Se questo è l'inferno il paradiso può attendere
di
Bernardo GUY
genere
incesti
Il 22 dicembre ho compiuto 18 anni. Per festeggiare quel giorno che tutti decantano come unico nella vita sono andata da mia cugina Sara. Mi cugina, ha un anno più di me, ed è molto bella è mora, capelli lisci neri, due grandi occhi azzurri. Ha un viso che t'incanta. Per non parlare del suo corpo, due tette sode che spiccano in un vitino esile. Il suo culetto penso si possa dire perfetto. Sono arrivata a casa di mia zia Ada, sorella più grande di mia mamma, il pomeriggio. Sarei rimasta lì fino dopo Natale tanto tutta la famiglia si sarebbe riunita proprio in quella casa per il pranzo del 25. In quell'appartamento mi sentivo a casa mia visto che posso dire di esserci cresciuta. Quando è arrivata mia cugina mi ha quasi trascinato in camera per farmi vedere i vestiti nuovi che aveva comprato. In camera sua c'è anche un piccolo bagno solo per lei. Oltre al letto matrimoniale avevano messo un letto per me. Mia cugina ha iniziato a sfilarsi i pantaloni della tuta e si è tolta la felpa. Sotto la felpa non aveva niente cosicché è rimasta solo con il perizoma. La guardo ed è veramente bella. Abbasso lo sguardo ma lei tranquilla inizia ad indossare un tubino nero molto aderente.
― Come sto? ―
― Sei stupenda. ―
Si alza il tubino si toglie il perizoma ed io vedo il suo triangolino di peletti neri in mezzo alle sue gambe. Non riesco a toglierle lo sguardo di dosso.
― Dai provati anche tu qualcosa. Tanto abbiamo la stessa taglia. ―
― No dai ho già portato tutto per stasera. ―
― Dai su non fare la timida con me. ―
Mi lascio convincere un po' eccitata di stare nuda anch'io vicino a lei. Mi spoglio e rimango con dei boxerini femminili e la mia terza al vento. Mi guarda
― Anche tu sei bellissima, Laura. ―
Ci proviamo un po' di vestiti, ma io non riesco a smettere di guardarle il culetto, i suoi capezzolini sento che in mezzo le gambe il calore si sta trasformando in una eccitazione che mi fa lubrificare le pareti interne della mia 'patatina'. La cosa che mi fa più impazzire è quel delicato ciuffo di peli da dove esce il rosa chiaro delle sue grandi labbra. Ceniamo con gli zii, ci prepariamo e siamo pronte per andare in qualche pub e poi in disco. Però mi accorgo che ho in testa solo il suo corpo. Al solo pensiero mi bagno.
Da un mese sono single, ho lasciato Joe, Giovanni in realtà, era una relazione piatta, inutile. Quando facevamo sesso lui pensava solo a se stesso con il risultato che spesso facevo da contenitore del suo schifoso sperma. Aveva uno sperma denso come un budino, il sapore era pessimo. Ho scopato solo con lui finora. Una sera però, avevo perso una scommessa con il mio migliore amico Manuel ed il pegno da pagare era un pompino ero sicura di vincere ma la sorte ... Sul divano di casa mia, i miei erano via e sarebbero tornati tardi, gli ho detto che se voleva ero pronta a pagare lo scotto della scommessa. Lui non voleva, ha detto che non era importante. Ma io volevo, io e Manuel ci piacevamo tanto ma non volevamo rovinare la nostra amicizia. Ci siamo messi a guardare la tv ed io ho appoggiato il mio viso sulle sue gambe. Lui mi accarezzava piano i capelli e sentivo dietro la mia testa che il suo cazzo si stava gonfiando. Mi sono girata l'ho guardato in faccia ho abbassato la sua tuta e sono rimasta sorpresa nel vedere quello splendido cazzo. Era davvero bello, lungo, non grosso la cappella rosa era ricoperta dal prepuzio. Gli addominali ben definiti e pochi peli scuri e soffici. Ho pensato 'altro che Joe, dieci centimetri in meno, grosso con le vene bluastre e pieno di peli crespi, questo è veramente uno spettacolo' e prima di iniziare a giocare con 'quel coso'
― Manu ma è un incanto. Lo voglio tutto per me. ―
― Dai scemetta che mi vergogno. ―
Ho iniziato a leccare tutta la sua lunghezza, con la mano tiravo indietro la pelle e leccavo piano la parte bassa della cappella, facendo su e giù sul frenulo. Lui sospirava e la sua asta eretta era dura e vibrava ad ogni mio passaggio. Non avrei mai smesso, ero rapita. In mezzo alle gambe sentivo un caldo umido, ero eccitatissima. Mi sono tolta la tuta e le mutandine l'ho fatto distendere sul divano e mi sono messa a 69 sopra di lui. Lui non se lo sarebbe mai aspettato. Il fatto che mi leccasse perfettamente la fica mi toglieva la concentrazione per fare al meglio il mio compito. Però quando con le mani mi ha divaricato le chiappe ed ha cominciato a leccarmi la clitoride più forte il brivido lungo la schiena mi stava avvertendo che a breve sarei stata colta da un potentissimo terremoto interiore infatti emettendo dei gridolini sono venuta sulla sua bocca calda.
