L'uomo in grigio

di
genere
tradimenti

La sua bocca bollente avvolge come un abbraccio l’apice della mia virilità, mi fissa coi suoi occhi nocciola, mentre accarezza con la lingua la fragola viola che schiaccia sotto il palato.
Le cingo la testa lisciando i capelli neri, glieli sollevo dalla nuca, accompagnando il movimento con decisione.
Per lei sono l’uomo in grigio, quello che la osserva da settimane per conto di suo marito, un uomo più grande di lei, geloso e col desiderio di scoprire se veramente la sua Lisa ha una vita parallela, a lui sconosciuta.
Quando torna a guardarmi, vede il piacere impadronirsi di me, un demone che mi domina.
Scivolo fuori della sua bocca e la faccio voltare, spingendola sul giaciglio improvvisato all’interno di questa stanza fredda e inospitale, le afferro i glutei, sollevandole le gambe e proseguo fino al centro del suo piacere.
Ho dovuto seguirla ovunque, nella sua irreprensibile quotidianità, cercando di trovare il pertugio dal quale fuggiva, per vivere istanti di libertà.
Alla fine ci sono riuscito, le cimici nel telefono e in casa mi hanno aiutato, ovviamente.
Il fiore mi accoglie bagnato di miele, che distilla con disinvolta copiosità, le piccole labbra rivolte verso l’esterno, come petali di carne, si lasciano leccare dalla punta della mia lingua.
Seguo il contorno, fino ad arrivare alla cima, sulla quale è riposto un minuscolo clitoride, lo succhio, assaporandone le vibrazioni che emana; due dita uncinate sono già dentro di lei, distendendosi, esplorano la parete superiore della fica, le iridi si scuriscono mentre tenta di stringere le gambe per prolungare il piacere che la sta divorando.
La chat era il suo svago, l’abbandono nel quale si divertiva ad emanare quel fluido di perfezionista amorale, come si era definita.
Sono riuscito a catturare questo fugace momento e volgerlo a mio favore, per la definizione dell’indagine, che in realtà non ho ancora deciso come concludere.
- Ho due possibilità Lisa, le dico mentre risalgo con la lingua il suo ventre, arrivando ai morbidi seni puntuti.
- Quali? Geme lei, inarcando i reni quando la mia bocca comincia a succhiarle i capezzoli duri come pistilli.
Sento il profumo della sua pelle che cambia odore, sono le endorfine, rilasciate lentamente durante il piacere.
- Posso rivelare a tuo marito la conclusione delle mie indagini…mormoro senza guardarla negli occhi, impadronendomi della sua bocca.
Le sopracciglia si sollevano in una smorfia, come a non voler prendere in considerazione l’ipotesi.
- Oppure, continuo - Posso dirgli che non ho trovato nulla di cui preoccuparsi.
- Tu, cosa preferisci?
La sua mano adesso impugna il mio cazzo, dirigendolo all’entrata della fessura gonfia.
Mi afferra i glutei spingendoli verso di se, le resisto.
- Voglio una risposta, ribadisco fissandola negli occhi.
- Digli quello che vuoi ma fottimi, forte…ti prego.
Le scivolo dentro, arrivando fino alla radice del mio sesso, sento lo scroto sbattere contro il perineo, la nostra pelle liscia carezzarsi.
- Credo che troveremo un accordo io e te, non è vero Lisa? Soffio al suo orecchio mentre aumento il ritmo.
- Siiii, lo troveremo…ma dopo…adesso sborrami dentro! Geme cingendomi i fianchi con le lunghe gambe seriche. [ottobre 2018]

amanuense@blu.it






scritto il
2024-06-28
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