Corinna, la mia sexy matrigna

di
genere
trio

La vita, a volte, ti fa certi scherzi…! Alcuni sono brutti, altri belli, altri infine sono da sballo! Capirete cosa intendo quando avrò finito di raccontarvi cosa mi è successo l'estate scorsa, dopo il diploma delle superiori.

Ero il classico ragazzotto appena diciannovenne. Mi piaceva fare casino con i miei amici e scopare il più possibile, il ché, ovviamente, non accadeva mai abbastanza spesso perché a quell'età (e anche oltre) i ragazzi sono in pratica delle erezioni ambulanti.
Credo di essere cresciuto abbastanza bene, per essere uno che ha visto i suoi genitori litigare e scornarsi per la maggior parte della tenera età. Andavo d'accordo con entrambi i miei genitori, ma quando alla fine decisero di chiudere, scelsi di andare a vivere con mio padre. Non sapevo, all'epoca, quanto sarebbe stata una buona decisione. Lui si risposò entro un anno dal divorzio definitivo e, sebbene pensassi che fosse piuttosto presto per risposarsi, non posso dire di averlo biasimato.
La sua nuova moglie, la mia matrigna, si chiamava Corinna. Era una bellezza di trentatré anni, dai capelli color rosso ramato che sembrava Andrea Delogu ma con curve migliori grazie ai suoi fianchi, al suo sedere e alle sue tette chirurgicamente migliorate. Niente di troppo grande, tipo quelle tette enormi da pornostar, ma solo perfettamente dimensionate per la sua figura. La cosa migliore, però, era che le piaceva, e le piace, mostrare il suo corpo da urlo. Giuro, non possiede nulla che non sia aderente e/o che non mostri una certa scollatura. Essendo il solito adolescente in preda agli ormoni, la sbirciavo ogni volta che ne avevo l'occasione, ma lei stava sempre attenta a chiudere la porta della sua camera da letto quando si cambiava, quindi non ero mai abbastanza fortunato da beccarla nuda. Mi aveva procurato una buona dose di erezioni e, giuro, a volte sembrava che sapesse esattamente cosa stava facendo. Dato che era un po' più giovane di mio padre, ma sembrava e si comportava come se avesse ancora vent'anni, non sembrava molto una matrigna. Era più simile a una sorella maggiore, o a un'amica in età universitaria. Era facile parlare con lei, e credo che apprezzasse il fatto che a volte andassi da lei a chiedere consigli sulle ragazze.

Una sera tardi, andando in cucina a prendere un bicchiere d'acqua, notai l'iPhone di Corinna sotto carica sul bancone. Vedendolo mi ricordai che due giorni prima aveva scattato una foto di me e Barbie, la ragazza che frequentavo all'epoca. Ho preso il telefono e per fortuna non era bloccato, così ho potuto cercare quella foto per vedere come era venuta. Dopo aver esaminato le prime foto, ho trovato quella che cercavo. Anche se raramente penso di venire bene in foto, devo dire che questa è venuta piuttosto bene. Sentendomi ficcanaso, ho continuato a scorrere le foto sull'iPhone di Corinna… e quasi mi è cascato dalle mani quando sono arrivato a una che la ritraeva mentre baciava una sua amica gnocca, di nome Giovanna. E non intendo un banale bacetto sulla guancia, ma un vero e proprio bacio, con bocca aperta e lingua a mulinello.
Ho continuato a scorrere le immagini successive, che ritraevano Corinna, Giovanna e un'altra coppia di amiche sue, Cristina e Aurora. Tutte brune e bellissime, a parte Corinna che era rossa ovviamente, e tutte con un corpo da urlo. Dio solo sa quanto ho sbavato su di loro durante le feste in piscina che abbiamo organizzato a casa nostra. A loro piace uscire a ballare e a bere di tanto in tanto e, da quello che vedevo nelle foto sull'iPhone di Corinna, erano MOLTO amiche.
Non ho riconosciuto il luogo in cui erano state scattate le foto, ma sembrava essere il salotto di qualcuna di loro. Sembrava una specie di pigiama-party sexy, con tutte le ragazze in qualche forma di camicia da notte e lenzuola e cuscini di seta sparsi sul pavimento. Per quanto sembrassero fare scena per la macchina fotografica, e a volte persino vestite con uno o due costumi, non sembrava affatto che stessero semplicemente posando per le foto. Tutte si davano da fare, e facevano a turno per fare le fotografe. Mi era piaciuta, in particolare, una foto in cui Aurora era vestita da girl-scout in piedi davanti a Corinna (che era in ginocchio e indossava solo un perizoma), e le porgeva un biscotto con una mano mentre con l'altra le massaggiava il seno nudo.
Dopo aver superato lo shock iniziale della scoperta, il mio primo pensiero fu: "…Ma papà lo sa?!". C'erano parecchie foto, e io, ovviamente, volevo guardarle tutte. Mi tremavano le mani mentre scorrevo le immagini, specie quelle più proibite, con la paura che Corinna potesse entrare in cucina da un momento all'altro. Non volevo essere scoperto a farmi gli affari suoi, ma non potevo nemmeno fermarmi finché non le avessi viste tutte.
Dopo aver visionato l'ultima, rimasi lì in piedi imbambolato. La mia mente era un dannato calcolatore, che cercava di elaborare ciò in cui mi ero appena imbattuto e cosa avrei dovuto fare dopo. Non ci volle molto per decidere che dovevo avere quelle immagini per «uso personale», così me le inviai tutte usando il bluetooth.
Una volta terminato l'invio delle foto, rimisi a posto l'iPhone di Corinna, presi infine il mio bicchiere d'acqua e mi precipitai in camera mia per ricontrollare le foto, stavolta sul mio cellulare.

