Pompino mattutino

di
genere
etero

Alle sette alza le tapparelle della camera, si siede accanto a me e mi sveglia stampandomi un bacio che sa di dentifricio: “Buongiorno mio amore” mi sussurra “da quanto tempo è che non ti faccio un pompino?”.
Senza attendere la mia risposta, inizia a massaggiarmi il cazzo toccandomi sopra il pigiama e l’effetto è quasi immediato. Dopo averlo massaggiato per qualche minuto, si posiziona a cavalcioni e mi abbassa i pantaloni tirandoli via fino alle caviglie.
Inizia a segarlo: sento di tanto in tanto, la punta delle sue unghie affilate e lunghe che graffiano dolcemente la mia carne e stranamente la sensazione mi piace.
Si abbassa, lo annusa come una gattina, mi guarda maliziosamente con i suoi splendidi occhi verdi mentre lo accarezza con la lingua, da cima a fondo, lo imbocca, lo scappella con le labbra e mette a nudo la punta che trema di spasmi come una foglia.
Lo succhia dolcemente titillando il glande con la lingua. Come un vero maiale mi accascio sul cuscino e mi godo le sensazioni che pian piano salgono dalle gambe. La sento avvolgerlo con la lingua, tenerne la punta tra le labbra e torturalo. Lentamente inizia a leccarlo, come un imbianchino che passa il rullo su una parete con diligenza per distribuire la vernice uniformemente.
Le prendo la testa e cerco di tirarla a me per riprendere fiato e per non venire subito, ma lei non si lascia condizionare. Le sue labbra si chiudono ora dolcemente attorno al mio uccello, mi eccito nel vedere le sue guance riempirsi quando lo prende in bocca per poi farlo scivolare fuori tenendo le labbra premute sulla mia carne; mi carezza i testicoli e afferra le mie chiappe per ancorarsi meglio.
Sento le prime avvisaglie dell’orgasmo: sto per metterla in guardia ma Dio, è troppo bello perché finisca così. Forse anche lei se ne accorge ma continua finché mi inarco e una serie di getti le finiscono dritti in gola. Rallenta il ritmo per lasciarmi godere delle mie contrazioni.
Ha ingoiato tutto. È la prima volta che mi concede un trattamento del genere di primo mattino. Le scosto i capelli biondi, la tiro su a me e la bacio con sentimento lasciando che il suo sapore si mescoli con il mio.
Che donna fantastica, mia moglie.
scritto il
2024-09-16
1 . 9 K
visite
3 5
voti
valutazione
6
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.