Giulia - il passaggio - sequel - 4
di
Lokrost
genere
dominazione
con questo capitolo, il racconto finisce.
fatemi sapere cosa ne pensate lokrost@mail.com oppure stevumatt@gmail.com
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Verso le 19 esce di casa.
In giro non c’è nessuno, tra chi si attarda in spiaggia e chi si prepara per la cena, non incontra manco un passante lungo il tragitto.
Quando raggiunge il vicolo, un grosso suv nero è posteggiato con le luci di posizioni accese.
Appena guarda verso l’abitacolo, i fari si accendono e l’auto si muove verso di lei mentre il finestrino lato passeggero si abbassa.
- Ciao. Sbrigati – con la solita voce roca, la invita a salire.
Con il cuore a mille, apre la portiera mentre l’uomo non le toglie gli occhi di dosso.
- Che figa – commenta a bassa voce mentre la ragazza chiude la portiera una volta seduta nell’abitacolo.
L’uomo non si muove con l’auto. Continua a fissarla sorridendo.
Giulia è agitata e continua a girare con lo sguardo perché non sa cosa fissare.
- Adesso diventi la mia maiala e fai tutto quello che voglio – afferma prima di carezzarle dolcemente la guancia.
- Mica ci hai ripensato? Se vuoi, puoi scendere dalla macchina. – domanda non ricevendo reazioni.
- No, anche se, però, ho ancora un po’ paura – risponde finalmente, fissando l’uomo negli occhi.
- Vedremo dopo che avrai goduto, se la penserai ancora così – risponde divertito per poi innestare la marcia e partire.
- Hai fatto cena ? – domanda guardandola di tanto in tanto.
- No – risponde senza togliere gli occhi dalla strada.
- Bene, allora ci fermiamo a mangiare – risponde prima di svoltare in un vicolo.
L’auto si ferma di fronte l’ingresso di un piccolo ristorante.
Nervosa e agitata, Giulia scende dall’auto e presa sotto braccio, viene accompagnata all’ingresso.
Durante tutta la cena, viene trattata con gentilezza, nonostante riceva molti sguardi dai tavoli che la circondano, finalmente inizia a tranquillizzarsi e raccontare di lei all’uomo.
Lui vuole sapere tante cose di lei e la riempie continuamente di domande a cui risponde senza esitazione.
Parlano della serata al cinema, di quella nel boschetto del parcheggio e poi Giulia si sente di voler raccontargli anche di prima, dell’artefice della sua metamorfosi. Racconta tutto di Luca e di come le ha stravolto la vita negli ultimi mesi prima di sparire nel nulla.
L’uomo sorride, sembra contento e prima di bere un sorso di vino dal calice, manda la ragazza in tilt con la sua domanda.
- Durante il weekend, il cinema dove mi hai conosciuto, offre i film a prezzi ridotti e ci sono sempre pochi posti liberi a sedere. – afferma sorridendo.
La ragazza non parla e rimane immobile con la forchetta in mano.
- Pensavo di prendere i biglietti per doppio spettacolo. Ti lascio tornare in sala solo durante il cambio film, ma non ti faccio neanche rivestire. – conclude bevendo ancora dal calice ma senza distogliere lo sguardo dal suo.
Giulia trema e la forchetta cade rumorosamente nel piatto.
Il rumore la risveglia come da un grosso spavento.
- Scusami – dice riprendendo in mano la forchetta e tenendo ora lo sguardo basso sul piatto.
- Non mi rispondi? Cosa ne pensi ? – spinge ancora mandandola sempre più in tilt.
- Puoi farmi cosa vuoi. Hai detto che non posso dirti mai di no. – afferma per poi riuscire a mandare giù a fatica un boccone.
L’uomo si allunga sul tavolo e con la mano raggiunge il mento di Giulia. Il suo volto viene alzato fino a quando i due non si guardano negli occhi.
- In realtà non è mia intenzione fare quello che ti ho appena detto. Questo era solo un test. Volevo vedere fino a dove ti saresti spinta pur di accontentarmi – afferma sorridendo e guardando come il volto della ragazza sia pallido dalle emozioni che prova.
Finalmente Giulia si rilassa e i discorsi cambiano, riuscendo così a terminare la cena con serenità.
Giunti al caffè, l’uomo la invita a non prenderlo.
- Ti porto da amici. Voglio farteli conoscere prima di andare a casa mio. Il caffè lo prendiamo da loro. – afferma sorridente.
Ovviamente la ragazza esegue l’ordine e dopo che hanno pagato il conto, risalgono in auto.
Fatti pochi isolati però, l’uomo borbotta guardando diverse volte Giulia.
- Prima, facciamo alcune compere. Così non mi piaci! – commenta fissando il suo corpo
L’auto svolta bruscamente a sinistra e dopo pochi metri si ferma di fronte un negozio con le vetrate oscurate e contornate da luci rosse a led.
L’insegna riporta la scritta “Sexy Shop”.
- Sei bella…. Ma visto che sei la mia maiala, voglio che lo sappia chiunque ti vede – afferma invitando la ragazza in stato di panico a scendere dall’auto.
Giulia non riesce a parlare e silenziosamente lo segue fino all’entrata, dove, suonato il campanello, la serratura elettronica scatta dopo pochi attimi.
- Buona sera – li accoglie da dietro il bancone un signore sulla 60ina.
- Ciao Roberto –
- Ciao Giulio. Sei tu! Scusa, non ti avevo riconosciuto! – risponde il commesso salutando così l’uomo che accompagna Giulia.
- Che bella compagnia che ti porti assieme ! – esclama ora, fissando la ragazza.
- Ti ringrazio. – fa una pausa per fissare la ragazza – Sono venuto qui, proprio trovare qualcosa adatto a lei. – afferma senza distogliere lo sguardo dal suo corpo.
- Di cosa avreste bisogno? – domanda passando dall’altra parte del bancone.
Giulio si guarda attorno, notando la presenza di diverse persone che guardano la roba esposta e senza pudore, decide di parlare senza moderare il volume della sua voce.
- Parliamoci chiaro. A lei piace tanto fare la maiala. – afferma mandando Giulia nel pallone.
- Così è bellissima e si vede chiaramente le sue forme, però, una vera maiala, si veste diversamente. Hai capito cosa intendo ? – domanda all’uomo con voce calma.
Il commesso Roberto, è visibilmente agitato dalla presenza di Giulia, soprattutto per quanto sia effettivamente bella e si trova in difficoltà a rispondere senza prima acquisire un pizzico di autocontrollo.
Alcuni degli avventori, sentendo i discorsi e notando la presenza della ragazza, iniziano a incuriosirsi e lentamente si avvicinano tra le corsie di merce esposta.
- Penso di aver capito. Seguitemi – afferma Roberto dirigendosi con decisione verso le ultime corsie.
I due lo seguono in silenzio e una volta raggiunto, si trovano di fronte un’ampia gamma di microabiti oppure di due pezzi veramente ridotti, per non dire minimali.
Giulia rimane stupita da quest’ampia gamma e nota diversi abiti che le piacerebbe effettivamente acquistare. Ma a rompere l’atmosfera è nuovamente il suo uomo, Giulio, che chiede di poter vedere un due pezzi.
- Questo è un vestito in stile scolaretta, con la gonna abbastanza ridotta e svolazzante mentre la maglietta, come vedi non è altro che una specie di camicetta che davanti si lega con un semplice nodo. – risponde mostrandolo anche a Giulia che diventa immediatamente rossa in volto.
- Con questo, fai rizzare il cazzo anche ad un morto – risponde Giulio sorridente, rivolto verso la ragazza.
- Se volete provarlo, in fondo la corsia ci sono i camerini – afferma Roberto indicandoli con la mano libera.
- No a lei i camerini non servono. Anzi, se puoi rimanere qui, mi farebbe piacere un tuo consiglio – afferma Giulio, facendo arrossire visivamente il commesso.
- Cosa stai aspettando. Se non ti togli quel vestito, non possiamo vedere come ti sta – esclama Giulio.
- Si, scusami – risponde Giulia con le guance rosse come il fuoco.
Quando con mani tremanti riesce a togliere il vestito, il primo a commentare, è il commesso.
- Per come sei agghindata, si vede che ti piacciono queste cose, ma una maiala si veste diversa – afferma sconvolto dall’eccitazione.
Giulio ridacchia a bassa voce.
- Come dicevo, il problema, è che quel corpetto, non va bene con la camicetta che vuoi acquistare – esclama ancora rivolgendosi a Giulio.
- Togliamo anche quello, così lo proviamo come si deve – afferma Giulio, facendo capire a Giulia, che tra pochi istanti, rimarrà con solo i tacchi, le autoreggenti e le culotte.
- Si, hai ragione – risponde Giulia nonostante sia presa dal panico, mentre cerca di immedesimarsi in ciò che dovrebbe essere secondo Giulio. Una maiala.
- Venite avanti. Non c’è niente da nascondere, anzi, se volete, potete commentare anche voi – esclama Giulio, vedendo tutti gli avventori riuniti al fondo della corsia, presi dal vedere Giulia mezza nuda.
La ragazza si leva lentamente il corpetto, giusto in tempo per mostrare le sue tette a tutti quanti.
- Ha delle belle tette, ma visto che vuole essere una maiala, dovrebbe mettere un bel reggiseno che le strizzi come si deve – afferma il commesso, prima di correre verso un'altra sezione della corsia.
- Ecco, questo dovrebbe andare bene – afferma portando un reggiseno push up di colore bianco, come la camicetta, ma tutto lavorato in pizzo.
- Questo però, è un modello da vera porca – afferma mentre Giulia lo indossa e presto tutti si rendono conto di come i capezzoli rimangano liberi, in quanto le coppe sono ridotte, nonostante strizzino perfettamente la tetta.
- Ottimo! Ora indossa il resto – ordina Giulio in preda all’eccitazione
Quando finalmente indossa la cortissima gonna e la camicetta, un applauso generale fa arrossire vistosamente la ragazza.
I capezzoli sembrano dover forare il tessuto della camicetta per quanto siano duri. La gonna invece, è talmente corta che basta poco per vedere le mutandine che porta sotto oltre alla notevole distanza dall’inizio delle autoreggenti.
- Voltati di spalle e piegati a novanta – ordina ancora Giulio
La ragazza è in preda ad un panico misto eccitazione che non ha ancora provato prima.
Dopo aver eseguito l’ordine, rimane ferma e in silenzio.
- Come vi sembra ? – domanda Giulio dubbioso.
- Cioè, le sue mutandine sono super arrapanti e belle, ma non centrano nulla con quella gonna – risponde uno degli avventori del negozio.
- Si. Se vuole fare davvero la maiala, non dovrebbe nemmeno indossarle – afferma ora il commesso.
