Un favore a un anziano

di
genere
etero

Lisa era una deliziosa biondina di 18 anni, in forma e fisicamente ben messa; sembrava una giovane donna, se non fosse per la sua statura piccolina. Stava andando a casa del suo anziano vicino, il signor Guglielmi. Lisa e la sua famiglia conoscevano il signor Guglielmi da anni. Era stato a lungo il loro dirimpettaio, e li aveva aiutati in più di un'occasione quando ne avevano bisogno; da bravo tuttofare, ogni volta che c'era da riparare un tubo, o aggustare un pensile, o montare uno scaffale o cose così, il signor Guglielmi era sempre disponibile. Lisa sentiva che era una specie di zio per lei, e adorava la sua natura gentile. Col tempo, la famiglia di Lisa si era trasferita, solo qualche isolato più in là, ma erano comunque rimasti in ottimi rapporti… e ora che la sua età avanzava, era il suo turno di chiedere qualche piccolo favore. Così aveva chiesto al suo ex-dirimpettaio se qualcuno poteva passare a dargli una mano.
Lisa era vestita con la sua maglietta aderente preferita, che metteva ben in risalto il suo giovane seno procace, completata da un paio di pantaloncini che lasciavano scoperte le sue gambe lunghe, snelle e abbronzate… già, quelle calde giornate estive stavano davvero aiutando Lisa con l'abbronzatura. Ultimamente lei era stata spesso in spiaggia, indossando un sottile bikini; non aveva mai indossato un bikini prima di quell'anno, per la paura di essere troppo esposta in pubblico dopo lo sbocciare del suo fisico, ma finalmente, dopo aver affrontato e vinto le sue paure, ci si era finalmente abituata. Risultato: una splendida abbronzatura, e una Lisa un po' più sicura di sé.

Quando entrò nel corridoio, Lisa trovò il signor Guglielmi ad aspettarla sulla porta, con un sorriso affascinante sul volto. Era vestito, per qualche motivo, con maniche lunghe e pantaloni grigi da anziano, nonostante il clima caldo.
"Salve signor Guglielmi, come sta?! Che piacere rivederla…" Lisa lo salutò calorosamente.
Fulvio Guglielmi guardò la sua giovane vicina avvicinarsi, e ne osservò le forme femminili che lo sorpresero non poco, non avendola vista da diverso tempo. Camminava sfilando come una modella verso di lui, sulle sue gambe sode da adolescente, in maglietta e pantaloncini attillati, con i seni che rimbalzavano sotto il tessuto della maglietta, mentre attraversava il corridoio e si avvicinava alla porta di casa. Quando Lisa giunse di fronte a lui lo abbracciò, e Fulvio sentì i suoi seni sodi premere sul suo petto, e la cinse tra le braccia, strofinando inconsciamente la mano su e giù per la sua schiena due o tre volte, prima che l'abbraccio si sciogliesse.
"Lisa… mio dio, come sei cresciuta…!" disse Fulvio, senza rendersi conto che, mentre lo diceva, fissava il petto della sua giovane ex-vicina. "Credimi, sei bellissima!".
Lisa sorrise timidamente e attese che il signor Guglielmi spostasse di nuovo lo sguardo sul suo viso.
"Grazie mille, signor Guglielmi. Ora, dove sono le scatole che dobbiamo spostare?".
"Oh, giusto, scusami!" disse Fulvio mentre la ragazzina rimaneva in attesa. "Le scatole sono tutte di sotto, nel seminterrato. Ho solo bisogno di metterle fuori, così quelli della nettezza urbana le porteranno via. Non dovrebbe volerci molto; è solo che… sono un po' malridotto ultimamente, e non riesco più a sollevare pesi come una volta", rispose Fulvio stringendo le spalle per enfatizzare.
"È per questo che sono qui, signor Guglielmi. Andiamo…", rispose Lisa.

Seguì Fulvio giù per le scale, nel seminterrato, dove lui le indicò diverse scatole cariche di vecchi oggetti di cui doveva liberarsi.
Fulvio guardò Lisa mentre afferrava la prima scatola e si avviava su per le scale trasportandola. Osservò il suo fondoschiena mentre si sollevava ad ogni gradino, notando quanto fosse stretto e sodo… notò come la stoffa dei pantaloncini avvolgesse le sue chiappette sode e, avendo la possibilità di fissarle, osservò come si muovevano di un ondeggiamento naturale mentre lei saliva le scale, finché non arrivò al pianerottolo e posò la prima scatola all'esterno, per poi tornare giù per le scale, con i seni che rimbalzavano allegramente dentro la maglietta a ogni gradino che scendeva.
Lisa sembrava ignara degli sguardi di Fulvio, prestando poca attenzione al vecchio amico di famiglia mentre ripeteva il compito con un'altra scatola. Man mano che Lisa procedeva nel compito, rallentava leggermente a causa della stanchezza, il ché dava a Fulvio il tempo di osservare il suo bel sedere che ondeggiava su ogni gradino mentre saliva.
Ben presto Lisa, anche con l'aiuto del suo anziano ex-dirimpettaio, riuscì a spostare tutti gli scatoloni. Un leggero strato di sudore le aveva coperto la fronte. Sollevò la parte inferiore della maglietta per asciugarsi la fronte, sotto lo sguardo di Fulvio, rivelando un ventre piatto e teso, oltre alla parte inferiore del reggiseno sotto, prima di rimette di nuovo giù la maglietta.

