Tato il metallaro ( capitolo 3)

di
genere
dominazione

Da quella sera le frequentazioni con Tato aumentano esponenzialmente, non era solo una questione di sesso che comunque era di altissima qualità ma di sintonia, nonostante fosse più piccolo di me dimostrava una maturità fuori dal comune e questo , allora come oggi mi attrae molto di più delle performance che un individuo può avere a letto .
Passavamo molto tempo insieme e non avendo una casa sempre libera a disposizione ( lui viveva con i genitori e io studentessa fuori sede condividevo un appuntamento con un’altra persona) ci ritrovavamo a farlo nei posti più disparati, questo invece di essere un disagio diede brio alla nostra intimità già di suo esuberante e fuori dagli schemi ordinari , sperimentavamo sempre qualcosa di nuovo e di intrigante e anche quando non eravamo insieme giocavamo costantemente a provocare e stuzzicare la nostra libido con messaggi e videochiamate , tutto questo portava, almeno a me, ad uno stato di eccitazione permanente e quando poi ci vedevamo il nostro primo pensiero era trovare un posto dove sfogare l’eccitazione accumulata, insomma per farla breve mi ero presa proprio bene e non mi vergogno a dire che ero veramente infatuata di lui , quanto ai suoi amici mi accolsero bene , entrai a far parte anche della cerchia ultra ristretta , quella con cui occasionalmente Tato aveva dei rapporti diciamo… più profondi , in merito a questa cosa vorrei fare un breve inciso .
Un pomeriggio dopo aver fatto sesso a casa sua iniziò a farmi dei discorsi prendendo la cosa da lontano , vale a dire cosa ne pensassi del sesso a tre o chi mi piacesse di più della sua cerchia ultra ristretta , io che avevo capito dove volesse andare a parare saltai sopra di lui mettendogli la mia patatina ancora impiastricciata dei suoi fluidi in faccia.
“ vuoi candividerla con i tuoi amici?”
Lo dissi con finto tono offeso , lui da grandissimo figlio di buona donna qual era , la baciò con devozione

“Certamente, le cose belle vanno condivise con gli amici e tu hai la patatina più bella del mondo…. È così calda e accogliente….“

Io sempre per provocarlo gli dissi che sono solo sua e lui è solo mio , vidi il suo viso diventare rosso per l’imbarazzo e dopo averlo lasciato a cuocere qualche secondo mi chinai su di lui prendendogli il viso tra le mani .
“Stavo scherzando stupidino…. Certo che lo voglio….. ma ad una condizione….. anzi due …. Che con chiunque tu lo faccia ci sia sempre anche io e che adesso ti dai da fare di nuovo… ho voglia “

Lo rifacemmo di nuovo e poco ci manco che sua madre rientrata a casa dal lavoro ci beccasse mentre mi sodomizzava con vigore.

