Ménage à trois

di
genere
trio

Subito dopo il diploma nell’ormai lontano 2013 mi trasferii a Bologna, le ragioni furono sostanzialmente tre, la prima fu quella di allontanarmi il più possibile dalla mia famiglia e soprattutto da mia madre , la seconda fu l’università e la terza se pur non determinante era il fatto che li avevo un appoggio, infatti , Cesare il figlio di un grande amico di mio padre studiava li da più di due anni e per almeno un anno , vale a dire fino alla sua laurea avrei avuto un posto dove stare , per di più con una persona che sia io che la mia famiglia conoscevamo molto bene, il che non è poco perché da bravi genitori vecchio stampo i miei non erano molto contenti nel sapermi lontana da casa .
Quanto a Cesare posso dire tranquillamente che era ed è tuttora una delle persone più in gamba che io conosca,il bello è che a guardarlo non gli si darebbe un centesimo, fisico da sollevatore di opinioni e faccia da secchione imbranato , in realtà ne ha sempre combinate di tutti i colori ma la faccia da bravo ragazzo e la parlantina da imbonitore lo scagionavano sempre da qualsiasi sospetto .
Inizialmente non ci vedevamo molto perché oltre all’università lavoravamo tutti e due come somari ,questo però non ci impediva di passare del tempo insieme e non era raro che ci ritrovavamo a fare sesso , come quando eravamo ragazzi.
Comunque dopo qualche mese quella vita divisa tra studio e lavori di merda cominciò a pesarmi e cosi proposi a Cesare di approfittare del fatto che avevamo una stanza libera, decidemmo all’insaputa dei nostri genitori di trovare qualcuno con cui dividere le spese , questo ci permise di lavorare di meno a tutti e due e di avere più tempo libero che utilizzavamo soprattutto per studiare in modo più proficuo.
Il primo a venire a vivere con noi fu un ragazzo campano che aveva trovato lavoro in una scuola della zona ,ma non rimase molto perché dopo qualche mese andò a lavorare a Torino , il secondo fu Claudio , compagno di corso di Cesare che rimase con noi per nove mesi , ovvero fino a quando tutti e due non si laurearono ponendo fine a quella piacevolissima convivenza .
Claudio era l’esatto opposto di Cesare , dietro l’aspetto virile e per certi versi da balordo si nascondeva un ragazzo tranquillo, pacato e rispettoso delle regole e questo la dice lunga su come non bisogna mai giudicare dalle apparenze.

Le nostre giornate trascorrevano tranquille tra lavoro, università , passeggiate e del sano sesso quando io e Cesare rimanevamo da soli , dopo tanti anni di vita soffocante per la prima volta mi sentivo serena e libera ,quel periodo felice e spensierato ebbe un ulteriore svolta una sera d’inverno, fuori faceva un freddo cane e tutti e tre rimanemmo a casa , dopo cena vedemmo uno di quei film demenziali tipo Scary Movie con coperta sulle gambe e birretta in mano, Cesare alla mia sinistra di tanto in tanto allungava la sua manina giocando dal farmi il grattino sulla coscia ad infilarmi il dito nel pigiama, Claudio invece alla mia destra sembrava preso dal film senza curarsi di noi , quanto a me se pur avessi voglia grazie anche ai grattini mantenni un certo contegno, anche perché il calduccio della coperta e dei due corpi vicino a me era molto piacevole , a metà film mi venne voglia dì ciccioschifezze , allungai la mano sulle cosce dei due per richiamare la loro attenzione e chiedere “ chi va a prendere qualcosa da mangiare “ma la frase mi si fermò al “chi” , tutti e due avevano il pirillo duro come il marmo , il che almeno per Cesare non mi stupì visto che già da un po’ ravanava tra coscia e pigiama , ero stupita per l’altro , terminai la frase e Cesare si alzò, quanto a Claudio continuò a vedere il film facendo finta di niente , lo guardai sorridendo e allungai la mano sulla sua coscia facendogli dei grattini , si voltò guardandomi , sorrisi e continuai con i grattini , Cesare arrivò porgendomi un pacchetto di patatine e una coca , iniziai a sgranocchiare mettendo il sacchetto tra le gambe in modo che anche gli altri potessero mangiare , dopo un po’ vedendo che Claudio non mangiava ne presi una e sventolandogliela davanti gli dissi “non la vuoi la patatina ?”
Quella frase detta volutamente con un tono da gatta in calore fece scoppiare dal ridere Cesare facendogli andare di traverso quello che aveva in bocca, Claudio invece punto nell’orgoglio inizialmente mi bruciò con lo sguardo ma poi sorrise prese la patatina e scuotendo la testa riprese a vedere il film , cominciò a mangiare anche lui e tutti e due affondavano le mani in fondo al sacchetto toccandomi tra le gambe .
“Vi piace la patatina eh”
Tutti e due si guardarono in faccia facendosi un gesto d’intesa , io invece feci finta di niente continuando a sgranocchiare rumorosamente , finite le patatine mi alzai , andai in bagno feci la pipì e mi lavai mani e denti , tornai in soggiorno mi rimisi a sedere e con la scusa del freddo infilai le mani sotto la coperta, iniziai ad accarezzare le loro cosce , anche loro fecero lo stesso allora li accarezzai tra le gambe, erano eccitatissimi, Claudio infilò la mano sotto il pigiama iniziando ad esplorarmi , Cesare invece approfittando della mia testa inclinata verso di lui iniziò a baciarmi l’orecchio.
“Sei sempre la solita tr …..”
“Shhhhh…. O ti faccio andare in bianco canna mozza”
Mi voltai verso Claudio che ormai aveva infilato un dito tra le grandi labbra, mi mise la lingua in bocca limonandomi , infilai le mani nei loro pantaloni , presi in mano i loro membri turgidi e iniziai ad andare su e giù , Cesare affondò il viso nel mio collo leccandomi e slacciando il pigiama mi tirò fuori una tetta palpandola , stropicciò il mio capezzolo indurito .