Sorrise quando incontrò gli occhi del signor Guglielmi.
"Fiuuu…! Tutto fatto. Posso fare qualcos'altro?".
"Oh no, cara, è tutto qui. Grazie per il tuo aiuto, è un piacere vederti lavorare… cioè, beh, voglio dire… ehm…".
"Cosa c'è, signor Guglielmi?" chiese Lisa, incuriosita dal balbettìo di Fulvio.
"Beh, Lisa, il fatto è… ecco, sarò onesto con te… è da tanto tempo che non vedo un corpo di donna, soprattutto uno bello come il tuo. Spero che tu non abbia pensato che mi stessi comportando da vecchio bavoso quando ti ho guardata…".
"Davvero? Oh no, si figuri, non me ne sono nemmeno accorta! Ahahah… lei pensa davvero che io abbia un bel corpo?", chiese Lisa, e inconsciamente fece scorrere le mani lungo i suoi fianchi, poi su per l'addome e lo stomaco.
"Oh sì, Lisa… sei davvero cresciuta, e molto, molto bene. Senti, mi chiedevo se potessi farmi un favore…? Ehm, cioè… no, no, lascia perdere. Non dovrei nemmeno chiedere una cosa del genere. Mi dispiace…".
Lisa fece una pausa, poi osservò il vecchio distogliere lo sguardo, mentre si allontanava goffamente, borbottando un po' confuso.
"Su, mi dica, signor Guglielmi. Lei ci ha aiutati così tante volte… che tipo di favore posso farle? Davvero, posso provare ad aiutarla…".
"No, Lisa. Non avrei dovuto dire nulla… è solo che, quando ti ho vista vestita così, oggi, mi sono reso conto di quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho potuto ammirare il corpo di una bella donna…".
"Beh, grazie, credo… non me n'ero mai accorta, ma… beh, cosa c'è?" Lisa insistette.
"Oh… ecco, ora mi sento stupido! Dannazione… no, era solo che speravo… che magari potessi mostrarmi qualcosa di più di te… sai, magari in intimo, o un costume da bagno, o qualcosa del genere… così, per ricordarmi e apprezzare com'è fatta una donna…".
"Oh, signor Guglielmi… non so… è un favore un po' diverso da quello che mi aspettavo… cioè… ehm… io sono un po' timida, sa… e poi non ho proprio nessun tipo di biancheria intima come quella che, sa, agli uomini piace vedere addosso alle donne…".
"Va bene, Lisa, è tutto okay. Ti prego, dimentica che ti abbia detto qualcosa del genere, non avrei dovuto nemmeno chiederlo… mi dispiace, ora penserai di me che sono un vecchio sporcaccione…".
"Oh, non si preoccupi! In realtà mi ha fatto piacere. È solo che non ho niente del genere. Forse, non so, non sarà molto diverso dal mettersi un costume da bagno. Sa, ho iniziato a indossare il bikini quest'estate… e ora che mi ci sono abituata, beh, diciamo che mi piace…".
Fulvio Guglielmi sorrise di nuovo timidamente.
"Penso una ragazza come te dovrebbe comunque averla, qualcosa del genere… sai una cosa, Lisa? Potrei farlo io per te. Ti piacerebbe avere qualcuno di quei completini? Ti dirò: per tutto il duro lavoro che hai fatto qui per me, posso comprartene io qualcuno".
"Mmmm… credo di sì, signor Guglielmi", cinguettò Lisa. "Le scriverò le mie misure; in effetti stavo pensando di comprarne qualcuno prima di partire per l'Università l'anno prossimo, ma non sapevo se o quando li avrei indossati…".
"Beh, se ti compro qualcosa di… insomma… di buon gusto, forse potresti fare da modella per me qui, solo per qualche minuto, e poi sarà tutto tuo", suggerì Fulvio.
Lisa inclinò la testa da un lato, pensando alla proposta. Era un po' strano, pensò; il vecchio signor Guglielmi le aveva appena chiesto di fare da modella di lingérie per lui. Se l'avesse detto qualcun altro che non fosse lui, probabilmente l'avrebbe denunciato e fatto arrestare. «Immagino che debba sentirsi davvero solo. E sono passati anni da quando la signora Guglielmi era viva…», pensò. Beh, quanto poteva essere brutto? La maggior parte della lingérie copriva più del suo bikini, alcuni anche più di quello che indossava ora.
"Beh, credo che sarebbe bello avere un completino o due, signor Guglielmi, quindi… perché no?!".
"Allora d'accordo! Sceglierò qualcosa per te; consideralo come un mio regalo per l'Università!".
"Affare fatto!".
Lisa cercò una penna sul tavolo, la trovò e scribacchiò le sue misure su un blocco per appunti. Il signor Guglielmi le sorrise, un po' impacciato, poi le offrì del tè.
"La ringrazio, signor Guglielmi, ma ora devo proprio andare".
Lisa si voltò e tornò su per le scale. Fulvio la seguì a ruota, osservando ancora più da vicino il suo delizioso fondoschiena.
"Grazie ancora per avermi aiutato a spostare quella roba oggi…" le disse Fulvio, quando arrivò al pianerottolo superiore.

Lisa abbracciò il signor Guglielmi e si avviò verso la porta. Mentre si chinava per infilarsi le scarpe, Fulvio intravide la parte superiore del suo seno sodo e pieno. Quando Lisa si alzò, Fulvio distolse rapidamente lo sguardo e guardò la sorridente ragazzina che salutava e usciva dalla porta.
Fulvio si avvicinò al tavolo dove Lisa aveva annotato le sue taglie. Sorrise tra sé e sé e la immaginò di nuovo. «Che splendore…», pensò.
Lisa si allontanò, pensando all'accordo appena preso con il signor Guglielmi. Si stupì del modo buffo in cui era venuta fuori, ma poi si ricordò di tutte le volte che si era seduta sulle ginocchia del signor Guglielmi quando era venuto agli eventi di famiglia. «Se posso aiutarlo un po', ne varrà la pena», pensò. Una cosa abbastanza innocua, in fondo.

Il giorno dopo, Fulvio si recò in un negozio di lingérie davanti al quale era passato molte volte, ma in cui non era mai entrato. Si rese conto di essere un po' nervoso mentre varcava l'ingresso, asciugandosi le mani sui pantaloni.
"Salve signore, si accomodi…!", una giovane donna dietro la cassa lo accolse calorosamente quando entrò. "In cosa posso aiutarla?", gli chiese.
"Beh, vorrei comprare dei completini sexy per un'amica…". Fulvio rispose, tirando fuori il foglio con la taglia di Lisa.
"Oh… sì, abbiamo molte cose di questa taglia. Venga, mi segua". La donna lo condusse verso una serie di scaffali e gli mostrò uno scaffale pieno di lingérie. "Dia pure un'occhiata, e mi faccia sapere se ha bisogno di aiuto…" disse allegramente, poi tornò verso la cassa.
Fulvio esaminò lo scaffale e trovò alcuni capi che secondo lui sarebbero stati benissimo addosso a Lisa. Per prima cosa tirò fuori una vestaglietta bianca abbastanza opaca, abbinata a un paio di mutandine altrettanto opache. Fulvio non voleva esagerare, quindi tenne entrambi gli articoli. La vestaglietta scendeva sul ventre come una maglietta corta, e le mutandine sembravano coprire tutto anche dietro. Sembrava un abbigliamento convenzionale, non troppo audace… qualcosa che Lisa gli avrebbe almeno mostrato se l'avesse indossato come modello. Non voleva rovinare tutto e dare l'impressione di essere troppo inquietante. Ma comunque, forse avrebbe provato altre cose, se lui le avesse comprate.
Fulvio continuò a cercare e alla fine trovò un reggiseno di pizzo che sembrava essere della sua taglia. Quando lo sollevò, notò che il tessuto bianco era un po' trasparente in piena luce. «Aaaahh, perfetto», pensò. «Si abbinerà bene alla sua abbronzatura».
Fulvio continuò a cercare. Trovò un paio di mutandine abbinate che apparivano un po' trasparenti sul davanti; notò il perizoma sul retro che le collegava e cercò di immaginare le chiappe sode di Lisa che inglobavano il cordoncino e si mostravano quasi completamente se si fosse girata con queste. Poi l'uomo chiese alla commessa qualche altro articolo da abbinare al completo. La commessa scelse doverosamente reggicalze, calze e bretelline da abbinare a ciascuno di essi. Fulvio acquistò gli articoli e tornò a casa, quasi passando con il rosso mentre cercava di immaginare come sarebbe stata Lisa indossandoli.

