Doppia farcitura di sperma

di
genere
tradimenti

Di ritorno dal viaggio di nozze, gli sposini ci hanno invitati a vedere il loro nuovo appartamento. Mio marito non è potuto venire. Dopo aver spazzolato le enormi caraffe di sangria corrette vodka e tutto quello che c’era da mangiare, piano piano gli ospiti se ne sono andati. Attorno al tavolo, oltre ai due sposi, siamo rimasti io, il fratello della sposa Gianni, e Lorenzo, il testimone dello sposo, con cui durante l’università ci eravamo divertiti, prima che lui conoscesse quella che è poi diventata la sua gelosa moglie.
Ci siamo raccontati storie del passato, evitato argomenti che era meglio di cui non parlare, confrontato i nostri viaggi di nozze e, con gli ultimi bicchieri di sangria, Gianni propone l'ultimo brindisi e chiede allo sposo di baciare la sposa.

Paolo è ubriaco. Mentre schiocca un forte bacio a Sara gli mette una mano sul seno. Naturalmente a questa vista tintinniamo di nuovo i bicchieri. Di Sara vedo solo gli occhi, ha la bocca coperta, ma noto il suo enorme imbarazzo. La mia amica Sara… la santarellina della compagnia, l’ultima a sposarsi. Cerca di togliersi, ma Paolo riprende a baciarla questa volta più intensamente, le passa una mano sotto la gonna mentre con l’altra le sbottona la camicetta. L’ambiente si sta surriscaldando. Sara ci guarda con l'orrore negli occhi. All'improvviso sospira, afferra il viso di Paolo e si aggrappa a lui ancora di più. Li applaudiamo con gioia e li incoraggiamo a continuare.
“Forza ragazzi dateci sotto”, dice Lorenzo.
“La mia sorellina è diventata un vulcano pronto ad esplodere”, gli fa eco Gianni.
Quando Sara comincia a sospirare di piacere, Paolo le sbottona il reggiseno e i suoi seni saltano fuori, visibili a tutti noi, in tutto il loro splendore.

Probabilmente questo è il limite della resistenza dei due uomini rimasti, perché sento la mano di qualcuno sul mio petto. E’ Lorenzo!
“Che stai facendo?”. allungo la mano per allontanarla, ma mi fermo a metà del movimento.
“Dai Chiara, come ai vecchi tempi…”. Si volta verso Gianni, e gli dice: “Toccale l’altra tetta”.
Gianni è un po’ confuso, ci conosciamo da quando eravamo piccoli ma io per lui sono sempre stata la migliore, irraggiungibile, amica di sua sorella Sara.
“Posso?”, mi chiede indicandomi il seno libero.
“Mmmh, sì”, rispondo, cominciando a mugolare: Lorenzo ha già infilato una mano sotto la maglietta e sta giocando con il mio capezzolo.
Vedo Paolo che sbottona la gonna della moglie Sara, Gianni si è fatto meno timido e mi sta toccano il seno, Lorenzo è arrivato alle mie mutandine. Scopre che sono già inzuppate. Non protesto quando Gianni mi sfila la maglietta, mi toglie il reggiseno e mi succhia il capezzolo.
Lorenzo in qualche modo mi sbottona la gonna, si abbassa e comincia a leccarmi la figa e a infilarmi la lingua dentro. Gemo forte appoggiandomi allo schienale della sedia per mantenere il controllo.
Paolo si è abbassato i pantaloni intorno alle caviglie e sta scopando Sonia.

“Forse è meglio se ci mettiamo comodi”, dice Lorenzo con la bocca luccicante di succhi vaginali.
Sara è china, appoggiata sul piano della cucina, è abbronzata, il segno bianco del bikini molto evidente, Paolo la stantuffa da dietro.
Lorenzo fa spazio sul tavolo. Sposta le caraffe della sangria ormai vuote, i piatti, i bicchieri. Io mi alzo in piedi. Mi spoglio, tengo solo il perizoma.
“Sdraiati qui”, mi dice Lorenzo, battendo con una mano il tavolo. Con un balzello salto su. Lorenzo si abbassa la cerniera.
Una vocina dentro di me, la voce della coscienza, dice che devo fermarmi. Il problema è che le parole che escono dalla mia bocca sono diverse: “Scopami! Scopami! Scopami prima che cambi idea!”

Un secondo dopo divento un’infedele, una traditrice, una fedifraga. Per la prima volta nella mia vita. Il cazzo di Lorenzo fa quel che deve fare per certificare il mio nuovo status. Stantuffa ritmicamente la mia figa. Con le gambe larghe tenute in alto dal mio toro ho poco margine di manovra, mi appoggio su un gomito e riesco a raggiungere anche i pantaloni di Gianni. Aiuta i miei propositi estraendo un pene ancora timido che prendo in bocca. Lo succhio come un lecca-lecca, con un mano lo masturbo velocemente. “Alzati, cazzo!”, penso ma non lo dico. All'improvviso sento un getto di sperma caldo sulla mia pancia. Lorenzo è già venuto… che razza di sfigato.

Gianni vuole che lo succhi ancora un po’, ma gli dico che lo voglio sentire in figa.
Quando finalmente si muove tra le mie gambe, guido il suo pene fino all'ingresso della mia vagina. Volevo di più e me lo avrebbe dato. Sposta il perizoma e entra dentro, spingo il bacino per sentirlo più in profondità, avvolgo le mie gambe attorno a lui e comincio a muovermi per sentirlo di più, di più.
Lorenzo spalma con un dito il suo sperma sulla mia pancia. Porta l’indice e il medio alla mia bocca e dice: “Succhia, troia”.

