Racconto 2 “Il viaggio insieme”

di
genere
etero

*Capitolo 1*
Il viaggio in macchina è tranquillo fino al primo appuntamento, percorsi quasi 100km ascoltando musica mentre Alina, piuttosto stanca dormiva sul sediolino accanto. Arrivati all’appuntamento in perfetto orario alle *10.30* ci viene incontro il signor Mario che ha chiesto di valutare la sua casa per poterla trasformare in un B&B. Facciamo un giro veloce della casa e delle pertinenze e mentre io valuto i documenti catastali dell’immobile Alina controllo il mobilio ed il resto degli accessori della casa. La casa andrebbe ristrutturata per poter fare realmente un B&B e per quanto il piazzale avanti è ampio va predisposto meglio per poter consentire il parcheggio di più vetture. A me ed Alina ormai basta uno sguardo di intesa ed in modo franco diciamo al Sig. Mario che la sua casa può essere di interesse ma dovremmo investire un po’ di soldi per renderla adeguata per tanto gli avremmo fatto sapere la nostra reale proposta di presa in gestione entro i successivi 15 giorni. Nel frattempo Alina scatta le foto dell’immobile sia all’interno che all’esterno. Ci rimettiamo in macchina per prossimo appuntamento e ci attendono altri 30km ma l’appuntamento lo teniamo solo alle *11.30* quindi abbiamo tempo. Riavvio il motore e lentamente lasciamo la casa di Mario alle nostre spalle. Alina lascia salire leggermente la gonna mostrando le sue belle gambe fino al bordo delle sue autoreggenti, faccio finta di non guardare e proseguo la marcia, so bene che sotto non ha le mutandine. “amore sai che ho una certa voglia”, “Alina sto guidando e dobbiamo arrivare in orario al prossimo appuntamento”, “ma non ti ho detto cosa ho voglia ….uffa” e mentre sbuffa mette le braccia conserte. Appena siamo in autostrada Alina allunga la mano sui miei pantaloni e comincia un lento massaggio “Alina che fai che poi si eccita tutto” “Lo so bene ed è quello che voglio”. Nemmeno me rendo conto ma in un battito di ciglia Alina sbottona la cintura dei pantaloni, tira giù a cerniera e li fa scorrere giù fino alle ginocchia liberando il mio sesso che svetta duro e desideroso. Alina si slaccia la cintura si ranicchia sul sediolino afferra il pene con le due mani e scopre la punta e poi lo infila tutto in bocca sforzandosi di farlo scendere il più possibile fino alla gola. La sensazione è stupenda ma non posso distrarmi sto guidando. Alina si è ranicchiata in modo da non farsi notare dalle altre macchine ed ha il culo bello esposto ed alla portata della mia mano destra. Senza farmelo dire le infilo la mano sotto la gonna sul suo colo e lei lentamente sposta le gambe in modo che posso arrivare alla sua vagina già bagnata e le infilo due dita dentro. Alina comincia ad ansimare ed a succhiare sempre più forte sento che sto per esplodere, tolgo le dita dalla suo sesso e le assaporo leccandole tutte ma sento che lei protesta le manca qualche cosa cosi immediatamente rimetto le due dita dentro di lei e la sento muoversi per accoglierle il più in fondo possibile. Alina continua a succhiare e leccare il mio pene o lo succhia con la voglia di farlo arrivare, nonostante tenti di scostarmi o la supplico di lasciarlo stare lei non si muove e continua a succhiare. Le dita continuano a muoversi vorticosamente dentro di lei mentre Alina ha iniziato ad accompagnare il suo succhiare con una bella stretta ai testicoli ormai non resisto più sto per arrivarle in bocca ma lei continua a non spostarsi. “Alina sto arrivando, sto arrivando, sto arrivando” e nel mentre erutto quattro schizzi di sperma caldo nella bocca di Alina. Non si scompone e nonostante io sia arrivato continua a leccare e a succhiare tutto fino a che tutto non è pulito, “Adoro fare colazione cosi” mi dice poco prima di baciarmi e farmi assaporare il sapore dello sperma dalla sua bocca. Estraggo le dita dalla sua vagina e le lecco nuovamente al che mi dice “Mi ridaresti la mutandina sporca di ieri che ti ho dato cosi evito di bagnare il vestito”. Appena le restituisco la mutandina la infila e tutto il bagnato del suo sesso si impregna nuovamente sulla mutandina “Cosi avrai una mutandina molto più odorosa per te amore mio”, “Certo amore falla bagnare tanto di te”.