Ed eccole lì. Fino all'ultima, gloriosa, foto piena di poppe. Le salvai sul mio disco rigido del mio PC, poi le cancellai anche dal mio telefono, per coprire le mie tracce. Volevo vedere le versioni più grandi delle foto che sarebbero apparse sullo schermo del mio computer (molto meglio del piccolo schermo di un cellulare), così ho cliccato su una delle foto nella cartella che avevo creato, e… boom! Ho fatto scorrere gli scatti come una presentazione e mi sono messo a sedere sul letto, con la schiena appoggiata al muro, e ho guardato quelle donne in tutto il loro splendore in modo più dettagliato di quanto avessi visto prima. Non credo che la mia erezione sia andata mai via, fin da quando ho guardato le foto in cucina, e non sarebbe andata via ancora per un po'.
Guardai le immagini in dissolvenza incrociata. Passavano da Aurora e Giovanna, con le loro camicie da notte aperte, a sandwich con Corinna che era sdraiata sulla schiena con la sua aperta, con le bocche delle ragazze che coprivano ciascuno dei capezzoli di Corinna, ad Aurora e Cristina completamente nude sui fianchi, una di fronte all'altra e che si baciavano, a un primo piano del viso di Corinna tra le gambe di Aurora, con la lingua di fuori che le leccava la figa, e così via. Non erano foto di qualità professionale, dopotutto erano state scattate da un cellulare, forse proprio dall'iPhone da cui le avevo prese. Qualsiasi dettaglio mancasse, però, le rendeva ancora migliori, perché lasciava un po' di spazio all'immaginazione, anche se negli scatti loro erano completamente nude.

Mentre continuavo a guardare la mia matrigna e le sue amiche che si baciavano, succhiavano e leccavano a vicenda nelle immagini che scorrevano, mi abbassai i pantaloncini e cominciai ad accarezzare il mio cazzo duro come la roccia. Ero così eccitato che sapevo che non ci sarebbe voluto molto per farmi sborrare, ma cercai di prolungare il piacere il più possibile, muovendo lentamente la mano sulla mia asta pulsante, sulla capocchia bulbosa a forma di fungo e poi di nuovo alla base. Accarezzai su e giù, stringendo sempre di più la presa, finché praticamente non mi strozzai il cazzo. Trattenni il respiro quando mi sentii raggiungere il limite e poi superarlo, espirando mentre facevo uscire densi getti di sperma sullo stomaco e sul petto.
Dopo essermi svuotato, mi alzai dal letto e mi asciugai lo sperma dallo stomaco con una salvietta, poi spensi il portatile.
Quella notte non dormii bene, con tutte quelle immagini che mi passavano ancora per la testa in dissolvenza incrociata ogni volta che chiudevo gli occhi.

Ogni volta che vedevo Corinna per casa dopo aver trovato quelle foto, non vedevo altro che immagini di lei nuda con le sue amiche. Mi sembrava di avere un'erezione ogni volta che rimanevo a lungo nella stanza con lei. Ero ossessionato. Mi masturbavo con quelle foto OGNI FOTTUTO GIORNO. Anche quando facevo sesso con Barbie, la mia ragazza, una bionda diciottenne dal corpo sodo e dalle tette piccole, era su una di quelle quattro donne, o su una loro combinazione, che fantasticavo mentre lo facevo.
Cercai di non stare molto vicino a Corinna, perché mi faceva impazzire, così rimasi spesso con Barbie o a casa di amici.

Passarono un paio di settimane, e mio padre passò da un turno di lavoro a rotazione a un lavoro a tempo pieno, che pagava di più, e mi chiese di stare a casa più spesso, per assicurarsi che Corinna fosse al sicuro. In effetti lei tendeva a preoccuparsi un po' se restava a casa da sola, così accettai di farlo. Di solito me ne restavo in camera mia, ma a Corinna bastava per sentirsi più sicura. Ogni tanto, poi, lei si precipitava in camera da me e mi chiedeva di indagare su ogni strano rumore che sentiva fuori di notte. Così ero costretto a starle vicino. Alla faccia della mia sanità mentale.
Poco dopo, Corinna uscì a ballare con le sue amiche. Invece di uscire anch'io, decisi di rimanere a casa e di buttare giù po' di alcoolici presenti in casa e magari di guardare un paio di film. O, per meglio dire, di stare seduto davanti alla TV mentre il paio di film andava, perché non gli stavo prestando molta attenzione: dato che Corinna era fuori a festeggiare con le amiche che erano nelle foto sul suo telefono, tutto ciò su cui riuscivo a concentrarmi erano i pensieri e le visioni nella mia testa. Erano da qualche parte a scattare altre foto? Si stavano strusciando l'una contro l'altra, si stavano palpando, stavano pomiciando sulla pista da ballo? Resistetti all'impulso di alleviare il rigonfiamento dei miei pantaloni e mi limitai a trangugiare altri Southern Comfort e Cola. Me ne ero già fatti tre o quattro, quando Corinna entrò dalla porta barcollando, verso le 2:30 del mattino.
Qualcun altro aveva probabilmente fatto da autista designato per il gruppo, il ché era un bene perché Corinna non era ovviamente in condizione di guidare. Si sdraiò sul divano e capii subito che era ubriaca, perché era piuttosto in vena di chiacchiere e biascicava un po'. Dopo qualche minuto disse che era stanca, accaldata e sudata per aver ballato tutta la notte, e che voleva farsi una doccia prima di andare a letto. Si alzò instabilmente dal divano e si avvicinò a dove ero seduto io. Si chinò per darmi il bacino della buonanotte sulla guancia e, mentre si avvicinava, i miei occhi si fissarono sulle sue tette ballonzolanti. Era così sbronza che per poco non mi cadde addosso. Afferrai Corinna prima che cadesse su di me e l'aiutai a rialzarsi, mentre ridacchiava ancora e farfugliando un "Buonanotte, Ricky…!" si diresse verso la camera da letto.