Giulia a questo punto sbianca e sente una sensazione ghiacciata spandersi in tutto il corpo.
- Senza muoverti, abbassale, così vediamo la differenza – ordina Giulio
Con mani tremanti, la ragazza esegue l’ordine e portate le mutandine alle caviglie, rimane immobile.
- Pazzesca – esclama un altro degli avventori.
- Alzati e prova a camminare – ordina nuovamente Giulio
Giulia esegue quindi l’ordine e dopo aver scalciato le mutandine, prova a camminare per qualche metro prima di voltarsi e tornare verso i presenti. Ad ogni passo la gonna si alza fino a mostrare nitidamente le rotondità del culo e davanti, si nota invece la sua figa priva di mutandine.
- Ora sei la mia maiala perfetta. Penso che fai venire il cazzo duro a chiunque – esclama Giulio toccandosi vistosamente il pacco.
Altra conferma, Giulia la trova da tutti gli altri presenti che confermano con un cenno del capo o rispondendo che anche loro sono nella medesima situazione.
Giulia per la prima volta, nonostante l’agitazione, si sente ammirata e desiderata e…. sorride.
- Penso che abbiamo trovato tutto ciò che ci serviva – afferma Giulio.
- Visto però, com’era agghindata inizialmente, per la prossima volta, vi consiglierei di provare un vestiario meno da maiala e più da puttana. Secondo me sta bene anche su quel genere – afferma il commesso ormai preso dall’eccitazione.
- Allora penso torneremo presto – afferma Giulio
Tutti gli avventori intanto, uno dopo l’altro escono dopo aver pagato i loro acquisti. Nessuno di loro saluta i due, quasi con imbarazzo o troppa voglia di continuare qualcosa lasciato a metà.
Sono rimasti solo più loro due, più il commesso.
- Bene, vi faccio il conto e poi posso chiudere – risponde con ancora il fiatone dovuto all’eccitazione che porta dentro.
- Ma se aggiungi questi, potresti farci uno sconto? – domanda Giulio posando una scatola di preservativi sul bancone.
- In che senso? – domanda il commesso.
- Nel senso che ne potresti provarne uno con lei e mi dici se sono buoni o meno – sia il commesso che Giulia, diventano paonazzi.
Le mani dell’uomo tremano mentre prende il pacchetto e lo scarta.
Dopo averlo aperto, prende uno dei preservativi e lo apre di fronte a Giulia.
- Scegli tu quale dei tre buchi sia più adatto per provarlo. Non farti problemi – afferma Giulio con l’eccitazione più che palese.
L’uomo si tira fuori il cazzo già duro e dopo essersi messo il preservativo, si avvicina alla ragazza.
Con calma la piega sul bancone e dopo essersi messo alle sue spalle, non serve nemmeno alzar la gonna per vedere i suoi buchi, in quanto, piegandosi mostra già tutto.
Senza remore, sputa tra le chiappe di Giulia e dopo aver puntato il cazzo, inizia a spingere.
- Non aver timore a entrarci deciso, l’ho sfondata l’altro giorno. Divertiti! – esclama Giulio, rivolto verso l’uomo.
Questa frase, è come se accendesse una miccia nell’eccitazione dell’uomo che di punto in bianco, esplode.
Come una furia, l’uomo si pianta nel culo di Giulia fino alle palle facendola gemere ad alta voce.
In pochi attimi, il commesso inizia a fottere la ragazza con violenza e urlando frasi senza senso.
Giulia ansima, gode e sorride, perché finalmente prova nuovamente tutte queste sensazioni pazzesche.
- AAAAhhh!!! Ma è fantasticaaaa!!! – urla inculandola come un indemoniato.
La ragazza ansima e si gode la cavalcata, ma presto l’uomo urla e piantandosi tutto dentro di lei, viene.
Quando infine esce dal culo, Giulia è palesemente eccitata e guardando il preservativo, si stupisce di quanto l’uomo sia riuscito a godere. La quantità di sperma presente all’interno è effettivamente abbondante, più di quanto abbia mai visto fino ad ora.
Pagato infine il conto, dopo alcuni brevi saluti, i due escono dal negozio ed entrati in auto, ripartono.
- Brava – esclama l’uomo, fissando morbosamente il suo nuovo abbigliamento.
- Grazie – risponde lei sorridendo e con la figa che ormai cola umori sul sedile.
Fatti pochi isolati, si fermano nuovamente di fronte un grosso palazzo e scesi dall’auto, l’uomo suona a uno dei campanelli.
- Chi è ? – rispondono dal citofono
- Io e Giulia – risponde divertito
- Cazzo! Salite – risponde l’uomo dall’altra parte con stupore.
- Come fanno a conoscere il mio nome? – domanda Giulia quando sono in ascensore.
- Ho raccontato a loro cosa hai fatto al cinema – risponde divertito
- Quindi non mi hai portato qui per un caffè? – domanda agitata
- Che maiala! – esclama l’uomo
- In realtà si, ti avevo portata qui per un caffè. Ma ora, mi hai fatto venire in mente qualcosa di meglio! – aggiunge divertito e mandando la ragazza in panne le carezza il culo da sotto la gonna.
- Cosa di preciso ? – domanda lei in preda al panico.
- Ti faccio fare riscaldamento con loro, così quando siamo a casa non rischio di romperti e posso dedicarmi per tutto il tempo ad allargarti meglio. – afferma senza riuscire più a contenere la sua eccitazione.
- Abbiamo ormai capito che nel culo, il mio cazzo ti entra fino alle palle e possiamo quindi allenarlo senza problemi. Ora dobbiamo vedere se è lo stesso per la tua figa, ma dobbiamo prima scaldarla. Non me ne faccio niente di una figa sfondata. – afferma ancora ridacchiando prima che si aprano le porte dell’ascensore.
Giulia è in panico e quando la porta dell’appartamento viene aperta, 3 ragazzi all’interno li accolgono sorridenti.
- Ciao ragazzi – esclama l’uomo mentre vengono accolti.
- Ma come cazzo è vestita? – risponde uno di loro
- Ti fa venire il cazzo duro, vero? Io e la mia bella maiala siamo appena andati a fare compere al Sexy Shop – afferma Giulio
- Altro che cazzo duro. Manda in panico vestita così – afferma un altro ragazzo
- Beh con tutte quelle che entrano in discoteca da voi. Ci starebbe bene anche lei, lì in mezzo – afferma Giulio mentre si stanno sedendo tutti al tavolo della cucina, tranne Giulia.
- Ma sei pazzo? Una così, li dentro non dura più di 10 minuti. Se possono le infilano i cazzi anche nelle orecchie – affermano ancora
- Dai, siedi – ordina l’uomo rivolto a Giulia, indicando però il piano del tavolo.
Mandata giù la saliva, la ragazza esegue e quando l’uomo le fa cenno di allargare le gambe, lei le spalanca direttamente.
Uno dei ragazzi, arriva vicino Giulia portando il caffè e appena vede le cosce spalancate, ha un attimo di smarrimento.
- Tieni – porge il caffè con mani tremanti
- Grazie – sorride la ragazza imbarazzata da come venga guardata.
- Ti piace la sua patata ? – domanda Giulio cosciente che in quella posizione e per la corta gonna la sta mostrando a tutti.
- Che bella – riesce a rispondere soltanto.
Quando la ragazza finisce di bere il caffe, posa la tazzina sul tavolo.
In quel preciso istante, Giulio torna in azione con le mani, e preso un lembo della camicetta, tira fino a quando il nodo che ha tra le tette, si slega.
Ben presto tutti possono vedere le sue tette sorrette da quel reggiseno che lascia liberi i capezzoli.
Anche il resto dei presenti, dopo aver preso il caffè si alzano per vedere la scena.
Giulio si avvicina con la bocca all’orecchio della ragazza.
- Visto che sei la mia maiala, dillo tu che vuoi farti scopare. Alzati e togliti un po’ di roba inutile da dosso – ordina l’uomo con il fiato che viene a mancare per l’eccitazione che prova.
Rossa in volto e con il cuore a mille, lentamente scende dal tavolo si volta di schiena ai presenti e presa la gonna sui lati, la fa scendere alle caviglie per poi riporla sul tavolo. Stessa sorte per la camicetta e subito dopo, anche il reggiseno fa la stessa fine.
Quando si volta nuovamente, le facce di tutti i presenti sono pietrificate dalla scena. Sono tutti con gli occhi su di lei e la bocca spalancata in cerca di aria.
Come per invogliarla a continuare, l’uomo estrae dalla tasca la scatola di preservativi e la lancia a uno dei ragazzi.
Le mani di Giulia tremano dopo tale gesto, ma fa si che riesca a convincersi.
- Ragazzi, se volete scoparmi anche voi, sono qui. Giulio mi ha confidato di avervi raccontato cosa ho fatto al cinema. – riesce a dire ormai senza fiato.
Quello con i preservativi in mano, non ragiona più, ne scarta uno e dopo essersi tolto i pantaloni e boxer, se lo infila sul cazzo già duro.
Giulia arretra fino ad appoggiarsi al tavolo e allungata una gamba, l’appoggia sulla sedia posta alla sua sinistra.
Senza parlare, l’uomo è tra le sue gambe e preso il cazzo in mano, si avvicina per penetrarla.
- Ti prego, mettetemelo tutti davanti. Ho tanta voglia – esclama Giulia da vera maiala, impersonandosi in un modo che impressiona se stessa.
Il cazzo si posa tra le labbra della ragazza e appena scava in esse, la voglia cola immediatamente sul cazzo dell’uomo.
- Ma cosa cazzo!?! – rimane stupito da quanto stia godendo.
Appena il cazzo inizia a penetrarla, quasi fosse risucchiato in lei, in pochi istanti entra fino alle palle.
Entrambi ansimano.
- Ma quanto sei bagnata??? – domanda ancora l’uomo.
- Ci ha appena detto che ha voglia di farsi scopare la figa da tutti.. più onesta di così! – risponde un altro dei presenti
Preso dalla foga, l’uomo inizia subito a scoparla con decisione.
- Si oddio! Finalmente ! – esclama Giulia soddisfatta
- Avevi proprio voglia di cazzo ! – esclama l’uomo che la sta fottendo.
- Si! Ah! Piu forte! Ti prego! - supplica la ragazza ansimando.
L’uomo non resiste oltre e impugnando le tette per strizzarle, inizia a fotterla con forza inaudita.
Giulia ansima, gode e si lascia andare all’indietro sul tavolo, fino a coricarsi per poi tirare le gambe a sé lasciando in bella mostra la sua passera da scopare.
L’uomo la prende per le cosce a questo punto e inizia a scoparla con ancora più velocità.
