Le fantasie erotiche di mia moglie

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tradimenti

Siamo una matura e trasgressiva coppia di Milano, frequentiamo da molti anni i clubs privé della nostra città, ed il nostro matrimonio ha subito svariate evoluzioni. Abbiamo cominciato con lo scambismo, poi con il tempo e le fantasie nuove, abbiamo provato diverse situazioni e variazioni sessuali. Laura, mia moglie, ha quarantanove anni ed io dieci in più. Lei è una bella donna, un bel viso con una pettinatura a caschetto che alterna con nero corvino o biondo. Dimostra meno dei suoi anni, porta spesso minigonne che le danno un aspetto di ragazza, le sue tette della quarta misura, sono sempre sostenute e valorizzate da un reggipetto push up e esibite con orgoglio mediante abbondanti scollature. Non è molto alta, uno e sessantacinque, ma lei rimedia con tacchi alti. Spesso quando usciamo insieme, noto che ragazzi anche giovanissimi la osservano e commentano tra di loro. A lei piace esibirsi, e contraccambia gli sguardi con un sorriso malizioso. D'altra parte, a lei piacciono i ragazzi giovani, e queste situazioni solleticano la sua fantasia. Devo dire che anche la mia fantasia galoppa in certe occasioni, io sono un marito cuckold e la incoraggio a provocare. Da molti anni, frequentiamo il villaggio naturista di Cap D'Agde, e in quel contesto abbiamo provato tutte le esperienze che la fantasia ci suggeriva. Quest'anno abbiamo voluto anticipare la nostra settimana di permanenza nel mese di maggio. La scelta degli appartamenti è molto più ampia e con i prezzi dei mesi di alta stagione, ci si può permettere una sistemazione in appartamenti di tre o quattro stanze. Abbiamo quindi optato per una sistemazione con tre stanze. A Milano, durante nostri frequenti discorsi di fantasie erotiche, lei mi aveva confessato che si eccita ad adescare i ragazzi e far credere loro che mi sta tradendo, e la eccita moltissimo parlare male di me mentre io la osservo di nascosto e ascolto tutto. L'appartamento scelto quest'anno, era la soluzione perfetta per mettere in atto le sue fantasie ed anche le mie. Era l'ultima settimana di maggio, le persone erano relativamente poche, tanto che all'inizio avevamo pensato di aver fatto una scelta sbagliata. La prima sera, eravamo seduti al bar, ed avevamo notato una coppia di mezza età con un giovane ragazzo. Ci eravamo sbizzarriti a dare delle spiegazioni immaginarie di quel trio, poi come sempre accade, mia moglie che è molto loquace e parla un perfetto francese, aveva attaccato bottone con la signora. Era venuta a sapere che erano una famiglia francese di Cannes, avevano un appartamento acquistato negli anni ottanta ed ogni anno si sentivano costretti a venire a Cap. Il ragazzo era il figlio diciottenne che loro avevano obbligato a seguirli, lui avrebbe voluto andare in Spagna con i coetanei ma loro avevano insistito e lo avevano trascinato con la promessa che l'anno venturo avrebbe fatto le vacanze con gli amici. Laura, aveva scherzato con il ragazzo chiedendogli:"Perchè non ti sei portato la ragazza?" Lui che fino a quel momento aveva tenuto il broncio ai suoi genitori, aveva sorriso e le aveva risposto:"Ma come faccio ad avere una ragazza se ho sempre mia madre che mi controlla? Il prossimo anno però, avrò la patente, e non ci saranno scuse, a Cap verrò solo se incontrerò una ragazza disponibile... e mai più con madre e padre." I genitori avevano riso per l'affermazione del figlio, avevano forse scambiato l'interesse di mia moglie per istinto materno, ma non era così. Laura si era informata sulla ubicazione del loro appartamento, e aveva continuato a socializzare con il ragazzo, la musica alta obbligava mia moglie ad avvicinarsi all'orecchio di Erik, io capivo che lo stava adescando. Verso la mezzanotte, avevamo salutato, e come ogni sera della permanenza a Cap, ci eravamo diretti al club privé. Lei mentre camminava al mio fianco, mi aveva confessato che aveva invitato il ragazzo in piscina per il giorno seguente. La serata al club, era stata un po' monotona, poca gente e pochi single. Il mattino seguente, era andata in piscina verso le nove, io passando avevo notato che Erik era già arrivato. Ero passato varie volte senza farmi notare, e li vedevo chiacchierare e scherzare. Li avevo visti entrare in acqua insieme e lei attaccarsi spesso alle braccia di lui. Ero andato a casa ed avevo preparato il pranzo, lei era rientrata verso la mezza, avevamo pranzato ridendo della sua nuova conquista, a bruciapelo mi aveva detto:"Oggi dovrai restare chiuso nell'altra camera, verso le tre viene Erik, gli ho detto che tu vai in spiaggia ed io sono sola. Lui mi ha detto che verrebbe a chiacchierare un po' con me molto volentieri, ma ti confesso che in piscina mi ha toccato le tette... e mi ha chiesto scusa... io le ho sfiorato le labbra con un bacino dicendogli che non me ne ero accorta. Eravamo soli, l'ho abbracciato e mi sono accorto che il suo uccello stava crescendo, lui era a disagio, ma io l'ho messo a suo agio dicendo che era normale che un ragazzo si eccitasse se da una settimana era con i suoi e non aveva avuto la possibilità di avere una donna. Lui mi ha risposto che non ha ancora mai avuto una donna... amore... ho pensato che oggi sarà la sua prima volta... ecco perchè ti farò le corna." Eravamo nudi entrambi, lei si era accorta che il mio cazzo stava crescendo, mi aveva apostrofato:"Porco, sei solo un cornuto... organizzati a fare il guardone per il pomeriggio." Lui era arrivato puntuale, come di consueto, in quel villaggio si gira nudi e lui era arrivato nudo. Anche lei era completamente nuda, lo aveva accolto con un leggero bacio a fior di labbra, poi però lo aveva abbracciato ed un bacio passionale era partito e durato a lungo. Io dal vetro con veneziana dall'altra stanza guardavo eccitato, mi era già diventato duro, anche il cazzo del giovane era già in completa erezione. Fine del primo episodio. Continua.
scritto il
2024-06-21
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