Cominciai a sentire caldo e presa la coperta mi alzai stendendola per terra di fronte a loro , mi inginocchiai e ricominciai ad accarezzarli , il mio sguardo si posava prima su uno e poi sull’altro, tirai giù i pantaloni a tutti e due quel tanto che bastava per farglieli uscire fuori, iniziai a menarli , andavo su e giù indecisa con chi cominciare , alla fine decisi di dare il benvenuto a Claudio, avvicinai la bocca e con la punta della lingua partii dalla base fino alla punta, lo presi tutto in bocca andando su e giù, lui accompagnò i miei movimenti con la mano sulla mia testa , Cesare nel frattempo si sfilò mutande e pantaloni aspettando il suo momento menandoselo lentamente , quando glielo presi in bocca anche a lui Claudio ne approfitto per spogliarsi , quando furono belli che pronti mi alzai in piedi e mi spogliai anche io gettando su di loro gli indumenti che sfilavo , quando fui completamente nuda li fissai , mi palpai le tette giocando con i capezzoli dritti e duri come chiodi, mi voltai dando loro le spalle e chinatami a novanta mi allargai le chiappe esponendo i miei buchi pronti ad essere riempiti , mi passai le dita tra le gambe inzuppandoli per bene bene , le portai alla bocca di Claudio facendogli sentire il mio sapore.
“La vuoi la patatina?”
Lui annui e leccò le dita avidamente , feci la stessa cosa anche con Cesare che ebbe la medesima reazione .
“Allora venite di la”
Li presi per mano e li portai in camera mia, mi stesi sul letto , sollevando e divaricando le gambe, loro si tuffarono tra le mie cosce leccandomi tutta , io ansimai di piacere , avere due lingue vogliose che mi esplodevano era bellissimo, si contesero la mia fighetta come due cani che si contendono una bistecca , arrivò il primo orgasmo e vederli eccitati come tori mi fece eccitare ancora di più, feci stendere Claudio e salii sopra di lui , iniziai a cavalcarlo e chinatami gli offrii prima le mie tette e poi la mia bocca ,sentii il sapore dei miei umori sulla sua lingua e questo mi eccitò ancora di più,Cesare non rimase a guardare e allargatami le natiche iniziò a giocare col mio buchetto, lavorò con calma e dedizione con dita e lingua , quando fui pronta me lo puntò tenendomi per i fianchi ,Claudio si fermò un attimo per agevolarlo tenendomi impalata a lui , Cesare avanzò lentamente , sentii il mio sfintere cedere lentamente fino ad abbracciare quel pezzo di carne pulsante , quando ne fu entrato meta diede un colpo secco facendolo arrivare fino in fondo , si fermò per un istante e Claudio ricomincio stantuffarmi tenendomi leggermente sollevata ,quando il mio buchetto si abituò al nuovo intruso anche l’altro cominciò a pompare, i loro membri erano al massimo del loro vigore , li sentivo pulsare dentro di me , ogni falcata mi faceva sussultare di piacere , stavo godendo come una matta , maschi grugniti si mescolavano ai miei incitamenti e ai miei gemiti di piacere ,dopo un po’ i due si scambiarono di posizione ma facendomi sdraiare su un fianco, in questa posizione li sentivo in modo incredibile, gli affondi non sincronizzati mi facevano impazzire .
Tra un affondo e l’altro Claudio nel mi mordicchiava il collo e mi strizzava le tette , mentre Cesare mi limonava come un matto, mi staccavo solo per prendere fiato e per urlare di piacere, stavo per venire ancora e questa volta in modo prepotente, loro lo capirono e quindi mi strinsero ancora più forte, stritolata tra di loro gli affondi diventarono più profondi e irruenti, quando arrivai morsi la spalla a Cesare , lui per istinto volle darmi un colpo fortissimo come a compensare il dolore che stava sentendo ma gli uscì fuori con un imprecazione , Claudio ne approfittò e mi girò mettendomi sopra di lui continuando a scoparmi il buchetto , io cercai di trovare una posizione stabile e soprattutto non dolorosa a sfintere ed articolazioni ma non ne ebbi il tempo,Cesare mi prese le gambe e le divaricò , iniziò a martellarmi la patatina con irruenza, sembrava volesse vendicarsi del morso perché stantuffava come un animale, pompava così forte da impedire qualsiasi movimento anche a Claudio che rimase comunque dentro di me , si fermò solo quando pronto ad esplodere lo tirò fuori e menandoselo energicamente , un fiotto di sperma caldo mi colpì pancia e seno al ritmo dei suoi grugniti.
Claudio ora libero mi prese per le spalle e mi fece girare mettendomi a novanta, ricominciò a sodomizzarmi con vigore, per farmelo sentire il più possibile mi prese per i capelli facendomi inarcare la schiena non contento mi bloccò le braccia dietro la schiena, pum pum pum sembrava volesse aprirmi in due.
“Mi stai spaccando tuttaaaa”
Quelle parole lo infoiarono ancora di più, aumentò ancora la velocità , pum pum pum , sentivo le chiappe vibrare sotto i quei colpi micidiali.
“Lo senti ? Ti sto spaccando il culo”

