La prima notte insieme. Parte seconda
di
Racconti veri
genere
gay
Entriamo nella doccia , l'acqua e'piacevolmente calda . Inizio a insaponare Alberto dalle spalle e passando al torace sento i suoi capezzoli inturgidirsi, scendo verso il suo cazzo e incomincio a lavargli le palle e mi pervade ancora un senso di dovere. Mi dedico al sedere passando una mano tra le natiche e gli accarezzo il buco. Non voglio che lui faccia nulla. Gli lavo le cosce giu' sino ai piedi. Risalgo e incomincio a sciaccuarlo dai capelli e scendo giu', ma arrivato al suo inguine mi trovo il suo cazzo turgido ma non completamente eretto. Non resisto la prendo in bocca, lui mi dice di fare il bravo,dobbiamo andare a cena e poi vorrebbe riservare dell'energia per la notte. Non ascolto e incomincio a baciarlo e coccolarlo come so' che piace ad entrambi. Lentamente scorrendo lungo l'asta con la lingua l'erezione diventa imponente. Lo accolgo in bocca e inizio ad andare su e giu'alzando la squardo per incrociare il suo. Lo sento si eccitato ma rilassato e dopo poco si lascia andare ad un dolce orgasmo,ancora il suo seme mi scende in bocca senza schizzi violenti . Lo tenni in bocca sulla lingua , mi alzai e lo baciai passandogli il suo seme in bocca. Dopo il bacio mi fisso e mi disse che ero una assatanata, uso'il femminile. Questo appellativo al femminile mi gratifico tantissimo e aggiunsi : si assatanata,porca e troia, la tua femmina sempre desiderosa di compiacerti.
Finimmo di prepararci e andammo in un ristorante a cenare. Al tavolo Alberto mi chiese come sorebbe potuto rientrare in camera non essendo stato rrgistrato, lo tranquillizzai facendo presente che in hotel era al completo per via del congresso e nessuno lo avrebbe notato.
Durante la cena parlammo di come ci eravamo lasciati andare di cosa mi fosse preso al sentire il suo odore. Gli spiegai la sensazione di donna che mi aveva pervaso e che lui ha accentuato con la sua irruenza da maschio e di quanto mi sentissi bene con tutto quel maschio dentro di me. Scherzando disse che avevo bisogno costantemente di trasfusioni di testosterone e che lui sarebbe stato il moi donatore ufficiale. Ridemmo e scherzammo per tutta la cena ricordando anche la telefonata di mia moglie, mi disse che la cosa lo aveva eccitato e come coronamento avrei dovuto chiamarla mentre lui mi scopava. Accettai ma volevo che anche lui chiamasse sua moglie mentre gli facevo un pompino. Accetto'. Bevemmo qualcosa in un bar e ritornammo in hotel. In camera ci spogliammo e restammo nudi sul letto solo accarezzandoci , baciandoci e parlando. Forse la spossatezza per il sesso del pomeriggio,forse la cena ci addormentammo tra le braccia uno dell'altro.
Verso le tre di notte mi svegliai e con solo la lusr di cortesia accesa mi misi ad ammirare il mio uomo. Nudo,bello, sereno sicuramente appagato. Il suo cazzo era appoggiato sulla coscia, rimasi a guardarlo e a pensare a quante volte avevo desiderato anche solo di toccarlo. Adesso era mio, tutto mio anche se ogni tanto doveva scoparsi la moglie io ero la sua femmina. Consideravo la scopata con la moglie un dovere coniugale a cui non doveva sottrarsi anche per non insinuare sospetti di tradimento. Avevamo necessita tutti e due di segretezza e anche perche' questo nostra trasgressione ci appagava in tutti i modi. Non riusci a resistere mi chinai sul suo cazzo e iniziai a baciarlo dolcemente. Ad ogni bacio aumentava di volume e iniziava una erezione. Pensavo che si sarebbe svegliato, invece no.il cazzo era quasi dritto in tutta la sua bellezza. Ero proprio fortunato bello, grosso e lungo il giusto e duro. Iniziai a leccargli la cappella, lo presi tra le labbra ci giocai per vari minuti Alberto dormiva sempre. Dalla punta iniziarono a uscire goccioline traspatenti che non lascia andare perse. Con la punta della lingua incominciai a solleticargli il filetto, ogni tanto lo sentivo mugugnare,probabilmente sognava. Poi incominciai a vedere uscire dal suo cazzo gocce di sperma, stava venendo nel sonno , bellissimo. Lasciai che lo sperma gli colasse sul ventre nella speranza che questo lo svegliasse, e cosi fu. Si sveglio e ancora