Grand Hotel ER - Note accennate

di
genere
prime esperienze

Autore : Flying Kitty

Pure delle risorse umane mi devo occupare adesso, almeno la ragazza ha la faccia sveglia, ed ha anche un bel seno, magari le attenzioni di qualche collega o ospite cadranno anche su di lei, questa camicia bianca dell'uniforme non poteva essere piú aderente.
Sbrigo le pratiche di questo contratto e mando Clitemnestra da Silvana alla SPA, lei penserá al resto. Magari dopo passo a dare una sbirciata, c'è il nuovo massaggiatore che è divino, ieri l’ho visto di sfuggita nudo mentre passavo davanti al vestuario della SPA, e ¡Madre de Dios! Una statua d’ebano, pettorali ed addominali visibili ma non esagerati, e poi un membro che già vederlo moscio ti fa sognare! Ci sará la fila per i massaggi!
Giornata un po’ noiosa, ma sono comunque eccitata, nella lista degli ospiti che attendiamo oggi ci sono Mr Sulic e Mr Hauser, e solo a nominarli mi eccito!
LaBelle è stata fenomenale ad organizzare il concerto con i 2Cellos, merita l´Oscar per event coordinator dell ́anno! Oltre che bravissimi sono bellissimi!
Durante la pausa scendo a curiosare nel piccolo auditorium, ma con mio dispiacere non c'è traccia dei due talenti, ma scorgo un violoncello appoggiato vicino alla porta di servizio.
Mi avvicino e ripenso a quando da adolescente lo suonavo, quando provavo, con scarso successo, a suonare le suites di Bach. Osservavo imbambolata il mio insegnante come suonava, come il suo corpo si fondeva con lo strumento, quelle dita che danzavano sulle corde, l’espressione di estasi sul suo viso.
Me ne sono innamorata a prima vista, sia della musica che di lui, peccato aver smesso.
Il violoncello è un Scherl & Roth, diciamo la Ferrari dei violoncelli, non quello Made in China che usavo io. La tentazione è forte di provare a suonare dopo tanti anni.
Mi assicuro di essere ancora sola, prendo lo sgabello, lo posiziono vicino allo strumento e mi siedo.
Lo afferro con cautela, apro le gambe facendo alzare la gonna fino all'inguine, facendo vedere le mie Cervin opache, con la loro classica balza di pizzo, che stonano ignobilmente con le mutandine con il logo di Hello Kitty che indosso, ma quelle avevo a portata di mano stamattina.
Prendo l'archetto con una mano, appoggio le dita dell’altra sulle corde ed inizio a suonare un pezzo che riuscivo a suonare decentemente, Numb dei Linkin Park. L’ inizio è incerto, ma la melodia inizia a scorrere, sento quell’emozione che si ha mentre si suona, il corpo pure è in sintonia, le gambe stringono forte lo strumento, mentre mi chino in avanti, giocando con tutto il mio corpo.
Presa dalla musica, sento una meravigliosa sensazione di caldo formicolio, che parte dalla mia figa e che mi attraversa tutto il corpo.
I miei occhi si spalancano, sento una vampata di calore sul mio viso, le mie dita e l'archetto continuano danzare sulle corde, mentre pensieri erotici fanno capolino nella mia testa, ricordi di gioventù.
Muovo i fianchi mentre suono, quasi come in un amplesso, ho le gambe divaricate, consapevole del mio corpo aperto e disponibile a questa musica.
Suono ancora per qualche minuto, poi mi blocco all'improvviso, la mia attenzione si rivolge verso uno specchio dove mi vedo riflessa, mi vedo con le gambe strette intorno al violoncello, la mano che afferra il manico, la gonna sollevata, le autoreggenti, le mutandine azzurre, i capezzoli induriti che spingono sulla camicia tesa, una immagine molto erotica di me.
Una mano scivola lungo le corde, arrivano alla mia coscia e da lì fino alla sorgente del mio piacere.
Guardo le dita accarezzarmi, sento il calore, l’umidità ed l’eccitazione che si accumula, impulsi incontrollati mi attraversano il corpo, che mi chiede di spingere le dita avanti e indietro, separando le mie labbra, e toccarmi in fondo.
In fretta mi tolgo le mutandine che al momento molestano e le infilo nel taschino della gonna.
Le dita giocano con la striscia di peli pubici, accarezzano i bordi del mio sesso, le labbra si allargano e si ammorbidiscono, i miei polpastrelli trovano l'ingresso.
Un dito entra, scivola tra i miei umori, fino a strofinare sul clitoride. Ancora e ancora, mentre il mio respiro si accorcia. Poi due dita, che scorrono ai lati del mio bottoncino che faccio oscillare leggermente, la voglia di godere prende il sopravvento, posso solo guardarmi mentre due e poi tre dita si spingono dentro di me.