Mentre Corinna scompariva nel corridoio, mi alzai e mi preparai un ultimo drink. Avevo intenzione di andare a letto dopo averlo bevuto, ma prima di fare qualsiasi altra cosa avevo bisogno di andare in bagno. Mi diressi verso il bagno di servizio in corridoio, quando sentii la doccia del bagno principale azionarsi. Dopo essermi liberato, sentii la porta di vetro della doccia del bagno principale chiudersi con un clic. Guardai in fondo al corridoio e notai che Corinna, nella sua ubriachezza, non aveva chiuso la porta del bagno. Ero già piuttosto agitato per aver pensato a lei tutta la notte, così feci quello che avrebbe fatto qualsiasi diciottenne ultra-arrapato: mi avvicinai per vedere se riuscivo a intravedere il suo bellissimo corpo nudo sotto la doccia.
Entrai silenziosamente in punta di piedi nell'anticamera del bagno, e sbirciai da dietro l'angolo: la doccia si trovava dall'altra parte dell'area in cui c'erano i lavandini, e potei vedere Corinna in piedi sotto il soffione, che si godeva l'acqua che scendeva sul suo corpo nudo. Afferrò il sapone liquido e lo spruzzò su una spugna, e cominciò a insaponarsi, spargendo bolle su tutta la pelle del corpo, mentre io rimasi impalato a guardare. Dopo aver risciacquato il sapone, la mia splendida matrigna passò ai capelli.
Quando la vidi risciacquare via il balsamo, capii che probabilmente sarebbe uscita presto, così sgattaiolai fuori dall bagno.

Lasciai la porta aperta di uno spiraglio, come l'avevo trovata, e tornai in soggiorno a guardare la TV e finire il mio drink. Tenevo il volume della TV basso, in modo da sentire quando la doccia terminava. Per pochi minuti sentii movimenti, poi silenzio.
Mi avvicinai al corridoio e mi avvicinai furtivamente alla sua stanza da letto. Le luci erano accese, ma non riuscivo a vedere alcun movimento. Spinsi lentamente la porta per vedere dove fosse Corinna. La trovai sdraiata sul letto supina, avvolta in un grande asciugamano da bagno. Sembrava che si fosse addormentata, ma non ne ero sicuro. Mi avviai verso la mia stanza, mi cambiai nel mio solito abbigliamento da notte (boxer e canottiera), poi andai a controllare di nuovo Corinna.
Non si era mossa dall'ultima volta che l'avevo vista, ma respirava profondamente; ovviamente stava dormendo. Doveva essere crollata dopo essersi sdraiata sul letto. La chiamai per nome con un tono di voce normale, ma non si mosse. Allora spinsi la porta, aprendola, e entrai silenziosamente. Era lì che ronfava profondamente. Dato il coraggio che mi aveva dato l'alcool, pensai che quella era l'occasione perfetta per dare una sbirciatina da vicino a ciò che Corinna aveva da offrire.
Sali sul letto, vicino alle ginocchia della bella addormentata; poi mi avvicinai con cautela all'angolo inferiore dell'asciugamano di Corinna e lo scostai, rivelando la striscia di peli pubici ramati della mia matrigna. Tutto ciò che riuscii a pensare fu «WOW» mentre fissavo lo spettacolo davanti a me. Le gambe di Corinna leggermente divaricate, la sua bella figa esposta ai miei occhi allupati. Mi sentivo audace, volevo vederla tutta… tirai delicatamente l'asciugamano, appallottolato sul petto di Corinna, che si aprì facilmente. Scostai l'asciugamano da entrambi i lati e rimasi ad ammirare il corpo nudo della mia matrigna in tutta la sua gloria.

Ora, se questa fosse una di quelle storie inventate del Penthouse Forum, questa sarebbe la parte in cui me la scoperei di brutto! Nella vita reale, però, se ci avessi provato, Corinna si sarebbe svegliata, avrebbe trovato il figliastro sopra di sé, l'avrebbe detto a mio padre e lui mi avrebbe ucciso quando fosse tornato a casa. Invece, quello che ho fatto è stato solo guardare il corpo nudo di Corinna e menarmi l'erezione dentro i boxer. Poi mi venne in mente l'idea: avrei potuto immortalare Corinna in quello stato per i giorni a venire. Rapidamente andai a prendere la mia macchina fotografica digitale per scattare alcune foto da aggiungere a quelle che avevo già.
Ho una macchina fotografica piuttosto buona, quindi sapevo che la qualità delle immagini sarebbe stata nettamente superiore a quella del cellulare. Mi assicurai di disattivare il flash, e fotografai Corinna da tutte le angolazioni possibili, zoommando per ottenere primi piani delle cose migliori e tirandomi indietro per riprendere tutto il suo corpo. Mentre scattavo le foto iniziai di nuovo a strofinarmi il pacco… e poi mi venne un'altra idea. L'alcool che avevo consumato doveva aver fatto il suo effetto, perché per qualche motivo pensai che fosse una buona idea tirare fuori il mio cazzo e masturbarmi mentre ero sopra la mia matrigna svenuta. La mia capacità di giudizio era ovviamente compromessa… ho abbassato la parte davanti dei miei boxer e ho iniziato ad accarezzarmi l'asta, in piedi tra le gambe semiaperte di Corinna.
Osservai l'alzarsi e l'abbassarsi delle sue tette perfette mentre respirava, mentre facevo scorrere la mano sul mio cazzo duro. Immaginavo di farlo scorrere tra le labbra della figa, facendomi provare la sensazione di come sarebbe stato con la mia mano. Il pericolo di essere scoperto non faceva che aumentare l'erotismo di tutto ciò: un rumore più forte, e lei avrebbe potuto aprire gli occhi, sedersi e vedermi in piedi con una fotocamera in una mano e la mia erezione nell'altra, a guardarla.
Sentii l'orgasmo avvicinarsi rapidamente. Sparai spruzzi perlacei di sperma sul copriletto, mentre il resto del carico delle mie palle colava sul tappeto ai miei piedi. Mi tirai su il davanti dei boxer, e poi cercai di ripulire copriletto e tappeto.

