La mia bimba

di
genere
incesti

E' successo, doveva succedere, anche se a dire il vero, non sarebbe dovuto succedere.
Era da poso successo, ci avevano reclusi in casa per via del covid, io, ero, come altri colleghi rimandato a casa, visto che il nostro lavoro non era indispensabile, mentre mia moglie, aveva avuto la possibilità, anzi l'ordine di continuare a lavorare, von vari permessi per circolare.
Mi ritrovai a casa con mia figlia, Gianna ventidue anni, una ragagazza normalissima, forse un pochino sovrappeso, un seno bello pieno e generoso, bei fianchi, non alta, ma molto sensuale.
Le prime settimane, furono, normali, anche se si cominciava a sentire la mancanza di libertà, il non poter uscire, incontrare amici colleghi per mè, era pesante, immagino per mia figlia, non poter incontrare il suo ragazzo, e intendo scopare con lui.
Per mè, non era diverso, con mia moglie i rapporti erano finito da alcuni anni io avevo un'amante che chiaramente non potevo incontrare, lei invece, aveva il collega con qui scopare, infatti lavorandoci insieme, scopavano quotidianamente.
Dopo cierca due mesi, successe l'inevitabile, Gianna viaggiava per casa mezza nuda, vedevo i suoi capezzoli gonfi bucare le magliette, le mutandine sprofondare nel solco della sua figa, non potevo non vedere.
S pesso dovevo ritirarmi e masturbarmi, cercando, senza riuscirci, a pensare a lei.
Poi un pomeriggio particolarmente caldo, sono entrato in bagno per farmi una doccia fresca, e mi sono ritrovato mia figlia nuda, rimasi basito.
Lei non si scompose, continuò a sfregarsi le meravigliose tette, e con la mano scese alla figa, mentre mi guardava fissa negli occhi.
Io meccanicamente mi spogliai, e rimasi nudo, il cazzo era eretto da scoppiare, Giada uscì dalla doccia, si avvicinò, mi baciò, e prese in mano il mio cazzo, papi, non resisto, ne ho bisogno, ti prego.
La stessa cosa succedeva a mè, non resistevo, la bacio.
E lì perdiamo la testa, ci ritroviamo nel letto cogniugale, la stò penetrando, la scopo con violenza, e lei mi chide di sfondarla, siamo impazziti.
Le scarico il mio sperma nella sua figa e godiamo come pazzi, poi, lo vuole nel culo, e le sfondo il culo, e lei geme.
Da quel giorno, tutti i giorni scopiamo, più volte al giorno, ci siamo innamorati, era inevitabile.
Poche settimane dopo la fine del covid, liberi, possiamo incontrare i nostri amanti, ma le cose non sono come prima.
E pochi giorni dopo Giada mi raggiunge in camera, mi abbraccia, papà, sono incinta, di tuo figlio.
Sono felice, ma come faremo a dirlo a mamma?, affrontiamo la cosa la sera stessa, mia moglie ci definisce incestuosi, maiali e porci, e pochi giorni dopo, io e Gianna, ci trasferiamo nella casa al lago.
Ci amiamo tutti i giorni, fino al parto.
Ora siamo una coppia felice con trè figli, mia figlia, è mia moglie, la amo e lei ama mè, stiamo progettando il quarto figlio.
scritto il
2024-07-04
1 2 . 3 K
visite
1 4 7
voti
valutazione
4.5
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.