai immaginato neanche nei tuoi incubi peggiori.





scritto il
2023-05-16
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