Racconto 3 “Il fine settimana sulla neve”
di
Efabilandia
genere
etero
*Capitolo 1*
Si era deciso di trascorrere un weekend sulla neve, ma Alina non aveva nulla per andare sulla neve e questo era un problema e non sapeva come dirlo a lui. Per fortuna la sua amica Ana era una esperta, amava la neve pur se non sapeva sciare ed ogni anno andava a fare la settimana bianca per rilassarsi ogni anno con la sua comitiva di amici e certamente l’avrebbe potuta aiutare. “Pronto Ana come stai ? ti chiamo per avere un consiglio vogliamo andare a fare un weekend sulla neve e non so proprio che mettere”, Ana risponde “non ti preoccupare ti do subito dei consigli su cosa compare ma sai che mi farebbe piacere venire anche io sulla neve se mi dite in che comprensorio andate magari vi raggiungo”. Alina entusiasta “Ma dai dici sul serio ne sarei felicissima anche perché non so sciare e rischio di restare sola per tutta la giornata almeno staremo insieme”, “non ti preoccupare sarai bravissima e non è difficile imparare. Allora per come vestirti è importante un ottimo abbigliamento intimo termico, una tuta da sci meglio se in due pezzi che è pià pratica per noi donne, dei calzettoni caldi e dei validi quanti meglio se riscaldati”; “Ok grazie Ana senza di te non avrei saputo che fare”, risponde Ana “se vuoi ti accompagno a comperare le cose per l’abbigliamento termico Decathlon è perfetto”; “Ti ringrazio Ana ma andrò con il mio amico ci tiene molto a regalarmi le cose che mi servono”. Ana sorride “il tuo amico è veramente ‘speciale’ ahahha. Fammi sapere dove andrete che mi organizzo anche io”, Alina sospira sollevata “Certamente andremo all’albergo Aqua Montis Resot lo conosci ?”, Ana sorpresa risponde “Certo che lo conosco è uno dei posti più belli della zona ed ha una Spa fantastica e si mangia benissimo. Ora chiamo e prenoto anche io cosi staremo un po’ insieme se al tuo amico ‘speciale’ non da fastidio”; “ma no figurati lui sarà preso dallo sciare tutto il giorno allora ci sentiamo presto per gli ultimi dettagli ciao” “ciao”.
Alina chiude la chiamata molto contenta, la sua amica la raggiungerà sulla neve ed inoltre le ha dato dei consigli veramente utili.
Alle *15.00* come promesso passo a prendere Alina per andare a comprare le cose che le servono per la nostra giornata sulla neve. Non mi fa attendere molto e scende vestita sportiva con indosso un paio di Jeans aderenti che lasciano intravedere bene le sue forme, un paio di Nike bianche ai piedi, una maglietta a collo alto ed il giubbino della The Nort Face che le avevo regalato dopo il nostro viaggio in toscana. Ci rechiamo rapidamente da Decathlon dove so che troveremo quanto ci serve e mi sorprendo durante il viaggio ad ascoltare Alina che mi fa un elenco completo e dettagliato di quello che le serve. “Sei veramente esperta di montagna vedo, ne sono felice”, Alina risponde “non sono esperte ho solo un’amica che mi ha dato dei buoni consigli”. L’argomento finisce li anche perché siamo giunti al parcheggio ed abbiamo poco tempo a disposizione. Ci rechiamo rapidamente al reparto intimo termico per cercare dei fusò, delle calze e delle magliettine intime calde, poi ci spostiamo nella zona invernale per delle magliette di Pail da mettere sotto la tuta e poi andiamo a scegliere la tua da sci rigorosamente due pezzi. Alina sceglie tutto con cura e ripone ogni cosa nel carrello. Ogni volta che prende un indumento mi guarda negli occhi ed io sorrido “ti starà benissimo dopo andremo a provarlo” e cosi facendo la incoraggio a continuare. Alina è emozionata ed ogni volta che sceglie un campo mi da un bacio sulle labbra, io per provocarla le sfioro il seno o il culetto con la mano quando ripone le cose nel carrello facendo molta attenzione a che nessuno ci vedesse; confesso che adoro fare shopping in questo modo. Alina è eccitata dallo shopping ma anche dalle continue attenzioni e provocazioni. Vede un giacca bianca che le piace ma sta in alto e non riesce a prenderla allora io cerco di aiutarla da dietro e nel farlo mi poggio al suo culetto sodo. Alinea sente bene l’eccitazione del mio sesso sfregare sui suoi Jeans e sposta la sua mano dietro per toccarmi tra le gambe di nascosto. Arriva il momento di andare a misurare tutti i capi troviamo facilmente un camerino libero visto anche l’orario, Alina entra trascinando in carrello pieno di vestiti ed io mi infilo dietro di lei “Non vorrai misurare i vestiti da sola” Alina mi stampa un bacio e mi tira dentro il camerino.
Le sbottono i jeans mentre le labbra di Alina restano incollate alle mie e preso dall’eccitazione le infilo la mano nelle mutandine. Alina ha un gemito e prova a ritrarsi ma io le faccio segno di far silenzio e nel mentre le faccio scivolare i pantaloni giù a terra. Alina no sta a guardare ed anche le sue mani cercano il mio sesso e con la maestria che solo lei ha lo tira rapidamente fuori dai pantaloni e lo inizia a massaggiare. La sua vagina è calda, umida e bagnata e mentre siamo stretti nel camerino con le nostre mani che scrutano i nostri sessi eccitati le bacio il collo e le stringo il seno con la mano. Ci sono dei rumori fuori ed allora dico ad alta voce “Tesoro i pantaloni ti stanno proprio bene ma vediamo la giacca” nel frattempo Alina a preso a massaggiare velocemente il mio sesso mentre prima due dita e poi tre dita si sono infilate nella sua vagina e le stanno dando piacere. Le abbasso completamente le mutandine, faccio girare Alina che si piega leggermente in avanti lasciando esposto il suo culetto ed il suo sesso. Non passa molto che il mio pene duro e gonfio si fa strada nella vagina di Alina spingendo fino in fondo fino a che le palle non iniziano a sbattere con il suo sedere. Il movimento è lento e cadenzato cercando di non fare rumore. Alina fa fatica a trattenere i mugolii di piacere quindi le tappo la bocca con la mano mentre aumento il ritmo in modo incalzante. Da fuori si sente il vociare di una signora che sgrida suo figlio, non lontano il rumore di un commesso che sistema uno scaffale. Io continuo a pompare con vigore ed i succhi copiosi iniziano a scivolare lungo le gambe di Alina fin giù alle caviglie dove si trova la mutandina bianca che indossava ed i Jeans. La situazione è surreale ma Alina, perso ogni freno inibitorio si rende conto che sta godendo tanto, non lo avrebbe mai fatto in passato ma quella situazione la eccita tantissimo ed allunga la mano tra le gambe per darsi piacere. Si porta le dita della mano alla bocca le bagna bene e poi inizia a toccarsi velocemente il clito mentre io continuo a pomparle la vagina con colpi ritmati e profondi. Poi toglie la mano e me la infila in bocca e mi sussurra “Lo so che ti piace lecca tutto”. Le lecco la mano avidamente e la bagno bene perchè so che tornerà a toccarsi sotto. Sento la sua mano vibrare sul clito e sfiorare il mio pene mentre la penetra tutta. Alina si sta eccitando e sta per avere un orgasmo nello spogliatoio del negozio, la sua mente è in completa confusione ma non vuole fermarsi vuole quel momento vuole quell’orgasmo silenzioso e segreto. Di li a poco sento i muscolo delal vagina di Alina contrarsi e risucchiare completamente il mio pene. Sta per avere un orgasmo violento e per prevenire porto prontamente nuovamente la mano alla bocca di Alina che si libera finalmente in un grande orgasmo e mentre lei arriva preso dall’eccitazione neppure io riesco a controllarmi e le scarico 4 schizzi di sborra calda nella vagina. Alina adora gli schizzi caldi dentro e subito sento il suo orgasmo prolungarsi dal piacere, mi guarda e sorride. Ci scamiamo un bacio appassionato. Restiamo ancora qualche attimo in quella posizione cercando di non far uscire nulla dalla sua vagina, poi rapidamente le tiro su lo mutandine e le dico “ora non potrai pulirti mi dovrai tenere dentro di te fino a casa”, lei sorridendo mi risponde “Sei un ‘porco’ ora dovrò stare sporca per tante ore”. Lo sa bene che questo mi fa eccitare tanto quindi le rispondo “Ma poi mi regalerai queste mutandine ?” lei mi scosta sorridendo e riprende a misurare i capi che ha scelto. Ha un fisico perfetto ed i capi sono bellissimi indosso a lei. Usciti dal camerino vado a pagare tutte le cose prese (per i curiosi abbiamo speso solo 970€) ed andiamo alla macchina per rientrare.
Una volta in macchina Alina è ancora confusa e frastornata per l’esperienza che ha appena vissuto e pensa tra se e se che questa vacanza sulla neve parte già in modo interessante. Poi poggia la testa sulla mia spalla e mi ringrazia dolcemente per i regali. Io metto in moto e mi sposto dal parcheggio ed appena fuori dal parcheggio Alina che è ancora appoggiata sulla mia spalla mette le mani tra le mie gambe ed afferra forte i testicoli e mi dice “La prossima volta che mi lasci sporca cosi te le strappo “ e mi da un dolce bacio in bocca con la lingua che mi fa penetrare fino alla gola.
*Capitolo 2*
Si avvicina il giorno della nostra partenza. Abbiamo programmato di partire il venerdi subito dopo pranzo per arrivare sul posto in tempo per noleggiare l’attrezzatura per Alina, prendere l’istruttore, fare gli skipass e sistemarci comodamente in albergo e visitare il paesino per trovare un posto carino per la cena della sera. Puntuali alle *14.30* partiamo per raggiungere la località prescelta per il nostro fine settimana. Appena entrata in macchina Alina dopo aver posato dietro il bagaglio mi stupisce “tesoro ho una sorpresa per te, ti ricordi che ti avevo parlato della mia amica Ana che mi ha dato i consigli per l’abbigliamento verrà anche lei questo fine settimana così mi potrà fare compagnia mentre tu scii”. Io guardo Alina stupefatto, “pensavo che saremmo stati soli questo fine settimana, ma non importa sarà un piacere conoscere Ana.”
