Diavolo o puttana 4

di
genere
tradimenti

Le scopate domenicali divennero routine. Piero faceva molta attenzione nella scelta dei video. Mi aveva studiata e aveva capito che mi facevano sbrodolare le scene dove la donna veniva usata da uomini con cazzi enormi e sfondata senza riguardi.
Rimaneva comunque un blocco in me che mi limitava nelle azioni, e Piero, con ogni probabilità, non aveva il carattere del dominatore.
Comunque ci divertivamo e, fortunatamente, non ebbi più episodi di pipi.
Un mercoledì di Febbraio, mi telefono' una mia zia dicendomi che era morto don Gaetano, il nostro parroco, fulminato da un infarto.
Era una notizia scioccante, molti di noi erano cresciuti con lui, un brav'uomo, all'antica ma molto attivo nel sociale.
Dopo alcuni giorni la curia mandò un sostituto provvisorio.
Era un sacerdote ordinato da poco, nero e tarchiato seppure non grasso.
Aveva un curioso modo di parlare ma cercò di farsi voler bene.
Quando, assistendo alla prima messa domenicale officiata da Gabriel, questo era il suo nome, lo guardai con attenzione, mi accorsi che il mio cervello vedeva un enorme cazzo nero, lucido e duro e non un prete vestito di nero.
Mi vergognai di aver avuto un pensiero simile nella casa del signore, davanti a mio marito e ai miei figli. Sentivo di essere arrossita allora cercai di scacciare quella immagine.
Ebbi modo di conoscerlo meglio la domenica successiva dove, in una riunione, spiegò a tutti i genitori presenti come intendeva modificare le attività in oratorio.
Era molto affabile e cercava il contatto fisico, abbracciando e stringendo mani in continuazione.
Ci raccontò per grandi linee la sua storia di seminarista in Congo e la venuta in Italia qualche anno prima. Si esprimeva abbastanza bene in italiano ma parlava anche il francese e l'inglese.
Tornando a casa ebbi la sensazione che Gabriel fosse riuscito a fare breccia nel cuore dei fedeli. In bagno mi accorsi che anche la mia fica aveva gradito e immaginandolo nudo mi feci un ditalino lampo che mi calmo'.
In settimana attivo' un canale WhatsApp per noi genitori cercando di coinvolgerci nell'organizzazione.
Molti si defilarono con le scuse più varie, io e Piero prendemmo tempo non volendo chiudere la nostra finestra della domenica.
Poi scoprii che quelle riunioni non si sarebbero svolte di domenica ma o mercoledì o di giovedi. Volevo partecipare ma avrei dovuto farlo da sola visto che Piero lavorava.
Allora detti l'ok alla partecipazione in attesa di novità.
Dovendo frequentare a breve la chiesa, decisi di confessarmi.
Ci andai dopo la messa infrasettimanale delle diciotto. Avevo bisogno di scaricarmi la coscienza. Non avevo ucciso nessuno ma di pensieri impuri ne dovevo confessare tanti.
Nel confessarmi avevo deciso di tenermi sul vago. Gli parlai dei miei desideri proibiti verso un altra persona. Mi aspettavo una sentenza invece Gabriel volle scavare. I pensieri impuri , secondo lui, non potevano avere tutti lo stesso peso.
Voleva sapere chi era che mi faceva peccare.
Avrei potuto fare un nome qualsiasi, senza problemi. Invece feci il suo nome.
Resto' in silenzio, poi continuo' l'interrogatorio : - e cosa immagini di me? - lo aveva detto senza enfasi come un ragioniere - non posso dirlo qui - risposi arrossendo - qui puoi dire tutto, c'è il segreto - padre - dissi prendendo coraggio - la immagino tutto nudo - e?... - disse lui... - mi masturbo immaginando che lei fa l'amore con me - l'amore? - replico' Gabriel, - sei innamorata di me? - no, dissi, credo di no, ma ho voglia di lei - quindi - continuo' vuoi solo soddisfare la carne? - si, dissi sottovoce - allora non è gravissimo perché non tocca l'integrità della famiglia. Recita dieci atto di dolore e altrettante ave o Maria e.... Ti aspetto giovedì per organizzare l'oratorio, va bene? - dissi un si poco convinto ma lui aggiunse - vieni, ti farà bene-
Continua
scritto il
2024-09-10
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