90 su 90

Quando si incontrano un pezzo da 90 e un culo a 90 lo scontro si fa duro. I due si fronteggiano (si fa per dire) chi sempre all'attacco e chi soprattutto in difesa. Il cannoniere sorprende le sue vittime quasi sempre alle spalle e avanza senza alcuna miseria o esclusione a colpi bassi (sotto la cintola). Ingaggia una furiosa lotta all'ultima goccia di sperma, durante la quale si porta in porta, palleggia da fantasista e mena diversi affondi senza lasciare spazio alla parata, mettendo a segno una serie spettacolare di rovesci che diventano subito uno dopo l'altro dei formidabili gol. Finita la partita il campo da gioco viene sgombrato. Il risultato è stato alquanto impari: il vincitore gode del suo trionfo orgasmico e il vinto geme per la pesante sconfitta subita e patita fin dentro le interiora della sua squallida intimità e non si può certo azzardarsi a dire che il suo cursus (dis)onorum e il suo ampio curriculum di fottuto cronico fosse mai stato immacolato e senza precedenti e senza procedenti. Da predestinato ad incorrere in ogni sorta di falli e di rigori e di calci di punizione ha subito una lezione senza appello e ora (apparentemente) sconvolto si ritira in buon ordine nello spogliatoio, dove si era dapprima denudato per uscire allo scoperto, e dove rientra dolorosamente nei limiti imposti dai suoi minimi slip a stringa che lo rigano allo spartiacque fra le natiche, contuse e offese, a stringergli l'ano deturpato. Il suo destino era scritto fin dall'inizio e così sarà sempre per lui fino al termine del campionato, al suo dilatato continuo sfinimento di incontri e di scontri fra le spinte e gli ansimi dei maggiori esponenti della inculata.