Spossata dall'orgasmo mi sono impegnata solo su di 'lui' lo prendevo tutto in bocca e quando con la testa tornavo indietro con la mano gli masturbavo la base di quel grande uccello. Volevo farlo tribolare, in realtà non volevo smetterla di ciucciare. Mi piaceva sentirmelo tra le labbra. Poi però presa dalla passione ho aumentato il ritmo, mi ha guardato negli occhi e deve aver capito che poteva, anzi che doveva venirmi in bocca. Volevo berlo tutto. Il suo sperma era buono sapeva vagamente di cocco. Ho pulito quel cazzo con la lingua meglio di una doccia. Qualche piccolo schizzetto mi era arrivato appena fuori le labbra, con un dito ho recuperato il tutto ho cercato il suo sguardo e mi sono messa le dita in bocca. Paradisiaco. 'Chiaro che qualcuna possa odiare il sesso se trovi uno come Joe, ma se incontri uno come Manuel ti vengono idee e pensieri che nemmeno nei film porno' ho pensato mentre cercavamo di darci un contegno. Quella sera gli ho fatto tre pompini, tutti appassionatamente e se fosse venuto a dormire con me gli avrei dato tutta me stressa, ne sono certa.
La serata con Sara è stata divertente, spumeggiante visti anche i molti bicchieri di bollicine bevuti. C'erano molti tizi che hanno cercato di provarci ma quella notte ero tutta per mia cugina. Quando la guardavo mi immaginavo il suo culetto sotto il vestitino corto. No mi era mai successo prima e di ragazze belle, con bei corpi fatti bene ne avevo visti tanti giocando a pallavolo. I doccia quando eravamo tutte nude guardavo le mie compagne con arie indifferente, non come guardavo Sara. Quando siamo rientrate in camera, lei si è tolta tutto e mi ha detto
― Dai spogliati facciamo la doccia. ―
― Ma i tuoi? Facciamo rumore. ―
― Dormono dalla nonna, domani devono portarla a fare una visita. Mi hanno fatto trovare un biglietto sul tavolo della cucina, l'ho appena visto, dai che andiamo a dormire belle pulite. ―
Ci siamo lavate ho messo le mutandine e una maglietta di cotone e mi sono messa sotto il piumone nel lettino. Lei si spalmava la crema sul corpo ancora tutta nuda, quando l'ha stemperata bene si è distesa dentro le coperte. Dopo pochi minuti, mentre io pensavo al suo corpo nudo lì vicino a me
― Laura ho freddo vieni a dormire con me? ―
― Ma sei sicura? ―
― Dai su. ―
Alzo le coperte e mi infilo nel matrimoniale. Lei si avvicina e sento il suo seno ed il suo pancino aderire al mio corpo. In testa milioni di aquiloni, i mie pensieri, volavano alti in cielo. Ero bloccata da quell'abbraccio dal suo calore e dalla mia voglia. 'La tocco? Posso? Meglio di no, magari si arrabbia?, magari non le piaccio?' A questo pensavo distesa con la pancia in su.
― Non vale però? Io sono tutta nuda, tu no. ―
― Devo proprio? ―
Mi sono denudata e adesso con lei appoggiata sul mio fianco sinistro sentivo il calore del suo corpo e una forte emozione mi ha presa tutta. Sono rimasta senza respirare quando la sua mano si è appoggiata piano sulla mia pancia ed ha cominciato a massaggiarmi. La risposta dei miei capezzoli è stata rapidissima erano duri da farmi male. Era rilassante sentirla così delicata al tocco.