Feci del mio meglio per ricoprire Corinna con l'asciugamano come stava prima, quindi tornai, senza far rumore, verso la porta della camera da letto. Uscii nel corridoio e reinfilai solo la testa nella stanza, in modo che sembrasse che fossi entrato per darle la buonanotte.
"Buonanotte Corinna, vado a letto…" dissi, alzando la voce un po' più del solito.
"'Notte…" si stirò e borbottò, sollevandosi sul letto. Era così fuori di sé che non si accorse che l'asciugamano che la avvolgeva le era caduto mentre si alzava (grazie al mio pessimo lavoro nel rimetterlo a posto). Si spostò sul suo lato del letto, tirò via il copriletto e si infilò tra le lenzuola, ignara che per tutto il tempo mi stava mostrando il suo corpo nudo.
Andai in camera mia e caricai le immagini della fotocamera sul mio PC, aggiungendole alla cartella con le altre foto; quindi cancellai gli scatti dalla scheda di memoria e controllai brevemente le foto scattate prima di spegnere il portatile e andare a dormire.
Sarebbe stata un'estate piuttosto interessante.

La mia ossessione per Corinna, dopo quella notte, forse peggiorò. Continuavo a consumarmi su di lei, occupava praticamente ogni mio pensiero. La situazione divenne così grave che alla fine dovetti parlarne con qualcuno… e quel qualcuno fu Barbara, la ragazza con cui uscivo. Era piuttosto disinibita, e aveva una mente aperta su tutto. In effetti, Barbie era nota per aver baciato varie ragazze sulla pista da ballo o alle feste scolastiche, quindi pensai che non avrebbe giudicato Corinna o me dopo che le avessi detto quello che avevo scoperto. Non so dire se avesse mai fatto sesso con una ragazza, ma a suo dire aveva già «sperimentato» con membri dello stesso sesso.

Una sera, mentre mio padre e Corinna erano fuori a cena, feci venire Barbie a casa e le raccontai quello che avevo trovato nel suo iPhone mentre cercavo la foto di noi due.
"Lo sapevo!", esclamò. "L'ho sempre saputo che era una tipa folle! Che hai fatto, gliel'hai detto?".
"Oh cavolo, NO!" risposi. "Come potrei? Inoltre ammetterei di aver sbirciato nel…".
"Sì, hai ragione, domanda stupida", ammise, interrompendomi. "Le hai guardate di nuovo da quando le hai trovate la prima volta?", chiese.
"Ho fatto di più…" dissi, "…me le sono salvate sul computer".
"Ricky! Che pervertito che sei!", mi rimproverò, con finta indignazione, "Corinna è la tua matrigna…! Dai, fammele vedere!".
Accesi il portatile, andai alla cartella con tutte le foto e feci partire la galleria di foto per Barbie. Si vedeva che le piacevano le foto, perché faceva commenti tipo: "…è sexy", "…ha un corpo fantastico", e così via. Di solito mi eccitavo solo a guardare le foto, ma guardarle con Barbie, e vedere che anche a lei sembravano piacere, mi eccitò molto di più.
Una cosa che avevo dimenticato, però, era che avevo aggiunto alla cartella le foto che io avevo fatto a Corinna; così, dopo che tutte le foto dell'iPhone furono passate, si videro quelle più grandi e nitide della mia matrigna svenuta sul letto.
"Ehi, e queste?", chiese Barbie.
Sentii di doverle raccontare quello che avevo fatto, con pudore, insistendo su quanto fossi ubriaco per farlo sembrare un po' meno grave.
Dopo aver finito la storia, Barbie mi incalzò di nuovo.
"Sei proprio un porco! Ma dai, potrei aver fatto la stessa cosa anch'io dopo aver visto quelle foto di Corinna e delle sue amiche. Mi sto bagnando tantissimo a guardarle…".
"Allora perché non fai qualcosa?". Lo dissi sapendo che Barbie era il tipo di ragazza che avrebbe accettato la mia sfida.

Così Barbie si alzò, si sfilò minigonna e mutandine e si sedette di nuovo sul letto.
"Non ti dispiace se lo faccio…?", disse, mentre la mano scendeva verso la sua figa. Guardai Barbie che faceva scorrere le dita sottili sul clitoride e lungo la fessura umida. Per tutto il tempo i suoi occhi erano incollati alle immagini sullo schermo, mentre scorreva la presentazione delle foto della mia matrigna e delle sue amiche. Poi mi alzai, mi sfilai i pantaloni e la biancheria intima e raggiunsi Barbie sul letto. Ripetei le azioni che avevo fatto molte volte da solo, ma era molto più erotico masturbarsi con le immagini accanto a un'altra persona che lo stava già facendo. I miei occhi si muovevano avanti e indietro dallo schermo del computer a Barbie mentre me lo menavo. Dopo un po' lei iniziò a muovere la mano più rapidamente sul suo clitoride e a gridare: "Oh… oh sì…", mentre si portava all'orgasmo. Quella vista era troppo arrapante, e io la seguii subito nel raggiungere l'orgasmo.
Questa volta non ci fu bisogno di ripulirmi lo sperma dall'addome, perché Barbie si mosse verso di me e me lo leccò (in passato mi aveva detto che le piaceva il sapore dello sperma). Mentre lo leccava, le chiesi a cosa stesse pensando mentre veniva.
"Immaginavo di essere una delle ragazze nelle foto, di fare quello che facevano loro. Cavolo, quanto ero eccitata…", rispose.
"Beh, forse potremmo pensare a qualcosa", risposi. "Per far avverare la fantasia…".
Cominciammo a escogitare un piano per farle incontrare. Ne parlammo in dettaglio, gettando le basi per quello che avremmo fatto, e decidemmo di mettere in atto il piano il fine settimana successivo, dopo che mio padre fosse andato al lavoro.