Le tette ballano a ritmo dei colpi che riceve e dalla bocca, la ragazza continua a emettere gemiti di godimento.
L’uomo non resiste oltre e viene grugnendo con forza.
Quando esce da lei, anche questa volta gode nel vedere il preservativo pieno di sperma.
Il successivo arriva e senza convenevoli si spinge in lei fino alle palle.
Tutti e 4 i ragazzi consumano il rapporto con Giulia in nemmeno mezzora. Visto il clima rilassato, la condizione in cui si è fatta conoscere e la posizione in cui è messa sul tavolo, sono stati tutti fattori che hanno fatto godere tutti come dei pazzi.
Giulia nonostante tutto, non è ancora riuscita a venire.
Lei sta già pensando al dopo con Giulio, come se la cosa, la frenasse e la tenesse in attesa.
Quando però, finalmente scende dal tavolo, uno dei ragazzi si avvicina toccandole il culo.
- Che bello, mi fa impazzire. Ho una voglia matta di scopartelo – afferma in preda all’eccitazione.
- Adesso dobbiamo andare – afferma Giulio mentre la ragazza sta sorridendo verso il ragazzo.
- Un giorno forse, ci incontreremo ancora. – aggiunge la ragazza con il viso rosso fuoco.
- Mi devi promettere che se succederà, ti fai scopare – esclama il ragazzo rivolto verso di lei.
- Te lo prometto – risponde sorridendo prima di iniziare a rivestirsi.
Dopo i saluti, i due tornano in auto, ora diretti verso casa dell’uomo.
- Non sei venuta come al tuo solito. Oppure sbaglio? – domanda lui.
- No. Non sono venuta perché aspetto il dopo, con te – risponde sentendosi sempre più maiala, esattamente come vuole l’uomo.
- Brava – afferma l’uomo sorridendo.
Giunti alla sua abitazione, appena la porta di casa viene chiusa alle loro spalle, Giulio la prende violentemente per i capelli e portata la bocca a contatto con la sua, la bacia con foga.
Bastano pochi attimi per rimanere entrambi senza fiato.
- Così sei bellissima e mi fai eccitare come un porco. Ma adesso vai al bagno, togliti tutto quanto e fatti una doccia. – afferma staccando la mano dai suoi capelli con decisione.
- Devi tornare qui in sala nuda – afferma ancora con voce piena di eccitazione.
Giulia esegue gli ordini e giunta in bagno si spoglia mentre ha già aperto l’acqua della doccia. Dopo aver fatto tutti i suoi bisogni, si lava con calma e cura in tutte le parti e ripensa a tutto quello che ha passato nell’ultimo mese, prima di arrivare a quello che sta vivendo ora.
Quando esce dalla doccia e si asciuga di fronte lo specchio, si guarda e sorride.
Non si ripete più la parola “Troia”, ma ripensare a quel grosso cazzo che aspetta di penetrarla, ha comunque paura.
Una volta posato l’asciugamano, non attende oltre ed uscita dal bagno, si dirige in sala con i capelli ancora bagnati.
Come lei, anche Giulio è già nudo e vedere il suo enorme cazzo già duro, le fa mancare il fiato.
Quando si avvicina a lui, trema mentre si lascia prendere per mano.
- Adesso dimentica il tempo, dimentica cosa ti circonda e dimentica tutti quanti. È ora di godere. – esclama prima di invitarla sul divano.
Appena distesa su di esso, l’uomo le è sopra.
Ha pochi attimi per riuscire a ragionare prima di sentire il suo cazzo puntare sulla figa.
- Sei bagnata fradicia. Lo sento senza manco essere entrato – afferma Giulio prima di iniziare a spingere.
Appena la cappella entra, Giulia spalanca la bocca e ansimando respira forte.
Il cazzo inizia a risalire in lei.
Non si ferma e nonostante lei si senta sempre più piena, non accenna a fermare l’uomo.
Il cazzo ad un certo punto però, esce quasi del tutto.
L’uomo sorride.
Giulia sospira forte e con gli occhi terrorizzati lo fissa mentre respira forte con il cazzo in lei.
Lo guarda con timore con le sue forti e muscolose braccia poste affianco il suo volto, l’uomo è grosso almeno 3 volte lei.
Infine sente il cazzo tornare a spingere per poi iniziare veramente a scoparla.
Giulia ansima.
Il cazzo ad ogni affondo la penetra sempre un po’ di più.
Giulia però, ad un certo punto quasi urla.
L’uomo sorride e aumenta il ritmo affondando sempre più in profondità.
Come un martello pneumatico tarato a velocità costante, l’uomo non smette un attimo di penetrare in lei.
- Lo vuoi tutto ? Ci siamo quasi. – afferma Giulio avvicinandosi al volto della ragazza ansimante e tutta sudata.
- Si – risponde mentre gli occhi le lacrimano dalle emozioni.
- Brava la mia maiala – afferma per aumentare quindi il ritmo.
Giulia sta per scoppiare mentre l’uomo non smette di guardarla negli occhi.
Il cazzo inizia a fare un dentro fuori frenetico e sempre più deciso.
Alla fine l’uomo ansima e con un colpo di reni, entra in lei fino alle palle.
- AAAHHHH!!! – urla Giulia mentre l’uomo rimane fermo tutto spinto in lei.
- Oddio, mi spacchi !!!!! – urla ancora
- Sono fermo! Lo senti? È tutto dentro – esclama l’uomo preso dall’eccitazione mista a entusiasmo.
- Lo sapevo che eri la mia maiala perfetta !!! – esclama ancora iniziando a uscire lentamente .
Di improvviso, come è appena uscito quasi del tutto, rientra fino a quando i due bacini non si colpiscono rumorosamente.
- Ahhhh!! Oddioo che sensazione!!! – urla ancora quando è tutto in lei.
- Ora scopiamo sul serio? – domanda alla ragazza prima di baciarla in bocca.
- Mi stai sfondando – afferma Giulia presa dal panico.
- Con la voglia che hai e per quanto sei bagnata ? Non credo proprio! – afferma prima di iniziare a pompare deciso.
- AAhhh oddioooooooooo!!! – urla senza più fermarsi mentre con uno spruzzo potentissimo, viene!
- Non ho mai visto nessuna venire in questo modo! Sei pazzesca ! – urla senza smettere di fotterla affondando tutto in lei fino a quando i bacini si colpiscono rumorosamente.
- No, ti prego. Aspetta! Fermati! AHHH Oddio!!! – urla senza più freni.
- No! Non mi fermo !! – urla a sua volta…
Giulia non resiste oltre, presa da tutte queste emozioni, quasi perde i sensi da quanto sta godendo..
Non riesce a dirgli di no, ma le sensazioni che le provoca quel cazzo, la mandano in tilt.
Geme, graffia le braccia, morde le sue mani, si attacca con le unghie sulla sua schiena e con il cuore che sembra dover scoppiare tra pochi attimi, urla prima di godere una seconda volta.
Come poco fa, Giulia spruzza ancora una volta il suo orgasmo mentre il cazzo non smette di scoparla.
- Diooooooo scoppioooooo – urla come una pazza con le lacrime che solcano il viso e il fiato che le viene a mancare.
- Siiii!! sei miaaaa!!! la mia maialaaaaa !!!! – urla l’uomo ormai in preda all’eccitazione.
Dopo poco, anche lui non resiste oltre e senza remore esce dalla figa, si porta con il cazzo sul volto della ragazza e gemendo la riempie di sperma.
Silenziosamente Giulia apre la bocca e imboccata la cappella, la succhia fino a quando non è tutta lucida.
Tutto si ferma, tutto si spegne.
L’uomo torna su di lei e si accascia soddisfatto.
Entrambi chiudono gli occhi e non si sa come o quando, ma si addormentano.
Quando Giulia riapre gli occhi è mattina, il sole è già alto nel cielo e si nota dalla finestra aperta.
L’uomo non è nella stanza e tutta dolorante, dopo essersi alzata, decide di andarlo a cercare.
Quando lo trova seduto in cucina di fronte un caffè e la sigaretta, la ragazza sorride per poi avvicinarsi.
- Siediti – la invita sorridendo.
Appena seduta, l’uomo si alza e le porta una tazza di caffe appena versato dalla moca ancora calda.
Affianco, vede che l’uomo posa una pillola e una brioches.
- Ieri mi sono trattenuto, ma da adesso voglio tutto di te. – afferma bevendo un sorso di caffè
- Voglio fare cosa mi pare con te e questo significa anche venire in tutti i buchi della mia maiala – afferma ancora per poi tirare dalla sigaretta.
Giulia rimane turbata da tutte queste attenzioni. Nessuno di quelli incontrati precedentemente è mai stato così.
L’uomo nota il suo turbamento e risponde senza mezze misure.
- La schiava più maiala, è quella che lo fa per desiderio e non perché è obbligata.
Giulia guarda quella pastiglia.
- Anticoncezionale? – domanda sottovoce
- Si – risponde l’uomo sorridendo.
Giulia non risponde ma presa la pastiglia, la mette in bocca e fatto un sorso di caffè, la manda giù.
A questo punto l’uomo sorride e torna a bere con calma il suo caffè.
Ancora assonnata, la ragazza, finita la colazione si dedica ad un'altra doccia.
Mentre è sotto il getto dell’acqua, tutta insaponata, sente l’uomo entrare in bagno e raggiunta, apre la tenda senza remore.
La fissa come ipnotizzato.
- Ho una voglia matta del tuo culo e oggi mi ci voglio divertire molto. Lavalo come si deve – afferma per poi richiudere la tenda mandando Giulia in agitazione.
La ragazza esegue gli ordini, nel mobiletto del lavandino trova una peretta molto grossa e si dedica a diversi lavaggi prima di sentirsi perfetta.
Uscita quindi dal bagno, sempre nuda, trova l’uomo sul divano che guarda la tv. Anche lui è ancora nudo e vedere quel grosso cazzo non eretto, per Giulia è la prima volta.
Appena si avvicina però, quel cazzone inizia a prendere vita.
Senza chiedere il permesso, giunta di fronte l’uomo, si inginocchia tra le sue gambe.
Con fatica prende con entrambe le mani il cazzo e aperta la bocca, inizia a succhiarlo con decisione.
L’uomo sorride e posata una mano sulla testa della ragazza, la invita senza però forzarla, a scendere il più possibile con la bocca.
Il cazzo è veramente grosso e tenendolo tra le mani e in bocca, Giulia si stupisce nell’essere riuscita a prenderlo sia davanti che dietro, per intero, fino alle palle. Questa cosa la eccita da morire e andando a toccarsi tra le gambe, si stupisce a sentirsi così tanto bagnata già di prima mattina.