Il giorno successivo, Lisa si presentò di nuovo nel pomeriggio. Era un'altra calda giornata estiva, quindi era vestita con la solita maglietta attillata e i pantaloncini che mettevano in mostra le sue gambe abbronzate. Fulvio la salutò sulla porta e la accolse all'interno.
I due completini erano stati separati e messi in sacchetti sul tavolo della cucina.
Una volta che Lisa fu entrata, Fulvio si dedicò a preparare un tè per entrambi, mentre ascoltava il racconto di Lisa sulla sua serata con gli amici.
Dopo che si furono entrambi seduti, il vecchio non riuscì più a trattenersi e decise di consegnarle il suo regalo. Le diede la borsa contenente la vestaglietta e le mutandine più morigerate, complete di calze e giarrettiera. Guardò Lisa mentre apriva nervosamente la borsa e tirava fuori la lingérie.
"Oh, grazie, signor Guglielmi!". esclamò Lisa aprendo la borsa. Vide il completo e lo strinse a sé. Si rese conto che non sarebbe stato così rivelatore quando l'avrebbe indossato, e in effetti restò vagamente delusa, ma comunque molto eccitata.
"Vuoi provarlo?" chiese Fulvio. "Voglio dire, non sei obbligata a farlo, ma se non ti sta bene, sai, perlomeno posso farmelo cambiare…".
"Oh, credo di sì. Voglio dire, non ho mai indossato una cosa del genere prima d'ora, ma suppongo che non mi metta in mostra molto di più di quanto non facciano i pantaloncini e la maglietta che ho addosso in questo momento, quindi… beh, perché no?", disse lei, e abbozzò.
"Sarebbe bello, Lisa. Perché non vedi come ti sta, allora? Mi piacerebbe vederti con questo completo addosso!", Fulvio fece un gesto verso il bagno.
"Okay, ora lo provo…" Lisa cinguettò, e portò la borsa con sé in bagno.

Una volta indossata la nuova tenuta, a Lisa piacque l'aspetto, e notò come il suo seno, già bello pieno, fosse spinto in su dal corpetto della vestaglia. Fu un po' una sorpresa per lei, visto che il suo bikini non lo faceva. I capezzoli erano ben coperti, ma il materiale metteva davvero in evidenza le tette. Spostò lo sguardo verso il basso, e notò che le mutandine coprivano quasi quanto i suoi pantaloncini estivi. L'unica differenza era che ora c'era un solo strato tra il suo corpo nudo e l'abbigliamento. Le mutandine le calzavano perfettamente e le stringevano sul davanti; il suo sedere riempiva la parte posteriore e, pur non rivelando molto, esaltava pienamente la forma di ogni natica.
Lisa indossò le calze e il reggicalze. Sentiva che aggiungevano un altro strato, e in effetti coprivano un po' di più. «È piuttosto sexy…» pensò, sentendosi un po' come la maîtresse di qualche vecchio romanzo ambientato nel Far West.

Fulvio aspettava pazientemente sul suo divano, riuscendo a malapena a contenersi. Sentiva i rumori degli indumenti che scivolavano sulla pelle di Lisa all'interno del bagno, e poteva solo immaginare la scena che si svolgeva all'interno.
Finalmente sentì la porta del bagno aprirsi, e vide la testa di Lisa sbirciare da dietro l'angolo.
"Signor Guglielmi… non sono sicura di questo; voglio dire, io… ehm… è solo che… ehm… sa…".
"Va bene, Lisa, sono sicuro che stai benissimo. Se non ti sta bene dovrei restituirlo, ma ti capisco. Però sono sicuro che ti sta bene. Mi lasceresti vedere come ti sta?".
"Beh… cioè, va bene…". Lisa cominciò a pensare che forse non era una grande idea: Fulvio non era certo l'uomo per cui pensava di fare da modella di lingérie… ma comunque era un tipo così gentile, un anziano così tranquillo. Se c'era qualcuno che poteva apprezzarla, quello era lui.
«Beh, vada come vada…!» Lisa si disse, e uscì dalla porta per andare in soggiorno.

