Racconti libertini Il sogno
di
AngelicaBella
genere
trio
Una breve precisazione: i miei racconti sono sicuramente di pura fantasia, ma non nascondo che alcuni fatti narrati sono realmente accaduti. Nella mia professione di terapeuta del sesso ascolto ogni giorno le storie più incredibili e qualche volta prendo ispirazione da queste per scrivere i miei racconti.
La vostra AngelicaBella
Mi sento strana. Sono seduta su un divano in pelle con le gambe divaricate. Mia zia mi sta leccando la figa, mentre mio zio la sta scopando da dietro. La stanza dove mi trovo e buia, intorno a me altri corpi nudi. La zia continua a leccarmi e spinge la sua bocca dentro di me ad ogni colpo che riceve dallo zio. Sto per venire e stringo le gambe intorno al collo della zia, vengo spruzzandole tutto in bocca, ma lei smette di leccarmi. Lascio andare la presa e la zia crolla ai miei piedi. Vedo lo zio che la soccorre. Insieme a lui c’è un altro uomo che non conosco. Mi alzo. Barcollo. Sono confusa. Accanto a me un groviglio di corpi nudi si incastrano uno dentro l’altro. Una donna ha dentro di sé due cazzi ed uno lo tiene in bocca e tutt’intorno altri maschi che si menano l’uccello. Mi sposto e mi dirigo in fondo alla stanza. Entro in un corridoio. In fondo vedo una luce e la raggiungo. Arrivo in una grande stanza. Al centro un uomo di colore è legato ad un palo. Mi avvicino a lui. Ha un cazzo enorme in mezzo alle gambe. Anche se non è eretto è un bellissimo cazzo. Mi inginocchio lo prendo con entrambe le mani e lo sento crescere. Appoggio la mia lingua sul glande e lecco il succo che esce. Apro la bocca e provo a metterne dentro un pezzo ma è troppo grande per me e continuo a leccarlo. Le mie labbra succhiano dal foro del glande tutto il liquido.
Sento arrivare qualcuno. È lo zio. È nudo e quando mi vede che sto succhiando l’uccello del nero, si avvicina mi prende la testa e mi infila il suo cazzo duro in bocca. Mi entra fino in fondo. Sto per vomitare ma resisto. Lo zio entra ed esce dalla mia bocca come se fosse nella mia figa. Sento il sapore acre del suo sperma invadermi la bocca. Anche il suo amico vorrebbe la sua parte ma lo zio esita. Arriva la zia che si inginocchia davanti al cazzo dell’uomo ed inizia a succhiarlo con foga. L’uomo geme ai colpi di lingua della zia ed io la imito prendendo possesso del cazzo dello zio e guidando il movimento. Sento il negro urlare qualcosa che non capisco. Poi lo zio prende un pezzo della fune che tiene legato l’uomo e gliela passa intorno al collo. Lo zio tiene il capo della corda e il suo amico tira l’altro. Tirano così forte che l’uomo smette di respirare.
Sono sdraiata sul mio letto. Sopra la mia bocca un seno turgido. Due piccole dita frugano dentro la mia figa piena di umori. Riconosco il volto di Caterina la mia serva troia. La vedo tirare fuori le dita dalla mia figa ed infilarsele in bocca. Sento un trambusto. Lo zio prende di peso la donna e la getta a terra. Altri uomini la portano via. Io sono stanca e vorrei dormire. Lo zio si sdraia accanto a me mi accarezza il viso. Forza con le sue dita la mia bocca ed infila il suo pollice. Io lo lecco e lo succhio come se fosse un cazzo. Sento premere sul culo il suo cazzo. Mente continuo a succhiare il dito sento il suo cazzo farsi strada in mezzo alle mie chiappe. Sento un dolore intenso quando penetra nel mio ano. Lo sento muoversi prima lentamente poi sempre più veloce e infine sento un getto caldo dentro le viscere. Il cazzo duro dello zio resta dentro di me per un tempo lunghissimo. E io dormo.
Mi sveglio di soprassalto. Stavo sognando mi dico.
Sono in mezzo a Paolo e Maria che dormono. Sento che in mezzo alle gambe sono bagnata. Mi avvicino a Paolo. Ha il cazzo a riposo e con una mano ancora bagnata dei miei umori glielo scappello. Comincio a segarlo lentamente e lo sento crescere in mano. Quando è diventato duro mi giro e me lo faccio scivolare dentro. Mi muovo lentamente cercando il piacere e poco dopo lo trovo. È così intenso che ho uno spasmo così forte che sveglio Maria. Mi guarda nell’oscurità, incrocia i miei occhi e si avvicina a me per baciarmi. Dietro di me sento Paolo che mi cinge i fianchi e spinge il suo cazzo dentro di me fino in fondo. Il colpo mi regala ancora un piccolo orgasmo che mi fa aprire la bocca e sento la lingua di Maria entrare.
