Un addio
di
Anonima1981
genere
saffico
Sento la doccia scrosciare intensa nel bagno annesso alla camera da letto…
Ti immagino sotto il getto dell’acqua mentre passi la spugna sui seni nudi e in mezzo alle cosce.. Se chiudo gli occhi vedo i capezzoli di nuovo destati dalla nuova eccitazione che non puoi e non vuoi controllare…
Ecco…sorrido dentro di me… stai socchiudendo le labbra, quasi sorridi quando senti il piacere che cresce… che monta dentro il tuo ventre … acceleri il ritmo profondo delle dita dentro il tuo fiore dischiuso … sai che non è solo l’acqua della doccia quella che ti bagna in mezzo alle cosce…
Non resisti e infili un dito, poi due…e infine ne osi tre, strette a cuneo, dentro le labbra del tuo sesso ormai spalancato…
Ti immagino e sento il primo umido farsi strada tra le mie cosce… l’accappatoio che indosso sembra dotato di vita propria quando la cintura si scioglie e si aprono I lembi…
Finisco rapida di rassettare il letto disfatto dalle nostre sensuali e lascive evoluzioni … vedo le umide macchie lasciato dai nostril piaceri…
Devo cambiare le lenzuola, lo faccio mentre continuo a vederti … ora sei appoggiata alle piastrelle del box-doccia. Il getto dell’acqua ti bagna il viso quasi nascosto dai capelli bagnati.. la mano non da tregua al tuo sesso, al tuo clitoride che spunta curioso, mentre con l’altra mano ti torturi un capezzolo, lo stringi tra le due dita, lo tiri, lo torci quasi a darti un dolce dolore…inizio e compimento del piacere che ormai è padrone incontrastato di te…
I primi gemiti lasciano la tua gola, escono quasi gioiosi della tua bocca…
Ora sono davanti allo specchio della mia camera, il mio corpo riflesso appare in tutta la sua nudità, lascio scivolare a terra l’accappatoio e rimango ferma a guardarmi in silenzio, nuda e offerta ai miei occhi…
Di là sento chiari i gemiti della mia giovane amante che il getto della doccia non riesce a coprire…”Come farò quando finirà questo periodo d’incanto, quando Amaia mi bacerà un’ultima volta prima di lasciare la mia vita per sempre, per tornare alla sua vita di giovane donna…??”
“Sono nuda, Amaia, davanti allo specchio e, socchiudendole e aprendole con mani complici, mostro ai miei occhi le mie intimità….” questo ti dico con silenziose parole..
“Vorrei che nello specchio tu facessi, dopo esserti spogliata, lo stesso per me…. E vorrei che entrambe, prima umide e poi colanti di passione, ci congiungessimo senza pudore facendo confluire in un unico flusso i nostri copiosi umori...”
Ora sto per farlo e so cosa farò.
Mi tocco, mi maltratto con forza i capezzoli e penso a te. Poi comincio a muovermi sul posto seguendo nella mia testa la musica di un’inesistente ritmo da discoteca sbattendo i capelli. Sento i seni liberi e nudi che salgono e scendono quasi privi di gravità. Mi sfrego con furia la figa.
Sono un uragano di emozioni, di movimenti…danzo scatenata e nuda davanti allo specchio come mai avevo fatto nella mia vita…
Poi non resisto e mi metto prona sul letto e mi struscio sul candido lenzuolo quasi fossi un animale in calore, questo sono in questo momento…una cagna, una lupa in calore.. Mi giro supina e mi pizzico il clitoride. Vorrei avere un vibratore e infilarlo in fondo dentro di me, sentire le sue vibrazioni…
Siamo separate ora… io sul letto da sola mi penetro con le dita e tu sei nuda nella doccia e stai, lo so, facendo la medesima cosa… Ti sento ansimare forte, sto per venire da sola, non voglio…devo godere di te…
Mi fermo a fatica, quasi con sofferenza, rimango così nel territorio di questo orgasmo sospeso…
“Amaia” dico a voce alta, non grido, non puoi sentire…. “Amaia, amore, vieni da me…”
Ma tu senti, non so come, il richiamo del mio amore…
Ed ecco che la porta socchiusa si apre e tu compari nella tua splendente nudità ancora bagnata.. corri verso il letto e ti getti sopra di me, la tua bocca in mezzo alle cosce prende a bere I miei umori copiosi…sento I tuoi capelli bagnati accarezzarmi il Monte di Venere.. sento la tua lingua fresca giocare con il mio bollente clitoride…
Le tue mani salgono ad afferrare i seni, li conosci oramai come loro conoscono ed attendono impazienti il gioco delle tue dita…
Poi interrompi il gioco sulla mia figa bagnata e risali con la bocca che sa di me a baciarmi, a farmi sentire per l’ennesima volta il desiderato sapore del nostro amore che si mescola nelle nostre salive…
Ti fermi, ci guardiamo negli occhi in silenzio…sappiamo quello che vogliamo dirci..