Fulvio guardò Lisa uscire timidamente dal bagno indossando il completino. Non poteva credere ai suoi occhi: era davvero incantevole! La parte superiore dei suoi bellissimi seni, spinta in alto, era chiaramente visibile, come il delizioso solco tra le sue giovani tette piene, mentre, leggermente più in basso, l'impronta dei capezzoli di Lisa spingeva contro il tessuto sottile, modellandolo. Continuò a far scorrere lo sguardo verso il basso, sul ventre piatto e sui fianchi sottili di Lisa, per lo più coperti dal tessuto, che però si sollevava di un paio di centimetri sull'ombelico. Fulvio notò la pelle abbronzata che aveva intravisto il giorno prima, quando Lisa si era asciugata il sudore dalla fronte. Continuò a fissare le mutandine di Lisa e ancora più in basso; la sua timidezza le aveva fatto tenere le mani unite, impedendo al suo sguardo di fissarle l'inguine. Fu allora che Fulvio si rese conto di averla fissata in modo forse troppo insistente, e alzò lo sguardo verso il viso di Lisa. Notò che lei timidamente gettava gli occhi verso il basso, come se aspettasse la sua approvazione.
"Lisa… cielo, che bella…" Fulvio esclamò, "…voglio dire, quel completino ti sta benissimo, è perfetto su di te".
"Davvero, signor Guglielmi? Voglio dire, non ne ero sicura…". Mentre Lisa iniziava a parlare, le sue mani si allontanarono dal davanti e si spostarono più sui fianchi. Si avvicinò lentamente a Fulvio. L'anziano guardò ancora una volta verso il basso; le sue mutandine erano ben riempite e non rivelavano molta pelle, ma Fulvio notò quanto fossero perfette le forme della ragazza, e fissò direttamente la sua zona vaginale. Gli sembrò di scorgere il contorno delle labbra della figa attraverso la stoffa, ma evitò di fissare troppo a lungo. «È perfetta…!», pensò.
Lisa fece una lenta piroetta nel suo completino, come se lo stesse indossando su una passerella di moda. Fulvio la osservò mentre si girava, e vide come le mutandine tenevano ferme le sue chiappe sode mentre si girava. Poi lei completò il suo giro e, un po' incerta su cosa fare dopo, rimase ferma.
"Beh… sono sicuro che il ragazzo che riuscirà a vedere questo sarà molto fortunato".
"Grazie, signor Guglielmi", Lisa sentì il viso arrossire un po' per il complimento.
"Bene, fammi vedere come ti sta. Cammina su e giù, prova a fare un paio di giri…", suggerì Fulvio, che voleva tenerla in questo stato il più a lungo possibile. Lisa lo fece, e ad ogni minuto che passava nel suo nuovo abbigliamento diventava sempre più sicura di sé. La rendeva davvero sexy, senza con questo mettere in mostra granché. Fulvio non le toglieva quasi mai gli occhi di dosso, e Lisa, sebbene all'inizio ne fosse intimorita, ora si era abituata ai suoi sguardi di apprezzamento, e anzi cominciavano anche a lusingarla. Lei cominciò a dondolare un po' nella sua andatura, come se stesse davvero camminando su una passerella, e si girò e piroettò davanti a lui. Fece un'altra corsa su e giù per il corridoio, fermandosi ogni volta un po' più vicino a lui, fino a sfiorarlo col sedere.
Alla fine Lisa si fermò e si girò verso il signor Guglielmi, ridendo con lui della sua imitazione di una top model.
"Credo che tu possa farlo di professione, se devo dire la verità. Sei davvero in grado di riempire bene l'abito, e sai anche fare la passerella!" Fulvio si complimentò con lei.
"Grazie, signor Guglielmi… cioè, confesso che è divertente", rispose Lisa, ancora un po' arrossita per i movimenti.

"Sai, ho preso anche un altro completino per te, che potrebbe piacerti. È un po' più audace, quindi puoi provarlo adesso o più tardi, ma credo che ti renderà molto sensuale". Lisa guardò Fulvio. "È qui, sul tavolo. Lascia che te lo prenda", Fulvio recuperò l'altra borsa. Lisa rimase in attesa, improvvisamente un po' più nervosa mentre lo guardava. "La commessa del negozio ha detto che si abbinano tutti bene, così li ho comprati. Ecco, ora sta a te… ma se vuoi provarli adesso, faresti un grande favore a un povero vecchietto".
Lisa prese la borsa da Fulvio e guardò dentro per trovare un altro set di reggiseno e mutandine. Era quello il tipo di lingérie che desiderava davvero… ma le sembrava troppo scollata per essere provata davanti al signor Guglielmi.
"Portali di là, Lisa, provali e vedi se ti piacciono. Se ti senti a tuo agio, allora vieni fuori…" le disse.
Lei annuì leggermente e portò gli oggetti in bagno.

Una volta rientrata in bagno, Lisa sollevò il reggiseno e le mutandine e notò che erano notevolmente più piccoli e più trasparenti del completino che indossava. Slacciò il reggicalze e si sfilò la vestaglietta bianca e le mutandine più pudiche. Fissò di nuovo il completo davanti a sé, contemplando la sua natura più provocante.
«Assomiglia un po' al mio bikini…», pensò Lisa osservando la lingérie che aveva davanti. Notò che il perizoma era molto più stretto degli slip che si era appena abituata a indossare. Tuttavia, pensò che avrebbe potuto almeno provarlo. Non era necessario che uscisse dalla stanza.
Lisa indossò il reggiseno e se lo aggiustò addosso. Sembrava calzarle perfettamente, e anch'esso aveva l'effetto di sollevarle le sue tette già sode e di tenerle in sù come se fossero su uno scaffale. Poi si fece scivolare le mutandine addosso, e sentì il filo tirare tra le chiappe. Notò quanto il sedere le sarebbe rimasto esposto con esse. «Mmmm… forse è meglio che non dìa troppo le spalle al signor Guglielmi, con queste…» pensò Lisa, non ancora pronta a esibirsi troppo. Non guardò in basso per vedere quanto fosse stretta la parte anteriore delle mutandine, e, dato che lo specchio del bagno era alto solo fino alla vita, non poté rendersi conto di quanto di lei davvero rivelasse.
Lisa tirò su le calze, e tirò il reggicalze intorno alla vita. Anche se non era molto, questo sembrava aumentare la sua sensazione di indossare qualcosa in più, e a parte questo, il look le piaceva abbastanza.
Se Lisa avesse guardato davvero il suo abbigliamento, invece che attraverso lo specchio e le luci soffuse del bagno, avrebbe potuto notare che il reggiseno e le mutandine erano decisamente traslucidi, e i suoi capezzoli rosa erano piuttosto visibili attraverso il tessuto. Avrebbe potuto notare che i suoi sottili peli pubici biondi trasparivano e facevano capolino al di sopra del bordo del perizoma.
Incerta se dovesse sfilare o meno con quel completino, Lisa sentì il signor Guglielmi chiederle se tutto le stava bene.
"Sì, signor Guglielmi… o almeno credo…".
"Beh, se ti va di venire fuori, vedremo di accertarcene…", lo sentì rispondere.
«È così dolce…», pensò, «…in fondo credo che non ci sia nulla di male nel mostrargli il completino. Voglio dire, l'ha comprato lui. È un po' più scollato del bikini, ma cioè, qui c'è solo il signor Guglielmi. Che male può fare?!…».
"Va bene, signor Guglielmi, credo che ora uscirò…", disse Lisa.