Il viaggio scorre piacevolmente e come sempre Alina si mette a dormire mentre guido, dice la mia guida la rilassa. Arrivati in albergo parcheggiamo la macchina e presi i bagagli andiamo alla hall. L’Albergo è spettacolare un quattro stelle superior con tutti i confort, arredamento moderno ed elegantissimo, personale molto accogliente che ci illustra subito la struttura dove sta la palestra, la spa con il bagno turco, il centro massaggi, e poi ci accompagna in camera. La camera è in perfetto stile con tutto l’albergo elegante accogliente e molto spaziosa. Salutiamo al signora del ricevimento sistemiamo velocemente i bagagli perché dobbiamo scendere rapidamente prima che chiudano il centro per lo skipass. Alina mi butta le braccia al collo e comincia a baciarmi cercando di portarmi vicino al letto, ha voglia e le si legge in faccia “ma non possiamo farlo domani mattina presto?”, le rispondo “no Alina essendo il fine settimana troveremo una fila incredibile e non riusciremo a fare nulla”, “ma io ho voglia” e dicendo questo aveva già infilato la mano nei miei pantaloni per afferrare la fonte del suo desiderio. “Alina ti prego dobbiamo andare, avremo tutta la serata e la notte per noi”. Le sposto la mano ma Alina non si sposta dal bordo del letto anzi si sbottona i pantaloni e li tira giu insieme alle mutandine ed aperte le gambe mi dice “Vedi come è bagnata ti prego non lasciarla così …”. Io la guardo tentato è uno spettacolo incredibile vederla cosi poi lei insiste aprendosi la vagina con le mani e tirando ai lati le due grandi labbra affiche io possa vedere effettivamente come è bagnata dentro “vedi come è bagnata?”. Io devo farmi forza sono quasi le *16.50* ed alle 17.30 chiudono. Le dico “amore ti prego dobbiamo andare dopo farò tutto quello che tu vuoi ed esaudirò ogni tuo desiderio anche il più perverso”, Alina sorride “ne sei certo ? guarda che da quando mi sono sbloccata con te ho tanti desideri strani “, riprendo velocemente i suoi vestiti per farla rivestire “Promesso Alina ogni cosa che vorrai sarà fatta”.
Riusciamo a fare lo skipass appena in tempo ma non ci sono istruttori liberi per la mattina successiva e quindi decido che sarò io l’istruttore di Alina. Noleggiamo gli scarponi, il caschetto e gli sci di Alina. Non vi dico il piacere che ho provato quando le ho fatto misurare gli scarponi. Il tipo del negozio dice ad Alina di togliersi le scarpe che lui le avrebbe infilato gli scarponi ma Alina con un sorriso gli dici “Non si preoccupi ci pensa il mio compagno” e dicendo questo mi fa avvicinare a lei. Lei sa bene che i suoi piedi mi eccitano e me la vuol far pagare. Fa finta di non riuscire a togliersi le scarpe e mi chiede aiuto tenendo il piede bello in alto quasi all’altezza della mia faccia cosi quando le sfilo le scarpe me lo ritrovo praticamente in faccia, ripete la stessa cosa con l’altro piede. Attende poi che le avvicini gli scarponi e fa finta che non riesce ad infilare il piede perché vuole che lo prendo in mano e lo direziono io. Quando prendo il suo piede in mano lo sento caldo ed umido e mi eccito da morire lo infilo nello scarpone e con accuratezza ripeto la stessa operazione dall’altra parte “Amore adesso alzati e vedi come ti stanno. Sono rigidi perché devono essere rigidi per gli sci”. Lei si alza prova un po’ a camminare e poi dice che vanno bene “ma adesso devi aiutare a togliermeli che sono stretti”, lo sapevo mi vuol torturare fino alla fine cosi mi piego ai suoi piedi mi piego e con forza le estraggo il primo stivale ma dal contraccolpo finisco per ritrovarmi il suo piede completamente in faccia e sulla bocca ed Alina esclama “Scusa tesoro non l’ho fatto a posta sono duri da togliere”. Sto al suo gioco e non rispondo e con forza le tolgo anche l’altro ed anche questa volta si ripete la scena solo che questa volta ha la punta del piede piegata in avanti che quasi si infila completamente in bocca per il contraccolpo. Il commesso è via e non si accorge di nulla prendiamo tutte le cose paghiamo il noleggio e le lasciamo al deposito per il giorno dopo. Ci incamminiamo per il paese per visitare un po’ quello che c’è e ci attira subito il chiosco della cioccolata calda. Prendiamo due cioccolate calde e cominciamo a berle mentre passeggiamo. Le labbra di Alina come le mie sono sporche di cioccolato ed ogni volta che ci baciamo è un piacevole sapore che ci accomuna. Alima mi guarda negli occhi “lo sai che devi ancora pagarmela per avermi lasciato insoddisfatta prima ?”, certo che lo sapevo ed abbasso lo sguardo cercando di farfugliare che eravamo riusciti a fare tutto. “comunque amore ora che torniamo in camera soddisferò a pieno ogni tua voglia” Alina mi guarda e sorride con un ghigno e mi dice “Aspetta e vedrai ho imparato tante cose nuove“. Le sue parole suonavano come una minaccia. Proseguiamo i nostri giri e poi alle *19.00* torniamo in albergo per prepararci per la cena che alla fine faremo in Albergo visto che hanno delle specialità eccezionali. Appena saliti in camera Alina mi spinge con le spalle al muro, pur se è più piccola di me ha tanta forza da spostare una montagna una volta con le spalle al muro mi guarda e mi sorride pensavo stesse per baciarmi ed invece mi arriva una ginocchiata dritta tra le gambe sui testicoli. Non era particolarmente forte ma quel tanto che basta, colto alla sorpresa, per farmi piegare in avanti. Alina mi spinge nuovamente al muro “ti ho detto che te l’avrei fatta pagare”, e dicendo questo scaglia un’altra ginocchiata sui testicoli sarà la situazione e l’inaspettato comportamento di Alina ma comincio ad eccitarmi ed il sesso si fa duro. Alina sene accorge prontamente e mi spoglia completamente non lasciandomi muovere lo stesso fa anche lei lasciandosi solo il reggiseno e le mutandine poi si avvicina a me e dice “per punizione voglio darti un calcio nelle palle sei pronto amore ?!”, non sapevo che rispondere quindi faccio cenno di si con la testa “Bene amore allora apri le gambe”. Un po’ titubante apro le gambe, Alina ha dei piedi bellissimi e quando sono nudi sono uno spettacolo si allontana da me e prende una piccola rincorsa e dopo un attimo senti il suo piede nudo scagliarsi sui miei testicoli, ho un sobbalzo mi piego un po’ e l’erezione del mio sesso diventa ancora più violenta e si gonfia a causa del colpo. Alina lo vede lo afferra e comincia a coccolarlo, si inginocchia e lo bacia dolcemente quasi a volersi scusare per il dolore che gli ha causato. Lo lascia scivolare in bocca poi lo tira fuori e con la lingua va a massaggiare le palle doloranti. E’ una sensazione unica e piacevole. Dopo qualche minuto il dolore è completamente sparito ed il trattamento di Alina sta facendo il suo effetto. Alina mi abbraccia poi mi salta addosso e si fa prendere in braccia, io la tiro su e l’appoggio con la schiena al muro lei si adagia lentamente sul mio sesso e lo fa entrare nella sua vagina “finalmente ci voleva tanto ma non ho smesso di fartela pagare”. Comincia la nostra danza con Alina che sale e scende sul mio sesso. La posizione non è comodissima e so che a breve le braccia non mi reggeranno più e quindi porto Alina sul letto. “Chi ti ha detto di portarmi sul letto” mi sussurra all’orecchio mentre il mio sesso è completamente nella sua vagina ed è sceso in profondità fino a toccarle l’utero. Cosi dicendo si divincola dal mio abbraccio e la sua mano afferra stretto le palle e le stringe fino a farmi perdere il fiato e mi dice “Oggi stabilisco io quando dovrai godere ed ora accompagnami in bagno”. Cosi senza far uscire il mio sesso dalla sua vagina grondante di piacere la porto in bagno. L’operazione non è delle più semplici ma ci riesco e poi la metto a sede sul davanzale del lavello guardando la sua splendida schiena dallo specchio. “ora devo scendere”, cosi mi scosto e lascio che scenda lasciandomi li impalato mentre lei si reca sul vaso per fare pipi. Io mi giro per lasciarle la sua intimità so che a volte si vergogna per la sua intimità anche se io adoro guardarla sempre. E nuovamente mi sorprende “Che fai ti vergogni di me e ti giri?”, prontamente mi rigiro e la vedo sorridente mentre si libera della sua pipì. Poi mi chiama a se e mi dice “distenditi sul pavimento” metto sotto una asciugamano e mi distendo appena finito di fare pipi con la vagina ancora grondante si side sulla mia faccia dicendo “puliscimela tutta ora”. Io vado in estasi lecco ogni goccia, la lingua non si ferma un attimo anche quando lei facendo apposta lascia uscire altra pioggia dorata dalla sua vagina, lecco tutto e la pulisco benissimo e lei è molto soddisfatta poi si impala sul mio sesso con la sua vagina pulita e comincia a muoversi velocemente fino a che non raggiinge l’orgasmo. La sento nuovamente contrarsi mi stringe i capezzoli anche io perdo il controllo e mentre i suoi muscoli stringono il mio sesso io le inondo la vagina di tanta sborra che cola ovunque. Restiamo come sempre immobili per qualche secondo per goderci l’attimo poi Alina come sempre si siede nuovamente sulla mia faccia per farsi pulire bene tutto, poi mi bacia appassionatamente leccando lo sperma che avevo raccolto dalla sua vagina. “Amore ora puoi uscire dal bagno che mi devo fare la doccia?” immediatamente esco dal bagno felice per la nuova Alina che avevo ritrovato ma le novità non sarebbero finite li. Il fine settimana era lungo ed era cominciato con tutte le carte in regola.