Vogliamo dirci che è quasi finito…il sogno è quasi finito, il tempo corre veloce, quanto ne è passato da quando hai suonato alla mia porta… Chi di noi due avrebbe immaginato che dalla porta sarebbe entrata una nuova avventura, un amore insolito e intenso…
Questo ci diciamo con gli occhi negli occhi.. non ci sono parole altrettanto potenti per dirlo..
Riprendo a baciarti, voglio scolpire nella memoria il tuo sapore, il sapiente gioco della tua lingua nella mia bocca.. non troverò più un’altra Amaia, e nemmeno la cercherò…
Ci saranno forse altre donne quando lascerai la mia città …. certo, forse incontrerò altri corpi flessuosi, forse mi concederò ancora ad altre bocche, ad altre mani, ma nessuna potrà mai dirsi una nuova Amaia…
Prendo tra le mani I tuoi morbidi seni, i capezzoli non si concedono mai riposo quando la tua pelle nuda incontra la mia, allargo con la gamba le tue cosce con dolce violenza, sento che sei piena di umori caldi e copiosi, strofino la coscia contra la tua figa preziosa, mi stringi la gamba e la strusci con il movimento irrequieto e insaziabile del tuo bacino…
Stai per godere di nuovo, me lo dicono i gemiti che liberi nella mia bocca mentre mi baci…
Ecco, amore, ora stai godendo, sei squassata da un nuovo interminabile orgasmo...
Poi mentre dolcemente ti quieti le tue mani scendono tra le mie cosce, sai che, accompagnata dal tuo godimento, sono arrivata anch’io sull’orlo del precipizio che porta nel paradiso… le tue dita aprono le morbide e tumide labbra assetate di te…lasci scivolare le dita aiutata dai miei umori, penetri più profonda che puoi dentro di me, cerchi e trovi con elementare facilità i recessi segreti che mi danno piacere…
Mi baci sul collo, la lingua disegna nuovi percorsi sulla mia pelle mentre mi lascio portare da te nell’annullamento che solo il piacere più intenso riesce a donare…
Sono nulla e tutto, siamo nulla e tutto, siamo l’infinito.. questo ci ha insegnato e ci insegna tutti I giorni il nostro amore…
Puoi partire Amaia, ma non partirai mai veramente, sarai sempre qui con me e per me…
Ti immagino sotto il getto dell’acqua mentre passi la spugna sui seni nudi e in mezzo alle cosce.. Se chiudo gli occhi vedo i capezzoli di nuovo destati dalla nuova eccitazione che non puoi e non vuoi controllare…
Ecco…sorrido dentro di me… stai socchiudendo le labbra, quasi sorridi quando senti il piacere che cresce… che monta dentro il tuo ventre … acceleri il ritmo profondo delle dita dentro il tuo fiore dischiuso … sai che non è solo l’acqua della doccia quella che ti bagna in mezzo alle cosce…
Non resisti e infili un dito, poi due…e infine ne osi tre, strette a cuneo, dentro le labbra del tuo sesso ormai spalancato…
Ti immagino e sento il primo umido farsi strada tra le mie cosce… l’accappatoio che indosso sembra dotato di vita propria quando la cintura si scioglie e si aprono I lembi…
Finisco rapida di rassettare il letto disfatto dalle nostre sensuali e lascive evoluzioni … vedo le umide macchie lasciato dai nostril piaceri…
Devo cambiare le lenzuola, lo faccio mentre continuo a vederti … ora sei appoggiata alle piastrelle del box-doccia. Il getto dell’acqua ti bagna il viso quasi nascosto dai capelli bagnati.. la mano non da tregua al tuo sesso, al tuo clitoride che spunta curioso, mentre con l’altra mano ti torturi un capezzolo, lo stringi tra le due dita, lo tiri, lo torci quasi a darti un dolce dolore…inizio e compimento del piacere che ormai è padrone incontrastato di te…
I primi gemiti lasciano la tua gola, escono quasi gioiosi della tua bocca…
Ora sono davanti allo specchio della mia camera, il mio corpo riflesso appare in tutta la sua nudità, lascio scivolare a terra l’accappatoio e rimango ferma a guardarmi in silenzio, nuda e offerta ai miei occhi…
Di là sento chiari i gemiti della mia giovane amante che il getto della doccia non riesce a coprire…”Come farò quando finirà questo periodo d’incanto, quando Amaia mi bacerà un’ultima volta prima di lasciare la mia vita per sempre, per tornare alla sua vita di giovane donna…??”