Aprì lentamente la porta e poi di nuovo, con una lieve esitazione, l'adolescente varcò l'uscio per trovare il vecchio ex-dirimpettaio seduto sul suo divano. Quando uscì, notò un'istantaneo interesse nei suoi occhi.
Appoggiato allo schienale, Fulvio non poteva credere alla sua fortuna mentre guardava Lisa uscire dal bagno con il completino più sexy che potesse immaginare, e che metteva in mostra quasi tutto quello che c'era sotto. Quando entrò nel salotto ben illuminato, la stoffa semitrasparente non nascose i suoi seni pieni, esaltandoli. Fulvio notò i capezzoli rosa delle tette grandi e rotonde di Lisa mentre lei avanzava lentamente, col seno che ondeggiava leggermente con i suoi passi. Il pizzo nascondeva qualcosa, ma Fulvio poté intravedere esattamente la forma e le dimensioni delle tette. Guardò ancora più in basso, sul ventre piatto, e questa volta notò che le mani di lei erano sui fianchi e non coprivano il pube.
Fulvio vide anche, tramite le mutandine parzialmente trasparenti, come il tessuto coprisse a malapena la vagina. Lisa si avvicinò ancora di più, con lui che continuava a fissarla. «Non deve accorgersi quanto riesco a vedere di lei…», pensò, e si rese conto che la luce fioca del bagno probabilmente l'aveva tratta in inganno prima che uscisse. Il suo sguardo scese verso il basso, a notare i radi peli pubici biondi della ragazzina che spuntavano dal bordo superiore delle mutandine. Sicuramente Lisa non si era nemmeno resa conto di quanto audace fosse.
Le calze, poi, aggiungevano un elemento sexy e intrigante.
Lisa, avvicinandosi, si fermò. Non sapendo cosa fare, si inclinò su un fianco e si piegò su un ginocchio, con l'intenzione di mettere in mostra le calze e il reggicalze.
"Lisa… sei fantastica… voglio dire, non sai quanto questo possa far piacere a quest'uomo anziano. Posso chiederti di sfilare per me?".
"Signor Guglielmi… ehm… vede…" Lisa esitò, ricordando quanto quelle mutandine le lasciassero scoperto il culetto, "…in realtà non c'è molto lì dietro per coprirmi… mi dispiace, non sono sicura…".
"Oh, tranquilla, non fa niente… era giusto per vedere come ti stava…".
Lisa rifletté per un secondo, poi pensò tra sé e sé: «…Beh, cosa ci sarà mai di male…», e prima di rendersi conto di quello che stava facendo, aveva già completato una rotazione e ora era di nuovo di fronte al signor Guglielmi.
Fulvio non era preparato a quella piroetta, ma vide abbastanza per rendersi conto di aver appena visto il più bel culo dela sua vita a pochi metri dai suoi occhi.
"Dai, Lisa… non sono riuscito a capire se ti sta tutto come si deve, da quella giravolta…".
Lisa esitò ancora, poi pensò: «…Al diavolo!» e lentamente ruotò il corpo, facendo qualche passo allontanandosi dal signor Guglielmi. Sapeva che ora lui poteva vedere la quasi totalità del suo sedere e rimase di spalle a lui, un po' per l'imbarazzo e un po' perché non sapeva cosa fare dopo.

Fulvio era ora in grado di godere della visione completa del culo praticamente nudo di Lisa. Non riusciva a trovare un solo difetto in quelle due chiappette sode. Seguì la stoffa che saliva dal solco tra le gambe, spariva tra le natiche e riappariva sopra di esse. Si godette lo spettacolo di quel culo perfetto a pochi metri da lui.
"Lisa, è bellissimo…!".
Non sapendo se il signor Guglielmi si riferisse al vestito o al suo sedere, Lisa si girò nuovamente di fronte a lui.
"Oh, grazie, signor Guglielmi… non ero sicura di come fosse lì dietro; cioè, non riuscivo a vedermi bene…".
"No, Lisa, fidati, è perfetto… perfetto! Grazie per avermelo mostrato".
Lisa rimase in piedi mentre Fulvio osservava le sue forme. Lei sembrò rilassarsi un po', mentre lui rimaneva seduto a guardarla. Ben presto cominciò a godere degli apprezzamenti di lui, e sentì un caldo tepore invaderle il corpo. Era davvero una bella cosa, per lei, essere apprezzata così. Lui stava godendo della sua presenza, pensò, e in fondo un po' anche lei. «Non è poi così male…», pensò. In spiaggia aveva già sperimentato gli sguardi fissi dei maschi, ma qui era molto più confortevole, era come se stesse aiutando qualcuno a guarire. Il signor Guglielmi era un uomo maturo e gentile, e se riusciva a dargli un po' di piacere, non era poi così grave.
"Prova di nuovo a fare la passerella, Lisa. Vedi se te lo senti bene quando ti muovi…" chiese Fulvio. Lisa concordò, e rifece la stessa camminata di prima su e giù per il corridoio, girandosi alla fine e tornando indietro. Fulvio ne approfittò, fissando il suo culo perfetto che rimbalzava a ogni passo mentre lei si allontanava, e poi le sue tette che sobbalzavano quando lei tornava verso di lui.
Lisa sentì Fulvio applaudirla, e, dopo un giro su e giù per il corridoio, riprese ad ondeggiare i fianchi e a muovere un po' le braccia, come se stesse ballando.
Continuò a fare la passerella, avvicinandosi ogni volta al signor Guglielmi seduto sul suo divano. Mentre girava lo sfiorò e, dato che il suo sedere era quasi nudo, Fulvio poté vederlo a pochi centimetri dalla sua faccia.

L'anziano uomo guardò Lisa che si avvicinava di nuovo a lui e alzò la mano. Mentre Lisa si girava, la mano di lui le sfiorò l'intera larghezza della chiappa.
"Oooohh…" Lisa sobbalzò un po', non rendendosi conto di quanto si fosse avvicinata. Si fermò e si girò verso il signor Guglielmi, a un metro circa da lei, nella sua posizione seduta… ma a ogni passo che faceva, le sembrava che lui si rilassasse e si godesse la sua esibizione. A dire il vero, anche Lisa pensava che lo spettacolo gli piacesse; non le dispiaceva nemmeno tanto ormai che quasi tutto il suo sedere fosse così visibile. Vedeva l'effetto che faceva al signor Guglielmi, e sentiva che era un favore a un uomo anziano che non avrebbe mai potuto ottenere altrove.
Ora si trovava di nuovo frontalmente al signor Guglielmi, un po' affannata per aver sfilato su e giù per il salone.