Infine l’uomo respira forte prima di impugnarla per i capelli e staccarla dal cazzo.
Con la mano prende un tubetto di gel posto sulla mensola dietro il divano e invita la ragazza a voltarsi e piegarsi a novanta.
- Allargati le chiappe – ordina mentre sente il rumore del tubetto che si apre.
Giulia esegue l’ordine e sente subito colare il liquido nel solco tra le chiappe. Pochi istanti e le dita dell’uomo lo raccolgono per spargerlo tutto sull’ano.
Senza alcuna delicatezza, due dita vengono spinte in lei. Non c’è alcun attrito e nessuna resistenza da parte del muscolo, tanto che in un attimo, sono entrate per intero fino alle nocche.
- Il tuo culo inizia a piacermi, ma è ancora da allenare molto – afferma sorridendo per poi lasciare che si alzi dalla scomoda posizione. Quando si volta, trova l’uomo intento a lubrificarsi il cazzo e sorridendo, dopo aver richiuso il tubetto di gel, la invita a sedersi su di lui.
- Ora ti impali da sola. Lo voglio tutto dentro. – afferma per poi prenderla per i fianchi e attirarla a sé.
Giulia a questo punto allarga le gambe e lentamente si piega su di lui.
Il cazzo punta subito all’entrata del culo e quando la ragazza si lascia lentamente scendere, lo sente allargarle le carni e infine, entra in lei facendola ansimare.
Piano piano scende sempre di più mentre le sue gambe tremano per la tensione. Ad un certo punto però, per adattarsi meglio, risale diversi centimetri prima di scendere ancora.
Ripete l’operazione alcune volte tenendo gli occhi chiusi e ansimando continuamente.
- Lasciati cadere sul mio cazzo – ordina l’uomo in preda all’eccitazione quando è per più di metà spinto in lei.
Giulia sbianca a tale ordine mentre il sudore le sta già colando sulla fronte.
Non riesce a parlare, ma preso un grosso respiro, si lascia andare di peso sull’uomo.
Basta pochi istanti prima di sentirla gemere con forza mentre il cazzo si pianta in lei fino alle palle.
Subito dopo, l’uomo le toglie l’appoggio da sotto i piedi e tirando le cosce a se, il cazzo sembra penetrarla ancora di più.
- Oddio! Oddio! Oddio! – riesce solo a dire cercando di posare le mani sul divano per non gravare con tutto il peso su quel cazzo enorme.
- Non ci provare! La prossima scopata ti lego, così te lo faccio sentire ancora meglio – afferma mentre vede Giulia riportare le mani verso l’alto.
- Mi stai rompendo il culo … oddio! – esclama Giulia con il fiatone.
L’uomo non si muove, ma invita Giulia ad abbracciare le sue stesse gambe, in modo da tenerle alte.
La ragazza esegue e ora, l’uomo la può tenere in braccio più agevolmente.
Sotto di lei, il cazzo inizia a muoversi lentamente, tutto costantemente spinto dentro e sotto i lamenti della ragazza l’uomo gode con gli occhi chiusi.
Vanno avanti in questa posizione per una decina di minuti, prima che l’uomo le conceda di riabbassare le gambe su di lui.
- Ora mi stai seduta in braccio e ci guardiamo un bel film. – afferma l’uomo
Con il telecomando preme il tasto play e sulla tv inizia ad essere riprodotta una di quelle stupide commedie americane mezze comiche e mezze cariche di scene spinte quasi sull’erotico.
Posato quindi il telecomando sul divano, una mano raggiunge la tetta sinistra della ragazza, mentre con l’altra la costringe ad allargare le gambe per poi finire direttamente spinta con due dita nella passera.
Giulia sente la costante presenza di quell’enorme cazzo tutto spinto nel suo culo e come se non bastasse, ogni tanto l’uomo muove il bacino facendola sospirare.
Per tutto il film le sue tette vengono massaggiate di continuo, le dita in lei si muovono tra il penetrarla e la stimolazione del clitoride.
Diverse volte la ragazza si gira verso l’uomo, soprattutto durante le scene spinte e cerca di mettergli la lingua in bocca. Ma lui sorride e si allontana facendola soffrire ancora di più.
Più che godere, la ragazza si sente torturata in un modo mai provato e godendo soffre perché vorrebbe ancora di più.
Ormai in trance, quasi non si rende conto che il film sia finito. Da ormai decine di minuti sta ansimando senza sosta implorando l’uomo di scoparla. Quando però la invita ad alzarsi, quando sente quel cazzo sfilarsi da dentro di lei, è come se si sentisse di colpo svuotata di qualcosa.
- Oddio che sensazione – esclama andando a toccarsi il culo.
- Quindi vuoi che ti scopo ? – domanda stando fermo a massaggiarsi il cazzo duro e tutto bagnato.
- Si ti prego – lo supplica e senza attesa si siede al suo fianco sul divano, sporge il culo in fuori e tira le gambe a sé verso l’alto. Tenendole con le braccia, lo guarda respirando con agitazione.
L’uomo si alza e senza parlare si posiziona di fronte a lei.
Questione di attimi.
La cappella punta tra le labbra della figa e dopo aver dato un piccolo colpo di reni, entra facendola ansimare.
- Ti devo scopare così ? – domanda l’uomo iniziando a spingere in lei il cazzo.
- Siiiiiii ti pregoooo – ansima chiudendo gli occhi.
L’uomo sorride e appoggiando le mani sullo schienale del divano, spinge con forza in lei.
In un attimo i corpi si attraggono e lo schiocco dei bacini fa letteralmente urlare Giulia.
L’uomo non contento esce quasi del tutto e riaffonda per poi scoparla con una violenza inaudita.
- AHHHHH Oddioooo!!!! – urla senza sosta mentre l’uomo sente il suo cazzo bagnato in un modo mai provato prima.
Giulia sta letteralmente colando dalla voglia quando l’uomo ridendo esce da lei e puntato al culo, lo spinge tutto dentro.
Il grido di Giulia è immediato quanto il cazzo che entra fino alle palle.
La ragazza sbava mentre le lacrime solcano il suo viso e il respiro è strozzato.
- Cosa ti succede maialina ? – domanda l’uomo senza smettere di scoparle il culo.
- Mi stai aprendo tutta. Non ho mai provato qualcosa di così forte. – afferma ansimando con gli occhi chiusi.
- Mi stai rompendo il culo. Ma…. – fa una pausa in cui prende fiato - …mi piace – afferma prima di lasciarsi andare in un urlo liberatorio.
L’uomo non risponde, ma dopo quella rivelazione, la scopa con ancor più foga.
Gemono entrambi, ansimanti e sudati.
Ad un certo punto Giulia alza gli occhi spalanca la bocca e mentre il cuore parte a mille, quasi urla mentre dalla figa parte un getto violento.
- AAAHHHHHH !!! Vengo!!! Cazzooooo!!! Ma che mi succedeeeee!!!! – urla ancora sconvolta.
- Non resisto più. Sei assurda – esclama l’uomo con il fiato corto.
Giulio non esce nemmeno dal suo culo e dopo una raffica violenta di affondi geme e spingendolo più in profondità possibile, usando addirittura il proprio peso per affondare maggiormente e facendo gemere Giulia, erutta in lei tutto il suo seme.
- Ahhhh!! Che scopata !! – urla mentre spruzza ancora nel suo retto
Quando infine esce dal culo, entrambi i buchi di Giulia sono ancora aperti e totalmente ricoperti di umori.
L’uomo ansima e sorride guardando la ragazza sconvolta.
Anche lei sorride.
Durante il pomeriggio, Giulio si scopa la ragazza ancora 3 volte su quello stesso divano.
Per tre volte la penetra senza pietà e per tutta la sua lunghezza.
Per tre volte Giulia viene come una fontana.
Per tre volte, Giulio viene in ogni buco e quando giunge al turno della bocca, dopo ormai un’ora di scopata, ha le palle talmente cariche da far quasi soffocare la ragazza mentre la costringe a bere tutto, fino all’ultima goccia.
Sorridono entrambi, anche quando l’uomo la ispeziona tra le gambe.
Tre dita entrano nel culo senza nemmeno bisogno di spingere. Il buco è talmente largo che si può tranquillamente guardare all’interno.
- Ora sei perfetta – esclama prima di alzarsi e dirigersi in cucina.
La ragazza, dopo essersi alzata a sua volta, lo raggiunge.
- Ora riposiamo – decreta l’uomo per poi versarsi del caffè in una tazza.
I due si lavano a turno con tutta calma, mangiano cena e sempre nudi, guardano un film.
Arrivati a letto, l’uomo si gode la bocca di Giulia che gli succhia in cazzo per un quarto d’ora abbondante, ma poi, stanco e senza alcuna voglia di raggiungere l’orgasmo ancora molto lontano, la riporta vicino a se.
Infine, si addormentano.
La mattina successiva, quando Giulia si alza, non trova nessuno al suo fianco.
In cucina, un biglietto è per lei.
- Sono dovuto correre a lavoro per una urgenza. Non tornerò prima di qualche giorno. Quando leggi il messaggio, chiudi tutto e lascia le chiavi sotto il tappetino. Torna a casa tua e se mi vorrai rivedere, basta che mi chiami. Ciao. Giulio.
Giulia è sconvolta.
Il paese dove abita lei, è davvero molto distante e non conosce assolutamente quali trasporti pubblici la possano riportare verso casa.
Le viene subito in mente il suo “nuovo” padrone.
Se lo chiamasse, in pochi minuti la verrebbe sicuramente a recuperare.
Ma poi ci ripensa bene.
Potrebbe sempre chiedere un passaggio.
Recuperato il suo zainetto, lo apre e indossa quei pochi abiti che si era portata di scorta. Un paio di shorts in cotone come l’attillato top bianco sotto cui mette un reggiseno a fascia, un perizoma e le infradito, completano il tutto.
Nello zainetto mette solo più gli abiti provocanti con i quali si era presentata all’uomo nel vicolo dietro casa sua. Dopo una doccia e una breve colazione, decide di riordinare sommariamente casa e rifare il letto. Spente quindi le luci, prende il suo zainetto e sorridendo chiude casa per poi lasciare le chiavi sotto il tappetino.
Canticchiando raggiunge la strada e con passo allegro si mette a camminare verso quella che crede essere la strada per il ritorno.
Guarda svariate volte le macchine sopraggiungere e sorridendo, appena vede all’interno dell’abitacolo un uomo, tira fuori il pollice.
La terza volta che prova a fare autostop, l’auto si ferma.
- Ciao! Sali!
- Grazie!
Quando chiude la portiera e inizia a spiegare la strada, l’uomo le sta già fissando le cosce in modo quasi morboso.