Qualche giorno dopo fummo invitati alla festa di compleanno di Federica ( quella che nel primo racconto di questa serie si era vestita da Elisabetta Bathory) andammo a mangiare tutti fuori e dopo il taglio della torta la maggior parte degli invitati andarono via, rimase solo la festeggiata, io , Tato e Francesca con Marco , salimmo in auto e andammo a continuare i festeggiamenti nella casa in campagna di quest’ultimo.
La serata prese subito la piega
che ci si poteva aspettare, Federica era la festeggiata e quindi io pensai che tutti le avremmo fatto la festa, dopo un ora eravamo tutti altamente brilli e abbastanza fumati da eliminare qualsiasi inibizione o vergogna, sempre ammesso che ne avessimo avuto una, già durante il tragitto era successo di tutto con palpeggiamenti e saffici bacini sui sedili posteriori occupati esclusivamente da noi ragazze .
La forte personalità del trio Marco , Francesca e Fede mi era sempre stata chiara , sin da quando li avevo visti la prima volta , ma in quel contesto dove Fede era la festeggiata si creó un gioco di ruoli molto particolare e intrigante, sembrava di essere in un branco di lupi dove il ruolo alfa spettò appunto a lei e Marco che per di più era il padrone di casa, Francesca invece si mise un po’ da parte ricalcando il ruolo di femmina beta , Tato col suo carattere pacato , riflessivo e remissivo era il maschio delta perfetto e a mio avviso ricopriva il più importante, era la spina dorsale del gruppo perché faceva da arbitro e moderatore e ne diede prova più volte durante la serata , quanto a me visto che ero l’ultima arrivata recitai con immenso piacere il ruolo omega o sottomessa completa che dir sì voglia , ma questo gioco non va immaginato come una sorta dì bolgia dantesca dove gli alfa frustano a sangue gli altri o li umiliano con insulti o supplizi medievali , anzi era un gioco molto sottile, fatto di sguardi e di parole non dette , in poche parole ognuno di noi era cosciente del proprio ruolo e che non si doveva esagerare nell’essere troppo duri o troppo accondiscendenti, la chiave di tutto era che si mirava a dare piacere all’altro e no a se stessi , pertanto non ci fu imposizione alcuna quando io e Tato ci mettemmo a quattro zampe per leccare i piedi agli altri, lo facemmo e basta né tantomeno loro ci dissero una parola offensiva , fu altrettanto naturale farmi prendere da Marco che mi portò in braccio fino al divano per fare letteralmente l’amore e bene si , fui presa con tale dolcezza che ebbi quell’impressione, dopo di lui feci la stessa cosa con Fede e con Francesca, il tutto sotto gli occhi attenti di Tato che seduto immobile vicino a me si godette quello spettacolo , senza mai smettere di guardarci negli occhi leggemmo una serie di emozioni come : gelosia, lussuria e complicità , era come se gli stessi dicendo “ guarda amore sto godendo , ma no perché mi stanno scopando bene ma perché lo sto facendo di fronte a te “ fu quello a farmi raggiungere una serie di orgasmi incredibili, non fù la passione di Marco , ne la lingua sublime di Francesca e neppure l’irruenza mascolina di Federica , fu la presenza del mio Tato che godeva e allo stesso tempo soffriva nel vedere me godere.
Quando i tre finirono ogni atomo del mio corpo era fremito unico, mi sentivo lo stomaco sottosopra e il cuore mi batteva a mille , Tato si avvicinò a me e ripulì il mio corpo con la lingua, come a voler lavare il mio corpo da tutti i fluidi e la mia anima dal tradimento appena perpetrato , fu un altra sensazione incredibile e un altra serie di scene incredibili , mentre il mio Tato era chinato su di me intento a leccare ogni centimetro del mio corpo le due ragazze si misero di fianco a me , mi sollevarono la testa quel tanto che bastava per vedere cosa stava per accadere , dietro di lui si stagliava Marco col il suo membro di nuovo dritto e duro tenendo in mano un tubetto di gel lubrificante ,ne spruzzò una dose generosa tra le natiche di Tato e con un colpo secco lo penetrò provocandogli un breve gemito di dolore, Marco cominciò a pompare dentro di lui con colpi secchi e profondi facendolo distogliere dal lavoro che stava facendo, fu Francesca ad intervenire facendogli affondare prepotentemente la testa tra le mie cosce, ricominciò a leccare facendomi vedere il paradiso, più Marco era irruento più lui affondava la lingua dentro di me , Francesca continuò a tenere su di me la testa di Tato mentre limonava con Marco , era una scena incredibile,senza ombra di dubbio la scena di sesso più spinta che avessi vissuto fino a quel momento, tirai la testa indietro e vidi che anche Federica era letteralmente rapita ed estasiata da ciò che vedeva, non capita tutti i giorni vedere un uomo che limona energicamente una donna e contemporaneamente sodomizza un uomo che sta leccando l’intimità della sua donna che ha appena avuto dei rapporti sessuali , allungai le mani sulle natiche di Federica e la tirai a me di prepotenza , la feci sedere sulla mia faccia e iniziai a leccarla tutta, in quel carnaio di corpi non si capì più nulla, ognuno di noi stava dando piacere a qualcuno e il colpo di lingua di uno di noi si trasformava in una scarica di piacere a qualcun altro dall’altro lato come una sorta di effetto farfalla , fu solo quando lo sfintere di Tato fu riempito che l’incantesimo svanì , nessuno di noi però era rimasto insoddisfatto tutti avevano raggiunto la vetta del piacere estremo , anche Tato che senza penetrare nessuno aveva eiaculato anche l’anima sotto i colpi inesorabili di Marco.
scritto il
2024-07-27
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