― Posso farti un po' di carezzine?, sei così bella e così morbida. ―
― Certo. ―
La crema idratante che si era messa sapeva di cocco ed il mio pensiero è tornata al cazzo di Manuel e mi sono eccitata ancore di più.
Non mi sono mossa neanche quando le sue dita hanno toccato le mie tette e le sue unghie mi hanno lievemente graffiato i capezzoli. Stavo impazzendo. Poi piano si è avvicinata al mio collo e mi ha baciata passando la sua lingua con abbondante saliva poi soffiava aria fresca ed i brividi mi correvano veloci nel corpo come scosse elettriche. Quando le sue labbra si sono unite alle mie ci siamo baciate intrecciando le nostre lingue a lungo. Si è scansata quasi a non voler proseguire il nostro gioco e si è messa dalla sua parte del letto. Allora io presa dall'eccitamento mi sono avvicinata a lei ed ho iniziato a palpargli le tette, erano dure, belle, grosse. Ho baciato i suoi capezzoli girandoci intorno con la lingua e mordicchiandoli piano tra i denti. Le sospirava forte, ansimava. Mi ha fatto mettere a pancia in su e la sua mano è arrivata tra le mie gambe ed masturbandomi lentamente. Con un piccolo grido sono venuta. Poi mi ha leccato le grandi labbra, con un'attenzione quasi meticolosa, mi ha aperto con le mani la fica e sempre leccando è entrata nel mio buchino fino alla clitoride. Partiva con tutta la lingua fuori dal buchetto dietro fino al bottoncino pulsante appena nascosto dai mie peletti. Ho salutato il mondo e con gli occhi chiusi o visto il flash, l'accecante luce dell'orgasmo. La mia 'patata' sbrodolava pulsante straziata dal tanto piacere. Toccava a me l'ho leccata fin che non aveva più liquidi, ha una fica perfetta e quando l'ho fatta mettere a pecora per leccargli la fica ed il suo 'buchetto' del culo mentre gli accarezzavo le natiche vellutate. Dopo due ore di giochi di bocca dita e intrecci per strusciarci insieme le nostre vagine ci siamo addormentate abbracciate.
La notte di capodanno abbiamo cenato a casa dei miei loro erano ad una festa in montagna da amici e non sarebbero tornati per tre giorni. A cena c'erano mia cugina e Manuel pronti per andare a festeggiare subito dopo in piazza e poi in disco. Dopo cena erano le 20.30 Manuel che abitava vicino era passato da sua nonna per fargli gli auguri e io e Sara abbiamo cominciato a baciarci sul divano. Quando Manuel è entrato in salotto io, con le autoreggenti su, mi stavo facendo leccare la fica da mia cugina che, quasi come sempre, era tutta nuda. Ho chiamato Manuel e mi sono fatta mette quella meraviglia di uccello in bocca. Lo succhiavo mentre mia cugina mi stava quasi facendo venire schiacciandomi tra le sue labbra la mia clito. Mentre il cazzo aveva raggiunto il suo massimo splendore Manuel è andato dietro mia cugina che aveva il culetto in su e la testa tra le mie cosce. E' entrato dentro di lei ed ha iniziato a pomparla tra gridolini e sospiri. Mi sono alzata, sono andata in camera, avevo comprato un toy piccolo, per giochetti anali. Sono tornata il salotto e mentre mia cugina lo prendeva forte davanti gli ho lubrificato il culetto e quando dopo averlo massaggiato ho visto che era idratato ho infilato il giocattolo di gomma dentro. A quella doppia penetrazione mia cugina dopo pochi minuti ha iniziato a gridare
― goodooo è straordinario siii.. siii Manuel mettimi il cazzo nel culo ti prego. ―
Ho sfilato il toy e l'uccellone di Manuel è scomparso nel culo dilatato di Sara. Lui non ha più resistito e gli ha sborrato dentro il primo schizzo, gli altri li ho presi nella mia bocca mentre continuavo a succhiarlo ed a infilarmelo fino in gola. Ho visto gli occhi di Manuel che erano velati come fosse febbricitante e mia cugina stessa sul divano nuda che rantolava. Abbiamo provato in quella notte ed il giorno dopo tutte le possibili combinazioni anatomicamente possibili, la sera del primo dell'anno devastati abbiamo messo su un film ma alle nove tutti dormivamo. Mi sono svegliata ho preso Manuel per mano e me lo sono portato in camera e mi sono fatta sverginare il culo, ho goduto tantissimo. Dopo averlo fatto venire nella mia bocca
― Stasera non sa di cocco, ma di albicocca. Io voglio stare con te e ogni tanto, quando vuoi giochiamo anche con Sara, però mai tu solo con lei, questo mi farebbe incazzare. ―
― Laura tu lo sai che io ti amo da sempre. ―
Prima di addormentarmi in mezzo a Sara e Manuel con le mie mani: una appoggiata sui peletti di mia cugina e l'altra ad avvolgere il cazzo tranquillo di Manuel ho pensato 'se questo è l'inferno il paradiso può attendere'. Buon Anno.