Quel sabato sera ci sedemmo tutti a guardare la TV e salutammo mio padre mentre andava al lavoro. Poco dopo che se ne fu andato, Barbie fece scattare il nostro piano.
"Questo film è un po' noioso… vogliamo fare un gioco…?" disse.
"Che tipo di gioco?" chiesi.
"Mmmm… un gioco alcoolico", rispose lei. "Io metto un po' di musica, voi prendete i bicchieri e le bevande e andate al tavolo…".
"Oh, non so se…" esitò Corinna, forse ricordando come si era sentita la mattina dopo essere svenuta per la sbronza.
"Eddài, sarà divertente!", la incitò Barbie. "Dai, non essere pesa…".
Ci spostammo al tavolo della sala da pranzo e lì allestimmo un campo di Beer Pong, visto che tutti sapevamo cos'è e come si gioca. Volutamente non dissi a Corinna che ero un'esperto del gioco, e anche Barbie se la cavava. Ci assicurammo di fare in modo che Corinna bevesse almeno il doppio o il triplo rispetto a noi.
Nel giro di poco tempo avevamo tutti una bella sbronza e ci stavamo divertendo un mondo: scherzavamo, ridevamo, cantavamo insieme agli MP3 che stavano suonando, scuotendoci e ballando sulle nostre seggiole. Ormai eravamo mezzi stonati, con Corinna che era la più ubriaca di tutti a causa del nostro piano, ovviamente progettato per farle perdere la rigidità che altrimenti l'avrebbe trattenuta. Era ovviamente ben disposta a fare sesso con le sue amiche, ma pensai che avrebbe avuto bisogno di un po' più di alcool per andare con la compagna 18enne del suo figliastro.

Tra le canzoni della compilation, all'improvviso suonò una delle preferite di Barbie.
"Sììììì, adoro questa canzone…!" urlò lei. Si alzò, mi prese per mano e mi trascinò in salotto a ballare con lei. Ballammo la parte iniziale della canzone mentre Corinna prendeva di sua iniziativa un altro drink, poi Barbie tornò al tavolo. "Anche tu, vieni…", disse a Corinna, e trascinò in salotto anche lei. Tutti e tre ballammo quella canzone, alternandoci l'uno con l'altro. Continuammo a ballare anche durante la canzone successiva, ma i movimenti cominciarono a diventare più sessualmente suggestivi. Barbie si avvicinò a Corinna e cominciò a ballare vicino a lei, premendo il suo corpo contro quello della mia matrigna mentre si muovevano, persino strusciandosi un po' su di lei. Corinna reagì di conseguenza, assecondando Barbie mossa per mossa, e io ero lì che le incitavo.
Mentre le ragazze si muovevano, mi misi dietro Barbie e lei si appoggiò contro di me. Cominciò a strusciare il suo sedere sul mio pacco, che ormai era in piena erezione. Poi Barbie si allontanò e Corinna prese il suo posto, ripetendo la stessa mossa su di me. Corinna ci dava dentro, e si strusciava contro di me tanto quanto Barbie. Speravo che la mia matrigna non sentisse l'erezione nei miei pantaloni, ma dovevo supporre che l'avesse sentita. Non poteva non accorgersene, dal modo in cui ci si strusciava sopra. Mentre Corinna faceva questo, Barbie le andò davanti e le si appiccicò addosso. Eravamo un grande sandwich, con Corinna come salsicciotto, ed io e Barbie ci schiacciammo insieme, l'uno contro l'altra, muovendoci al ritmo della canzone.
Quando la canzone cambiò, mi allontanai per lasciare che le ragazze ballassero insieme. Corinna si stava strusciando su Barbie ora, e lei mise le mani sulle spalle della mia matrigna, poi gliele fece scorrere lungo le braccia e, infine, prendendo le mani della mia matrigna per i dorsi, gliele appoggiò sui suoi stessi seni.
Corinna si sentiva sexy mentre Barbie continuava a far scorrere le sue mani verso il basso, lungo le sue gambe. Dopo aver massaggiato per un po' i propri seni, Corinna alzò le braccia in aria mentre ballava, e Barbie sostituì le mani di Corinna con le proprie, facendole scorrere leggermente sulle colline di Corinna.
Le due continuarono a ballare così, eroticamente, fino alla canzone successiva. Presto Barbie si mise a massaggiare i seni di Corinna, mentre lei allungava la mano sulla gamba della mia ragazza e, man mano che la risaliva verso su, si portava appresso il bordo della sua minigonna. Barbie non indossava mutandine (come previsto dal nostro piano), così potei vedere il culo nudo di lei e la mano di Corinna che lo stringeva.

Il nostro piano stava funzionando alla perfezione. Nel suo stato di ebbrezza, Corinna si stava eccitando sempre di più mentre ballava con Barbie. A guardare le ragazze che ballavano, sembrava che stessero cercando di superarsi l'un l'altra, spingendosi un po' più oltre nel loro ballo sensuale. Si alternavano nelle mosse sexy, e anche Corinna si sentiva addosso Barbie. Dal modo in cui ballavano si capiva che entrambe ci stavano dando dentro e che si stavano eccitando sempre di più.
Non mi importava di non essere coinvolto, perché mi stavo godendo molto lo spettacolo che stavano mettendo in scena.