*Capitolo 2*
La sera a cena alle *20.45* incontriamo Ana. E’ una donna molto bella forse uno o due anni più giovane di Alina. Indossa un maglia vestito che arriva fino a metà delle gambe, un paio di stivali ali color oro e borsetta color oro. Il suo trucco è ben fatto e marcato e la sua camminata è sinuosa. Ha un seno più grande di quello di Alina credo sia una quarta e capelli lunghi che le arrivano fino a metà delle spalle. “Buonasera Ana piacere di conoscerti Alina mi ha parlato molto di te”, facciamo spazio al nostro tavolo per farla accomodare e chiamiamo il cameriere per farci portare il menù. Alina racconta subito ad Ana del giro fatto in paese e del fatto che il giorno dopo le avrei insegnato a sciare, ed Ana risponde “Se sei bravo ad insegnare vorrei imparare anche io, sono anni che vengono sulla neve ed il mio passatempo sono i massaggi, le saune, e le passeggiate nei boschi”, “sarà un piacere insegnarti a sciare ma non domani. Dovrò dedicarmi al 100% ad Alina”, lei sorride ed annuisce. Alina mi lancia uno sguardo di intesa e con la mano mi da un pizzico sulla gamba nel frattempo arriva il cameriere ed ordiniamo da mangiare. Io prendo le scrisppelle ‘mbusse ed un piatto di Ciaf Ciaf. Alina e Ana si lasciano consigliare dal cameriere con i piatti del giorno. Mentre attendiamo che arrivino i piatti ci versiamo un po’ di vino e velocemente tutti e tre finiamo il primo bicchiere. Ana continua a cercare il mio sguardo ma faccio di tutto per evitarlo conoscendo bene la gelosia di Alina. Quando arrivano le pietanze i discorsi si interrompono e ci gustiamo l’ottimo cibo anche se ho l’impressione che Ana mi abbia urtato volontariamente il piede. Non ci faccio caso e tiro indietro i piedi per evitare altri incidenti. Ma mentre siamo alla seconda pietanza sento nuovamente la punta della scarpa di Ana che mi tocca la gamba. Questa volto sono quasi certo che è stato intenzionale ad ogni modo mi affretto a finire di mangiare poi mi alzo e dico alle amiche, “scusate torno in camere non mi sento molto bene voi restate pure qui a parlare fin quando volete, ho già fatto mettere il conto sulla nostra camere”, “Sei molto gentile grazie spero di poter ricambiare”. Senza voltarmi salgo in camera e ne approfitto per sistemare i vestiti per il giorno dopo sia miei di che Alina, mi faccio la doccia e poi mi metto sotto le coperte. Riesco a tenere gli occhi aperti fino alle 23.00 poi crollo e mi risveglio solo al mattino ritrovando accanto a me Alina crollata sul letto con tutti i vestiti e con il trucco completamente sbavato, il rossetto le ricopriva il volto fino al mento. Penso che la serata tra Alina ed Ana debba essere stata molto movimentata e certamente avranno bevuto tanto insieme. Sono appena le 6.00 ed abbiamo ancora 1h prima di fare colazione e poi andare sulle piste ne approfitto che Alina sta ancora dormendo e prendo possesso del bagno per lavarmi e sistemarmi. Alle 7.00 quando mi sono finito di vestire e preparare scegli Alina con un bacio dicendo che ha 1h per prepararsi che dobbiamo andare a sciare. Lei apre a fatica gli occhi mi guarda e vorrebbe tornare a dormire, ma le do prontamente un altro bacio per cerca di svegliarla ma con poso successo al che decido di provocarla e le metto una mano tra le gambe e con mia grande sorpresa scopro che è senza mutandine “biricchina” le dico muovendo le dita su suo sesso “è ora di svegliarsi”. Finalmente Alina si alza e va in bagno per prepararsi io nel frattempo scendo a sistemare l’attrezzatura che era in macchina per dopo. Alle 8.00 finalmente anche Alina è pronta e facciamo una fugace colazione, sono tentato di chiedere che fine abbiamo fatte le mutandine ma desisto voglio godermi la giornata sulla neve con lei. Quella mattina non vediamo Ana nella sala colazioni certamente anche lei sta ancora dormendo. Recuperata la mia attrezzatura ci rechiamo a piedi sulla pista al punto di noleggio dove Alina deve riprendere l’attrezzatura fittata il girono prima e tra me e me sper oche non faccia nuovamente lo spettacolino dei piedi. In effetti Alina è abbastanza frastornata si toglie le scarpe e si fa aiutare a mettere gli scarponi ma oggettivamente non riesce allora mi metto in ginocchio ai suoi piedi le faccio poggiare il piede sulla mia gamba per fare forza e far entrare lo stivale. La solita maldestra spingendo lo stivale fa scivolare il pesante scarpone con il suo piede in mezzo alle mie gambe, sorride “scusa questa volta non l’ho fatto apposta ma lo so che ti è piaciuto lo stesso ahahha”. Andiamo finalmente sulle piste la faccio camminare fino alla parte alta del promontorio circa un 100 metri dal punto di partenza e le faccio mettere gli sci e comincio a spiegarle la tecnica per scendere e dopo circa 20 minuti c’è già un primo spazzaneve ben fatto. Alina è contenta perché riesce a sciare un po’; continuiamo ancora un po’ ad allenarci sulla piccola pista verde e ad ogni discesa ero li a baciare le labbra di Alina per complimentarmi per la sua bravura. Decidiamo dopo di andare sulla pista azzurra per provare un percorso un po’ più lungo. Saliamo sulla seggiovia a due posti ed Alina è preoccupata di non saper scendere. Mentre siamo sulla seggiovia continuiamo a baciarci per ci teniamo strette le mani. Prima di arrivare alzo la sbarra dico ad Alina di mettere gli sci paralleli e di preparassi ma appena tocchiamo terra Alina non è pronta ad alzarsi allora le metto una mano sul culo e le do una bella spinta e cosi riesce a scendere ma non sapendo fermarsi dopo 20 metri cade e ne tentativo di mantenersi tira giù anche me. Siamo praticamente finiti nella neve fresca e mi ritrovo sopra ad Alina la quale con un bel sorriso “non cominciare subito a provarci” e dicendo questo mi da un dolce bacio appassionato che ricambio. La tiro su e stando avanti a lei in retromarcia le faccio fare tutta la pista azzurra. E’ stupendo guardarla ha un corpo stupendo proporzionato e si muove con grazia; scendiamo lentamente ed arriviamo fino alla fine. Alina è super felice “lo rifacciamo, lo rifacciamo”, senza farmelo ripetere siamo nuovamente sulla seggiovia questa volta Alina non sbaglia a scendere e cominciamo nuovamente la discesa della pista azzurra. A metà strada Alina dice di essere stanca e decidiamo di fermarci al rifugio lungo il percorso. Posata l’attrezzatura entriamo a prendere una tisana calda. E’ li che Alina vede un maestro di sci veramente un bel ragazzo e non smette di fissarlo. Sono un po’ geloso lo ammetto ma non dico nulla. Poi Alina inizia a corteggiarmi e le sue mani cominciano ad accarezzare i miei pantaloni e lo fa con la malizia di chi vuol essere vista. Chi sa se la cosa non riguardi le mutandine perse la sera prima. La lascio fare ma dopo un po’ sono veramente eccitato e leccando l’orecchio di Alina le dico, “conosco un posto riservato”, Alina mi fa cenno di si con la testa ci alziamo ed andiamo nel capanno sul retro dove sono custodite le slitte. La faccio sedere sull’ampio sellino di una motoslitta le sfilo i pantaloni della tuta le calze e le mutande nere che aveva indossato e comincio a leccarle la vagina tutta, per fortuna l’ambiente era abbastanza riscaldato ma non tanto da poter stare a lungo in quella posizione. Alina si contorce sul sediolino della slitta e comincia a farmi bere i suoi succhi dolciastri. Anche io mi sbottono il pantalone e tira fuori il sesso caldo lo poggio sulle labbra di Alina e lei prontamente lo accoglie dentro la bocca. Da non molto ha imparato ad ingoiarlo quasi tutto e se lo fa scivolare dentro fino alla gola e la cosa mi fa impazzire mentre ho cominciato a scoparla con tre dita nella vagina. La penetro con dolcezza come piace a lei ponendo sempre molta attenzione a premere sul suo punto di massimo godimento. Ogni volta che premo lei apre di più la bocca e lo ingoia tutto, ho le palle che le sbattono letteralmente sul mento. Continuiamo per circa 10 minuti in questa masturbazione reciproca fino a che Alina mi dice “prendimi ti prego prendimi riempimi tutta”. Quelle parole sono come una carica di dinamite, sollevo le gambe di Alina tenute unite dal pantalone dalle calze e dalla mutanda che non abbiamo sfilato per il freddo. E mentre è su con le gambe unite spingo con forza il mio pene duro nella sua vagina stratta. La posizione non consente di avere acceso facile e quindi è molto stretto ma la cosa porta un piacere ulteriore ad Alina e a me, tutto è amplificato. Comincio quindi a pompare sentendo la vagina stretta attorno al mio pene, Alina apre le braccia tipo a formare una croce sulla sella della motoslitta e si abbandona alla penetrazione dicendo “rimpiemi riempimi riempimi”. Aumento il ritmo e la foca con cui affondo i colpi fino a che non sento l’orgasmo di Alina colare sul mio pene . Il suo liquido caldo mi impedisci di trattenermi oltre ed anche io le schizzo dentro la vagina abbondante sborra. Lei sorride contenta ed anche io sono felice la bacio “Tesoro sei incredibile ti adoro”. Le tiro su le mutandine lasciando dentro di lei tutta la mia sborra calda e le sussurro “custodiscila calda per me fino a questa sera”, risponde “certo amore.” La giornata sulla neve prosegue serenamente fino alle 16.00 quando sia io che Alina siamo stanchi e decidiamo di rientrare in albergo. Arrivati in camera tocco Alina tra le gambe e le chiedo “l’hai tenuta al caldo” e lei che si era già tolti i pantaloni e le calze nel frattempo “su vai a bere” e cosi dicendo si abbassa le mutandine tutte sporche di sperma secco ed apre le gambe mettendosi impiedi dinanzi a me. Non ho altra scelta che mettermi in ginocchio ed infilare la mia lingua nella sua vagina per succhiare tutto. In verità non c’è più nulla e dopo averla succhiata tutta le infilo prima due poi tre dita continuando a leccarla e poi 4 dita, lei ansima e si muove tanto sulla mia bocca ed io inizio a muovere velocemente la mia mano dentro di lei. Le chiedo di aprire di più le gambe e lei oltre a divaricare le gambe si tiene aperta con le mani la vagina permettendomi di penetrarla con 5 dita. Lei sente la dilatazione massima che le manda scosse di piacere lungo tutta la schiena e non riesce neppure a tenere gli occhi aperti ed ogni volta che le entra la mano dentro lei sobbalza e gode. In questa danza continua questa dilatazione e la mia lingua le avranno procurato almeno 3 orgasmi di fila ma non sembra accontentarsi. Lascia le grandi labbra e con la mano afferra la mia mano e la spinge in profondità e mi dice “aprimi tutta voglio sentirmi aperta da te”. La mano affonda sempre di più nella vagina di Alina ed inizia a muoversi velocemente dentro in modo molto molto rapido. Alona non resiste troppo ed ha un violento orgasmo con uno squirting abbondante di liquidi che mi colano tutti in bocca e quando tolgo la mano, complice anche la dilatazione la trovo ad urinarmi in bocca cosa che mi manda in paradiso perché lo sta facendo senza rendersene conto presa dal suo intenso orgasmo. Lecco ogni goccia di Alina. Quando ci siamo ricomposti le dico se le va di andare a fare il bagno turco insieme. “Mi farebbe molto piacere non l’ho mai fatto mi spieghi?”