― Come sto? ―
― Sei stupenda. ―
Si alza il tubino si toglie il perizoma ed io vedo il suo triangolino di peletti neri in mezzo alle sue gambe. Non riesco a toglierle lo sguardo di dosso.
― Dai provati anche tu qualcosa. Tanto abbiamo la stessa taglia. ―
― No dai ho già portato tutto per stasera. ―
― Dai su non fare la timida con me. ―
Mi lascio convincere un po' eccitata di stare nuda anch'io vicino a lei. Mi spoglio e rimango con dei boxerini femminili e la mia terza al vento. Mi guarda
― Anche tu sei bellissima, Laura. ―
Ci proviamo un po' di vestiti, ma io non riesco a smettere di guardarle il culetto, i suoi capezzolini sento che in mezzo le gambe il calore si sta trasformando in una eccitazione che mi fa lubrificare le pareti interne della mia 'patatina'. La cosa che mi fa più impazzire è quel delicato ciuffo di peli da dove esce il rosa chiaro delle sue grandi labbra. Ceniamo con gli zii, ci prepariamo e siamo pronte per andare in qualche pub e poi in disco. Però mi accorgo che ho in testa solo il suo corpo. Al solo pensiero mi bagno.
Da un mese sono single, ho lasciato Joe, Giovanni in realtà, era una relazione piatta, inutile. Quando facevamo sesso lui pensava solo a se stesso con il risultato che spesso facevo da contenitore del suo schifoso sperma. Aveva uno sperma denso come un budino, il sapore era pessimo. Ho scopato solo con lui finora. Una sera però, avevo perso una scommessa con il mio migliore amico Manuel ed il pegno da pagare era un pompino ero sicura di vincere ma la sorte ... Sul divano di casa mia, i miei erano via e sarebbero tornati tardi, gli ho detto che se voleva ero pronta a pagare lo scotto della scommessa. Lui non voleva, ha detto che non era importante. Ma io volevo, io e Manuel ci piacevamo tanto ma non volevamo rovinare la nostra amicizia. Ci siamo messi a guardare la tv ed io ho appoggiato il mio viso sulle sue gambe. Lui mi accarezzava piano i capelli e sentivo dietro la mia testa che il suo cazzo si stava gonfiando. Mi sono girata l'ho guardato in faccia ho abbassato la sua tuta e sono rimasta sorpresa nel vedere quello splendido cazzo. Era davvero bello, lungo, non grosso la cappella rosa era ricoperta dal prepuzio. Gli addominali ben definiti e pochi peli scuri e soffici. Ho pensato 'altro che Joe, dieci centimetri in meno, grosso con le vene bluastre e pieno di peli crespi, questo è veramente uno spettacolo' e prima di iniziare a giocare con 'quel coso'
― Manu ma è un incanto. Lo voglio tutto per me. ―
― Dai scemetta che mi vergogno. ―
Ho iniziato a leccare tutta la sua lunghezza, con la mano tiravo indietro la pelle e leccavo piano la parte bassa della cappella, facendo su e giù sul frenulo. Lui sospirava e la sua asta eretta era dura e vibrava ad ogni mio passaggio. Non avrei mai smesso, ero rapita. In mezzo alle gambe sentivo un caldo umido, ero eccitatissima. Mi sono tolta la tuta e le mutandine l'ho fatto distendere sul divano e mi sono messa a 69 sopra di lui. Lui non se lo sarebbe mai aspettato. Il fatto che mi leccasse perfettamente la fica mi toglieva la concentrazione per fare al meglio il mio compito. Però quando con le mani mi ha divaricato le chiappe ed ha cominciato a leccarmi la clitoride più forte il brivido lungo la schiena mi stava avvertendo che a breve sarei stata colta da un potentissimo terremoto interiore infatti emettendo dei gridolini sono venuta sulla sua bocca calda.