A un certo punto Barbie, sentendo che era il momento giusto, decise di andarci giù pesante: avvicinò la sua bocca a quella di Corinna, e premette le sue morbide labbra contro quelle della mia matrigna. Corinna ricambiò, e così entrambe smisero di ballare e iniziarono a limonare appassionatamente.
In quel momento mi sono sentito come un fantasma, perché credo che si fossero dimenticate della mia presenza. Continuarono ad abbracciarsi, a baciarsi, mentre le mani di Corinna raggiungevano il sedere di Barbie. Tirò su la gonna di Barbie e le massaggiò le chiappe nude mentre i loro corpi erano uniti insieme. Rimasi in disparte a guardare, non volendo rischiare di rovinare il momento che stavano vivendo. Osservai con desiderio mentre Barbie dava baci umidi sul collo di Corinna e scendeva con il viso verso la sua scollatura, per poi tornare alle sue labbra e baciarla di nuovo.
Potevo sentirle parlare tra loro, dicendo cose come: "Dio, sei così sexy…" e "Oh, che bello…". Barbie succhiava il collo di Corinna, e intanto le tirò il bordo inferiore della canottiera e gliela tolse da sopra la testa. Mi strofinai il rigonfiamento nei pantaloncini mentre guardavo Barbie baciare le spalle di nude di Corinna, dopo averle tirato giù le spalline del reggiseno. La mia matrigna allungò le mani dietro la schiena e si slacciò il reggiseno, lasciandolo cadere a terra e scoprendo le sue meravigliose tette, sulle quali Barbie si lanciò subito a leccare, baciare e succhiare i capezzoli. Ben presto, anche Corinna tolse la maglietta a Barbie e succhiò i suoi seni più piccoli, ma sodi e vivaci. Entrambe gemettero di approvazione per il lavoro di bocca dell'altra sui loro capezzoli umidi e duri.
Barbie spostò quindi Corinna sul divano e le slacciò i pantaloncini. Corinna li fece scivolare giù, insieme alle mutandine, e se ne liberò, poi aiutò Barbie a togliersi la minigonna. Corinna poi si sedette sul divano, e Barbie si mise in ginocchio tra le sue gambe, prendendo di nuovo in bocca il capezzolo di Corinna. La mia matrigna chiuse gli occhi mentre Barbie la baciava lungo il suo corpo. "Oooh… sì…" gemette, mentre la mia ragazza passava la bocca sulla sua figa. Non so se sia stato per l'alcool, o se Corinna di solito sia una chiacchierona… fatto sta che non ho mai sentito lei e mio padre darci dentro nella loro camera da letto… stavolta però lei faceva continuamente le fusa, con frasi come: "Oh sì, proprio lì…", "Mmmm… che bello…" e "Non fermarti…!".

A un tratto ne ebbi abbastanza di guardare e stare in disparte. Volevo partecipare all'azione… così mi misi sul pavimento dietro Barbie e cominciai a lappare la sua figa da dietro. Feci scorrere la lingua a partire dal suo clitoride, lungo le labbra calde e bagnate fino al suo sedere, assaporando il suo buco ad ogni risalita. affondai la mia faccia nella sua figa proprio come lei stava facendo con quella della mia matrigna.
"Oh… oh… sì… sto venendo… sto… oooohhh… oh…" gridava Corinna, mentre Barbie la faceva arrivare al culmine con la lingua.
Barbie allontanò il viso dall'inguine di Corinna e si sollevò accanto a lei sul divano. Si chinò di fronte a Corinna e ricominciarono a baciarsi. Barbie spostò quindi i suoi seni all'altezza del viso di Corinna, e lei la accontentò prendendo in bocca un suo capezzolo turgido e succhiandolo. Una delle mani di Corinna si avvicinò alla fessura di Barbie e le strofinò la figa mentre la sua bocca lavorava sul seno della mia fidanzata.
Ero sul pavimento di fronte alla mia matrigna, e guardavo il bellissimo spettacolo tra le sue gambe aperte. Sembrava diverso da quando l'avevo visto la sera in cui era svenuta. Le labbra erano gonfie adesso, e la saliva di Barbie, mescolata ai fluidi di Corinna, luccicava alla luce fioca del soggiorno. Mi avvicinai con il viso e feci ciò che avevo desiderato ardentemente la notte in cui mi trovai davanti al suo corpo nudo e privo di sensi: affondai il viso nella sua calda umidità e mi godetti il sapore dei suoi umori mentre facevo scorrere la lingua intorno alla sua fessura. Lei non mi fermò, né si tirò indietro, mentre le slinguazzavo il sesso. Lo presi come un buon segno, e divorai la sua figa come un affamato che mangia il suo primo pasto dopo una settimana. Lappai la sua figa e feci scivolare un dito dentro e fuori di lei.
Mentre divoravo Corinna, vidi Barbie alzarsi, mettersi a cavalcioni sul divano e mettere la sua figa proprio davanti alla faccia di lei. Ancora una volta Corinna cominciò a leccare la fessura di Barbie. Dal mio punto di osservazione avevo una splendida vista della mia matrigna che leccava la figa della mia ragazza, e ci stava dando dentro come una professionista. Mi misi a sedere e continuai a guardare Corinna che lappava Barbie, mentre intanto mi toglievo i pantaloncini.