Sento scosse che si alternano a lampi di estasi. Tutto si condensa in una semplice azione di tre dita che entrano ed escono e poi sfregano freneticamente il mio clitoride, quasi stessi suonando.
Il mio corpo si irrigidisce, le mie dita si muovono velocemente, mi sfugge un mugolio intenso, mentre dei brividi mi trafiggono il corpo e la mente. Mi appoggio con la mano sulla parete vicino a me per non perdere l'equilibrio.
Sento chiaramente il profumo del mio piacere, la mia mente è annebbiata, quel sollievo e quella leggerezza che si sente dopo un orgasmo, mischiata dalla gioia della musica, e quel profondo piacere di una piccola trasgressione come quello di essermi masturbata in una sala prove.
Riprendo l´archetto per sistemarlo, mi viene voglia di un ultimo arpeggio, lo appoggio sulla corda, posiziono le dita ancora umide, e viene fuori un suono piú che sgradevole.
“Hai il più grande dono di Dio tra le tue gambe, e tutto quello che puoi fare è grattarlo?!” sento gridare.
Cazzo! Beccata! Ma si riferisce al Violoncello?
Si avvicina a me, é un viso familiare, lo riconosco è Luka, uno dei 2Cellos, rimango immobile, inebetita, come una adolescente davanti al suo idolo.
Mi esce una risata nervosa, provo a scusarmi per uscire da questa situazione.
Non mi rendo conto che sto ancora a gambe aperte, e peggio ancora, mi sono scordata che mi ero tolta gli slip.
Lui mi osserva, mi fissa proprio tra le gambe, che sento ancora umide, realizzo di come sto, e chiudo di colpo le gambe. Lui continua ad osservarmi e ride mentre mi alzo.
“Ho visto come usi queste dita”, mi prende la mano e la porta sotto le narici del suo naso, mi rendo conto che ha visto tutto.
Dovrei scappare dalla vergogna, ma rimango li.
Lentamente fa scivolare una mano lungo il mio vestito fino al bordo della gonna, ed inizia a tirarla su, guardandomi negli occhi. Si fa strada fino alla balza della calza.
La mia mente sta pensando a come fermare questa situazione, ma il mio corpo ha già deciso. La sua mano si infila sotto il mio vestito accarezzandomi l’interno della coscia, mi fa sussultare, chiudo gli occhi per goderne appieno le sensazioni.
Si avvicina sempre più, cerco di nascondere i miei brividi di desiderio, ma so che li può ́ percepire. Arriva sul mio sesso, giá gonfio di piacere, me lo sfiora, sente quanto sono eccitata. Mi sembra incredibile di trovarmi qui , ad un centimetro da uni dei miei artisti preferiti, le nostre labbra si toccano, sento i peli duri della sua barba di qualche giorno, apriamo le bocche nello stesso istante, come un'esplosione di fuoco, una cascata di emozioni travolgenti. Le nostre bocche si muovono in perfetta sincronia, esplorandosi a vicenda con desiderio e lussuria. Le lingue si intrecciano, danzando in una sinfonia erotica, mentre sento la sua mano farsi largo nel mio sesso, che la accoglie con desiderio.
Adesso è la mia mano a scendere verso il basso, sento lo stato del suo sesso, da sopra i pantaloni della tuta che indossa, non tardo molto a tenerlo finalmente stretto nella mia mano.
Sento le sue vene pulsare, lo stringo forte. Lui mi morde il labbro, poi le nostre bocche si staccano. Ci guardiamo fissi negli occhi, senza parlare, sappiamo benissimo cosa vogliamo.
Poi dal nulla, sento due mani afferrarmi i seni da dietro, mi prende un colpo.
Giro la testa, riconosco Stjepan, appoggio la testa sulla sua spalla, lui non perde tempo a sbottonarmi la camicia, sento le sue mani scorrere lungo il bordo del reggiseno, per poi abbassare le coppe e scoprire il mio seno, i miei capezzoli irti e pieni di voglia sono offerti a Luka.
I due si guardano, sembra che questo gioco non sia una novità per loro.Con mia grande sorpresa, vedo i loro visi avvicinarsi, si baciano, vedo le loro lingue danzare questa volta.
Sento che Stjepan raggiunge la mia mano mentre ho ancora in mano il membro dell´amico, ed insieme iniziamo a masturbarlo.
È la prima volta che mi trovo in una situazione del genere, mi trovo in mezzo a due uomini, stretta tra i loro corpi, in un gioco perverso a cui mai avrei pensato di trovarmi a giocare.
Luka abbandona il mio sesso e lo sento allungare la mani verso Stjepan, gli sta slacciando i pantaloni, che sento cadere ai miei piedi.
Poco dopo è il turno della mia gonna a trovarsi tra le mie caviglie.
Sento il membro di Stjepan accarezzarmi i glutei, lo sento duro appoggiarsi nel solco del mio fondoschiena.