assonnato mi domando' casa era capitato. Risposi che era venuto nel sonno dato che era bagnato di sborra. Lui mi disse che stava sognando di scoparmi, mi sentii lusingato. Andammo in bagno a fare pipi e a lavarci. Tornati a letto era ormai notte fonda ci rimanevano un po' di ore per noi,perche non approfittarne come una vera coppia innamorata e amarci. Incominciammo a baciarci e a riscoprire i nostri corpi. Io ebbi una erezione immediata,Alberto un po' meno. Cercai di raggiungere il suo cazzo per eccitarlo con un pompino ma mi fermo e ando' lui verso il mio e lo prese in bocca sino alla radice. Inizio un pompino bellissimo, vederlo con il mio cazzo in bocca era eccitante ma non volevo venire, volevo rimandare al piu' tardi possibile. Dopo poco si rialzo e mi disse che voleva avermi dentro di se. Io subito non capi, per me lui era la parte attiva non immaginavo volesse provare ad essere scopato. Capi il mio smarrimento ma mi disse che era giusto che fossimo uniti anche da questa intimita. Confesso che ebbi un attimo di paura che provasse dolore e che da una esperienza piacevole e unica si trasformasse in negativita' . Gli dissi che avrei messo la stessa dolcezza che lui aveva usato con me. Iniziai a leccargli il culo e come lui fece a me con abbondante lubrificante iniziai a dilatarlo con le dita. Prima una, che aveva gia' provato, poi due che mossi sue giu per un po', poi tre che entrarono anche loro abbastanza facilmente. Continuavo questo ditalino ,quando mi disse che era pronto a prendermi. Gli dissi che non volevo prenderlo da dietro ma guardarlo negli occhi. Lui si giro' mise le sue gambe sulle mie spalle, mi prese il cazzo in mano e dopo averlo segato un po' lo avvicino al suo buco vergine e mi disse solo prendimi. Baciandolo spinsi leggermente e sentii il suo buco cedere leggermente. Anche per me era la prima volta che inculavo qualcuno, tremavo. Mi incito' a spingere di piu' e improvvisamente senza nessuna difficolta ero completamente dentro di lui. Restammo fermi non so per quanto tempo , mi accorsi di una lacrima che gli rigava una guancia. Preoccupato gli domandai se era perche gli avesso fatto male, mi rispose che era una lacrima di felicita'. Lo baciai e mi misi apiangere anche io chiamandolo amore,amore,amore. Iniziai a muovermi lentamente, sentivo il mio cazzo avvolto da un calore intenso. Nonero come essere in una figa, qui era tutto piu' sensibile per il cazzo ,sentivo le pareti aderenti alla cappella e mi sali di colpo la necessita di godere. Godere del corpo del mio uomo in modo diverso,mi sentivo una persona sola. Venni dentro di lui con una sensazione di svuotamento celebrale. Era diventato veramente tutto mio e io tutta, si tutta sua. Restai sopra di lui per diversi minuti e solo alzandomi mi resi conto che anche lui era venuto, mi disse nello stesso momento che venivo io in lui. Gli presi il viso tra le mani e lo baciai...(continua)
Finimmo di prepararci e andammo in un ristorante a cenare. Al tavolo Alberto mi chiese come sorebbe potuto rientrare in camera non essendo stato rrgistrato, lo tranquillizzai facendo presente che in hotel era al completo per via del congresso e nessuno lo avrebbe notato.
Durante la cena parlammo di come ci eravamo lasciati andare di cosa mi fosse preso al sentire il suo odore. Gli spiegai la sensazione di donna che mi aveva pervaso e che lui ha accentuato con la sua irruenza da maschio e di quanto mi sentissi bene con tutto quel maschio dentro di me. Scherzando disse che avevo bisogno costantemente di trasfusioni di testosterone e che lui sarebbe stato il moi donatore ufficiale. Ridemmo e scherzammo per tutta la cena ricordando anche la telefonata di mia moglie, mi disse che la cosa lo aveva eccitato e come coronamento avrei dovuto chiamarla mentre lui mi scopava. Accettai ma volevo che anche lui chiamasse sua moglie mentre gli facevo un pompino. Accetto'. Bevemmo qualcosa in un bar e ritornammo in hotel. In camera ci spogliammo e restammo nudi sul letto solo accarezzandoci , baciandoci e parlando. Forse la spossatezza per il sesso del pomeriggio,forse la cena ci addormentammo tra le braccia uno dell'altro.