Il mio cazzo duro e pulsante fu grato di essere stato liberato. Mi misi di nuovo tra le gambe di Corinna e lo guidai fino alla sua fessura. Cominciai a strofinare la cappella su e giù per la sua apertura, coprendola di umori. Non posso dire di aver mai visto la punta del mio cazzo così gonfia come in quel momento. Pareva una palla da golf.
Dopo aver inumidito la cappella, lo spinsi dentro la figa bagnata di Corinna. Scivolò facilmente all'interno, e cominciai a scopare lentamente la mia matrigna. Lo spingevo fino in fondo e lo tiravo fuori ad ogni colpo, sentendo la capocchia bulbosa violare la sua apertura andando e venendo. La figa di Corinna era sorprendentemente stretta. Per essere una che aveva quindici anni di differenza con Barbie, e presumo un bel po' di chilometraggio in più, la sua figa sembrava stretta quasi quanto quella della mia ragazza 18enne. Continuai col mio ritmo lento, gustandomi la sensazione del mio membro duro che scivolava dentro e fuori dalla figa della mia matrigna. In breve tempo, i gemiti di piacere di Barbie si fecero sempre più forti, e lei afferrò la nuca di Corinna mentre il suo corpo si irrigidiva e raggiungeva il culmine.
Dopo che il suo orgasmo terminò, Barbie si spostò di lato, lasciandomi faccia a faccia con Corinna.
Sapete, con Barbie e Corinna così concentrate su ciò che si stavano facendo a vicenda, e Barbie che in quel momento bloccava la visuale di Corinna, quella poteva essere la prima volta in cui la mia matrigna si rese veramente conto di ciò che stava accadendo tra le sue gambe. Dico questo perché, quando Corinna mi guardò inizialmente, sembrò avere un'espressione sorpresa, di shock. Il suo figliastro diciottenne la stava scopando sul divano. Se aveva qualche riserva su ciò che stava accadendo, però, questa andò via rapidamente perché quello sguardo di sorpresa non durò a lungo, sostituita da un'espressione di piacere: chiuse gli occhi e si concentrò sulla sensazione dei centimetri del mio cazzo duro che scivolava dentro e fuori di lei.
"Oh, sì Ricky… ti sento così bene dentro di me…" Corinna cominciò, gemendo. Quando le parole lasciarono le sue labbra, mi chinai e la mia bocca aperta incontrò la sua. Baciai Corinna profondamente, le nostre lingue si intrecciarono in una danza sensuale. Combattei l'impulso di accelerare il ritmo perché volevo che quel momento durasse il più a lungo possibile. Dopo aver interrotto il nostro bacio, continuai col mio ritmo lento e costante. Corinna, però, aveva altre intenzioni: mise le mani sui miei fianchi, tirandomi vicino a lei con più forza a ogni colpo. "Scopami, Ricky… oooh sì… scopami più forte…" mi disse. A quel punto iniziai a muovermi più velocemente e con più forza nella sua figa. Mi aggrappai ai fianchi di Corinna e ben presto mi ritrovai a spingere il mio cazzo in profondità dentro di lei. Sentivo il mio orgasmo avvicinarsi rapidamente, sapevo che sarebbe successo una volta aumentato il ritmo. Il mio cazzo si gonfiò per l'impeto di venire, e uscii dalla fessura di Corinna, spruzzando la mia sborra sul suo ventre e sul suo pube mentre me lo menavo su di lei. Mi sembrò di essere venuto più forte che mai, c'era un bel po' di sperma addosso alla mia matrigna.

Barbie se ne stava seduta sul divano accanto a Corinna, guardandoci scopare; dopo che fui venuto, poi, si abbassò e raccolse con le dita un po' della mia sborra da addosso a Corinna, e la leccò via. Si abbassò di nuovo e ne raccolse ancora un po', ma questa volta Corinna, per non essere da meno, prese la mano di Barbie e la guidò alla sua bocca. Leccò e succhiò lo sperma dalle dita di Barbie, una alla volta. Era una delle cose più sexy che avessi mai visto. Poi Barbie si chinò e leccò il resto dello sperma dallo stomaco di Corinna e lo condivise con lei in un bacio. Ovviamente stavano ancora cercando di superarsi a vicenda come porcaggine, e io mi stavo godendo ogni attimo di quello che stavano facendo.

Eravamo tutti accaldati e sudati dopo quel rapporto a tre, così Corinna suggerì di andare a fare la doccia tutti insieme per rinfrescarci. Eravamo stretti stretti dentro al box ma cosa ce ne fregava mai, mentre stavamo lì ripulendoci, toccandoci e sfiorandoci come se fosse la cosa più normale del mondo. Nessuno sembrò pensare due volte a quello che era appena successo, a parte il cinque che diedi a Barbie alle spalle di Corinna.
Fu la mia matrigna, a un certo punto, a tirare fuori l'argomento.
"Nessuno di voi due potrà mai raccontarlo ad anima viva!", disse. Io e Barbie accettammo di mantenere il nostro piccolo segreto. Parlammo tranquillamente di quello che era successo, di quanto fosse stato eccitante e di quanto ognuno di noi si sentisse bene dopo averlo fatto, aggiungendo particolari che erano nella mente di ognuno di noi. Barbie e Corinna, ad un certo punto, si sono complimentate l'una con l'altra per i loro corpi e per quanto fossero sexy, e io ho ammesso con Corinna che da tempo speravo di vederla nuda.
"Beh, dai, non è la prima volta che mi vedi nuda… non è vero, Ricky?", disse con uno sguardo furbetto. Mi cagai quasi addosso quando glielo sentii dire! Ma poiché non sapevo esattamente a cosa si riferisse, pensai che era meglio fare il finto fesso finché non avessi saputo cosa intendeva. "Hai trovato delle foto sul mio telefono qualche tempo fa, vero?" Corinna continuò.
Le raccontai, un po' dispiaciuto, la storia di come le avevo trovate, e mi scusai non poco per aver invaso la sua privacy.
"Come l'hai scoperto?" le chiesi.
Quando me lo disse, avrei voluto prendermi a calci. Nella mia agitazione, avevo dimenticato di disattivare il bluetooth del suo iPhone, e lei lo aveva scoperto dopo averlo trovato attivo sul suo telefono il giorno dopo. Disse che mio padre non sapeva nulla al riguardo, quindi ha pensato che non potessi essere stato che io.
"E poi…", ha detto, "…è stato eccitante, in un certo senso, sapere che le avevi viste. Io sono un po' esibizionista, mi piace mostrare il mio corpo, quindi non mi ha dato molto fastidio. Beh, dimmi… ti sono piaciute le foto mie e delle mie amiche?", chiese, conoscendo già la risposta.
"Non puoi immaginare quanto…" risposi.
"Le hai viste anche tu?". Corinna guardò poi Barbie.
"Sì, e ho pensato che fossero arrapanti", rispose lei.
"Forse, dopo, potremo farne un po' anche noi tre…" disse Corinna. Io e Barbie ci guardammo e sorridemmo.