Intuendo che Lisa sarebbe stata forse disposta a mostrare di più se lui avesse insistito, Fulvio decise di provarci.
"Sai, Lisa… quello che stai facendo per me è bellissimo… ma sono passati tanti anni dall'ultima volta che ho visto un corpo femminile come il tuo. Non è che ti sentiresti a tuo agio a mostrarmi un po' di più, di te? Prometto che non farò nulla, ma il tuo corpo è così perfetto. Sarebbe solo un segreto tra noi due…".
Lisa fu quasi tentata di scappare via, ma rimase immobile. Cosa le stava chiedendo, in fondo, il vecchio signor Guglielmi? Di lasciarlo guardare mentre lei stava lì nuda? Quello che era iniziato come un piccolo favore nel provare i vestiti che lui comprava, si stava trasformando in questo.
"Ehm… signor Guglielmi… vuole dire che vorrebbe vedermi più… cioè… nuda? È… un po'… strano, non crede?".
"D'accordo, scusami, mi dispiace di avertelo chiesto… ma… beh, credo che sarebbe un privilegio per me, come credo che lo sarebbe per qualsiasi uomo… dio, sei una ragazza così bella…" rispose Fulvio, seduto e timoroso di muoversi a causa dell'erezione nei pantaloni, "…e se potessi farmi questo favore, non lo dimenticherei mai. Magari solo il tuo top, se la cosa non ti mette troppo a disagio… ti va?".
Lisa rimase confusa. Non era mai stata nuda davanti a un uomo. Un completino sexy era una cosa, pensò, in fondo era paragonabile a un bikini un po' più audace… ma questo era completamente diverso. Comunque il signor Guglielmi si stava dimostrando così gentile, non pretendeva nulla da lei e non si stava comportando mai sopra le righe… e poi, chissà se avrebbe mai trovato un'altra donna. Davvero, era così importante? Certo, era abbastanza strano pensare che lui volesse vederla nuda, «…però…», pensò lei, «…se mai ci sia qualcuno davanti al quale stare nudi senza problemi, la persona che mi farebbe meno paura sarebbe proprio il signor Guglielmi».
"Beh, suppongo che…", e con questo Lisa allungò la mano dietro di sé, cercando il gancetto del reggiseno prima di riuscire a liberarsene. Fulvio la guardò con trepidazione, chiedendosi se lei gli avrebbe davvero mostrato le sue tette, se Lisa si sarebbe davvero tolta il reggiseno, mostrandogli i suoi seni perfetti… o se lo avrebbe tentato in quel modo, per poi cambiare improvvisamente idea! No, forza Lisa, continua… ci siamo quasi… basta che lo slacci… ecco… una volta tolto il fermaglio, lo farà.
La ragazzina esitò un attimo, pensando a ciò che stava per fare: mostrare le tette al vecchio signor Guglielmi. «È davvero corretto? Voglio dire, è come uno zio per me…» pensò Lisa, prima di rendersi conto che le attenzioni che lui le dava la facevano davvero stare bene.
Mentre la chiusura si sganciava, e il reggiseno si appoggiava sulle sue tette sode, Lisa alzò lo sguardo verso quell'uomo maturo seduto davanti a lei sul divano, che la fissava in attesa. Osservò i suoi occhi che puntavano senza ritegno il suo petto. «Bene, eccoci…» pensò Lisa, poi si scrollò il reggiseno dalle spalle. Mentre le scivolava lungo le braccia, i suoi grandi e perfetti seni si liberarono e sobbalzarono leggermente.
"Santo cielo…!" Fulvio sussultò, quasi pronto a esplodere perché quella dea adolescente aveva esaudito la sua richiesta, e ora si stava godendo la vista delle sue tette nude nel suo stesso salotto. Lisa rimase immobile, incapace di rispondere al suo sguardo, ma sentì i capezzoli irrigidirsi perché sapeva che lui li stava fissando con attenzione. Nessuno disse nulla per lunghi istanti: Lisa rimase immobile mentre Fulvio la fissava, senza battere ciglio, mentre guardava i suoi seni giovani e perfetti. Notò le piccole lentiggini sul petto, e le seguì lungo la pelle bianca e cremosa dei seni, fino ai capezzoli rosati che ora si ergevano rigidi all'estremità di ciascun seno. Lisa si mosse leggermente e i suoi seni tremolarono un po'.

Alla fine Fulvio distolse lo sguardo e alzò gli occhi su Lisa, che cercava la reazione di lui.
"Lisa… oddìo, sono magnifici… non riesco a credere a quanto siano perfetti…".
"Le piacciono davvero, signor Guglielmi?", chiese lei, poi prese ogni seno con la mano, sollevandolo, mentre Fulvio faceva cenno di sì. Lisa li lasciò cadere di nuovo, e la loro consistenza soda li riportò rapidamente al loro posto.
"Sì, Lisa, sono incredibilmente perfetti".
Mentre Fulvio la fissava, Lisa si abituò pian piano a stare in topless, lasciando che l'anziano uomo la guardasse. Dovevano essere passati minuti, ma Lisa si sentiva a suo agio pur sapendo che lui continuava a scrutarla tutta.
Fulvio, percependo che la ragazzina era ormai a suo agio, spinse un po' più sul gas.
"Non immagini quanto questo significhi per un uomo anziano come me, Lisa… ma se potessi mostrarmi un po' di più di te, sarebbe il paradiso. Te la sentiresti… insomma, sai… di farlo per questo povero anziano signore che ti implora? Per favore…".
Lisa guardò gli occhi caritatevoli del signor Guglielmi. Non era sicura di essere capace di spingersi fino al punto che lui voleva, ma il fatto di sentirsi ormai a suo agio in quel salotto le aveva ormai fatto abbassare la guardia. E poi, aveva sentito un po' di umidità nelle mutandine, mentre si mostrava al signor Guglielmi. Gli aveva già esibito il suo sedere praticamente nudo e le sue tette… mostrargli anche la figa sarebbe stato un problema così grave?

Senza rispondere, Lisa si piegò, tolse il reggicalze e slacciò ogni calza. Lentamente, le srotolò una dopo l'altra e le tolse. Si rimise dritta e fissò il suo anziano vicino.
"Vuole che tolga anche queste, signor Guglielmi?" gli chiese, indicando le sue mutandine.
"Sì, Lisa… ti prego…".
Lei rimase in attesa, di fatto stuzzicandolo, mentre lasciava cadere lentamente le mani sui fianchi.
Fulvio non riusciva a credere alla sua fortuna. Stava davvero per vedere la zona più intima di Lisa a pochi passi da lui?
La ragazzina si rialzò e sollevò le mani sui fianchi sopra le mutandine. Guardò Fulvio, che ora era completamente sporto in avanti sul cuscino del divano… poi fece scivolare piano le mani verso il basso e tirò con sé il bordo del perizoma. Lentamente le mutandine scivolarono giù, e la parte superiore dei peli pubici ora si intravedeva, mentre lei continuava a tirarle giù lentamente, stuzzicandolo. Il ciuffetto peloso era ora in piena vista, visibile, e Fulvio si sforzava di vedere le labbra esterne della sua vagina. Lisa le calò ancora, finché le scivolarono lungo le gambe flessuose, portando la sua vagina alla piena vista di Fulvio.
Per poco il povero anziano non si sparò nei pantaloni quando ebbe la prima visuale di quella figa perfettamente modellata davanti a lui. Lisa non era depilata, ma lui riuscì comunque a notare le labbra della sua figa attraverso il rado pelo biondo.