*Capitolo 3*
Raccogliamo gli accappatoi dal bagno e le ciabatte per recarci al piano di sottostante dove sta il bagno turco. Spiego ad Alina che nel bagno turco si entra nudi solo con l’accappatoio. Cosi entrambi solo con l’accappatoio e le ciabatte ci rechiamo nel bagno turco.
Il bagno turco si presenta come una stanzetta che può ospitare fino a 6 persone è scritto all’esterno. Appena davanti alla porta c’è scritto che bisogna entrare nudi e di lasciare gli accappatoi nell’anticamera. Alina si toglie l’accappatoio scoprendo il suo corpo perfetto e sensuale lo stesso faccio anche io ed entriamo nel bagno turco. Verso subito sulle rocce laviche un po’ di acqua che prendo dal tino di legno li accanto e lascio che il vapore si diffonda per la stanza. Alina si siede accanto a me e complice il clima caldo, la luce soffusa, l’assenza di rumore prende a massaggiarmi il pene. Ormai lo fa con una naturalezza incredibile. Delicatamente lo scappella e poi con la lingua passa tutto intorno, poi riprende a massaggiarlo nuovamente. Poi lo scappella e nuovamente con la lingua passa tutto intorno all’anello del pene. Sembra quasi che giochi con lui. Io le carezzo i capezzoli e poi mi sporgo verso di lei per succhiarli con forza ho voglia di farle un succhiotto sui capezzoli. La situazione è veramente rovente ed i nostri corpi stanno sudando non solo per il caldo. Alina fa scivolare tutto il pene completamente in bocca e lo spinge fino alla gola e siccome non riesce bene si mette in ginocchio davanti ai miei piedi facendomi divaricare le gambe per posizionarsi meglio. Credo che sia una dei bagni turchi più bello della mia vita. Proprio mentre stiamo in questa posizione da sogno si apre la porta del bagno turco e distiguo chiaramente la figura di Ana. Il suo corpo sodo e scolpito sono uno schianto da guarda ed il suo grande seno sono uno spettacolo. Alina subito cerca di ricomporsi ed io di nascondere l’erezione ma Ana esordisce “non vi preoccupate è naturale continuate pure “ e mentre Alina riprende in bocca il mio pene gonfio convinta che Ana andasse via invece se la ritrova alle sue spalle e le piazza il suo seno contro la schiena e le prende in mano i due capezzoli e comincia a strizzarli fino a che non sente Alina mugolare. La situazione è veramente eccitante e dopo poco Ana chiede spazio ad Alina e si mette anche lei in ginocchio a leccare le palle mentre Alina un po’ imbarazzata continua a succhiare il pene. Alina ha capito bene le intenzioni di Ana che vuol scoparsi il suo uomo ma è fortemente intenzionata ad impedirle la cosa. Cosi mentre Ana sta continuando a leccare i testicoli Alina lascia il pene e si posiziona alle spalle di Ana e comincia a stuzzicare il grande seno di Ana ed i suoi capezzoli e poi la fa mettere a pecorina sulla panca. Ana non ha perso tempo e si è ingoiato tutto il mio pene. La sua gola ha una profondità maggiore di Alina e sento il tocco della punta del pene con le sue tonsille. Alina nel frattempo apre le gambe di Ana e si posiziona sotto di lei, finche la vagina di Ana è impegna con la mia lingua non potrà prendere altro. Con questo pensiero nella testa Alina si da da fare per succhiare e leccare e succhiare e leccare la vagina di Ana e lo fa con tanta forza e passione che Ana è quasi sul punto di arrivare infatti rallenta anche il ritmo su come mi sta succhiando il sesso. Alina capisce la situazione ed immediatamente distende le mani sotto al corpo di Ana e prende a tirarle forte i capezzoli. Ana è li a pecorina con Alina sotto di lei che le lecca la vagina e le strizza i capezzoli ed il mio pene gonfio in bocca. Ana comincia a vibrare e a scuotersi l’orgasmo è prossimo ed Alina le infila dentro la vagina tre dita per farla arrivare. Ana muove il suo ventre sulla mano di Alina e sulla sua bocca e di li a poco ha un violento squirting che allaga completamente la bocca di Alina quasi costretta a bere dalla sua amica. Ana soddisfatta ed appagata si rimette seduta e prima che possa prendere altre iniziative Alina mi spinge lungo la panca per sdraiarmi a pancia in su e si infila tutto il pene nella vagina. Comincia a cavalcarmi con un movimento rapido e profondo facendo forza sul pene spingendo forte quasi a volerlo sentire nell’utero. Chiaramente inizia a mugolare ad alta voce e a dire cose come “Si dai spaccami tutta sono solo tua”, “Si amore dai ancora sei fantastico”, “Ti prego non ti fermare fammi godere”. Alina non aveva mai detto certe cose almeno non cosi ad alta voce e credo che lo stesse facendo per dare un segnale ad Ana che quel territorio era roba solo sua. E più Alina urlava io più mi eccitavo mentre stavamo in questa posizione Ana che era rimasta a guardare decide di partecipare e dopo aver baciato il collo di Alina e fatta entrare la sua lingua nella bocca aperta di Alina afferra con le mani un capezzolo di Alina e con l’altra mano afferra i miei testicoli e comincia a massaggiarli con tanta dolcezza e li massaggia e strizza il capezzolo di Alina e la bacia sul collo. “hai i testicoli veramente gonfi tanto. Dai sborrale dentro” e continua ad incitarmi con una voce sempre più forte. Alina inizia a contrarre i muscoli della vagina, conosco bene quel segnale sta per arrivare ed anche in modo violento nonostante sia arrivata poco prima in camera. Di li a poco comincia ad urlare di piacere e sento il suo caldo liquido scorrere sul pene ed io spinto dal massaggio di Ana le schizzo tanta sborra nella vagina oltre 5 schizzi forse 6 neppure più ricordo. Restiamo come sempre un po’ fermi mentre Ana ci guarda ed ancora massaggia le mie palle. Poi Alina si sposta e spinge con le spalle la sua amica e la fa sdraiare sulla panchina e le sale con la vagina sulla bocca “ora puliscimela tutta e bevi il nettare del MIO uomo che mi cola tutto”. Ana allunga la lingua nella vagina di Alina e lascia colare tutti gli umori nella sua bocca e li ingoia tutti. Quando ha finito si gira e ripulisce bene anche il mio pene poi si rivolge all’amica e le dice “dovremmo fare la sauna insieme più spesso” e le stampa un bacio in bocca con la lingua tutta sporca di sborra che Alina gusta volentieri. Usciti dal bagno turco andiamo a farci la doccia e ci prepariamo per la cena. Anche quella sera Ana ha cenato con noi ma sia lei che Alina si sono presentate alla cena in gonna e senza mutande.
*Capitolo 4*
L’esperienza con Ana era stata una cosa inaspettata ma certamente una piacevole scoperta. Io ed Alina dormiamo abbracciati nudi come piace a noi ma Alina non sa che all’indomani ho una sorpresa per lei. Per questo motivo la scio Alina dormire tutta la notte senza disturbala fino al risveglio del mattino. Al mattino alle 7.00 appena svegli vado in bagno a lavarmi e poi sveglio come sempre Alina con un bacio. Alina tra il dormi veglia si precipita in bagno per i suoi bisogni e per darsi una rinfrescata ma quando torna mi trova seduto sul boro del letto pensieroso pensiero. “cosa succede perché sei pensieroso” io ho un pacchetto in mano e lo ripongo sulla scrivania ma non parlo. “Dai che succede hai ricevuto una brutta notizia ?”. In effetti la magia quella mattina si era spezzata un messaggio mi aveva appena comunicato che mia madre era stata ricoverata in ospedale per un blocco intestinale. Purtroppo mi trovavo oltre 1.000km da lei e non potevo fare molto. “Allora che succede ?”, rispondo a testa bassa “Nulla che posso fare, mamma è stata ricoverata nulla di grave ma son in pensiero”. Alina si siede accanto a me mi prende la mano. Il suo corpo profuma della doccia che si è appena fatta e dall’accappatoio vede il suo seno fare capolino. Il contatto con Alina mi rasserena, mi abbraccia e mi stringe forte a se. Ha un bellissimo carattere è disposta a far di tutto pur di far star bene chi le sta accanto. “Tesoro dimmi che posso fare per te sono qui. Vuoi fare l’amore ?”. Io la guardo mi avvicino al suo accappatoio e lascio uscire il seno e come un figlio con la madre poggio la mia testa sul suo seno profumato, lei mi carezza la testa io mi muovo fino a che mi trovo il suo capezzolo vicino alla bocca e come un bimbo comincio a succhiarlo tutto. Alina mia accarezza e continua a coccolarmi come un cucciolo ferito. Ci ritroviamo cosi abbracciati sul letto, le apro l’accappatoio e si para davanti a me uno spettacolo bellissimo, il suo ventre piatto il suo pube depilato le sue gambe tornite ed affusolate. Con le mani percorro il suo corpo e lei come intuendo le mie intenzioni tira su le ginocchia piegando i piedi ed apre le gambe e poi spinge la mia testa verso il suo ombelico staccandola dal suo seno.
