I racconti di Angelica Maria

5. Maria
Aspetto un figlio. Non volevo ma è arrivato. Frank ha voluto prendermi e sputarmi dentro il suo seme e così sono rimasta incinta. All’inizio ero disperata. Avevo paura di sformarmi, di ingrassare, di diventare grossa come quella vacca di mia madre.
Quella troia quando avevo appena dieci anni mi ha venduto per pochi soldi ad un vecchio maiale. Il vecchio, magro e senza denti, con l’uccello che non gli tirava nemmeno, passava il tempo a toccarmi a baciarmi con la sua bocca laida che puzzava di vino. Se resistevo mi batteva e poi mi pisciava addosso. Paolo quando seppe quello che mi madre aveva fatto è venuto a cercarmi e quando ha chiesto al vecchio di lasciarmi andare e questi si è rifiutato ha cominciato a riempirlo di botte. Poi l’ha fatto spogliare. L’ha fatto mettere a quattro zampe e con il suo enorme uccello l’ha inculato. Il vecchio per il dolore si è pisciato addosso e gli è diventato duro. Io che assistevo in silenzio alle percosse, ho sollevato la gonna e ho cominciato a pisciargli addosso. Quando ha sentito il calore del mio piscio sopra la sua testa ha aperto la bocca e mi ha chiesto di dargliela da bere. Così ho fatto. Dopo aver sborrato nell’intestino del vecchio, Paolo ha tirato fuori l’uccello e, con un calcio nei coglioni lo ha tramortito per il dolore.
Io e Paolo siamo scappati via. Paolo avrebbe voluto scappare ma io prima dovevo fare una cosa. Sono tornata a casa e ho trovato mia madre che si stava facendo leccare la figa dal mio fratellino più piccolo. Lei quando mi ha visto è sbiancata. Il mio fratellino si è allontanato da lei, l’ho costretta ad alzarsi e a piegarsi in avanti. Poi ho preso la spranga di ferro che usava per chiudere la porta e l’ho infilata nel suo culo, lacerandogli l’intestino. Siamo scappati la sera stessa dopo aver lasciato il bambino ad una
continua..