Con un piccolo passo, Lisa saltò fuori dalle mutandine ormai sul pavimento e allargò leggermente le gambe, permettendo alle labbra della vagina di aprirsi e agli occhi di Fulvio di vedere meglio il suo delizioso sesso.
"Oh, cielo…!" Fulvio ansimò, mentre riusciva a malapena a parlare.
"Le piace, signor Guglielmi?" chiese Lisa. "Non ne sono mai stata sicura. Forse è un po' troppo pelosa, ma non sapevo cosa farci".
"Lisa, è… wow! Sono senza parole! Ti adoro, grazie mille per questo… è… oh, santo cielo!".
La ragazzina rimase in piedi, permettendogli di fissarla completamente. Mentre lui allungava il collo, lei avanzava lentamente, passo dopo passo, fino a fermarsi a un paio di passi da lui.
"Sa, signor Guglielmi, ho sempre pensato di depilarla. Cosa ne pensa?".
"Oh… sai, io tagliavo i capelli quando ero nell'esercito, e in tutti questi anni, radendomi, ho acquisito una notevole pratica… se proprio vuoi depilarla, posso aiutarti…" le disse Fulvio, pensando arditamente di poter toccare quella giovanissima dea.
"Mi farebbe piacere. Solo che non sono mai stata sicura di cosa fare".
"Beh, io lo so. Seguimi…", rispose Fulvio, poi si alzò dalla sedia, facendo un certo sforzo per nascondere l'erezione nei pantaloni.

Fulvio si diresse con Lisa verso il bagno e cercò il rasoio elettrico, il rasoio a lama dritta e la schiuma da barba. Lisa lo seguì, nuda ed eccitata per le attenzioni ricevute.
Fulvio raccolse gli oggetti, quindi condusse Lisa nella sua camera da letto, dove stese un asciugamano sul letto.
"Ecco, siediti su questo. Torno subito…!". In bagno, Fulvio immerse un asciugamano in acqua calda e poi lo riportò con sé nella stanza. "Ora allarga un po' le gambe…". Lisa lo fece, e Fulvio poté osservare da vicino la sua figa: le labbra rosee si erano leggermente aperte e permettevano a Fulvio di intravedere tra di esse.
Fulvio posò l'asciugamano sulla figa e lasciò che inumidisse un po', ammorbidendola, la peluria; poi prese il rasoio elettrico e tagliò via tutti i peli lunghi. Lisa si sdraiò sui gomiti e rimase affascinata dall'attenzione del signor Guglielmi. «Sembra che sia così felice…», pensò, davvero godendosi tutte quelle cortesie. Chi avrebbe mai pensato che si sarebbe spogliata completamente nel salotto di quell'uomo anziano, che la guardava nei minimi dettagli e la riveriva con le sue attenzioni?!
Lisa sobbalzò un po' quando il rasoio elettrico iniziò a vibrare. Sentì il metallo gelido premere contro di lei, ma presto questo cominciò a riscaldarsi mentre la radeva. Ci vollero solo poche passate per eliminare i peli lunghi, ma il signor Guglielmi le aveva toccato il clitoride con lo strumento, e lei sentì come una scossa nel ventre.
"Ooooh!", gemette involontariamente.
"Scusa, Lisa, ma devo eliminare i peli lunghi prima…" rispose lui mentre finiva di farlo.
Poi raccolse un po' di schiuma da barba sulla mano e, senza preavviso, posò la mano sulla sua figa esposta. Lisa sobbalzò appena, di nuovo, mentre lui gliela spalmava sulla vagina, non essendo abituata alle mani di qualcuno che la carezzassero lì… poi si tranquillizzò.
"Ferma ora, Lisa…" Fulvio le disse mentre prendeva un boccale d'acqua e il rasoio. Partì da sopra la vagina e scese verso il basso. Con pochi colpi, Fulvio eliminò la peluria, quindi si spostò più in basso, verso le labbra esterne. Usò una mano per tendere le labbra e l'altra per tirare il rasoio verso il basso. Lisa rimase immobile, e sentì le mani del signor Guglielmi sulle labbra della sua vagina. Era una bella sensazione… dopo un po', però, si concentrò invece sulla sensazione del rasoio, sulle mani del signor Guglielmi e sulle sue attenzioni.
Fulvio continuò, arrivando sotto la vagina, dove finì di radere via i pochi peli rimasti. Poi prese l'asciugamano caldo e bagnato e ripulì tutto.
"Ecco fatto, piccola…" le disse Fulvio mentre la puliva, "…ora puoi dare un'occhiata".
Lisa si alzò a sedere e guardò in basso. «Wow…!», pensò. Ora era completamente esposta: le sue labbra luccicavano davanti ai suoi occhi.
"Oddìo… è tutto sparito!", disse sorpresa.
"Sì. Però ora è più bello", disse Fulvio, e le diede una pacca inaspettata sulla vagina.
"Ooooh!", esclamò Lisa, e chiuse le gambe.
"Scusa… scusami, non volevo. È solo che ora sei così liscia. Prova…" disse Fulvio, prendendole la mano e mettendola sulla sua figa.
Lisa sentì la morbidezza della sua vagina, un tempo pelosa, e il modo in cui la mano scivolava su di essa. Aprì di nuovo le gambe. Il signor Guglielmi rimise la mano su di lei, ma questa volta Lisa non la spostò, né richiuse le gambe.
"È una sensazione meravigliosa, Lisa. Sei così liscia… " disse lui, mentre la sua mano scorreva sulle labbra della vagina.
"Sì, così va meglio… grazie mille! Posso vedere in uno specchio?".
"Certo! Ce n'è uno a figura intera, proprio lì nell'angolo".