“Sono nuda, Amaia, davanti allo specchio e, socchiudendole e aprendole con mani complici, mostro ai miei occhi le mie intimità….” questo ti dico con silenziose parole..
“Vorrei che nello specchio tu facessi, dopo esserti spogliata, lo stesso per me…. E vorrei che entrambe, prima umide e poi colanti di passione, ci congiungessimo senza pudore facendo confluire in un unico flusso i nostri copiosi umori...”
Ora sto per farlo e so cosa farò.
Mi tocco, mi maltratto con forza i capezzoli e penso a te. Poi comincio a muovermi sul posto seguendo nella mia testa la musica di un’inesistente ritmo da discoteca sbattendo i capelli. Sento i seni liberi e nudi che salgono e scendono quasi privi di gravità. Mi sfrego con furia la figa.
Sono un uragano di emozioni, di movimenti…danzo scatenata e nuda davanti allo specchio come mai avevo fatto nella mia vita…
Poi non resisto e mi metto prona sul letto e mi struscio sul candido lenzuolo quasi fossi un animale in calore, questo sono in questo momento…una cagna, una lupa in calore.. Mi giro supina e mi pizzico il clitoride. Vorrei avere un vibratore e infilarlo in fondo dentro di me, sentire le sue vibrazioni…
Siamo separate ora… io sul letto da sola mi penetro con le dita e tu sei nuda nella doccia e stai, lo so, facendo la medesima cosa… Ti sento ansimare forte, sto per venire da sola, non voglio…devo godere di te…
Mi fermo a fatica, quasi con sofferenza, rimango così nel territorio di questo orgasmo sospeso…
“Amaia” dico a voce alta, non grido, non puoi sentire…. “Amaia, amore, vieni da me…”
Ma tu senti, non so come, il richiamo del mio amore…
Ed ecco che la porta socchiusa si apre e tu compari nella tua splendente nudità ancora bagnata.. corri verso il letto e ti getti sopra di me, la tua bocca in mezzo alle cosce prende a bere I miei umori copiosi…sento I tuoi capelli bagnati accarezzarmi il Monte di Venere.. sento la tua lingua fresca giocare con il mio bollente clitoride…
Le tue mani salgono ad afferrare i seni, li conosci oramai come loro conoscono ed attendono impazienti il gioco delle tue dita…
Poi interrompi il gioco sulla mia figa bagnata e risali con la bocca che sa di me a baciarmi, a farmi sentire per l’ennesima volta il desiderato sapore del nostro amore che si mescola nelle nostre salive…
Ti fermi, ci guardiamo negli occhi in silenzio…sappiamo quello che vogliamo dirci..
Vogliamo dirci che è quasi finito…il sogno è quasi finito, il tempo corre veloce, quanto ne è passato da quando hai suonato alla mia porta… Chi di noi due avrebbe immaginato che dalla porta sarebbe entrata una nuova avventura, un amore insolito e intenso…
Questo ci diciamo con gli occhi negli occhi.. non ci sono parole altrettanto potenti per dirlo..
Riprendo a baciarti, voglio scolpire nella memoria il tuo sapore, il sapiente gioco della tua lingua nella mia bocca.. non troverò più un’altra Amaia, e nemmeno la cercherò…
Ci saranno forse altre donne quando lascerai la mia città …. certo, forse incontrerò altri corpi flessuosi, forse mi concederò ancora ad altre bocche, ad altre mani, ma nessuna potrà mai dirsi una nuova Amaia…
Prendo tra le mani I tuoi morbidi seni, i capezzoli non si concedono mai riposo quando la tua pelle nuda incontra la mia, allargo con la gamba le tue cosce con dolce violenza, sento che sei piena di umori caldi e copiosi, strofino la coscia contra la tua figa preziosa, mi stringi la gamba e la strusci con il movimento irrequieto e insaziabile del tuo bacino…
Stai per godere di nuovo, me lo dicono i gemiti che liberi nella mia bocca mentre mi baci…
Ecco, amore, ora stai godendo, sei squassata da un nuovo interminabile orgasmo...
Poi mentre dolcemente ti quieti le tue mani scendono tra le mie cosce, sai che, accompagnata dal tuo godimento, sono arrivata anch’io sull’orlo del precipizio che porta nel paradiso… le tue dita aprono le morbide e tumide labbra assetate di te…lasci scivolare le dita aiutata dai miei umori, penetri più profonda che puoi dentro di me, cerchi e trovi con elementare facilità i recessi segreti che mi danno piacere…
Mi baci sul collo, la lingua disegna nuovi percorsi sulla mia pelle mentre mi lascio portare da te nell’annullamento che solo il piacere più intenso riesce a donare…
Sono nulla e tutto, siamo nulla e tutto, siamo l’infinito.. questo ci ha insegnato e ci insegna tutti I giorni il nostro amore…
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