*Capitolo 2*
Il resto della giornata scorre in modo sereno fino a che non arriviamo all’ultima visita alle *17.30* a casa della Signora Sofia. La signora ci aveva chiamato per farci vedere un appartamento particolare che voleva dare in gestione come B&B. La signora aveva circa 60 anni ed aveva perso il lavoro e per tanto voleva provare questa strada per riuscire ad avere un fisso. La nostra compagnia di solito prende anche in gestione i B&B ed a prescindere dall’effettivo utilizzo dell’appartamento riconosce un canone mensile fisso al proprietario.
La casa all’esterno è molto bella e ben tenuta è una piccola villetta circondata da un giardino di circa 300mq con ingresso riservato per le auto. La villetta si presenta su due piani ed un seminterrato. Ci guardiamo e già dall’occhiata di intesa che ci scambiamo sappiamo che entrambi prenderemo in gestione quell’immobile. Bussiamo alla porta e ci viene ad aprire una ragazza sui 28 anni molto carina, con una camicetta bianca un po’ trasparente, una bini di pelle nera tipo inguinale ed un paio di Dottor Martins ai piedi. Ci fa accomodare nella cucina salone a piano terra e ci dice di attendere che va a chiamare la madre. Carlotta, questo il nome della ragazza, sculetta uscendo dalla camera. Alina mi fissa negli occhi ed appena la ragazza esce dalla camera afferra con la mano forte i mie testicoli e mi sussurra all’orecchio “NON TI PERMETTERE DI GUARDARLA CHE TI CASTRO. GIURO TI CASTRO” e dicendo stringe forte la sua presa sui testicoli lasciandomi senza fiato. Dopo poco scende la signora Sofia anche lei una bella donna nonostante l’età, una tuta verde ed una maglietta da fitness molto semplice ed ai piedi un paio di Nike. Una tipa sportiva a cui piaceva tenersi in forma. Iniziamo a parlare e le chiedo i dati castali dell’immobile, i certificati degli impianti etc. mentre lei va nello studio accanto per recuperare tutte le carte chiama Carlotta che nel frattempo si era allontana dalla stanza “per cortesia puoi accompagnarli a vedere casa?” “Certamente mamma lo faccio subito, prego seguitemi”. Io tenevo lo sguardo basso per paura veramente di essere castrato da Alina e guardavo giusto la punta dei miei piedi, mentre percorriamo il corridoio del piano terra per arrivare alla porta del bagno Carlotta vede un paio di pantofole fuori posto si china proprio dinanzi ad Alina senza piegare le ginocchia ed inevitabilmente mostra il sottile tanga bianco che le ricopre il sedere. Io sono imbarazzato non so che fare e per evitare questioni mi giro e poi dico “Sento che è tornata Sofia con le carte, continuate voi la visita dello stabile mentre io guardo le carte”. Cosi dicendo furtivamente me ne vado lanciando uno sguardo ad Alina che aveva visto bene il gesto fatto da Carlotta.
Mi reco nel salone dove la signora Sofia a posizionato le carte sul tavolo che comincio ad esaminare con attenzione “ha già visto tutta la casa ?”, “no veramente ci sta pensando Alina io sono qui con lei a controllare le carte” “A capisco ero curiosa di sapere che ne pensavate della camera da letto di sopra”, “non saprei dirle dopo domandiamo ad Alina tanto farà le foto di ogni particolare”.