Lisa si alzò dal letto e si guardò allo specchio. Fulvio era ora in grado di vedere il suo didietro in tutta la sua gloria, così come il riflesso di Lisa nello specchio. Che immagine da sogno.
Fulvio fece un passo avanti e mise le mani sui fianchi nudi di lei. Lei sentì la sua erezione spingere dentro di lei da dietro, mentre faceva scorrere le mani su e giù per il suo corpo e sulla sua figa ormai glabra. Ora le piaceva molto. «Un look pulito…», pensò e si voltò verso il vecchio signor Guglielmi.
"Lo adoro! Grazie per avermi aiutata…" Lisa esclamò, poi aprì le braccia e abbracciò Fulvio. Lui la tirò a sé e le chiuse le braccia intorno; le sue mani scesero fino alla sommità del sedere e poi risalirono, strofinando lentamente la schiena in circolo.
"Sei tu che mi hai aiutato, Lisa… facendo tutto questo per me! Non devi ringraziarmi di nulla, questo è stato il giorno più bello della mia vita!".

Lisa ruppe l'abbraccio e si tirò indietro. Si sedette di nuovo sul letto, guardandosi in basso. Aprì scherzosamente le gambe e le allargò, senza rendersi conto che stava mostrando praticamente ogni parte della sua intimità al suo anziano ex-dirimpettaio, che stava in piedi accanto al letto.
"Bene, signor Guglielmi… e adesso?".
"Mmmm… beh… non dovrei proprio pensarlo, ma c'è un modo in cui mi piacerebbe… oh, no no no, non importa…".
"Signor Guglielmi!" Lisa rise. "Cosa c'è? Davvero… cioè, sono nuda e depilata in casa sua, che altro potrebbe mai esserci?".
"Beh, una cosa… sono anni che non ho un rapporto sessuale con una donna, e… oh, non importa, non potrei mai chiederti questo!".
"Signor Guglielmi… sarebbe davvero andare troppo oltre per me, mi dispiace".
"Va bene, Lisa, va bene… peccato, perché non ho un'erezione così da anni, e di certo basterebbero poche spinte perché questo povero vecchio sia soddisfatto…".
Poi Fulvio pensò che avrebbe dovuto continuare con lo slancio che aveva avuto fino ad allora: Lisa era sdraiata davanti a lui sul bordo del letto, sui gomiti, con la sua fighetta da adolescente spudoratamente esposta. Nonostante l'avesse appena rifiutato, continuava ad aprire e chiudere giocosamente le gambe, con le labbra appena depilate che luccicavano verso di lui.

Fulvio si tirò la cintura e si calò i pantaloni, lasciando spuntare il pene eretto. Lisa non si rese nemmeno conto di quello che stava succedendo; restò bloccata nella sua posizione mentre l'anziano puntava il suo cazzo eretto verso la vagina appena rasata.
"Signor Guglielmi… io… uuuuhhh…" Lisa iniziò a dire, ma Fulvio si era già mosso verso la sua figa, convenientemente posizionata sul bordo del letto, e sfiorò con la cappella del suo cazzo la figa esposta della ragazza. "Signor Guglielmi…" Lisa continuò, ma Fulvio la ignorò e spinse la punta del suo cazzo verso le labbra arrossate e inumidite di lei, esposte davanti a lui.

Prima che Lisa potesse muoversi o pensarci, il membro del signor Guglielmi iniziò a penetrarla. La ragazza non riusciva a muoversi, per lo shock, ma anche per la posizione in cui si trovava, che non le dava spazio per muoversi se non in avanti. Rimase immobile mentre lo sentiva entrare nella sua figa già bella umida.
Fulvio esitò un po', ma, con la cappella tra le labbra di lei e Lisa che non si muoveva, interpretò la cosa come un invito a continuare, e si spinse più a fondo. Sentì la vagina di Lisa accoglierlo, avvolgendo il suo cazzo mentre spingeva.
"Ooooohhh! Signor Guglieeelmiii… uuuuhhh…" Lisa esclamò, ma sentì Fulvio continuare a spingere col suo pene dentro di lei. Rimase immobile, scioccata e sorpresa da quell'improvvisa invasione… fino a ché il vecchio ebbe spinto tutto il suo cazzo dentro di lei, con i suoi peli pubici a colpire la sua figa ormai rasata.
Fulvio si tirò leggermente indietro, poi si spinse di nuovo in avanti. Lisa non si era mossa. Fulvio lo fece di nuovo… 3 volte, 4 volte, 5 volte…
"Oh, signor Guglielmi… va bene, credo… davvero, continui se vuole…" e con quell'inaspettato permesso accordatogli dalla ragazzina sotto di lui, Fulvio cominciò a spingere più forte e più velocemente. Sentì la vagina stretta di Lisa che tirava il suo cazzo più in dentro, più a fondo ad ogni spinta. Allungò le mani e si aggrappò a ciascuna delle sue tette perfette. La afferrò e liberò tutta la sua tensione dentro di lei.

Fulvio si lasciò andare al più grande orgasmo degli ultimi anni… tirò fuori il cazzo dalla figa di Lisa ed esplose sul suo ventre tonico e piatto.
Lisa sentì il suo maturo ex-dirimpettaio finalmente scaricare anni di stress e di astinenza, e poi lo sentì crollare su di lei, con le mani che ancora le stringevano le tette saldamente.
Lui rimase lì per lunghi minuti, finché finalmente trovò la forza di risollevarsi in piedi.
"Lisa… mi dispiace tanto… non sono riuscito a trattenermi…", esclamò Fulvio.
"Non c'è problema, signor Guglielmi. Credo di averla aiutata oggi", disse Lisa. Si alzò in piedi, con lo sperma che le colava sulla pelle liscia.
Fulvio la guidò in bagno e le sistemò la vasca, per permetterle di pulirsi.

Una volta pulita, Lisa uscì dal bagno ancora nuda. Fulvio pensò che doveva piacerle stare in quella condizione. Cercò i suoi vestiti, che lui le aiutò a trovare, poi si vestì e infine abbracciò forte l'anziano uomo prima di andarsene.
"Ci vediamo un'altra volta, signor Guglielmi! Se ha ancora bisogno di aiuto, può chiamare quando vuole!".
Lisa salutò e uscì dalla porta, mentre Fulvio rimaneva ancora nudo, con ancora i fluidi mischiati, suoi e di Lisa, che gli colavano dal pene esausto.
Che giornata indimenticabile per il vecchio Guglielmi!
scritto il
2024-09-02
8 . 8 K
visite
5 9
voti
valutazione
7.4
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.