Culi e genitali maschi

di
genere
dominazione

I genitali maschili sono la strumentazione deputata alle gioie del sesso e della procreazione. Sono caratterizzati in modo particolare da un asta chiamata pene le cui dimensioni e la qualità e la durata di quello stato che viene chiamato erezione sono determinanti per alimentare l'autostima e per l'effetto che può suscitare negli astanti. È proprio in tale assetto quasi marmoreo che il congegno in parola riesce ad imboccare con onore forse più spesso la strada maestra della vagina ma qualche volta anche un sentiero meno ortodosso come può essere la via rovescia di certi maschietti detti passivi.
Il pene in turgore dal quale sguscia la spingarda della cappella è un'arma precisa e inesorabile che lavora sodo e spara infine sul bersaglio, nel momento magico della eiaculazione, una buona dose di sperma volgarmente chiamata sborra, attinto alla santa barbara dei testicoli, dove sono custodite le sue munizioni. Essi hanno una forma sferico ovoidale e sono avvolti nelle sacche delle loro borse, denominate scroti, dentro i quali pendono in bella mostra ai lati del pene, diventano un indice di ineguagliabile virilità. Sono laboratori e fabbriche e serbatoi e labirinti h/24 di migliaia di spermatozoi, dotati di una testa e di una coda, che ivi restano stipati in branco fino al liberi tutti che inonderà a frotte le più svariate cavità delle femmine e dei femminini prese di mira. Questi ultimi in particolare sono una razza poco dotata titolare di soli cliti e di sole ovaie e dunque più che rassegnata a mettere in campo come palestra di sterili fecondazioni l'unica vera risorsa di cui dispongono, rappresentata dal loro posteriore.
Nel condominio delle mutande Il culo è il dirimpettaio (e il contraltare) dei genitali mascolini. All'incontro fra la massa tonda dei glutei e nel solco che questi formano si nasconde uno sfintere denominato ANO. È questo un roseo buchetto tutto plissettato e serrato a corona, capace di una formidabile elasticità, e dunque atto per natura ad ingoiare dei bei rospi. Assomiglia alla boccuccia dei gasteropodi, che non a caso appartengono alla classe dei Molluschi.
Tale varco è funzionale a sbrigare un traffico molto movimentato in uscita e in entrata. Costituisce una vera e propria strettoia ed è senz'altro una strada ad una sola carreggiata ma a doppio senso di marcia, o meglio a senso unico alternato, con diritto di precedenza per i salamini delle feci che una volta espulsi lasciano campo libero al traffico dei mezzi pesanti, i quali vi si inoltrano a spinta più che mai usi ad affrontare anche lunghi e faticosi viaggi in galleria,
La sua funzione più nobile è quella di aprirsi e chiudersi come il diaframma di una fotocamera fissa (e fessa) montata sul cavalletto delle gambe e predisposta al multiscatto. Il suo diametro di apertura è comandato da un otturatore centrale a raggiera rispondente al calibro e ai tempi di posa stabiliti dal dominante per generare una volta che sia impostata la giusta messa a fuoco non tanto foto ma piuttosto fottiture.
Per analogia con la Fregna lo possiamo chiamare Frigna, in virtù dell'attrito generato dalle copule che fanno sempre frignare il soggetto che la ostenta e che la mette a disposizione di qualche bel pezzo da 90 nel suo esercizio di tiro in quell'attimo sublime e apocalittico che viene chiamato orgasmo, fintantoché non recepisce il dono dello sperma,
Il culo è un nido nel quale può imboscarsi e abitare in comodato foderato tra due guanciali l'uccello degli attivi. Al pertugio anale fa seguito il retto sempre caldo, avvolgente e spastico, che è una specie di vagina.
La giunzione fra retto e sigmoide è la Colonna d'Ercole dalla quale si diparte il colon che è un territorio carico di mistero esplorato soltanto da pochi adepti di speleologia intestinale privi di scrupoli nello spingersi innanzi, i quali con esperte ma brutali manovre di dilatazione e di impalamento si muovono arditi alla scoperta a fari spenti e a tentoni degli abissi del fisting. Nell'ambito di tale perversione credo che non sia stato ancora possibile decifrare bene se mostrino meno senso del limite gli impudenti manovratori che guadagnano un centimetro dopo l'altro dentro la tana del crasso oppure i manovrati, il cui ano bene che vada resterà completamente deformato e spalancato alla stregua della vagina di una partoriente.
Il sesso invertito è insomma un CARRO DI TESPI sul quale che si alternano a calcare il palcoscenico da guitti e da giullari circensi sia i giocolieri e gli abilissimi equilibristi che roteano i loro birilli in aria e nel culo, sia gli acrobati dal buco facile che si piroettano in volteggi osceni, sia i prestidigitatori che con un tocco di bacchetta magica fanno sortire dai loro cappelli a cilindro conigli intimiditi e pronti all'uso, sia i clown che randellano a legnate le terga dei loro secondi per ridurli in stato confusionale fra comiche crisi di perpetuo pianto e di lagna.
Sia quel che sia avrete ormai capito che il mondo è diviso in due metà, da una parte ci sono le femmine e dall'altra i maschi etero intenti al coito regolare. Ma una buona fetta di questi non disdegna nelle varie fasi della vita i comportamenti bsx, che possono diventare più stabili nella cerchia dei cosiddetti omo attivi dediti a quell'altra quota minoritaria che è passiva e dunque sempre pronta a ricevere di gusto un palo grosso e forte ben piantato nel fondo dei suoi retroschiena.
scritto il
2024-10-15
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