Alina sa bene che baciare il suo sesso mi rende felice e mi fa star bene cancellando ogni pensiero cosi piano scendo e dopo un po’ la mia lingua è tutta nella vagina già bagnata di Alina ma quel giorno decido si osare e sollevare un po più le gambe lascio che la lingua vada a leccare e bagnare bene la rosellina del culo di Alina. Ha un fremito per l’inaspettata coccola ma poi comincia a gradire e dice “Si che bello lo devi fare sempre siiii”. La lingua continua a bagnare il suo culetto mentre due dita si infilano nella sua vagina per darle piacere e non solo. Orami il suo culetto è super sensibile ed i muscoli della sua rosellina sono belli rilassati allora sposto le due dita bagnate e ne infilo una dentro al culetto di Alina. Lei si muove un o’ vorrebbe protestare, non abbiamo mai usato il suo lato B, ma non vuole dispiacermi per via della storia di mia madre e si lascia penetrare. Il dito le entra tutto nel culo ma le tocca due punti molto sensibili e alto piacere e comincia subito a mugolare come quando sta per avere un orgasmo. Ne approfitto e metto anche il secondo dito che scivola senza difficoltà e senza che Alina neppure se ne accorge presa dallo stato di trans in cui si trova. Continuo a lavorare con le due dita il culo di Alina per farlo abituare e farlo dilatare e poi le infilo un terzo dito e poi un quarto. Scivolano dentro agilmente ed Alina accompagna la penetrazione anale con dei movimenti di bacino che spingono anche la sua Vagina sulla mia bocca. Continuo quindi a leccarle la vagina mentre i succhi intimi bagnano le dita che entrano ed escono dal culo di Alina. E’ un momento di immenso eros siamo giunti ad un confine mai esplorato e sta godendo come mai prima. Le sue emozioni sono amplificate dalla sensibilità anale che non sapeva di avere. Ma io voglio averla cosi senza spostarmi di molto da quella posizione mi giro in modo che Alina possa prendere in bocca il mio sesso e farlo gonfiare come piace a lei. La scena è stupenda io che bacio il sesso di Alina mentre le tengo piantate nel culetto 4 dita che le stanno dando piacere e lei che succhia il mio sesso. “Dai ti voglio scopami”, non me lo faccio ripetere smetto di baciarla, mi metto davanti a lei le alzo le gambe e le entro nella vagina con il pene gonfio. Alina inizia a godere e si muove tutta e sta per venire ma io le dico “Ora voglio metterlo nel tuo culo amore”, Alina vorrebbe dirmi di no ma non se la sente rilassa i muscoli ed alza di più il sedere facendo leva con le gambe sulle mie spalle. Il suo culo è lubrificato ed allenato dalla sezione precedente ma sono molto prudente. Appoggio il pene sul suo forellino e la guardo negli occhi per cercare un suo consenso che arriva con un sorriso allora lascio entrare una prima parte del pene e mi fermo per farla abituare. Lei fa un piccolo gridolino ma subito le passa perché non mi sto muovendo. Quando si è abituata inizio lentamente a tirarlo indietro e poi spingerlo un po’ più in fondo ripeto questa operazione per 15 o forse venti volte fino a che non è tutto nel culo di Alina e lei non ha sentito dolore. Quando è tutto dentro comincio a spingere sempre con un ritmo incalzante fino a che non vedo il piacere di Alina crescere sempre più. Con la mano comincia a toccarsi il clito e le sento dire “si si rompimi tutta, cavolo come sto godendo non immaginavo fosse tanto più forte che nella vagina”. Aumento il ritmo e l’assenza del caldo liquido vaginale mi consente di resiste di più, “ti prego non ti fermare è stupendooooo, ma che mi stai facendo è bellissimo”. Continuo a pompare sempre con più forza sempre di più sempre di più fino a che non sento Alina urlare il suo orgasmo e vedo la sua vagina zampillare di squirting che mi colpisce l’ombelico. La scena è da paradiso in terra e dopo pochi istanti anche io riempio di sborra l’intestino. Quando mi tolgo da lei il suo culetto si richiude su stesso e trattine dentro tutto lo sperma caldo che ha ricevuto. Bacio dolcemente sulla bocca Alina e poi prendo il piccolo pacco poggiato sulla scrivania. “amore questo è per te ora sei pronta”. Alina resta sorpresa non si aspettava un regalo. Prende il pacchetto e lo apre dentro trova un bellissimo Plug Anale di acciaio con uno swaroschi pregiato dietro. ”Tesoro questo è il gioiello che voglio che indossi oggi”, Alina non aveva mai visto un oggetto del genere ma ne intuiva lo scopo. “lo indosserai tutto il giorno durante la nostra lezione di sci cosi mi penserai sempre”. Alina sorrise non sapeva come uscirne dalla situazione ma ormai aveva detto si a tutto allora risponde “mi aiuti ad indossarlo ?”. Metto il plug nella sua bocca e lascio che lo bagni bene poi lo posiziono sul suo buchetto del culo e lo lascio scivolare dentro quasi non trova resistenza. Alina si sporge verso lo specchio della camera per vedere come sta e riconosce che le sta molto bene ed è elegante. Cosi con quel plug di 4 cm nel sedere ci prepariamo ed andiamo a fare colazione.
Epilogo
Mentre ci prepariamo e scendiamo velocemente per fare colazione. Alina quasi si è dimentica di avere il plug anale non lo sente più i suoi muscoli si sono rapidamente abituati. E’ solo piacevolmente stimolata da quella piccola dilatazione. Ma quando arriviamo a tavola le cose cambiamo. Ormai lo aveva realmente dimenticato ma quando si siede sente che il gioiello si conficca nel suo culo ed ha un piccolo sobbalzo, “amore ti devi ricordare che indossi un gioiello speciale e quando ti siedi lo devi fare con delicatezza”. Le si siede delicatamente mentre arriva Ana che ha già fatto colazione ci vi viene a salutare perché va via ma ci promettiamo di rivederci presto a casa magari per una cena insieme. Alina si alza e saluta l’amica ed anche io saluto Ana con un bacio sulla guancia. Ci rimettiamo a sedere e nuovamente Alina si dimentica del gioiello che le penetra dentro ma poi si siede lo stesso e facciamo colazione. “ma oggi sarà terribile fare lezioni di sci con te in questo modo”, ed io le dico “perché mai ?” sapevo bene che le aspettava. Salire e scendere dalla seggiovia con il gioiello conficcato sarebbe stato un tormento ed un continuo godimento avrebbe bagnato tutto l’intimo termico con i suoi umori. Ma sapevo già che la sera mi avrebbe ringraziato.
Si era deciso di trascorrere un weekend sulla neve, ma Alina non aveva nulla per andare sulla neve e questo era un problema e non sapeva come dirlo a lui. Per fortuna la sua amica Ana era una esperta, amava la neve pur se non sapeva sciare ed ogni anno andava a fare la settimana bianca per rilassarsi ogni anno con la sua comitiva di amici e certamente l’avrebbe potuta aiutare. “Pronto Ana come stai ? ti chiamo per avere un consiglio vogliamo andare a fare un weekend sulla neve e non so proprio che mettere”, Ana risponde “non ti preoccupare ti do subito dei consigli su cosa compare ma sai che mi farebbe piacere venire anche io sulla neve se mi dite in che comprensorio andate magari vi raggiungo”. Alina entusiasta “Ma dai dici sul serio ne sarei felicissima anche perché non so sciare e rischio di restare sola per tutta la giornata almeno staremo insieme”, “non ti preoccupare sarai bravissima e non è difficile imparare. Allora per come vestirti è importante un ottimo abbigliamento intimo termico, una tuta da sci meglio se in due pezzi che è pià pratica per noi donne, dei calzettoni caldi e dei validi quanti meglio se riscaldati”; “Ok grazie Ana senza di te non avrei saputo che fare”, risponde Ana “se vuoi ti accompagno a comperare le cose per l’abbigliamento termico Decathlon è perfetto”; “Ti ringrazio Ana ma andrò con il mio amico ci tiene molto a regalarmi le cose che mi servono”. Ana sorride “il tuo amico è veramente ‘speciale’ ahahha. Fammi sapere dove andrete che mi organizzo anche io”, Alina sospira sollevata “Certamente andremo all’albergo Aqua Montis Resot lo conosci ?”, Ana sorpresa risponde “Certo che lo conosco è uno dei posti più belli della zona ed ha una Spa fantastica e si mangia benissimo. Ora chiamo e prenoto anche io cosi staremo un po’ insieme se al tuo amico ‘speciale’ non da fastidio”; “ma no figurati lui sarà preso dallo sciare tutto il giorno allora ci sentiamo presto per gli ultimi dettagli ciao” “ciao”.
Alina chiude la chiamata molto contenta, la sua amica la raggiungerà sulla neve ed inoltre le ha dato dei consigli veramente utili.
Alle *15.00* come promesso passo a prendere Alina per andare a comprare le cose che le servono per la nostra giornata sulla neve. Non mi fa attendere molto e scende vestita sportiva con indosso un paio di Jeans aderenti che lasciano intravedere bene le sue forme, un paio di Nike bianche ai piedi, una maglietta a collo alto ed il giubbino della The Nort Face che le avevo regalato dopo il nostro viaggio in toscana. Ci rechiamo rapidamente da Decathlon dove so che troveremo quanto ci serve e mi sorprendo durante il viaggio ad ascoltare Alina che mi fa un elenco completo e dettagliato di quello che le serve. “Sei veramente esperta di montagna vedo, ne sono felice”, Alina risponde “non sono esperte ho solo un’amica che mi ha dato dei buoni consigli”. L’argomento finisce li anche perché siamo giunti al parcheggio ed abbiamo poco tempo a disposizione. Ci rechiamo rapidamente al reparto intimo termico per cercare dei fusò, delle calze e delle magliettine intime calde, poi ci spostiamo nella zona invernale per delle magliette di Pail da mettere sotto la tuta e poi andiamo a scegliere la tua da sci rigorosamente due pezzi. Alina sceglie tutto con cura e ripone ogni cosa nel carrello. Ogni volta che prende un indumento mi guarda negli occhi ed io sorrido “ti starà benissimo dopo andremo a provarlo” e cosi facendo la incoraggio a continuare. Alina è emozionata ed ogni volta che sceglie un campo mi da un bacio sulle labbra, io per provocarla le sfioro il seno o il culetto con la mano quando ripone le cose nel carrello facendo molta attenzione a che nessuno ci vedesse; confesso che adoro fare shopping in questo modo. Alina è eccitata dallo shopping ma anche dalle continue attenzioni e provocazioni. Vede un giacca bianca che le piace ma sta in alto e non riesce a prenderla allora io cerco di aiutarla da dietro e nel farlo mi poggio al suo culetto sodo. Alinea sente bene l’eccitazione del mio sesso sfregare sui suoi Jeans e sposta la sua mano dietro per toccarmi tra le gambe di nascosto. Arriva il momento di andare a misurare tutti i capi troviamo facilmente un camerino libero visto anche l’orario, Alina entra trascinando in carrello pieno di vestiti ed io mi infilo dietro di lei “Non vorrai misurare i vestiti da sola” Alina mi stampa un bacio e mi tira dentro il camerino.