Io gridai “ siiii continua “

Sfilando una mano dalla sua presa riuscii a portarla tra le mie cosce e con indice e medio iniziai a sgrillettarmi, un ondata di piacere mi pervase di nuovo che si legò benissimo all’ormai leggero dolore della sodomizzazione , cominciai a sentire Claudio ansimare pronto ad esplodere dentro di me come un vulcano , io volevo arrivare ancora però, aumentai il ritmo con le mie dita urlando di non fermarsi , sentii i suoi muscoli contrarsi e poi grugnire cercando di ritardare il più possibile il suo apice di piacere , io nel frattempo ero li per li per arrivare ancora, iniziai a gemere e poi ad ululare , nonostante mi sentissi il braccio intorpidito continuai a masturbarmi come una pazza , il mio orgasmo arrivò come uno schiaffo improvviso e diretto,ormai esausto e col fiato corto Claudio mi venne dentro urlando , il suo ritmo diminuì fino a fermarsi, quando lo tirò fuori un rivolo di sperma usci insieme a tanta aria , mi abbandonai sul letto esausta ma sazia e felice….i due si sdraiarono di fianco a me accarezzandomi i capelli e la schiena .
Da quel giorno iniziò un triangolo amoroso, fatto di stima reciproca , di rispetto e ovviamente di sesso sfrenato , le nostre strade ormai si sono divise , Cesare si è sposato ed ha tirato su famiglia ,Claudio invece scapolo incallito vive in un altro paese ma nonostante tutto conservo ancora un bellissimo ricordo e sono sicura che anche per loro sia lo stesso .


Adam82ne@libero.it
scritto il
2024-07-18
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