Nel frattempo il giro di Alina e Carlotta continua nei vari ambienti a piano terra e poi salendo le scale verso il secondo piano. A metà delle scale Carlotta si ferma un attimo e si volta a guardare Alina quasi per vedere il suo sguardo ma Alina non ci fa caso e continuano a salire. Dopo aver visto il bagno degli ospiti entrano nella camera da letto patronale. Il colpo d’occhio è veramente impressionante, la camera ha tutte le pareti dipinte di rosso, il letto molto ampio al centro con una testiera in legno massello con degli anelli a decorazione sui quattro lati ed anche sulla pediera del letto. In fondo alla camera una piccola porticina da accesso alla cabina armadio. “ti piace ? io ne vado molto fiera è il mio posto preferito”, “si carina certamente di grande impatto”, “ma tu devi sentire il materasso è super confortevole ed ha anche il meccanismo per fare i massaggi di notte”, “ma dai ? posso provarlo?”, “ma certo” ed indica il letto. Alina incuriosita si side sul letto facendo rimbalzare un po’ il sedere ed effettivamente è uno spettacolo, “ma no distenditi un secondo” e dicendo questo Carlotta si avvicina al letto ma mentre Alina si distende Carlotta inciampa rovinosamente e cade su Alina. Il tempo si ferma per un secondo Carlotta comincia subito a scusarsi ma Alina non è pronta nel rispondere con le parole ma risponde solo con un sorriso. Carlotta non aspetta un secondo e ricopre quel sorriso con un bacio in bocca. Alina sta per parlare ma Carlotta le ficca ancora di più la lingua in bocca ha una lingua lunghissima e contemporaneamente infila una mano tra le gambe di Alina. Alina presa alla sprovvista non sa che fare prova a stringere le gambe ma Carlotta è troppo brava e dopo aver spostato le mutandine le infila due dita dentro. La situazione è paradossale eppure sta godendo di quella ragazza che la sta masturbando. L’incantesimo si interrompe quando dal fondo delle scale si sente “Alina io vado con la signora Sofia a vedere le pertinenze esterne e gli impianti dello stabile torniamo tra un attimo”. La voce fa destare Alina e Carlotta che li per li provano a ricomporsi poi capita la situazione Carlotta spinge più in fondo le due dite nella vagina di Alina e continua a masturbarla fino a che Alina non perde il controllo a quel punto Carlotta ha raggiunto il suo scopo e le sfila le mutandine ed indossato uno strap on di 22 cm lo accosta alla bocca di Alina affiche lo lecchi tutto bene mentre Carlotta comincia a leccare il sesso di Alina. Dopo un po’ Carlotta si posiziona sopra ad Alina e comincia a possederla con forza. Quello strapon è veramente grande e scende fino alle parti più intime di Alina. Non sa pià che fare è in preda ad una ragazza che la sta letteralmente scopando.
Nel frattempo sono nel garage con la signora Sofia e le chiedo “cosa ha di particolare la camera da letto ?”, “bhe è stata disegnata e progettata da Carlotta, a lei piacciono le donne”, pensai tra me e me ‘meno male sono salvo non verrò castrato quando lo dirò ad Alina’.
Nel frattempo nella camera rossa Alina continua a prendere la sua dose di strapon fino a che non giunse all’orgasmo dopo di che Carlotta, tolto il giocattolo, di posizione con suo sesso sulla bocca di Alina e comincia a strusciarsi e a masturbarsi mentre Alina inesperta prova a far roteare la lingua su quel dolce sesso. Dopo un po’ anche Carlotta ha il suo orgasmo e sentendo i passi di noi altri che tornavamo nel salotto per preparare un cafè, si ricompongono velocemente “Sappi che verrò sempre io ad incassare il nostro canone mensile” dicendo questo Carlotta si alza dal letto lasciando Alina frastornata.
Dopo un po’ sentiamo i loro passi scendere dalle scale e giungere in cucina “allora come è la casa merita ?”, “assolutamente si arredata con gusto e tutto è nuovo”, “bene allora signora Sofia ora mi consulto con Alina e le faremo una proposta a stretto giro entro 3 giorni”.
Salutammo la signora Sofia e Carlotta che lanciò nuovamente uno sguardo malizioso ad Alina che non capii.
Giunti in macchina dissi “ti devo dire una cosa fantastica prima che parli cosi non mi castri: Carlotta è lesbica me lo ha detto la madre”, Alina guardandomi con un sorriso mi risponde “Lo so bene mi ha scopato con una strapon gigante e mi è arrivata sulla bocca”. Io sgrano gli occhi so bene che non ha mai avuto esperienze bisex sono sorpreso e faccio fatica a parlare. Non riesco neppure a mettere in moto la macchina la notizia mi ha lasciato senza fiato e lei mi dice “Vieni qua baciami cosi sentirai il suo sapore” io la bacio con passione non sento nessun sapore particolare ma si sente un profumo di donna sul suo volto. L’abbraccio e la accarezzo dolcemente. “mi hai sorpreso” le dico ed aggiungo “allora questa casa la prendiamo in gestione ?”, Alina risponde dopo una breve riflessione “direi di si sono certa che ci riserverà altre sorprese”

scritto il
2025-03-06
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