Spossata dall'orgasmo mi sono impegnata solo su di 'lui' lo prendevo tutto in bocca e quando con la testa tornavo indietro con la mano gli masturbavo la base di quel grande uccello. Volevo farlo tribolare, in realtà non volevo smetterla di ciucciare. Mi piaceva sentirmelo tra le labbra. Poi però presa dalla passione ho aumentato il ritmo, mi ha guardato negli occhi e deve aver capito che poteva, anzi che doveva venirmi in bocca. Volevo berlo tutto. Il suo sperma era buono sapeva vagamente di cocco. Ho pulito quel cazzo con la lingua meglio di una doccia. Qualche piccolo schizzetto mi era arrivato appena fuori le labbra, con un dito ho recuperato il tutto ho cercato il suo sguardo e mi sono messa le dita in bocca. Paradisiaco. 'Chiaro che qualcuna possa odiare il sesso se trovi uno come Joe, ma se incontri uno come Manuel ti vengono idee e pensieri che nemmeno nei film porno' ho pensato mentre cercavamo di darci un contegno. Quella sera gli ho fatto tre pompini, tutti appassionatamente e se fosse venuto a dormire con me gli avrei dato tutta me stressa, ne sono certa.
La serata con Sara è stata divertente, spumeggiante visti anche i molti bicchieri di bollicine bevuti. C'erano molti tizi che hanno cercato di provarci ma quella notte ero tutta per mia cugina. Quando la guardavo mi immaginavo il suo culetto sotto il vestitino corto. No mi era mai successo prima e di ragazze belle, con bei corpi fatti bene ne avevo visti tanti giocando a pallavolo. I doccia quando eravamo tutte nude guardavo le mie compagne con arie indifferente, non come guardavo Sara. Quando siamo rientrate in camera, lei si è tolta tutto e mi ha detto
― Dai spogliati facciamo la doccia. ―
― Ma i tuoi? Facciamo rumore. ―
― Dormono dalla nonna, domani devono portarla a fare una visita. Mi hanno fatto trovare un biglietto sul tavolo della cucina, l'ho appena visto, dai che andiamo a dormire belle pulite. ―
Ci siamo lavate ho messo le mutandine e una maglietta di cotone e mi sono messa sotto il piumone nel lettino. Lei si spalmava la crema sul corpo ancora tutta nuda, quando l'ha stemperata bene si è distesa dentro le coperte. Dopo pochi minuti, mentre io pensavo al suo corpo nudo lì vicino a me
― Laura ho freddo vieni a dormire con me? ―
― Ma sei sicura? ―
― Dai su. ―
Alzo le coperte e mi infilo nel matrimoniale. Lei si avvicina e sento il suo seno ed il suo pancino aderire al mio corpo. In testa milioni di aquiloni, i mie pensieri, volavano alti in cielo. Ero bloccata da quell'abbraccio dal suo calore e dalla mia voglia. 'La tocco? Posso? Meglio di no, magari si arrabbia?, magari non le piaccio?' A questo pensavo distesa con la pancia in su.
― Non vale però? Io sono tutta nuda, tu no. ―
― Devo proprio? ―
Mi sono denudata e adesso con lei appoggiata sul mio fianco sinistro sentivo il calore del suo corpo e una forte emozione mi ha presa tutta. Sono rimasta senza respirare quando la sua mano si è appoggiata piano sulla mia pancia ed ha cominciato a massaggiarmi. La risposta dei miei capezzoli è stata rapidissima erano duri da farmi male. Era rilassante sentirla così delicata al tocco.
― Posso farti un po' di carezzine?, sei così bella e così morbida. ―
― Certo. ―
La crema idratante che si era messa sapeva di cocco ed il mio pensiero è tornata al cazzo di Manuel e mi sono eccitata ancore di più.