Giulia sorride mentre le spalanca senza più timori.
fatemi sapere cosa ne pensate lokrost@mail.com oppure stevumatt@gmail.com
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Verso le 19 esce di casa.
In giro non c’è nessuno, tra chi si attarda in spiaggia e chi si prepara per la cena, non incontra manco un passante lungo il tragitto.
Quando raggiunge il vicolo, un grosso suv nero è posteggiato con le luci di posizioni accese.
Appena guarda verso l’abitacolo, i fari si accendono e l’auto si muove verso di lei mentre il finestrino lato passeggero si abbassa.
- Ciao. Sbrigati – con la solita voce roca, la invita a salire.
Con il cuore a mille, apre la portiera mentre l’uomo non le toglie gli occhi di dosso.
- Che figa – commenta a bassa voce mentre la ragazza chiude la portiera una volta seduta nell’abitacolo.
L’uomo non si muove con l’auto. Continua a fissarla sorridendo.
Giulia è agitata e continua a girare con lo sguardo perché non sa cosa fissare.
- Adesso diventi la mia maiala e fai tutto quello che voglio – afferma prima di carezzarle dolcemente la guancia.
- Mica ci hai ripensato? Se vuoi, puoi scendere dalla macchina. – domanda non ricevendo reazioni.
- No, anche se, però, ho ancora un po’ paura – risponde finalmente, fissando l’uomo negli occhi.
- Vedremo dopo che avrai goduto, se la penserai ancora così – risponde divertito per poi innestare la marcia e partire.
- Hai fatto cena ? – domanda guardandola di tanto in tanto.
- No – risponde senza togliere gli occhi dalla strada.
- Bene, allora ci fermiamo a mangiare – risponde prima di svoltare in un vicolo.
L’auto si ferma di fronte l’ingresso di un piccolo ristorante.
Nervosa e agitata, Giulia scende dall’auto e presa sotto braccio, viene accompagnata all’ingresso.
Durante tutta la cena, viene trattata con gentilezza, nonostante riceva molti sguardi dai tavoli che la circondano, finalmente inizia a tranquillizzarsi e raccontare di lei all’uomo.
Lui vuole sapere tante cose di lei e la riempie continuamente di domande a cui risponde senza esitazione.
Parlano della serata al cinema, di quella nel boschetto del parcheggio e poi Giulia si sente di voler raccontargli anche di prima, dell’artefice della sua metamorfosi. Racconta tutto di Luca e di come le ha stravolto la vita negli ultimi mesi prima di sparire nel nulla.
L’uomo sorride, sembra contento e prima di bere un sorso di vino dal calice, manda la ragazza in tilt con la sua domanda.
- Durante il weekend, il cinema dove mi hai conosciuto, offre i film a prezzi ridotti e ci sono sempre pochi posti liberi a sedere. – afferma sorridendo.
La ragazza non parla e rimane immobile con la forchetta in mano.
- Pensavo di prendere i biglietti per doppio spettacolo. Ti lascio tornare in sala solo durante il cambio film, ma non ti faccio neanche rivestire. – conclude bevendo ancora dal calice ma senza distogliere lo sguardo dal suo.
Giulia trema e la forchetta cade rumorosamente nel piatto.
Il rumore la risveglia come da un grosso spavento.
- Scusami – dice riprendendo in mano la forchetta e tenendo ora lo sguardo basso sul piatto.
- Non mi rispondi? Cosa ne pensi ? – spinge ancora mandandola sempre più in tilt.
- Puoi farmi cosa vuoi. Hai detto che non posso dirti mai di no. – afferma per poi riuscire a mandare giù a fatica un boccone.
L’uomo si allunga sul tavolo e con la mano raggiunge il mento di Giulia. Il suo volto viene alzato fino a quando i due non si guardano negli occhi.
- In realtà non è mia intenzione fare quello che ti ho appena detto. Questo era solo un test. Volevo vedere fino a dove ti saresti spinta pur di accontentarmi – afferma sorridendo e guardando come il volto della ragazza sia pallido dalle emozioni che prova.
Finalmente Giulia si rilassa e i discorsi cambiano, riuscendo così a terminare la cena con serenità.
Giunti al caffè, l’uomo la invita a non prenderlo.
- Ti porto da amici. Voglio farteli conoscere prima di andare a casa mio. Il caffè lo prendiamo da loro. – afferma sorridente.
Ovviamente la ragazza esegue l’ordine e dopo che hanno pagato il conto, risalgono in auto.
Fatti pochi isolati però, l’uomo borbotta guardando diverse volte Giulia.
- Prima, facciamo alcune compere. Così non mi piaci! – commenta fissando il suo corpo
L’auto svolta bruscamente a sinistra e dopo pochi metri si ferma di fronte un negozio con le vetrate oscurate e contornate da luci rosse a led.
L’insegna riporta la scritta “Sexy Shop”.
- Sei bella…. Ma visto che sei la mia maiala, voglio che lo sappia chiunque ti vede – afferma invitando la ragazza in stato di panico a scendere dall’auto.
Giulia non riesce a parlare e silenziosamente lo segue fino all’entrata, dove, suonato il campanello, la serratura elettronica scatta dopo pochi attimi.
- Buona sera – li accoglie da dietro il bancone un signore sulla 60ina.
- Ciao Roberto –
- Ciao Giulio. Sei tu! Scusa, non ti avevo riconosciuto! – risponde il commesso salutando così l’uomo che accompagna Giulia.
- Che bella compagnia che ti porti assieme ! – esclama ora, fissando la ragazza.
- Ti ringrazio. – fa una pausa per fissare la ragazza – Sono venuto qui, proprio trovare qualcosa adatto a lei. – afferma senza distogliere lo sguardo dal suo corpo.
- Di cosa avreste bisogno? – domanda passando dall’altra parte del bancone.
Giulio si guarda attorno, notando la presenza di diverse persone che guardano la roba esposta e senza pudore, decide di parlare senza moderare il volume della sua voce.
- Parliamoci chiaro. A lei piace tanto fare la maiala. – afferma mandando Giulia nel pallone.
- Così è bellissima e si vede chiaramente le sue forme, però, una vera maiala, si veste diversamente. Hai capito cosa intendo ? – domanda all’uomo con voce calma.
Il commesso Roberto, è visibilmente agitato dalla presenza di Giulia, soprattutto per quanto sia effettivamente bella e si trova in difficoltà a rispondere senza prima acquisire un pizzico di autocontrollo.
Alcuni degli avventori, sentendo i discorsi e notando la presenza della ragazza, iniziano a incuriosirsi e lentamente si avvicinano tra le corsie di merce esposta.
- Penso di aver capito. Seguitemi – afferma Roberto dirigendosi con decisione verso le ultime corsie.
I due lo seguono in silenzio e una volta raggiunto, si trovano di fronte un’ampia gamma di microabiti oppure di due pezzi veramente ridotti, per non dire minimali.
Giulia rimane stupita da quest’ampia gamma e nota diversi abiti che le piacerebbe effettivamente acquistare. Ma a rompere l’atmosfera è nuovamente il suo uomo, Giulio, che chiede di poter vedere un due pezzi.
- Questo è un vestito in stile scolaretta, con la gonna abbastanza ridotta e svolazzante mentre la maglietta, come vedi non è altro che una specie di camicetta che davanti si lega con un semplice nodo. – risponde mostrandolo anche a Giulia che diventa immediatamente rossa in volto.
- Con questo, fai rizzare il cazzo anche ad un morto – risponde Giulio sorridente, rivolto verso la ragazza.
- Se volete provarlo, in fondo la corsia ci sono i camerini – afferma Roberto indicandoli con la mano libera.
- No a lei i camerini non servono. Anzi, se puoi rimanere qui, mi farebbe piacere un tuo consiglio – afferma Giulio, facendo arrossire visivamente il commesso.
- Cosa stai aspettando. Se non ti togli quel vestito, non possiamo vedere come ti sta – esclama Giulio.
- Si, scusami – risponde Giulia con le guance rosse come il fuoco.
Quando con mani tremanti riesce a togliere il vestito, il primo a commentare, è il commesso.
- Per come sei agghindata, si vede che ti piacciono queste cose, ma una maiala si veste diversa – afferma sconvolto dall’eccitazione.
Giulio ridacchia a bassa voce.
- Come dicevo, il problema, è che quel corpetto, non va bene con la camicetta che vuoi acquistare – esclama ancora rivolgendosi a Giulio.
- Togliamo anche quello, così lo proviamo come si deve – afferma Giulio, facendo capire a Giulia, che tra pochi istanti, rimarrà con solo i tacchi, le autoreggenti e le culotte.
- Si, hai ragione – risponde Giulia nonostante sia presa dal panico, mentre cerca di immedesimarsi in ciò che dovrebbe essere secondo Giulio. Una maiala.
- Venite avanti. Non c’è niente da nascondere, anzi, se volete, potete commentare anche voi – esclama Giulio, vedendo tutti gli avventori riuniti al fondo della corsia, presi dal vedere Giulia mezza nuda.
La ragazza si leva lentamente il corpetto, giusto in tempo per mostrare le sue tette a tutti quanti.
- Ha delle belle tette, ma visto che vuole essere una maiala, dovrebbe mettere un bel reggiseno che le strizzi come si deve – afferma il commesso, prima di correre verso un'altra sezione della corsia.
- Ecco, questo dovrebbe andare bene – afferma portando un reggiseno push up di colore bianco, come la camicetta, ma tutto lavorato in pizzo.
- Questo però, è un modello da vera porca – afferma mentre Giulia lo indossa e presto tutti si rendono conto di come i capezzoli rimangano liberi, in quanto le coppe sono ridotte, nonostante strizzino perfettamente la tetta.
- Ottimo! Ora indossa il resto – ordina Giulio in preda all’eccitazione
Quando finalmente indossa la cortissima gonna e la camicetta, un applauso generale fa arrossire vistosamente la ragazza.
I capezzoli sembrano dover forare il tessuto della camicetta per quanto siano duri. La gonna invece, è talmente corta che basta poco per vedere le mutandine che porta sotto oltre alla notevole distanza dall’inizio delle autoreggenti.
- Voltati di spalle e piegati a novanta – ordina ancora Giulio
La ragazza è in preda ad un panico misto eccitazione che non ha ancora provato prima.
Dopo aver eseguito l’ordine, rimane ferma e in silenzio.
- Come vi sembra ? – domanda Giulio dubbioso.
- Cioè, le sue mutandine sono super arrapanti e belle, ma non centrano nulla con quella gonna – risponde uno degli avventori del negozio.
- Si. Se vuole fare davvero la maiala, non dovrebbe nemmeno indossarle – afferma ora il commesso.