Sincronizzati, si inginocchiano ai miei piedi, sento le loro mani toccarmi le gambe, le cosce, le loro bocche avide che mi baciano, le sento scivolare ed alternarsi tra tra la mia figa ed il culo. Mi accarezzano, allargando le mie labbra, sento la mia vagina messa alla prova, cerchiata, a turno le loro dita dentro di me, spalmando i miei fluidi fino al clitoride, salendo fino all’ ano sfiorandolo, strofinandolo, lubrificandolo...
Adesso sento le lingue dei miei due amanti dentro di me, inizio a sentire delle contrazioni accompagnate da un senso di tensione che si accumula dentro di me, il cervello è in overload di sensazioni.
Le loro mani continuano a penetrarmi, la mano di Luka si muove con maestria tra il mio bocciolo e piú in profondità, da dietro sento un dito farsi largo..
Mi sento come un violoncello tra le loro abili mani, toccata e pizzicata con le loro mani, sfregata con le loro bocche.
Adesso si alzano entrambi, é il mio turno di far provare loro di cosa sono capace, ho voglia di provare il loro sapore, sto per inginocchiarmi tra i due, ma mi fermano.
Si cambiano la posizione, Stjepan mi tira su prima una gamba e poi l´altra, mi solleva di peso, fa due passi indietro e si appoggia al muro.
Provo il sapore della bocca di Stjepan, poi sento pressare sul mio culo, Luka non perde tempo, sento le sue mani che mi massaggiano l´orifizio ben lubrificato dai miei stessi umori, mi penetra con un dito, che scorre piano dentro di me, lo sento che scivola dentro e fuori, mi fa provare quella sensazione di fastidio mischiata a piacere, piú continua con la sua manovra e piú mi rilasso, e più godo..
Adesso sento che qualcosa di piú consistente farsi largo.
"Fai piano, okay?" dico
"Va bene." risponde.
Pochi istanti dopo, lo sento spingere in avanti lento ma deciso, sta forzando , abbastanza da far entrare il suo glande pulsante dentro di me e poi fermarsi.
“Continua!” gli sussurro.
Fa un po' male ma non c'è niente che ci fermi, con piccoli movimenti, mi fa abituare alla sensazione del suo cazzo che si muove dentro di me, lasciando che il fastidio si scioglie in un intenso piacere con ogni successivo movimento di questa dolce sodomizzazione
Inizio a miagolare di piacere, un piacere intenso provato poche volte, tanto intenso che quasi non mi rendo conto, che Stjepan sta posizionando il suo cazzo tra le mie gambe.
Ci guardiamo profondamente negli occhi quando Luka si ferma un attimo, permettendo al suo amico di dare una leggera spinta con i fianchi e sento il suo membro gonfio iniziare ad affondare in profondità nella mia figa.
La sensazione della loro palpitante virilità mentre mi penetrano insieme in profondità mi fa sussultare, li sento respirare profondamente sincronizzando i movimenti.
La mia eccitazione cresce sotto le loro spinte, man mano che i nostri fianchi si uniscono sempre più velocemente, i miei gemiti si fanni piu acuti, Stjepan mi copre la bocca, per non farmi sentire ed essere scoperti ma sono troppo sopraffatta dal piacere per rendermi conto di quello che sto facendo, mentre il mio corpo trema di piacere.
Rimango senza fiato, sentirli entrambi dentro di me, mi sento come una groupie, dopo un concerto per una sinfonia di lussuria selvaggia.
I loro movimenti continuano senza sosta, ormai sono sull ́orlo del precipizio, no resisto, il corpo mi abbandona, un orgasmo multiplo mi assale da tutte le parti, abbraccio forte Stjepan che mi sta davanti. Li sento ansimare intensamente, anche loro stanno per raggiungere il limite, sento Luka che si sfila da dietro di me, e subito dopo sento dei getti di liquido caldo colpirmi il fondoschiena, anche l'amico smette di penetrarmi, mi poggia per terra, sento le gambe molli, mi devo inginocchiare per non casere, poi prende il suo membro eretto con la mano e dopo due colpi di mano eiacula abbondantemente sul mio seno.
Ci guardiamo ansimanti, sudati, sfiniti, poi Luka, riprendendo la battuta di quando mi ha visto suonare “Hai davvero un dono di Dio tra le gambe!”
Guardo l'orologio, è tardi, ancora sporca del loro seme, mi rimetto la gonna e la camicia, le autoreggenti pure un po´ sporche, spero che nessuno se ne accorga prima che mi cambi. Saluto i due violoncellisti con un bacio e vado via. “Ci vediamo presto” mi dicono insieme.

Nomino Anonima1981 per il prossimo racconto

Per inf, critiche, suggerimenti ed iscrizioni : brigata_er@libero.it
scritto il
2023-07-18
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