Verso le tre di notte mi svegliai e con solo la lusr di cortesia accesa mi misi ad ammirare il mio uomo. Nudo,bello, sereno sicuramente appagato. Il suo cazzo era appoggiato sulla coscia, rimasi a guardarlo e a pensare a quante volte avevo desiderato anche solo di toccarlo. Adesso era mio, tutto mio anche se ogni tanto doveva scoparsi la moglie io ero la sua femmina. Consideravo la scopata con la moglie un dovere coniugale a cui non doveva sottrarsi anche per non insinuare sospetti di tradimento. Avevamo necessita tutti e due di segretezza e anche perche' questo nostra trasgressione ci appagava in tutti i modi. Non riusci a resistere mi chinai sul suo cazzo e iniziai a baciarlo dolcemente. Ad ogni bacio aumentava di volume e iniziava una erezione. Pensavo che si sarebbe svegliato, invece no.il cazzo era quasi dritto in tutta la sua bellezza. Ero proprio fortunato bello, grosso e lungo il giusto e duro. Iniziai a leccargli la cappella, lo presi tra le labbra ci giocai per vari minuti Alberto dormiva sempre. Dalla punta iniziarono a uscire goccioline traspatenti che non lascia andare perse. Con la punta della lingua incominciai a solleticargli il filetto, ogni tanto lo sentivo mugugnare,probabilmente sognava. Poi incominciai a vedere uscire dal suo cazzo gocce di sperma, stava venendo nel sonno , bellissimo. Lasciai che lo sperma gli colasse sul ventre nella speranza che questo lo svegliasse, e cosi fu. Si sveglio e ancora assonnato mi domando' casa era capitato. Risposi che era venuto nel sonno dato che era bagnato di sborra. Lui mi disse che stava sognando di scoparmi, mi sentii lusingato. Andammo in bagno a fare pipi e a lavarci. Tornati a letto era ormai notte fonda ci rimanevano un po' di ore per noi,perche non approfittarne come una vera coppia innamorata e amarci. Incominciammo a baciarci e a riscoprire i nostri corpi. Io ebbi una erezione immediata,Alberto un po' meno. Cercai di raggiungere il suo cazzo per eccitarlo con un pompino ma mi fermo e ando' lui verso il mio e lo prese in bocca sino alla radice. Inizio un pompino bellissimo, vederlo con il mio cazzo in bocca era eccitante ma non volevo venire, volevo rimandare al piu' tardi possibile. Dopo poco si rialzo e mi disse che voleva avermi dentro di se. Io subito non capi, per me lui era la parte attiva non immaginavo volesse provare ad essere scopato. Capi il mio smarrimento ma mi disse che era giusto che fossimo uniti anche da questa intimita. Confesso che ebbi un attimo di paura che provasse dolore e che da una esperienza piacevole e unica si trasformasse in negativita' . Gli dissi che avrei messo la stessa dolcezza che lui aveva usato con me. Iniziai a leccargli il culo e come lui fece a me con abbondante lubrificante iniziai a dilatarlo con le dita. Prima una, che aveva gia' provato, poi due che mossi sue giu per un po', poi tre che entrarono anche loro abbastanza facilmente. Continuavo questo ditalino ,quando mi disse che era pronto a prendermi. Gli dissi che non volevo prenderlo da dietro ma guardarlo negli occhi. Lui si giro' mise le sue gambe sulle mie spalle, mi prese il cazzo in mano e dopo averlo segato un po' lo avvicino al suo buco vergine e mi disse solo prendimi. Baciandolo spinsi leggermente e sentii il suo buco cedere leggermente. Anche per me era la prima volta che inculavo qualcuno, tremavo. Mi incito' a spingere di piu' e improvvisamente senza nessuna difficolta ero completamente dentro di lui. Restammo fermi non so per quanto tempo , mi accorsi di una lacrima che gli rigava una guancia. Preoccupato gli domandai se era perche gli avesso fatto male, mi rispose che era una lacrima di felicita'. Lo baciai e mi misi apiangere anche io chiamandolo amore,amore,amore. Iniziai a muovermi lentamente, sentivo il mio cazzo avvolto da un calore intenso. Nonero come essere in una figa, qui era tutto piu' sensibile per il cazzo ,sentivo le pareti aderenti alla cappella e mi sali di colpo la necessita di godere. Godere del corpo del mio uomo in modo diverso,mi sentivo una persona sola. Venni dentro di lui con una sensazione di svuotamento celebrale. Era diventato veramente tutto mio e io tutta, si tutta sua. Restai sopra di lui per diversi minuti e solo alzandomi mi resi conto che anche lui era venuto, mi disse nello stesso momento che venivo io in lui. Gli presi il viso tra le mani e lo baciai...(continua)
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