Giulia a questo punto sbianca e sente una sensazione ghiacciata spandersi in tutto il corpo.
- Senza muoverti, abbassale, così vediamo la differenza – ordina Giulio
Con mani tremanti, la ragazza esegue l’ordine e portate le mutandine alle caviglie, rimane immobile.
- Pazzesca – esclama un altro degli avventori.
- Alzati e prova a camminare – ordina nuovamente Giulio
Giulia esegue quindi l’ordine e dopo aver scalciato le mutandine, prova a camminare per qualche metro prima di voltarsi e tornare verso i presenti. Ad ogni passo la gonna si alza fino a mostrare nitidamente le rotondità del culo e davanti, si nota invece la sua figa priva di mutandine.
- Ora sei la mia maiala perfetta. Penso che fai venire il cazzo duro a chiunque – esclama Giulio toccandosi vistosamente il pacco.
Altra conferma, Giulia la trova da tutti gli altri presenti che confermano con un cenno del capo o rispondendo che anche loro sono nella medesima situazione.
Giulia per la prima volta, nonostante l’agitazione, si sente ammirata e desiderata e…. sorride.
- Penso che abbiamo trovato tutto ciò che ci serviva – afferma Giulio.
- Visto però, com’era agghindata inizialmente, per la prossima volta, vi consiglierei di provare un vestiario meno da maiala e più da puttana. Secondo me sta bene anche su quel genere – afferma il commesso ormai preso dall’eccitazione.
- Allora penso torneremo presto – afferma Giulio
Tutti gli avventori intanto, uno dopo l’altro escono dopo aver pagato i loro acquisti. Nessuno di loro saluta i due, quasi con imbarazzo o troppa voglia di continuare qualcosa lasciato a metà.
Sono rimasti solo più loro due, più il commesso.
- Bene, vi faccio il conto e poi posso chiudere – risponde con ancora il fiatone dovuto all’eccitazione che porta dentro.
- Ma se aggiungi questi, potresti farci uno sconto? – domanda Giulio posando una scatola di preservativi sul bancone.
- In che senso? – domanda il commesso.
- Nel senso che ne potresti provarne uno con lei e mi dici se sono buoni o meno – sia il commesso che Giulia, diventano paonazzi.
Le mani dell’uomo tremano mentre prende il pacchetto e lo scarta.
Dopo averlo aperto, prende uno dei preservativi e lo apre di fronte a Giulia.
- Scegli tu quale dei tre buchi sia più adatto per provarlo. Non farti problemi – afferma Giulio con l’eccitazione più che palese.
L’uomo si tira fuori il cazzo già duro e dopo essersi messo il preservativo, si avvicina alla ragazza.
Con calma la piega sul bancone e dopo essersi messo alle sue spalle, non serve nemmeno alzar la gonna per vedere i suoi buchi, in quanto, piegandosi mostra già tutto.
Senza remore, sputa tra le chiappe di Giulia e dopo aver puntato il cazzo, inizia a spingere.
- Non aver timore a entrarci deciso, l’ho sfondata l’altro giorno. Divertiti! – esclama Giulio, rivolto verso l’uomo.
Questa frase, è come se accendesse una miccia nell’eccitazione dell’uomo che di punto in bianco, esplode.
Come una furia, l’uomo si pianta nel culo di Giulia fino alle palle facendola gemere ad alta voce.
In pochi attimi, il commesso inizia a fottere la ragazza con violenza e urlando frasi senza senso.
Giulia ansima, gode e sorride, perché finalmente prova nuovamente tutte queste sensazioni pazzesche.
- AAAAhhh!!! Ma è fantasticaaaa!!! – urla inculandola come un indemoniato.
La ragazza ansima e si gode la cavalcata, ma presto l’uomo urla e piantandosi tutto dentro di lei, viene.
Quando infine esce dal culo, Giulia è palesemente eccitata e guardando il preservativo, si stupisce di quanto l’uomo sia riuscito a godere. La quantità di sperma presente all’interno è effettivamente abbondante, più di quanto abbia mai visto fino ad ora.
Pagato infine il conto, dopo alcuni brevi saluti, i due escono dal negozio ed entrati in auto, ripartono.
- Brava – esclama l’uomo, fissando morbosamente il suo nuovo abbigliamento.
- Grazie – risponde lei sorridendo e con la figa che ormai cola umori sul sedile.
Fatti pochi isolati, si fermano nuovamente di fronte un grosso palazzo e scesi dall’auto, l’uomo suona a uno dei campanelli.
- Chi è ? – rispondono dal citofono
- Io e Giulia – risponde divertito
- Cazzo! Salite – risponde l’uomo dall’altra parte con stupore.
- Come fanno a conoscere il mio nome? – domanda Giulia quando sono in ascensore.
- Ho raccontato a loro cosa hai fatto al cinema – risponde divertito
- Quindi non mi hai portato qui per un caffè? – domanda agitata
- Che maiala! – esclama l’uomo
- In realtà si, ti avevo portata qui per un caffè. Ma ora, mi hai fatto venire in mente qualcosa di meglio! – aggiunge divertito e mandando la ragazza in panne le carezza il culo da sotto la gonna.
- Cosa di preciso ? – domanda lei in preda al panico.
- Ti faccio fare riscaldamento con loro, così quando siamo a casa non rischio di romperti e posso dedicarmi per tutto il tempo ad allargarti meglio. – afferma senza riuscire più a contenere la sua eccitazione.
- Abbiamo ormai capito che nel culo, il mio cazzo ti entra fino alle palle e possiamo quindi allenarlo senza problemi. Ora dobbiamo vedere se è lo stesso per la tua figa, ma dobbiamo prima scaldarla. Non me ne faccio niente di una figa sfondata. – afferma ancora ridacchiando prima che si aprano le porte dell’ascensore.
Giulia è in panico e quando la porta dell’appartamento viene aperta, 3 ragazzi all’interno li accolgono sorridenti.
- Ciao ragazzi – esclama l’uomo mentre vengono accolti.
- Ma come cazzo è vestita? – risponde uno di loro
- Ti fa venire il cazzo duro, vero? Io e la mia bella maiala siamo appena andati a fare compere al Sexy Shop – afferma Giulio
- Altro che cazzo duro. Manda in panico vestita così – afferma un altro ragazzo
- Beh con tutte quelle che entrano in discoteca da voi. Ci starebbe bene anche lei, lì in mezzo – afferma Giulio mentre si stanno sedendo tutti al tavolo della cucina, tranne Giulia.
- Ma sei pazzo? Una così, li dentro non dura più di 10 minuti. Se possono le infilano i cazzi anche nelle orecchie – affermano ancora
- Dai, siedi – ordina l’uomo rivolto a Giulia, indicando però il piano del tavolo.
Mandata giù la saliva, la ragazza esegue e quando l’uomo le fa cenno di allargare le gambe, lei le spalanca direttamente.
Uno dei ragazzi, arriva vicino Giulia portando il caffè e appena vede le cosce spalancate, ha un attimo di smarrimento.
- Tieni – porge il caffè con mani tremanti
- Grazie – sorride la ragazza imbarazzata da come venga guardata.
- Ti piace la sua patata ? – domanda Giulio cosciente che in quella posizione e per la corta gonna la sta mostrando a tutti.
- Che bella – riesce a rispondere soltanto.
Quando la ragazza finisce di bere il caffe, posa la tazzina sul tavolo.
In quel preciso istante, Giulio torna in azione con le mani, e preso un lembo della camicetta, tira fino a quando il nodo che ha tra le tette, si slega.
Ben presto tutti possono vedere le sue tette sorrette da quel reggiseno che lascia liberi i capezzoli.
Anche il resto dei presenti, dopo aver preso il caffè si alzano per vedere la scena.
Giulio si avvicina con la bocca all’orecchio della ragazza.
- Visto che sei la mia maiala, dillo tu che vuoi farti scopare. Alzati e togliti un po’ di roba inutile da dosso – ordina l’uomo con il fiato che viene a mancare per l’eccitazione che prova.
Rossa in volto e con il cuore a mille, lentamente scende dal tavolo si volta di schiena ai presenti e presa la gonna sui lati, la fa scendere alle caviglie per poi riporla sul tavolo. Stessa sorte per la camicetta e subito dopo, anche il reggiseno fa la stessa fine.
Quando si volta nuovamente, le facce di tutti i presenti sono pietrificate dalla scena. Sono tutti con gli occhi su di lei e la bocca spalancata in cerca di aria.
Come per invogliarla a continuare, l’uomo estrae dalla tasca la scatola di preservativi e la lancia a uno dei ragazzi.
Le mani di Giulia tremano dopo tale gesto, ma fa si che riesca a convincersi.
- Ragazzi, se volete scoparmi anche voi, sono qui. Giulio mi ha confidato di avervi raccontato cosa ho fatto al cinema. – riesce a dire ormai senza fiato.
Quello con i preservativi in mano, non ragiona più, ne scarta uno e dopo essersi tolto i pantaloni e boxer, se lo infila sul cazzo già duro.
Giulia arretra fino ad appoggiarsi al tavolo e allungata una gamba, l’appoggia sulla sedia posta alla sua sinistra.
Senza parlare, l’uomo è tra le sue gambe e preso il cazzo in mano, si avvicina per penetrarla.
- Ti prego, mettetemelo tutti davanti. Ho tanta voglia – esclama Giulia da vera maiala, impersonandosi in un modo che impressiona se stessa.
Il cazzo si posa tra le labbra della ragazza e appena scava in esse, la voglia cola immediatamente sul cazzo dell’uomo.
- Ma cosa cazzo!?! – rimane stupito da quanto stia godendo.
Appena il cazzo inizia a penetrarla, quasi fosse risucchiato in lei, in pochi istanti entra fino alle palle.
Entrambi ansimano.
- Ma quanto sei bagnata??? – domanda ancora l’uomo.
- Ci ha appena detto che ha voglia di farsi scopare la figa da tutti.. più onesta di così! – risponde un altro dei presenti
Preso dalla foga, l’uomo inizia subito a scoparla con decisione.
- Si oddio! Finalmente ! – esclama Giulia soddisfatta
- Avevi proprio voglia di cazzo ! – esclama l’uomo che la sta fottendo.
- Si! Ah! Piu forte! Ti prego! - supplica la ragazza ansimando.
L’uomo non resiste oltre e impugnando le tette per strizzarle, inizia a fotterla con forza inaudita.
Giulia ansima, gode e si lascia andare all’indietro sul tavolo, fino a coricarsi per poi tirare le gambe a sé lasciando in bella mostra la sua passera da scopare.
L’uomo la prende per le cosce a questo punto e inizia a scoparla con ancora più velocità.
