I racconti di Angelica Caterina

6. Caterina
Io amo Ginevra. Farei tutto per lei. È la mia padrona assoluta.
Ho commesso un errore, ho pagato, ora so che si fida di me.
Sono disposta a tutto per lei. All’inizio era sadica e quando mi puniva lo faceva con cattiveria. Oggi mi punisce per educarmi. Adesso aspetta un bambino ed io soddisfo il suo uomo dandogli tutta me stessa e non negandogli nulla. Avrei voluto anche io un figlio, ma sono troppo vecchia. Frank è un buon padrone. Gli piace sodomizzarmi, forse perché ho il culo stretto e quando entra sente il mio sfintere stringere il suo cazzo. Lui entra ed esce dal mio buco fino a quando non è abbastanza largo, poi ci sputa dentro e lo infilo fino in fondo con un ultimo colpo di reni. Io stringo i muscoli del retto e lui mi viene dentro. La mia padrona ogni tanto mi concede di leccargli la figa. Quando lavo dopo averla asciugata per bene, mi inginocchio davanti a lei e le chiedo di pisciarmi in bocca. Mi piace il sapore della sua urina e non ne faccio cadere nemmeno una goccia. Ogni tanto mi tocca farmi scopare da Paolo. Ha un cazzo così grosso che quando me lo mette nel culo per due giorni ho male dappertutto. Però quando me lo infila nella figa godo come una maiala e urlo come se mi stessero scannando. Lui si eccita a sentirmi urlare e mi chiama troia, puttana, zoccola.
Mi viene sempre dentro riempendomi tutta di sborra. A Janira piace leccarmi dopo che Paolo mi riempito per leccare la sborra che mi esce dalla figa. Sono contenta che il padrone abbia deciso di fare venire un aiuto. Sono due bravi ragazzi. Lei è una bella morettina dalla pelle ambrata, labbra carnose, seno prosperoso. Mi ha detto di essere ancora vergine. Lui invece è strano. Magro, la pelle più chiara della sorella, ha i tratti del viso fini, quasi da ragazza. La sorella dice che le piacciono i maschi, ma io l’ho visto con il cazzo in tiro mentre mi guardava le tette. Lo metterò alla prova, se il padrone mi darà il permesso.
continua...