La vendetta del cornuto

di
genere
tradimenti

Mia moglie è una grandissima troia ed io l’ho sempre saputo. Mi ha sempre tradito, anche quando eravamo solo fidanzati. L’accompagnavo a casa perché mi diceva che era stanca e poi venivo a sapere che era uscita di nuovo con il figlio del suo vicino di casa. Mi capitava anche di scoparla e di sentire l’odore della sborra che usciva dalla sua figa slabbrata. Per questo motivo non l’ho mai leccata. Quando la beccavo si diceva pentita, faceva la brava per qualche giorno poi ricominciare a scopare a destra e a manca.
Ho sempre sopportato tutto questo non so nemmeno io perché, ma ieri sera tutto è cambiato.
Ieri era l’ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze di Natale e io sono tornato a casa prima del previsto. Entro in casa e la cerco. Non sono abituato ad urlare e la nostra casa è abbastanza piccola: una villetta con al piano terra sala, cucina, bagno e due camere da letto e al piano interrato una taverna che usiamo per incontrare gli amici e i parenti. Quindi ho impiegato un minuto per capire che mia moglie non era in casa. Ho pensato fosse in giro per compere. Per puro scrupolo ho aperto la porta che conduce alla taverna e ho sentito delle voci. Riconosco la voce di mia moglie mentre quella delle altre persone non mi dice niente. Quando sento urlare mia moglie che lo vuole tutto nel culo, capisco quello che sta succedendo. Scendo lentamente le scale fino a quando non arrivo a vedere quello che accade nella taverna. Mia moglie è sdraiata completamente nuda sul grande tavolo in legno e attorno a lei ci sono ben quattro uomini completamente nudi anche loro. Ha la bocca impegnata con un grosso cazzo mentre con le mani ne sta segando altri due. Ha le cosce spalancate ed il quarto uomo la sta penetrando. Non riesco a capire se la sta inculando ma lei sicuramente sta godendo come una troia. Mi sono reso conto in quel momento che avevo sprecato la mia vita, che mai e poi mai lei sarebbe cambiata e che sarei sempre stato cornuto. Ero incazzato con lei e con me stesso per aver permesso tutto questo. Senza fare rumore sono risalito al piano di sopra, sono andato in camera da letto e ho fatto velocemente una valigia con dentro un po’ delle mie cose. Poi sono andato in cucina e ho aperto il gas. Dalla sala ho preso i cuscini con dentro le piume e li ho portati in cucina. Dopo avergli dato fuoco li ho portati nelle camere da letto e appoggiati sulle coperte di lana. Le fiamme si sono alzate in fretta. Il fumo cominciava a riempire le stanze. Ho aspettato qualche istante per controllare che l’incendio fosse effettivamente appiccato e sono uscito. Non mi sono più voltato indietro.
scritto il
2024-07-26
3 . 6 K
visite
5 7
voti
valutazione
4.4
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.