Le tette ballano a ritmo dei colpi che riceve e dalla bocca, la ragazza continua a emettere gemiti di godimento.
L’uomo non resiste oltre e viene grugnendo con forza.
Quando esce da lei, anche questa volta gode nel vedere il preservativo pieno di sperma.
Il successivo arriva e senza convenevoli si spinge in lei fino alle palle.
Tutti e 4 i ragazzi consumano il rapporto con Giulia in nemmeno mezzora. Visto il clima rilassato, la condizione in cui si è fatta conoscere e la posizione in cui è messa sul tavolo, sono stati tutti fattori che hanno fatto godere tutti come dei pazzi.
Giulia nonostante tutto, non è ancora riuscita a venire.
Lei sta già pensando al dopo con Giulio, come se la cosa, la frenasse e la tenesse in attesa.
Quando però, finalmente scende dal tavolo, uno dei ragazzi si avvicina toccandole il culo.
- Che bello, mi fa impazzire. Ho una voglia matta di scopartelo – afferma in preda all’eccitazione.
- Adesso dobbiamo andare – afferma Giulio mentre la ragazza sta sorridendo verso il ragazzo.
- Un giorno forse, ci incontreremo ancora. – aggiunge la ragazza con il viso rosso fuoco.
- Mi devi promettere che se succederà, ti fai scopare – esclama il ragazzo rivolto verso di lei.
- Te lo prometto – risponde sorridendo prima di iniziare a rivestirsi.
Dopo i saluti, i due tornano in auto, ora diretti verso casa dell’uomo.
- Non sei venuta come al tuo solito. Oppure sbaglio? – domanda lui.
- No. Non sono venuta perché aspetto il dopo, con te – risponde sentendosi sempre più maiala, esattamente come vuole l’uomo.
- Brava – afferma l’uomo sorridendo.
Giunti alla sua abitazione, appena la porta di casa viene chiusa alle loro spalle, Giulio la prende violentemente per i capelli e portata la bocca a contatto con la sua, la bacia con foga.
Bastano pochi attimi per rimanere entrambi senza fiato.
- Così sei bellissima e mi fai eccitare come un porco. Ma adesso vai al bagno, togliti tutto quanto e fatti una doccia. – afferma staccando la mano dai suoi capelli con decisione.
- Devi tornare qui in sala nuda – afferma ancora con voce piena di eccitazione.
Giulia esegue gli ordini e giunta in bagno si spoglia mentre ha già aperto l’acqua della doccia. Dopo aver fatto tutti i suoi bisogni, si lava con calma e cura in tutte le parti e ripensa a tutto quello che ha passato nell’ultimo mese, prima di arrivare a quello che sta vivendo ora.
Quando esce dalla doccia e si asciuga di fronte lo specchio, si guarda e sorride.
Non si ripete più la parola “Troia”, ma ripensare a quel grosso cazzo che aspetta di penetrarla, ha comunque paura.
Una volta posato l’asciugamano, non attende oltre ed uscita dal bagno, si dirige in sala con i capelli ancora bagnati.
Come lei, anche Giulio è già nudo e vedere il suo enorme cazzo già duro, le fa mancare il fiato.
Quando si avvicina a lui, trema mentre si lascia prendere per mano.
- Adesso dimentica il tempo, dimentica cosa ti circonda e dimentica tutti quanti. È ora di godere. – esclama prima di invitarla sul divano.
Appena distesa su di esso, l’uomo le è sopra.
Ha pochi attimi per riuscire a ragionare prima di sentire il suo cazzo puntare sulla figa.
- Sei bagnata fradicia. Lo sento senza manco essere entrato – afferma Giulio prima di iniziare a spingere.
Appena la cappella entra, Giulia spalanca la bocca e ansimando respira forte.
Il cazzo inizia a risalire in lei.
Non si ferma e nonostante lei si senta sempre più piena, non accenna a fermare l’uomo.
Il cazzo ad un certo punto però, esce quasi del tutto.
L’uomo sorride.
Giulia sospira forte e con gli occhi terrorizzati lo fissa mentre respira forte con il cazzo in lei.
Lo guarda con timore con le sue forti e muscolose braccia poste affianco il suo volto, l’uomo è grosso almeno 3 volte lei.
Infine sente il cazzo tornare a spingere per poi iniziare veramente a scoparla.
Giulia ansima.
Il cazzo ad ogni affondo la penetra sempre un po’ di più.
Giulia però, ad un certo punto quasi urla.
L’uomo sorride e aumenta il ritmo affondando sempre più in profondità.
Come un martello pneumatico tarato a velocità costante, l’uomo non smette un attimo di penetrare in lei.
- Lo vuoi tutto ? Ci siamo quasi. – afferma Giulio avvicinandosi al volto della ragazza ansimante e tutta sudata.
- Si – risponde mentre gli occhi le lacrimano dalle emozioni.
- Brava la mia maiala – afferma per aumentare quindi il ritmo.
Giulia sta per scoppiare mentre l’uomo non smette di guardarla negli occhi.
Il cazzo inizia a fare un dentro fuori frenetico e sempre più deciso.
Alla fine l’uomo ansima e con un colpo di reni, entra in lei fino alle palle.
- AAAHHHH!!! – urla Giulia mentre l’uomo rimane fermo tutto spinto in lei.
- Oddio, mi spacchi !!!!! – urla ancora
- Sono fermo! Lo senti? È tutto dentro – esclama l’uomo preso dall’eccitazione mista a entusiasmo.
- Lo sapevo che eri la mia maiala perfetta !!! – esclama ancora iniziando a uscire lentamente .
Di improvviso, come è appena uscito quasi del tutto, rientra fino a quando i due bacini non si colpiscono rumorosamente.
- Ahhhh!! Oddioo che sensazione!!! – urla ancora quando è tutto in lei.
- Ora scopiamo sul serio? – domanda alla ragazza prima di baciarla in bocca.
- Mi stai sfondando – afferma Giulia presa dal panico.
- Con la voglia che hai e per quanto sei bagnata ? Non credo proprio! – afferma prima di iniziare a pompare deciso.
- AAhhh oddioooooooooo!!! – urla senza più fermarsi mentre con uno spruzzo potentissimo, viene!
- Non ho mai visto nessuna venire in questo modo! Sei pazzesca ! – urla senza smettere di fotterla affondando tutto in lei fino a quando i bacini si colpiscono rumorosamente.
- No, ti prego. Aspetta! Fermati! AHHH Oddio!!! – urla senza più freni.
- No! Non mi fermo !! – urla a sua volta…
Giulia non resiste oltre, presa da tutte queste emozioni, quasi perde i sensi da quanto sta godendo..
Non riesce a dirgli di no, ma le sensazioni che le provoca quel cazzo, la mandano in tilt.
Geme, graffia le braccia, morde le sue mani, si attacca con le unghie sulla sua schiena e con il cuore che sembra dover scoppiare tra pochi attimi, urla prima di godere una seconda volta.
Come poco fa, Giulia spruzza ancora una volta il suo orgasmo mentre il cazzo non smette di scoparla.
- Diooooooo scoppioooooo – urla come una pazza con le lacrime che solcano il viso e il fiato che le viene a mancare.
- Siiii!! sei miaaaa!!! la mia maialaaaaa !!!! – urla l’uomo ormai in preda all’eccitazione.
Dopo poco, anche lui non resiste oltre e senza remore esce dalla figa, si porta con il cazzo sul volto della ragazza e gemendo la riempie di sperma.
Silenziosamente Giulia apre la bocca e imboccata la cappella, la succhia fino a quando non è tutta lucida.
Tutto si ferma, tutto si spegne.
L’uomo torna su di lei e si accascia soddisfatto.
Entrambi chiudono gli occhi e non si sa come o quando, ma si addormentano.
Quando Giulia riapre gli occhi è mattina, il sole è già alto nel cielo e si nota dalla finestra aperta.
L’uomo non è nella stanza e tutta dolorante, dopo essersi alzata, decide di andarlo a cercare.
Quando lo trova seduto in cucina di fronte un caffè e la sigaretta, la ragazza sorride per poi avvicinarsi.
- Siediti – la invita sorridendo.
Appena seduta, l’uomo si alza e le porta una tazza di caffe appena versato dalla moca ancora calda.
Affianco, vede che l’uomo posa una pillola e una brioches.
- Ieri mi sono trattenuto, ma da adesso voglio tutto di te. – afferma bevendo un sorso di caffè
- Voglio fare cosa mi pare con te e questo significa anche venire in tutti i buchi della mia maiala – afferma ancora per poi tirare dalla sigaretta.
Giulia rimane turbata da tutte queste attenzioni. Nessuno di quelli incontrati precedentemente è mai stato così.
L’uomo nota il suo turbamento e risponde senza mezze misure.
- La schiava più maiala, è quella che lo fa per desiderio e non perché è obbligata.
Giulia guarda quella pastiglia.
- Anticoncezionale? – domanda sottovoce
- Si – risponde l’uomo sorridendo.
Giulia non risponde ma presa la pastiglia, la mette in bocca e fatto un sorso di caffè, la manda giù.
A questo punto l’uomo sorride e torna a bere con calma il suo caffè.
Ancora assonnata, la ragazza, finita la colazione si dedica ad un'altra doccia.
Mentre è sotto il getto dell’acqua, tutta insaponata, sente l’uomo entrare in bagno e raggiunta, apre la tenda senza remore.
La fissa come ipnotizzato.
- Ho una voglia matta del tuo culo e oggi mi ci voglio divertire molto. Lavalo come si deve – afferma per poi richiudere la tenda mandando Giulia in agitazione.
La ragazza esegue gli ordini, nel mobiletto del lavandino trova una peretta molto grossa e si dedica a diversi lavaggi prima di sentirsi perfetta.
Uscita quindi dal bagno, sempre nuda, trova l’uomo sul divano che guarda la tv. Anche lui è ancora nudo e vedere quel grosso cazzo non eretto, per Giulia è la prima volta.
Appena si avvicina però, quel cazzone inizia a prendere vita.
Senza chiedere il permesso, giunta di fronte l’uomo, si inginocchia tra le sue gambe.
Con fatica prende con entrambe le mani il cazzo e aperta la bocca, inizia a succhiarlo con decisione.
L’uomo sorride e posata una mano sulla testa della ragazza, la invita senza però forzarla, a scendere il più possibile con la bocca.
Il cazzo è veramente grosso e tenendolo tra le mani e in bocca, Giulia si stupisce nell’essere riuscita a prenderlo sia davanti che dietro, per intero, fino alle palle. Questa cosa la eccita da morire e andando a toccarsi tra le gambe, si stupisce a sentirsi così tanto bagnata già di prima mattina.
Infine l’uomo respira forte prima di impugnarla per i capelli e staccarla dal cazzo.