Le sbottono i jeans mentre le labbra di Alina restano incollate alle mie e preso dall’eccitazione le infilo la mano nelle mutandine. Alina ha un gemito e prova a ritrarsi ma io le faccio segno di far silenzio e nel mentre le faccio scivolare i pantaloni giù a terra. Alina no sta a guardare ed anche le sue mani cercano il mio sesso e con la maestria che solo lei ha lo tira rapidamente fuori dai pantaloni e lo inizia a massaggiare. La sua vagina è calda, umida e bagnata e mentre siamo stretti nel camerino con le nostre mani che scrutano i nostri sessi eccitati le bacio il collo e le stringo il seno con la mano. Ci sono dei rumori fuori ed allora dico ad alta voce “Tesoro i pantaloni ti stanno proprio bene ma vediamo la giacca” nel frattempo Alina a preso a massaggiare velocemente il mio sesso mentre prima due dita e poi tre dita si sono infilate nella sua vagina e le stanno dando piacere. Le abbasso completamente le mutandine, faccio girare Alina che si piega leggermente in avanti lasciando esposto il suo culetto ed il suo sesso. Non passa molto che il mio pene duro e gonfio si fa strada nella vagina di Alina spingendo fino in fondo fino a che le palle non iniziano a sbattere con il suo sedere. Il movimento è lento e cadenzato cercando di non fare rumore. Alina fa fatica a trattenere i mugolii di piacere quindi le tappo la bocca con la mano mentre aumento il ritmo in modo incalzante. Da fuori si sente il vociare di una signora che sgrida suo figlio, non lontano il rumore di un commesso che sistema uno scaffale. Io continuo a pompare con vigore ed i succhi copiosi iniziano a scivolare lungo le gambe di Alina fin giù alle caviglie dove si trova la mutandina bianca che indossava ed i Jeans. La situazione è surreale ma Alina, perso ogni freno inibitorio si rende conto che sta godendo tanto, non lo avrebbe mai fatto in passato ma quella situazione la eccita tantissimo ed allunga la mano tra le gambe per darsi piacere. Si porta le dita della mano alla bocca le bagna bene e poi inizia a toccarsi velocemente il clito mentre io continuo a pomparle la vagina con colpi ritmati e profondi. Poi toglie la mano e me la infila in bocca e mi sussurra “Lo so che ti piace lecca tutto”. Le lecco la mano avidamente e la bagno bene perchè so che tornerà a toccarsi sotto. Sento la sua mano vibrare sul clito e sfiorare il mio pene mentre la penetra tutta. Alina si sta eccitando e sta per avere un orgasmo nello spogliatoio del negozio, la sua mente è in completa confusione ma non vuole fermarsi vuole quel momento vuole quell’orgasmo silenzioso e segreto. Di li a poco sento i muscolo delal vagina di Alina contrarsi e risucchiare completamente il mio pene. Sta per avere un orgasmo violento e per prevenire porto prontamente nuovamente la mano alla bocca di Alina che si libera finalmente in un grande orgasmo e mentre lei arriva preso dall’eccitazione neppure io riesco a controllarmi e le scarico 4 schizzi di sborra calda nella vagina. Alina adora gli schizzi caldi dentro e subito sento il suo orgasmo prolungarsi dal piacere, mi guarda e sorride. Ci scamiamo un bacio appassionato. Restiamo ancora qualche attimo in quella posizione cercando di non far uscire nulla dalla sua vagina, poi rapidamente le tiro su lo mutandine e le dico “ora non potrai pulirti mi dovrai tenere dentro di te fino a casa”, lei sorridendo mi risponde “Sei un ‘porco’ ora dovrò stare sporca per tante ore”. Lo sa bene che questo mi fa eccitare tanto quindi le rispondo “Ma poi mi regalerai queste mutandine ?” lei mi scosta sorridendo e riprende a misurare i capi che ha scelto. Ha un fisico perfetto ed i capi sono bellissimi indosso a lei. Usciti dal camerino vado a pagare tutte le cose prese (per i curiosi abbiamo speso solo 970€) ed andiamo alla macchina per rientrare.
Una volta in macchina Alina è ancora confusa e frastornata per l’esperienza che ha appena vissuto e pensa tra se e se che questa vacanza sulla neve parte già in modo interessante. Poi poggia la testa sulla mia spalla e mi ringrazia dolcemente per i regali. Io metto in moto e mi sposto dal parcheggio ed appena fuori dal parcheggio Alina che è ancora appoggiata sulla mia spalla mette le mani tra le mie gambe ed afferra forte i testicoli e mi dice “La prossima volta che mi lasci sporca cosi te le strappo “ e mi da un dolce bacio in bocca con la lingua che mi fa penetrare fino alla gola.
*Capitolo 2*
Si avvicina il giorno della nostra partenza. Abbiamo programmato di partire il venerdi subito dopo pranzo per arrivare sul posto in tempo per noleggiare l’attrezzatura per Alina, prendere l’istruttore, fare gli skipass e sistemarci comodamente in albergo e visitare il paesino per trovare un posto carino per la cena della sera. Puntuali alle *14.30* partiamo per raggiungere la località prescelta per il nostro fine settimana. Appena entrata in macchina Alina dopo aver posato dietro il bagaglio mi stupisce “tesoro ho una sorpresa per te, ti ricordi che ti avevo parlato della mia amica Ana che mi ha dato i consigli per l’abbigliamento verrà anche lei questo fine settimana così mi potrà fare compagnia mentre tu scii”. Io guardo Alina stupefatto, “pensavo che saremmo stati soli questo fine settimana, ma non importa sarà un piacere conoscere Ana.”
Il viaggio scorre piacevolmente e come sempre Alina si mette a dormire mentre guido, dice la mia guida la rilassa. Arrivati in albergo parcheggiamo la macchina e presi i bagagli andiamo alla hall. L’Albergo è spettacolare un quattro stelle superior con tutti i confort, arredamento moderno ed elegantissimo, personale molto accogliente che ci illustra subito la struttura dove sta la palestra, la spa con il bagno turco, il centro massaggi, e poi ci accompagna in camera. La camera è in perfetto stile con tutto l’albergo elegante accogliente e molto spaziosa. Salutiamo al signora del ricevimento sistemiamo velocemente i bagagli perché dobbiamo scendere rapidamente prima che chiudano il centro per lo skipass. Alina mi butta le braccia al collo e comincia a baciarmi cercando di portarmi vicino al letto, ha voglia e le si legge in faccia “ma non possiamo farlo domani mattina presto?”, le rispondo “no Alina essendo il fine settimana troveremo una fila incredibile e non riusciremo a fare nulla”, “ma io ho voglia” e dicendo questo aveva già infilato la mano nei miei pantaloni per afferrare la fonte del suo desiderio. “Alina ti prego dobbiamo andare, avremo tutta la serata e la notte per noi”. Le sposto la mano ma Alina non si sposta dal bordo del letto anzi si sbottona i pantaloni e li tira giu insieme alle mutandine ed aperte le gambe mi dice “Vedi come è bagnata ti prego non lasciarla così …”. Io la guardo tentato è uno spettacolo incredibile vederla cosi poi lei insiste aprendosi la vagina con le mani e tirando ai lati le due grandi labbra affiche io possa vedere effettivamente come è bagnata dentro “vedi come è bagnata?”. Io devo farmi forza sono quasi le *16.50* ed alle 17.30 chiudono. Le dico “amore ti prego dobbiamo andare dopo farò tutto quello che tu vuoi ed esaudirò ogni tuo desiderio anche il più perverso”, Alina sorride “ne sei certo ? guarda che da quando mi sono sbloccata con te ho tanti desideri strani “, riprendo velocemente i suoi vestiti per farla rivestire “Promesso Alina ogni cosa che vorrai sarà fatta”.