Non mi sono mossa neanche quando le sue dita hanno toccato le mie tette e le sue unghie mi hanno lievemente graffiato i capezzoli. Stavo impazzendo. Poi piano si è avvicinata al mio collo e mi ha baciata passando la sua lingua con abbondante saliva poi soffiava aria fresca ed i brividi mi correvano veloci nel corpo come scosse elettriche. Quando le sue labbra si sono unite alle mie ci siamo baciate intrecciando le nostre lingue a lungo. Si è scansata quasi a non voler proseguire il nostro gioco e si è messa dalla sua parte del letto. Allora io presa dall'eccitamento mi sono avvicinata a lei ed ho iniziato a palpargli le tette, erano dure, belle, grosse. Ho baciato i suoi capezzoli girandoci intorno con la lingua e mordicchiandoli piano tra i denti. Le sospirava forte, ansimava. Mi ha fatto mettere a pancia in su e la sua mano è arrivata tra le mie gambe ed masturbandomi lentamente. Con un piccolo grido sono venuta. Poi mi ha leccato le grandi labbra, con un'attenzione quasi meticolosa, mi ha aperto con le mani la fica e sempre leccando è entrata nel mio buchino fino alla clitoride. Partiva con tutta la lingua fuori dal buchetto dietro fino al bottoncino pulsante appena nascosto dai mie peletti. Ho salutato il mondo e con gli occhi chiusi o visto il flash, l'accecante luce dell'orgasmo. La mia 'patata' sbrodolava pulsante straziata dal tanto piacere. Toccava a me l'ho leccata fin che non aveva più liquidi, ha una fica perfetta e quando l'ho fatta mettere a pecora per leccargli la fica ed il suo 'buchetto' del culo mentre gli accarezzavo le natiche vellutate. Dopo due ore di giochi di bocca dita e intrecci per strusciarci insieme le nostre vagine ci siamo addormentate abbracciate.
La notte di capodanno abbiamo cenato a casa dei miei loro erano ad una festa in montagna da amici e non sarebbero tornati per tre giorni. A cena c'erano mia cugina e Manuel pronti per andare a festeggiare subito dopo in piazza e poi in disco. Dopo cena erano le 20.30 Manuel che abitava vicino era passato da sua nonna per fargli gli auguri e io e Sara abbiamo cominciato a baciarci sul divano. Quando Manuel è entrato in salotto io, con le autoreggenti su, mi stavo facendo leccare la fica da mia cugina che, quasi come sempre, era tutta nuda. Ho chiamato Manuel e mi sono fatta mette quella meraviglia di uccello in bocca. Lo succhiavo mentre mia cugina mi stava quasi facendo venire schiacciandomi tra le sue labbra la mia clito. Mentre il cazzo aveva raggiunto il suo massimo splendore Manuel è andato dietro mia cugina che aveva il culetto in su e la testa tra le mie cosce. E' entrato dentro di lei ed ha iniziato a pomparla tra gridolini e sospiri. Mi sono alzata, sono andata in camera, avevo comprato un toy piccolo, per giochetti anali. Sono tornata il salotto e mentre mia cugina lo prendeva forte davanti gli ho lubrificato il culetto e quando dopo averlo massaggiato ho visto che era idratato ho infilato il giocattolo di gomma dentro. A quella doppia penetrazione mia cugina dopo pochi minuti ha iniziato a gridare
― goodooo è straordinario siii.. siii Manuel mettimi il cazzo nel culo ti prego. ―
Ho sfilato il toy e l'uccellone di Manuel è scomparso nel culo dilatato di Sara. Lui non ha più resistito e gli ha sborrato dentro il primo schizzo, gli altri li ho presi nella mia bocca mentre continuavo a succhiarlo ed a infilarmelo fino in gola. Ho visto gli occhi di Manuel che erano velati come fosse febbricitante e mia cugina stessa sul divano nuda che rantolava. Abbiamo provato in quella notte ed il giorno dopo tutte le possibili combinazioni anatomicamente possibili, la sera del primo dell'anno devastati abbiamo messo su un film ma alle nove tutti dormivamo. Mi sono svegliata ho preso Manuel per mano e me lo sono portato in camera e mi sono fatta sverginare il culo, ho goduto tantissimo. Dopo averlo fatto venire nella mia bocca
― Stasera non sa di cocco, ma di albicocca. Io voglio stare con te e ogni tanto, quando vuoi giochiamo anche con Sara, però mai tu solo con lei, questo mi farebbe incazzare. ―
― Laura tu lo sai che io ti amo da sempre. ―
Prima di addormentarmi in mezzo a Sara e Manuel con le mie mani: una appoggiata sui peletti di mia cugina e l'altra ad avvolgere il cazzo tranquillo di Manuel ho pensato 'se questo è l'inferno il paradiso può attendere'. Buon Anno.
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