Con la mano prende un tubetto di gel posto sulla mensola dietro il divano e invita la ragazza a voltarsi e piegarsi a novanta.
- Allargati le chiappe – ordina mentre sente il rumore del tubetto che si apre.
Giulia esegue l’ordine e sente subito colare il liquido nel solco tra le chiappe. Pochi istanti e le dita dell’uomo lo raccolgono per spargerlo tutto sull’ano.
Senza alcuna delicatezza, due dita vengono spinte in lei. Non c’è alcun attrito e nessuna resistenza da parte del muscolo, tanto che in un attimo, sono entrate per intero fino alle nocche.
- Il tuo culo inizia a piacermi, ma è ancora da allenare molto – afferma sorridendo per poi lasciare che si alzi dalla scomoda posizione. Quando si volta, trova l’uomo intento a lubrificarsi il cazzo e sorridendo, dopo aver richiuso il tubetto di gel, la invita a sedersi su di lui.
- Ora ti impali da sola. Lo voglio tutto dentro. – afferma per poi prenderla per i fianchi e attirarla a sé.
Giulia a questo punto allarga le gambe e lentamente si piega su di lui.
Il cazzo punta subito all’entrata del culo e quando la ragazza si lascia lentamente scendere, lo sente allargarle le carni e infine, entra in lei facendola ansimare.
Piano piano scende sempre di più mentre le sue gambe tremano per la tensione. Ad un certo punto però, per adattarsi meglio, risale diversi centimetri prima di scendere ancora.
Ripete l’operazione alcune volte tenendo gli occhi chiusi e ansimando continuamente.
- Lasciati cadere sul mio cazzo – ordina l’uomo in preda all’eccitazione quando è per più di metà spinto in lei.
Giulia sbianca a tale ordine mentre il sudore le sta già colando sulla fronte.
Non riesce a parlare, ma preso un grosso respiro, si lascia andare di peso sull’uomo.
Basta pochi istanti prima di sentirla gemere con forza mentre il cazzo si pianta in lei fino alle palle.
Subito dopo, l’uomo le toglie l’appoggio da sotto i piedi e tirando le cosce a se, il cazzo sembra penetrarla ancora di più.
- Oddio! Oddio! Oddio! – riesce solo a dire cercando di posare le mani sul divano per non gravare con tutto il peso su quel cazzo enorme.
- Non ci provare! La prossima scopata ti lego, così te lo faccio sentire ancora meglio – afferma mentre vede Giulia riportare le mani verso l’alto.
- Mi stai rompendo il culo … oddio! – esclama Giulia con il fiatone.
L’uomo non si muove, ma invita Giulia ad abbracciare le sue stesse gambe, in modo da tenerle alte.
La ragazza esegue e ora, l’uomo la può tenere in braccio più agevolmente.
Sotto di lei, il cazzo inizia a muoversi lentamente, tutto costantemente spinto dentro e sotto i lamenti della ragazza l’uomo gode con gli occhi chiusi.
Vanno avanti in questa posizione per una decina di minuti, prima che l’uomo le conceda di riabbassare le gambe su di lui.
- Ora mi stai seduta in braccio e ci guardiamo un bel film. – afferma l’uomo
Con il telecomando preme il tasto play e sulla tv inizia ad essere riprodotta una di quelle stupide commedie americane mezze comiche e mezze cariche di scene spinte quasi sull’erotico.
Posato quindi il telecomando sul divano, una mano raggiunge la tetta sinistra della ragazza, mentre con l’altra la costringe ad allargare le gambe per poi finire direttamente spinta con due dita nella passera.
Giulia sente la costante presenza di quell’enorme cazzo tutto spinto nel suo culo e come se non bastasse, ogni tanto l’uomo muove il bacino facendola sospirare.
Per tutto il film le sue tette vengono massaggiate di continuo, le dita in lei si muovono tra il penetrarla e la stimolazione del clitoride.
Diverse volte la ragazza si gira verso l’uomo, soprattutto durante le scene spinte e cerca di mettergli la lingua in bocca. Ma lui sorride e si allontana facendola soffrire ancora di più.
Più che godere, la ragazza si sente torturata in un modo mai provato e godendo soffre perché vorrebbe ancora di più.
Ormai in trance, quasi non si rende conto che il film sia finito. Da ormai decine di minuti sta ansimando senza sosta implorando l’uomo di scoparla. Quando però la invita ad alzarsi, quando sente quel cazzo sfilarsi da dentro di lei, è come se si sentisse di colpo svuotata di qualcosa.
- Oddio che sensazione – esclama andando a toccarsi il culo.
- Quindi vuoi che ti scopo ? – domanda stando fermo a massaggiarsi il cazzo duro e tutto bagnato.
- Si ti prego – lo supplica e senza attesa si siede al suo fianco sul divano, sporge il culo in fuori e tira le gambe a sé verso l’alto. Tenendole con le braccia, lo guarda respirando con agitazione.
L’uomo si alza e senza parlare si posiziona di fronte a lei.
Questione di attimi.
La cappella punta tra le labbra della figa e dopo aver dato un piccolo colpo di reni, entra facendola ansimare.
- Ti devo scopare così ? – domanda l’uomo iniziando a spingere in lei il cazzo.
- Siiiiiii ti pregoooo – ansima chiudendo gli occhi.
L’uomo sorride e appoggiando le mani sullo schienale del divano, spinge con forza in lei.
In un attimo i corpi si attraggono e lo schiocco dei bacini fa letteralmente urlare Giulia.
L’uomo non contento esce quasi del tutto e riaffonda per poi scoparla con una violenza inaudita.
- AHHHHH Oddioooo!!!! – urla senza sosta mentre l’uomo sente il suo cazzo bagnato in un modo mai provato prima.
Giulia sta letteralmente colando dalla voglia quando l’uomo ridendo esce da lei e puntato al culo, lo spinge tutto dentro.
Il grido di Giulia è immediato quanto il cazzo che entra fino alle palle.
La ragazza sbava mentre le lacrime solcano il suo viso e il respiro è strozzato.
- Cosa ti succede maialina ? – domanda l’uomo senza smettere di scoparle il culo.
- Mi stai aprendo tutta. Non ho mai provato qualcosa di così forte. – afferma ansimando con gli occhi chiusi.
- Mi stai rompendo il culo. Ma…. – fa una pausa in cui prende fiato - …mi piace – afferma prima di lasciarsi andare in un urlo liberatorio.
L’uomo non risponde, ma dopo quella rivelazione, la scopa con ancor più foga.
Gemono entrambi, ansimanti e sudati.
Ad un certo punto Giulia alza gli occhi spalanca la bocca e mentre il cuore parte a mille, quasi urla mentre dalla figa parte un getto violento.
- AAAHHHHHH !!! Vengo!!! Cazzooooo!!! Ma che mi succedeeeee!!!! – urla ancora sconvolta.
- Non resisto più. Sei assurda – esclama l’uomo con il fiato corto.
Giulio non esce nemmeno dal suo culo e dopo una raffica violenta di affondi geme e spingendolo più in profondità possibile, usando addirittura il proprio peso per affondare maggiormente e facendo gemere Giulia, erutta in lei tutto il suo seme.
- Ahhhh!! Che scopata !! – urla mentre spruzza ancora nel suo retto
Quando infine esce dal culo, entrambi i buchi di Giulia sono ancora aperti e totalmente ricoperti di umori.
L’uomo ansima e sorride guardando la ragazza sconvolta.
Anche lei sorride.
Durante il pomeriggio, Giulio si scopa la ragazza ancora 3 volte su quello stesso divano.
Per tre volte la penetra senza pietà e per tutta la sua lunghezza.
Per tre volte Giulia viene come una fontana.
Per tre volte, Giulio viene in ogni buco e quando giunge al turno della bocca, dopo ormai un’ora di scopata, ha le palle talmente cariche da far quasi soffocare la ragazza mentre la costringe a bere tutto, fino all’ultima goccia.
Sorridono entrambi, anche quando l’uomo la ispeziona tra le gambe.
Tre dita entrano nel culo senza nemmeno bisogno di spingere. Il buco è talmente largo che si può tranquillamente guardare all’interno.
- Ora sei perfetta – esclama prima di alzarsi e dirigersi in cucina.
La ragazza, dopo essersi alzata a sua volta, lo raggiunge.
- Ora riposiamo – decreta l’uomo per poi versarsi del caffè in una tazza.
I due si lavano a turno con tutta calma, mangiano cena e sempre nudi, guardano un film.
Arrivati a letto, l’uomo si gode la bocca di Giulia che gli succhia in cazzo per un quarto d’ora abbondante, ma poi, stanco e senza alcuna voglia di raggiungere l’orgasmo ancora molto lontano, la riporta vicino a se.
Infine, si addormentano.
La mattina successiva, quando Giulia si alza, non trova nessuno al suo fianco.
In cucina, un biglietto è per lei.
- Sono dovuto correre a lavoro per una urgenza. Non tornerò prima di qualche giorno. Quando leggi il messaggio, chiudi tutto e lascia le chiavi sotto il tappetino. Torna a casa tua e se mi vorrai rivedere, basta che mi chiami. Ciao. Giulio.
Giulia è sconvolta.
Il paese dove abita lei, è davvero molto distante e non conosce assolutamente quali trasporti pubblici la possano riportare verso casa.
Le viene subito in mente il suo “nuovo” padrone.
Se lo chiamasse, in pochi minuti la verrebbe sicuramente a recuperare.
Ma poi ci ripensa bene.
Potrebbe sempre chiedere un passaggio.
Recuperato il suo zainetto, lo apre e indossa quei pochi abiti che si era portata di scorta. Un paio di shorts in cotone come l’attillato top bianco sotto cui mette un reggiseno a fascia, un perizoma e le infradito, completano il tutto.
Nello zainetto mette solo più gli abiti provocanti con i quali si era presentata all’uomo nel vicolo dietro casa sua. Dopo una doccia e una breve colazione, decide di riordinare sommariamente casa e rifare il letto. Spente quindi le luci, prende il suo zainetto e sorridendo chiude casa per poi lasciare le chiavi sotto il tappetino.
Canticchiando raggiunge la strada e con passo allegro si mette a camminare verso quella che crede essere la strada per il ritorno.
Guarda svariate volte le macchine sopraggiungere e sorridendo, appena vede all’interno dell’abitacolo un uomo, tira fuori il pollice.
La terza volta che prova a fare autostop, l’auto si ferma.
- Ciao! Sali!
- Grazie!
Quando chiude la portiera e inizia a spiegare la strada, l’uomo le sta già fissando le cosce in modo quasi morboso.
Giulia sorride mentre le spalanca senza più timori.
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