Continua
La vostra AngelicaBella
Mi sento strana. Sono seduta su un divano in pelle con le gambe divaricate. Mia zia mi sta leccando la figa, mentre mio zio la sta scopando da dietro. La stanza dove mi trovo e buia, intorno a me altri corpi nudi. La zia continua a leccarmi e spinge la sua bocca dentro di me ad ogni colpo che riceve dallo zio. Sto per venire e stringo le gambe intorno al collo della zia, vengo spruzzandole tutto in bocca, ma lei smette di leccarmi. Lascio andare la presa e la zia crolla ai miei piedi. Vedo lo zio che la soccorre. Insieme a lui c’è un altro uomo che non conosco. Mi alzo. Barcollo. Sono confusa. Accanto a me un groviglio di corpi nudi si incastrano uno dentro l’altro. Una donna ha dentro di sé due cazzi ed uno lo tiene in bocca e tutt’intorno altri maschi che si menano l’uccello. Mi sposto e mi dirigo in fondo alla stanza. Entro in un corridoio. In fondo vedo una luce e la raggiungo. Arrivo in una grande stanza. Al centro un uomo di colore è legato ad un palo. Mi avvicino a lui. Ha un cazzo enorme in mezzo alle gambe. Anche se non è eretto è un bellissimo cazzo. Mi inginocchio lo prendo con entrambe le mani e lo sento crescere. Appoggio la mia lingua sul glande e lecco il succo che esce. Apro la bocca e provo a metterne dentro un pezzo ma è troppo grande per me e continuo a leccarlo. Le mie labbra succhiano dal foro del glande tutto il liquido.
Sento arrivare qualcuno. È lo zio. È nudo e quando mi vede che sto succhiando l’uccello del nero, si avvicina mi prende la testa e mi infila il suo cazzo duro in bocca. Mi entra fino in fondo. Sto per vomitare ma resisto. Lo zio entra ed esce dalla mia bocca come se fosse nella mia figa. Sento il sapore acre del suo sperma invadermi la bocca. Anche il suo amico vorrebbe la sua parte ma lo zio esita. Arriva la zia che si inginocchia davanti al cazzo dell’uomo ed inizia a succhiarlo con foga. L’uomo geme ai colpi di lingua della zia ed io la imito prendendo possesso del cazzo dello zio e guidando il movimento. Sento il negro urlare qualcosa che non capisco. Poi lo zio prende un pezzo della fune che tiene legato l’uomo e gliela passa intorno al collo. Lo zio tiene il capo della corda e il suo amico tira l’altro. Tirano così forte che l’uomo smette di respirare.
Sono sdraiata sul mio letto. Sopra la mia bocca un seno turgido. Due piccole dita frugano dentro la mia figa piena di umori. Riconosco il volto di Caterina la mia serva troia. La vedo tirare fuori le dita dalla mia figa ed infilarsele in bocca. Sento un trambusto. Lo zio prende di peso la donna e la getta a terra. Altri uomini la portano via. Io sono stanca e vorrei dormire. Lo zio si sdraia accanto a me mi accarezza il viso. Forza con le sue dita la mia bocca ed infila il suo pollice. Io lo lecco e lo succhio come se fosse un cazzo. Sento premere sul culo il suo cazzo. Mente continuo a succhiare il dito sento il suo cazzo farsi strada in mezzo alle mie chiappe. Sento un dolore intenso quando penetra nel mio ano. Lo sento muoversi prima lentamente poi sempre più veloce e infine sento un getto caldo dentro le viscere. Il cazzo duro dello zio resta dentro di me per un tempo lunghissimo. E io dormo.
Mi sveglio di soprassalto. Stavo sognando mi dico.
Sono in mezzo a Paolo e Maria che dormono. Sento che in mezzo alle gambe sono bagnata. Mi avvicino a Paolo. Ha il cazzo a riposo e con una mano ancora bagnata dei miei umori glielo scappello. Comincio a segarlo lentamente e lo sento crescere in mano. Quando è diventato duro mi giro e me lo faccio scivolare dentro. Mi muovo lentamente cercando il piacere e poco dopo lo trovo. È così intenso che ho uno spasmo così forte che sveglio Maria. Mi guarda nell’oscurità, incrocia i miei occhi e si avvicina a me per baciarmi. Dietro di me sento Paolo che mi cinge i fianchi e spinge il suo cazzo dentro di me fino in fondo. Il colpo mi regala ancora un piccolo orgasmo che mi fa aprire la bocca e sento la lingua di Maria entrare.
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