Mi guardo attorno e scopro che Paolo e Sara ci fissano senza parole.
Il pubblico inatteso mi eccita ancora di più. Muovo il bacino sempre più intensamente contro e attorno all’uccello di Gianni, che sembra finalmente abbastanza rigido per farmi sentire piena. Con una mano masturbo quello di Lorenzo, nel tentativo di farlo tornare in vita. E’ obnubilante quello che provo. Mi confonde. Mi sento sporca. Mi sento donna. Sorrido a Paolo e Sara che sono sempre lì come due belle statuine a guardare la mia trasformazione.
Sento lo spasmo annunciatore: Gianni mi sborra in figa, senza preoccuparsi se sono protetta oppure no.
Devo ammettere, che non è stato facile farlo rizzare, ma Gianni è uno di quelli che riescono a tenerlo duro anche dopo aver eiaculato: continua a pompare, e a me piace tantissimo! Alla fine, soddisfatto, lo estrae, sento il suo sperma sgocciolare dalla figa.

“Hai visto la mia amica?…”, dice Sara a Paolo. Vedo che gli massaggia il pene, e lo bacia, e i due cominciano a limonare.
"Penso che non ha ancora goduto, potresti scoparla anche tu", gli dice a bassa voce.
A quanto pare in neo sposo non ha grossi problemi, perché si è china su di me, mi bacia e gioca con i miei capezzoli, e allunga due dita a lavorarmi la figa per la prossima invasione. Sicuramente ho un bel pasticcio tra le gambe, la sborra di Gianni non sembra poca, ma questo non gli da fastidio. Bastano due dita all'interno e un pollice sulla clitoride per risvegliare l’onda anomala che partendo dal ventre mi arriva fino in testa, per poi tornare al ventre e farmi godere un potente orgasmo.

Sara mi aiuta ad alzarmi dal tavolo. Prende un cuscino, lo appoggia su una sedia.
“Inginocchiati qui, mi dice”.
Faccio come mi dice. Prende il cazzo di suo marito e lo accompagna alla mia vagina. Lui si spinge verso di me, si china per raggiungere il mio seno con le mane e mi scopa da dietro, come una cagna.

“Mhhhh, questo è il miglior regalo di nozze”, dice Paolo alla moglie.
“Dacci dentro, tesoro”, lo incito, gemo e gemo, ancora e ancora, sento sbattere i suoi testicoli sulle mie natiche, non posso pensare che questo è il terzo cazzo che mi scopa stasera, e che è quello del marito della mia migliore amica.
Gli ci vuole un'eternità, per lui è già il secondo round. Non mi dispiace, ma ho bisogno di cambiare posizione. Gli chiedo di stendersi sul tavolo per poterlo cavalcare, ma il tavolo è occupato.
“Spostati, sorella, fai spazio a tuo marito”, dico a Sara. La mia amica non ha certo perso tempo: è sdraiata sulla schiena con le ginocchia appoggiate al mento, Gianni la sta scopando.
Paolo vede la scena e rimane imbambolato.
“Dai tesoro, stenditi accanto alla tua dolce mogliettina, così mentre ti cavalco puoi anche toccarle le tette”. Appoggiato al bancone della cucina, Lorenzo ci guarda si masturba.

Mentre cavalco Paolo, gioco con la mia clitoride e con le sue palle allo stesso tempo. Faccio una cosa che finora avevo riservato a mio marito: uso i miei succhi, bagno il dito e glielo inserisco nel culo cercando di raggiungere prostata. Quando lo sento venire, infilata sul suo cazzo fino ai testicoli mi blocco, la cappella mi preme su collo dell’utero, voglio che mi spari dentro tutto lo sperma che gli è rimasto. Il suo corpo trema, aspetto che i fiotti dell’eiaculazione si calmino fino a che gli spasmi cessano.
Doppia farcitura, oggi, ho la figa arrossata, ma mi alzo e mi finisco con le dita, per il mio secondo meritato orgasmo della serata. I due sposini giacciono sul tavolo esausti. I tempi supplementari della loro luna di miele se li ricorderanno per un bel po’.

“Prima ad andare i bagno!”, dico.
Guardo l’orologio appeso al muro. Cazzo, si è fatto tardi, mio marito mi aspetta a casa e io sono in condizioni terribili. Nel bagno di Sara cerco di darmi una ripulita veloce. Mi lavo le gambe e la figa, da cui continua a colare sborra. Mi asciugo come posso. Mi tolgo il perizoma che ho ancora addosso, è completamente zozzo e lo getto nel cestino dello sporco che c’è sotto il lavandino.

All'improvviso mi vedo nello specchio e comincio a piangere. Mi prende un forte senso di colpa. O forse è la paura che mio marito venga a sapere di tutto. E Sara? Saremo ancora amiche? Con che coraggio riuscirò a guardare gli altri negli occhi la prossima volta che ci incontreremo?

Ho lottato contro il senso di colpa per settimane, ma non ne ho mai parlato a mio marito. Nessuno degli altri partecipanti lo ha fatto, o almeno credo.
È successo tre mesi fa. Ultimamente non riesco a smettere di pensarci e ricreare questi eventi è diventata la mia fantasia preferita. Mio marito non sa nulla e non l’ho più tradito. Sono diventata la brava moglie casa e lavoro che dedica tutta la sua vita a lui.

Il problema è che ho incontrato un uomo online. Abbiamo già parlato in chat e al telefono... Abbiamo fatto sexting... Una volta sono riuscita a parlargli davanti alla videocamera, di nascosto... E’ dannatamente arrapante. Che sto facendo?!
scritto il
2024-09-26
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