Riusciamo a fare lo skipass appena in tempo ma non ci sono istruttori liberi per la mattina successiva e quindi decido che sarò io l’istruttore di Alina. Noleggiamo gli scarponi, il caschetto e gli sci di Alina. Non vi dico il piacere che ho provato quando le ho fatto misurare gli scarponi. Il tipo del negozio dice ad Alina di togliersi le scarpe che lui le avrebbe infilato gli scarponi ma Alina con un sorriso gli dici “Non si preoccupi ci pensa il mio compagno” e dicendo questo mi fa avvicinare a lei. Lei sa bene che i suoi piedi mi eccitano e me la vuol far pagare. Fa finta di non riuscire a togliersi le scarpe e mi chiede aiuto tenendo il piede bello in alto quasi all’altezza della mia faccia cosi quando le sfilo le scarpe me lo ritrovo praticamente in faccia, ripete la stessa cosa con l’altro piede. Attende poi che le avvicini gli scarponi e fa finta che non riesce ad infilare il piede perché vuole che lo prendo in mano e lo direziono io. Quando prendo il suo piede in mano lo sento caldo ed umido e mi eccito da morire lo infilo nello scarpone e con accuratezza ripeto la stessa operazione dall’altra parte “Amore adesso alzati e vedi come ti stanno. Sono rigidi perché devono essere rigidi per gli sci”. Lei si alza prova un po’ a camminare e poi dice che vanno bene “ma adesso devi aiutare a togliermeli che sono stretti”, lo sapevo mi vuol torturare fino alla fine cosi mi piego ai suoi piedi mi piego e con forza le estraggo il primo stivale ma dal contraccolpo finisco per ritrovarmi il suo piede completamente in faccia e sulla bocca ed Alina esclama “Scusa tesoro non l’ho fatto a posta sono duri da togliere”. Sto al suo gioco e non rispondo e con forza le tolgo anche l’altro ed anche questa volta si ripete la scena solo che questa volta ha la punta del piede piegata in avanti che quasi si infila completamente in bocca per il contraccolpo. Il commesso è via e non si accorge di nulla prendiamo tutte le cose paghiamo il noleggio e le lasciamo al deposito per il giorno dopo. Ci incamminiamo per il paese per visitare un po’ quello che c’è e ci attira subito il chiosco della cioccolata calda. Prendiamo due cioccolate calde e cominciamo a berle mentre passeggiamo. Le labbra di Alina come le mie sono sporche di cioccolato ed ogni volta che ci baciamo è un piacevole sapore che ci accomuna. Alima mi guarda negli occhi “lo sai che devi ancora pagarmela per avermi lasciato insoddisfatta prima ?”, certo che lo sapevo ed abbasso lo sguardo cercando di farfugliare che eravamo riusciti a fare tutto. “comunque amore ora che torniamo in camera soddisferò a pieno ogni tua voglia” Alina mi guarda e sorride con un ghigno e mi dice “Aspetta e vedrai ho imparato tante cose nuove“. Le sue parole suonavano come una minaccia. Proseguiamo i nostri giri e poi alle *19.00* torniamo in albergo per prepararci per la cena che alla fine faremo in Albergo visto che hanno delle specialità eccezionali. Appena saliti in camera Alina mi spinge con le spalle al muro, pur se è più piccola di me ha tanta forza da spostare una montagna una volta con le spalle al muro mi guarda e mi sorride pensavo stesse per baciarmi ed invece mi arriva una ginocchiata dritta tra le gambe sui testicoli. Non era particolarmente forte ma quel tanto che basta, colto alla sorpresa, per farmi piegare in avanti. Alina mi spinge nuovamente al muro “ti ho detto che te l’avrei fatta pagare”, e dicendo questo scaglia un’altra ginocchiata sui testicoli sarà la situazione e l’inaspettato comportamento di Alina ma comincio ad eccitarmi ed il sesso si fa duro. Alina sene accorge prontamente e mi spoglia completamente non lasciandomi muovere lo stesso fa anche lei lasciandosi solo il reggiseno e le mutandine poi si avvicina a me e dice “per punizione voglio darti un calcio nelle palle sei pronto amore ?!”, non sapevo che rispondere quindi faccio cenno di si con la testa “Bene amore allora apri le gambe”. Un po’ titubante apro le gambe, Alina ha dei piedi bellissimi e quando sono nudi sono uno spettacolo si allontana da me e prende una piccola rincorsa e dopo un attimo senti il suo piede nudo scagliarsi sui miei testicoli, ho un sobbalzo mi piego un po’ e l’erezione del mio sesso diventa ancora più violenta e si gonfia a causa del colpo. Alina lo vede lo afferra e comincia a coccolarlo, si inginocchia e lo bacia dolcemente quasi a volersi scusare per il dolore che gli ha causato. Lo lascia scivolare in bocca poi lo tira fuori e con la lingua va a massaggiare le palle doloranti. E’ una sensazione unica e piacevole. Dopo qualche minuto il dolore è completamente sparito ed il trattamento di Alina sta facendo il suo effetto. Alina mi abbraccia poi mi salta addosso e si fa prendere in braccia, io la tiro su e l’appoggio con la schiena al muro lei si adagia lentamente sul mio sesso e lo fa entrare nella sua vagina “finalmente ci voleva tanto ma non ho smesso di fartela pagare”. Comincia la nostra danza con Alina che sale e scende sul mio sesso. La posizione non è comodissima e so che a breve le braccia non mi reggeranno più e quindi porto Alina sul letto. “Chi ti ha detto di portarmi sul letto” mi sussurra all’orecchio mentre il mio sesso è completamente nella sua vagina ed è sceso in profondità fino a toccarle l’utero. Cosi dicendo si divincola dal mio abbraccio e la sua mano afferra stretto le palle e le stringe fino a farmi perdere il fiato e mi dice “Oggi stabilisco io quando dovrai godere ed ora accompagnami in bagno”. Cosi senza far uscire il mio sesso dalla sua vagina grondante di piacere la porto in bagno. L’operazione non è delle più semplici ma ci riesco e poi la metto a sede sul davanzale del lavello guardando la sua splendida schiena dallo specchio. “ora devo scendere”, cosi mi scosto e lascio che scenda lasciandomi li impalato mentre lei si reca sul vaso per fare pipi. Io mi giro per lasciarle la sua intimità so che a volte si vergogna per la sua intimità anche se io adoro guardarla sempre. E nuovamente mi sorprende “Che fai ti vergogni di me e ti giri?”, prontamente mi rigiro e la vedo sorridente mentre si libera della sua pipì. Poi mi chiama a se e mi dice “distenditi sul pavimento” metto sotto una asciugamano e mi distendo appena finito di fare pipi con la vagina ancora grondante si side sulla mia faccia dicendo “puliscimela tutta ora”. Io vado in estasi lecco ogni goccia, la lingua non si ferma un attimo anche quando lei facendo apposta lascia uscire altra pioggia dorata dalla sua vagina, lecco tutto e la pulisco benissimo e lei è molto soddisfatta poi si impala sul mio sesso con la sua vagina pulita e comincia a muoversi velocemente fino a che non raggiinge l’orgasmo. La sento nuovamente contrarsi mi stringe i capezzoli anche io perdo il controllo e mentre i suoi muscoli stringono il mio sesso io le inondo la vagina di tanta sborra che cola ovunque. Restiamo come sempre immobili per qualche secondo per goderci l’attimo poi Alina come sempre si siede nuovamente sulla mia faccia per farsi pulire bene tutto, poi mi bacia appassionatamente leccando lo sperma che avevo raccolto dalla sua vagina. “Amore ora puoi uscire dal bagno che mi devo fare la doccia?” immediatamente esco dal bagno felice per la nuova Alina che avevo ritrovato ma le novità non sarebbero finite li. Il fine settimana era lungo ed era cominciato con tutte le carte in regola.
*Capitolo 2*
La sera a cena alle *20.45* incontriamo Ana. E’ una donna molto bella forse uno o due anni più giovane di Alina. Indossa un maglia vestito che arriva fino a metà delle gambe, un paio di stivali ali color oro e borsetta color oro. Il suo trucco è ben fatto e marcato e la sua camminata è sinuosa. Ha un seno più grande di quello di Alina credo sia una quarta e capelli lunghi che le arrivano fino a metà delle spalle. “Buonasera Ana piacere di conoscerti Alina mi ha parlato molto di te”, facciamo spazio al nostro tavolo per farla accomodare e chiamiamo il cameriere per farci portare il menù. Alina racconta subito ad Ana del giro fatto in paese e del fatto che il giorno dopo le avrei insegnato a sciare, ed Ana risponde “Se sei bravo ad insegnare vorrei imparare anche io, sono anni che vengono sulla neve ed il mio passatempo sono i massaggi, le saune, e le passeggiate nei boschi”, “sarà un piacere insegnarti a sciare ma non domani. Dovrò dedicarmi al 100% ad Alina”, lei sorride ed annuisce. Alina mi lancia uno sguardo di intesa e con la mano mi da un pizzico sulla gamba nel frattempo arriva il cameriere ed ordiniamo da mangiare. Io prendo le scrisppelle ‘mbusse ed un piatto di Ciaf Ciaf. Alina e Ana si lasciano consigliare dal cameriere con i piatti del giorno. Mentre attendiamo che arrivino i piatti ci versiamo un po’ di vino e velocemente tutti e tre finiamo il primo bicchiere. Ana continua a cercare il mio sguardo ma faccio di tutto per evitarlo conoscendo bene la gelosia di Alina. Quando arrivano le pietanze i discorsi si interrompono e ci gustiamo l’ottimo cibo anche se ho l’impressione che Ana mi abbia urtato volontariamente il piede. Non ci faccio caso e tiro indietro i piedi per evitare altri incidenti. Ma mentre siamo alla seconda pietanza sento nuovamente la punta della scarpa di Ana che mi tocca la gamba. Questa volto sono quasi certo che è stato intenzionale ad ogni modo mi affretto a finire di mangiare poi mi alzo e dico alle amiche, “scusate torno in camere non mi sento molto bene voi restate pure qui a parlare fin quando volete, ho già fatto mettere il conto sulla nostra camere”, “Sei molto gentile grazie spero di poter ricambiare”. Senza voltarmi salgo in camera e ne approfitto per sistemare i vestiti per il giorno dopo sia miei di che Alina, mi faccio la doccia e poi mi metto sotto le coperte. Riesco a tenere gli occhi aperti fino alle 23.00 poi crollo e mi risveglio solo al mattino ritrovando accanto a me Alina crollata sul letto con tutti i vestiti e con il trucco completamente sbavato, il rossetto le ricopriva il volto fino al mento. Penso che la serata tra Alina ed Ana debba essere stata molto movimentata e certamente avranno bevuto tanto insieme. Sono appena le 6.00 ed abbiamo ancora 1h prima di fare colazione e poi andare sulle piste ne approfitto che Alina sta ancora dormendo e prendo possesso del bagno per lavarmi e sistemarmi. Alle 7.00 quando mi sono finito di vestire e preparare scegli Alina con un bacio dicendo che ha 1h per prepararsi che dobbiamo andare a sciare. Lei apre a fatica gli occhi mi guarda e vorrebbe tornare a dormire, ma le do prontamente un altro bacio per cerca di svegliarla ma