Presi la macchina fotografica digitale e diressi le ragazze in alcune pose all'inizio. Ricreai la famosa posa di Janet Jackson dalla copertina di «Rolling Stone», con Barbie dietro Corinna e le sue mani sulle tette di Corinna, e poi le feci muovere in varie altre pose sexy. Loro si eccitavano mentre posavano per me, e a un certo punto hanno iniziato a darci dentro. Le ho fotografate in varie posizioni, da varie angolazioni, zoomando molto da vicino in alcuni scatti e allontanandomi per altri. Ho fatto diverse foto fantastiche di loro due in un focoso 69. Dopodiché si sono fermate, e ci siamo seduti tutti sul divano a guardare le foto che avevo scattato, commentando gli scatti sullo schermo, e tutti pensammo che fossero molto sexy.
Dopo aver finito di guardare tutte le foto, Corinna parlò a Barbie.
"Sai, sono venute così bene che penso che dovremmo ringraziare il fotografo per il suo lavoro…!" disse. Così Corinna e Barbie si misero davanti a me e a turno leccarono e succhiarono il mio cazzo già duro, mentre si massaggiavano i seni a vicenda. Le loro bocche calde e le loro mani che pompavano erano il paradiso sul mio cazzo. Era uno spettacolo guardare la mia matrigna mentre la sua bella bocca avvolgeva il mio palo e lo ingoiava.
Dopo aver fatto qualche giro, Barbie si intromise.
"Voglio sentire il tuo cazzo dentro di me…", mi disse, spingendomi giù sulla schiena e salendo sulla mia mazza. Barbie si muoveva su e giù su di essa, mentre Corinna stava di fronte a lei e le succhiava le tette. Barbie rimbalzò su e giù sulla mia asta per un bel po', mentre Corinna le strofinava il clitoride e muoveva la bocca facendo avanti e indietro tra la bocca di Barbie e i suoi capezzoli rigidi. Poi Corinna si sedette per un momento, restando a guardare la mia ragazza mentre mi scopava.
Corinna iniziò a toccarsi ed era sempre più eccitata mentre guardava. Voleva partecipare anche lei all'azione.
"Non tenere quella cosa tutta per te…", scherzò alla fine.
Barbie si spostò, e stavolta fu Corinna a salire a cavalcioni su di me, calandosi sul mio palo pulsante. Fu un piacere per me prendere in mano le tette di Corinna, massaggiarle, leccarle e succhiarle mentre mi cavalcava. Lei sapeva davvero come muoversi, e in breve tempo sentii arrivare un altro orgasmo. Le annunciai che stavo per sborrare, e Corinna non fece alcun tentativo di togliersi da me. Lo presi come un permesso a venire nella sua figa calda, cosa che feci subito. Sparai la mia sborra dentro di lei mentre continuava a cavalcarmi, mungendomi fino all'ultima goccia con le sue pareti vaginali.
Baciai Corinna e poi guardai dove fosse finita Barbie. Era seduta su una poltrona reclinabile di fronte al divano, con una gamba su uno dei braccioli e una mano che si lavorava febbrilmente la figa mentre l'altra si titillava i capezzoli. Si staccò e ansimò.
"È stato così eccitante guardarvi mentre lo facevate…!".

Alla fine ci rivestimmo tutti e tre, e, poiché nessuno era in grado di guidare, Corinna e io accompagnammo Barbie a casa. Abitava a una decina di minuti di distanza, quindi non ci volle molto. Dopo aver dato il bacio della buonanotte a Barbie davanti alla porta, lei si mise di fronte a Corinna e diede il bacio della buonanotte anche a lei. Un bacio della buonanotte lungo, umido e lesbico.
Una volta arrivate a casa, io e Corinna ci siamo dati il bacio della buonanotte e lei mi ha ammonito.
"Non dire a nessuno di questa notte!".
"A nessuno!", ripetei.
Andai in camera mia e mi sdraiai sul letto, ripensando a quello che era successo quella notte, e sorrisi.
Sentii la doccia avviarsi nel bagno principale e mi alzai per raggiungerla. Quando arrivai, lei era già sotto l'acqua, e mi tolsi la maglietta e i pantaloncini.
"Ti dispiace se infilo sotto anch'io?" dissi aprendo la porta della doccia.
"Non ti basta ancora, eh?", rispose lei. "Avevo dimenticato com'è fare sesso con un diciottenne. Sono sempre pronti a partire…", scherzò.
"La verità è che questa notte mi è piaciuta tantissimo e non voglio che finisca", le dissi. "So che domani le cose torneranno come prima, e volevo solo passare ancora un po' di tempo con te in questo modo…".
"Oooohh… è la cosa più dolce che abbia mai sentito…" mi disse Corinna, poi mi invitò a entrare, "…vieni, l'acqua è bella calda". Ci baciammo sotto la cascata d'acqua.
Mi insaponai e ispezionai ogni centimetro del corpo spettacolare di Corinna mentre facevamo la doccia insieme. Dopo esserci ripuliti con calma, mi inginocchiai e leccai la figa di Corinna finché non venne nella mia bocca. Lei mi ricambiò con un pompino, e io sparai il mio terzo caricatore della serata. Dopo esserci nuovamente soddisfatti, uscimmo e ci asciugammo. Ci demmo di nuovo il bacio della buonanotte e andammo nei nostri letti.

La mia ossessione per la mia matrigna si attenuò un po' dopo quella notte. Non avevo più bisogno di fantasticare su come sarebbe stato fare sesso con lei. L'avevo fatto, e aveva superato tutte le mie aspettative. Probabilmente perché si era trattato di un rapporto a tre con Barbie… ma comunque fu il sesso più bello che avessi mai provato fino a quel momento della mia vita.
scritto il
2024-07-25
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