Serata particolare .

di
genere
trio

La prima volta che l’incontrai ero al Casinò di Campione d’Italia e stavo vincendo una discreta cifra al tavolo del Blackjack. Lei mi si era avvicinata regalandomi un sorriso pieno di sottintesi: era chiaro che sarebbe stato l’unico regalo della serata.
Fasciata in un abito nero che le metteva in risalto il fisico androgino; rimasi ad osservarla, indeciso se perdere quella somma di denaro al tavolo di gioco o tra le sue gambe. Scelsi quest’ultima opzione e non me ne pentii.
Era la mia prima volta con una escort giapponese. Avevo con me una pillola adatta alla serata che ingurgitai discretamente accompagnandola con un sorso di Brut. Mi congedai dagli altri giocatori ed accettai il suo invito a seguirla, prima al bar e poi in camera. Ero affascinato da quel culo magnifico: lo immaginavo nudo, sopra ad un letto svettare oltre quel fisico atletico opportunamente piegato alla pecorina. Al pensiero, l’erezione tra le mie gambe diventò quasi imbarazzante.
Da perfetta geisha, si propose già nell’ascensore dell’albergo opportunamente bloccato tra due piani. La schiena schiacciata contro una parete; le gambe attorcigliate attorno ai miei fianchi, si muoveva leggera ed agile regalandomi sensazioni mai provate prima. Sono certo la sua performance non sfuggì alla telecamera di sicurezza presente nella cabina ma era evidente che, nel prezzo della camera, fossero incluse anche una certa comprensione e la necessaria riservatezza per questo tipo di situazioni.
Fu una nottata indimenticabile. Scoprii la fantasia del sesso fatto con una ventenne dal fisico atletico, tanto differente dal mio stereotipo di donna ideale. Il suo corpo asciutto e la sua esperienza da professionista permisero di sperimentare, con le opportune tempistiche, posizioni sessuali a me sconosciute fino a quel momento.
Quando decise di accettare il mio invito, rimasi per qualche giorno dubbioso sul regalo da acquistarle. Ero certo che la maggioranza degli uomini avrebbe optato per un classico vibratore telecomandato od altri sex toys del tipo. Io invece volevo stupirla con un regalo fuori dagli schemi e che, soprattutto, rendesse unico il nostro weekend assieme. Per questo la chiamai e mi accordai per una serata a tre. Mi occupai di tutto: del trasporto, della camera d’albergo e della prenotazione dei tavoli.
Quando scendiamo per la cena è bellissima nel suo abito da sera con la scollatura che mette in risalto il suo seno generoso. La prendo a braccetto e la bacio prima di entrare nella sala dove la trovo già seduta ad un tavolo come concordato. Scambiamo un’occhiata di intesa prima di accomodarmi al nostro tavolo e porgerle la schiena.
Terminati gli antipasti, si avvicina con una proposta indecente. Le avevo consigliato di adularle il seno perché conoscevo la sua sensibilità sull’argomento, specialmente da quando aveva deciso di ricorrere alla chirurgia estetica. Leggo lo stupore nel suo sguardo ed, in quell’istante, sono certo di aver scelto il regalo perfetto. È sorpresa per la mia accondiscendenza ma, in nessun momento, le balena in mente che possa trattarsi di una mia idea.
Dopo qualche decina di minuti le raggiungo in camera e le trovo avvinghiate, sul grande letto matrimoniale. Mi limito ad osservare la scena gustandomi il bicchiere di whisky che il cameriere del servizio in camera mi porge imbarazzato. Due donne così diverse; eppure entrambe così estremamente affascinanti: mediterranea e generosa la prima; orientale ed atletica la seconda.
Mi slaccio i pantaloni e comincio a segarmi. Da perfetta professionista, lei si accorge della mia presenza e, sebbene l’eccitazione del momento, sa di dover assicurare il piacere di entrambi. Ciò non di meno, si concede il tempo di un cunnigulingus prima di invitarmi a raggiungerle.
Siamo d’accordo per farle vivere una delle migliori esperienze sessuali della sua vita. Il mio membro è ancora affaticato dall’attività pomeridiana anche se la reazione alle sue attenzioni mi sorprende. Un uomo non riesce a capire quanto sia feroce la competizione femminile fino a quando non incontra lo sguardo gelido della propria donna mentre un’altra, più giovane di lei, si sta occupando di rianimargli il cazzo.
Quando finalmente sono invitato a raggiungerle, mi dedico a lei e subito si tranquillizza. Nel letto siamo in tre, per cui gli equilibri cambiano rapidamente. Due donne che limonano tra loro, farebbero eccitare anche un morto. Così, quando si gira per limonarla meglio, mi porge il sedere ed io ne approfitto. E’ calda e confortevole come sempre anche se un po’ meno interessata al sottoscritto. La stringo a me, solleticandole il collo con il viso e continuando a godermi lo spettacolo di due lingue femminili che si intrecciano tra loro. La carica erotica è notevole e cerco di rilassarmi per evitare di venire troppo presto.
Per fortuna, in quanto professionista, sa come vanno queste cose e come comportarsi per soddisfare al meglio la sua clientela. Si stacca dalle sue labbra per dedicarsi alle mie. La nuova posizione mi costringe ad uscire dalla mia lei che rimane spettatrice fino a quando decide di rivolgerle nuovamente le sue attenzioni. La lingua scende lentamente tra i suoi seni, si sofferma sull’ombelico per poi perdersi tra le gambe. Dall’espressione del viso, il cunnilingus che le regala dev’essere meraviglioso.
Finalmente soddisfatta, le sue labbra avvolgono ora il mio membro. Non voglio venire in quel modo e soprattutto non voglio estrometterla dal gioco. Così giro la mia donna, le alzo il bacino e la penetro per la seconda volta. Lei capisce al volo e scivola sinuosa sotto il suo corpo dedicandosi ad un petting appassionato. Dai mugolii che emette, deve apprezzare queste attenzioni. Sento il coito arrivare; aumento il ritmo fino ad esplodere con un grugnito.
La ragazza scompare in bagno mentre lei si accoccola su di me. Quando esce, lei già dorme. Mi manda un bacio con l’indice, raccoglie i suoi vestiti ed esce dalla stanza abbigliata soltanto con due calze autoreggenti.
scritto il
2024-11-11
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