con poso successo al che decido di provocarla e le metto una mano tra le gambe e con mia grande sorpresa scopro che è senza mutandine “biricchina” le dico muovendo le dita su suo sesso “è ora di svegliarsi”. Finalmente Alina si alza e va in bagno per prepararsi io nel frattempo scendo a sistemare l’attrezzatura che era in macchina per dopo. Alle 8.00 finalmente anche Alina è pronta e facciamo una fugace colazione, sono tentato di chiedere che fine abbiamo fatte le mutandine ma desisto voglio godermi la giornata sulla neve con lei. Quella mattina non vediamo Ana nella sala colazioni certamente anche lei sta ancora dormendo. Recuperata la mia attrezzatura ci rechiamo a piedi sulla pista al punto di noleggio dove Alina deve riprendere l’attrezzatura fittata il girono prima e tra me e me sper oche non faccia nuovamente lo spettacolino dei piedi. In effetti Alina è abbastanza frastornata si toglie le scarpe e si fa aiutare a mettere gli scarponi ma oggettivamente non riesce allora mi metto in ginocchio ai suoi piedi le faccio poggiare il piede sulla mia gamba per fare forza e far entrare lo stivale. La solita maldestra spingendo lo stivale fa scivolare il pesante scarpone con il suo piede in mezzo alle mie gambe, sorride “scusa questa volta non l’ho fatto apposta ma lo so che ti è piaciuto lo stesso ahahha”. Andiamo finalmente sulle piste la faccio camminare fino alla parte alta del promontorio circa un 100 metri dal punto di partenza e le faccio mettere gli sci e comincio a spiegarle la tecnica per scendere e dopo circa 20 minuti c’è già un primo spazzaneve ben fatto. Alina è contenta perché riesce a sciare un po’; continuiamo ancora un po’ ad allenarci sulla piccola pista verde e ad ogni discesa ero li a baciare le labbra di Alina per complimentarmi per la sua bravura. Decidiamo dopo di andare sulla pista azzurra per provare un percorso un po’ più lungo. Saliamo sulla seggiovia a due posti ed Alina è preoccupata di non saper scendere. Mentre siamo sulla seggiovia continuiamo a baciarci per ci teniamo strette le mani. Prima di arrivare alzo la sbarra dico ad Alina di mettere gli sci paralleli e di preparassi ma appena tocchiamo terra Alina non è pronta ad alzarsi allora le metto una mano sul culo e le do una bella spinta e cosi riesce a scendere ma non sapendo fermarsi dopo 20 metri cade e ne tentativo di mantenersi tira giù anche me. Siamo praticamente finiti nella neve fresca e mi ritrovo sopra ad Alina la quale con un bel sorriso “non cominciare subito a provarci” e dicendo questo mi da un dolce bacio appassionato che ricambio. La tiro su e stando avanti a lei in retromarcia le faccio fare tutta la pista azzurra. E’ stupendo guardarla ha un corpo stupendo proporzionato e si muove con grazia; scendiamo lentamente ed arriviamo fino alla fine. Alina è super felice “lo rifacciamo, lo rifacciamo”, senza farmelo ripetere siamo nuovamente sulla seggiovia questa volta Alina non sbaglia a scendere e cominciamo nuovamente la discesa della pista azzurra. A metà strada Alina dice di essere stanca e decidiamo di fermarci al rifugio lungo il percorso. Posata l’attrezzatura entriamo a prendere una tisana calda. E’ li che Alina vede un maestro di sci veramente un bel ragazzo e non smette di fissarlo. Sono un po’ geloso lo ammetto ma non dico nulla. Poi Alina inizia a corteggiarmi e le sue mani cominciano ad accarezzare i miei pantaloni e lo fa con la malizia di chi vuol essere vista. Chi sa se la cosa non riguardi le mutandine perse la sera prima. La lascio fare ma dopo un po’ sono veramente eccitato e leccando l’orecchio di Alina le dico, “conosco un posto riservato”, Alina mi fa cenno di si con la testa ci alziamo ed andiamo nel capanno sul retro dove sono custodite le slitte. La faccio sedere sull’ampio sellino di una motoslitta le sfilo i pantaloni della tuta le calze e le mutande nere che aveva indossato e comincio a leccarle la vagina tutta, per fortuna l’ambiente era abbastanza riscaldato ma non tanto da poter stare a lungo in quella posizione. Alina si contorce sul sediolino della slitta e comincia a farmi bere i suoi succhi dolciastri. Anche io mi sbottono il pantalone e tira fuori il sesso caldo lo poggio sulle labbra di Alina e lei prontamente lo accoglie dentro la bocca. Da non molto ha imparato ad ingoiarlo quasi tutto e se lo fa scivolare dentro fino alla gola e la cosa mi fa impazzire mentre ho cominciato a scoparla con tre dita nella vagina. La penetro con dolcezza come piace a lei ponendo sempre molta attenzione a premere sul suo punto di massimo godimento. Ogni volta che premo lei apre di più la bocca e lo ingoia tutto, ho le palle che le sbattono letteralmente sul mento. Continuiamo per circa 10 minuti in questa masturbazione reciproca fino a che Alina mi dice “prendimi ti prego prendimi riempimi tutta”. Quelle parole sono come una carica di dinamite, sollevo le gambe di Alina tenute unite dal pantalone dalle calze e dalla mutanda che non abbiamo sfilato per il freddo. E mentre è su con le gambe unite spingo con forza il mio pene duro nella sua vagina stratta. La posizione non consente di avere acceso facile e quindi è molto stretto ma la cosa porta un piacere ulteriore ad Alina e a me, tutto è amplificato. Comincio quindi a pompare sentendo la vagina stretta attorno al mio pene, Alina apre le braccia tipo a formare una croce sulla sella della motoslitta e si abbandona alla penetrazione dicendo “rimpiemi riempimi riempimi”. Aumento il ritmo e la foca con cui affondo i colpi fino a che non sento l’orgasmo di Alina colare sul mio pene . Il suo liquido caldo mi impedisci di trattenermi oltre ed anche io le schizzo dentro la vagina abbondante sborra. Lei sorride contenta ed anche io sono felice la bacio “Tesoro sei incredibile ti adoro”. Le tiro su le mutandine lasciando dentro di lei tutta la mia sborra calda e le sussurro “custodiscila calda per me fino a questa sera”, risponde “certo amore.” La giornata sulla neve prosegue serenamente fino alle 16.00 quando sia io che Alina siamo stanchi e decidiamo di rientrare in albergo. Arrivati in camera tocco Alina tra le gambe e le chiedo “l’hai tenuta al caldo” e lei che si era già tolti i pantaloni e le calze nel frattempo “su vai a bere” e cosi dicendo si abbassa le mutandine tutte sporche di sperma secco ed apre le gambe mettendosi impiedi dinanzi a me. Non ho altra scelta che mettermi in ginocchio ed infilare la mia lingua nella sua vagina per succhiare tutto. In verità non c’è più nulla e dopo averla succhiata tutta le infilo prima due poi tre dita continuando a leccarla e poi 4 dita, lei ansima e si muove tanto sulla mia bocca ed io inizio a muovere velocemente la mia mano dentro di lei. Le chiedo di aprire di più le gambe e lei oltre a divaricare le gambe si tiene aperta con le mani la vagina permettendomi di penetrarla con 5 dita. Lei sente la dilatazione massima che le manda scosse di piacere lungo tutta la schiena e non riesce neppure a tenere gli occhi aperti ed ogni volta che le entra la mano dentro lei sobbalza e gode. In questa danza continua questa dilatazione e la mia lingua le avranno procurato almeno 3 orgasmi di fila ma non sembra accontentarsi. Lascia le grandi labbra e con la mano afferra la mia mano e la spinge in profondità e mi dice “aprimi tutta voglio sentirmi aperta da te”. La mano affonda sempre di più nella vagina di Alina ed inizia a muoversi velocemente dentro in modo molto molto rapido. Alona non resiste troppo ed ha un violento orgasmo con uno squirting abbondante di liquidi che mi colano tutti in bocca e quando tolgo la mano, complice anche la dilatazione la trovo ad urinarmi in bocca cosa che mi manda in paradiso perché lo sta facendo senza rendersene conto presa dal suo intenso orgasmo. Lecco ogni goccia di Alina. Quando ci siamo ricomposti le dico se le va di andare a fare il bagno turco insieme. “Mi farebbe molto piacere non l’ho mai fatto mi spieghi?”
*Capitolo 3*
Raccogliamo gli accappatoi dal bagno e le ciabatte per recarci al piano di sottostante dove sta il bagno turco. Spiego ad Alina che nel bagno turco si entra nudi solo con l’accappatoio. Cosi entrambi solo con l’accappatoio e le ciabatte ci rechiamo nel bagno turco.
Il bagno turco si presenta come una stanzetta che può ospitare fino a 6 persone è scritto all’esterno. Appena davanti alla porta c’è scritto che bisogna entrare nudi e di lasciare gli accappatoi nell’anticamera. Alina si toglie l’accappatoio scoprendo il suo corpo perfetto e sensuale lo stesso faccio anche io ed entriamo nel bagno turco. Verso subito sulle rocce laviche un po’ di acqua che prendo dal tino di legno li accanto e lascio che il vapore si diffonda per la stanza. Alina si siede accanto a me e complice il clima caldo, la luce soffusa, l’assenza di rumore prende a massaggiarmi il pene. Ormai lo fa con una naturalezza incredibile. Delicatamente lo scappella e poi con la lingua passa tutto intorno, poi riprende a massaggiarlo nuovamente. Poi lo scappella e nuovamente con la lingua passa tutto intorno all’anello del pene. Sembra quasi che giochi con lui. Io le carezzo i capezzoli e poi mi sporgo verso di lei per succhiarli con forza ho voglia di farle un succhiotto sui capezzoli. La situazione è veramente rovente ed i nostri corpi stanno sudando non solo per il caldo. Alina fa scivolare tutto il pene completamente in bocca e lo spinge fino alla gola e siccome non riesce bene si mette in ginocchio davanti ai miei piedi facendomi divaricare le gambe per posizionarsi meglio. Credo che sia una dei bagni turchi più bello della mia vita. Proprio mentre stiamo in questa posizione da sogno si apre la porta del bagno turco e distiguo chiaramente la figura di Ana. Il suo corpo sodo e scolpito sono uno schianto da guarda ed il suo grande seno sono uno spettacolo. Alina subito cerca di ricomporsi ed io di nascondere l’erezione ma Ana esordisce “non vi preoccupate è naturale continuate pure “ e mentre Alina riprende in bocca il mio pene gonfio convinta che Ana andasse via invece se la ritrova alle sue spalle e le piazza il suo seno contro la schiena e le prende in mano i due capezzoli e comincia a strizzarli fino a che non sente Alina mugolare. La situazione è veramente eccitante e dopo poco Ana chiede spazio ad Alina e si mette anche lei in ginocchio a leccare le palle mentre Alina un po’ imbarazzata continua a succhiare il pene. Alina ha capito bene le intenzioni di Ana che vuol scoparsi il suo uomo ma è fortemente intenzionata ad impedirle la cosa. Cosi mentre Ana sta continuando a leccare i testicoli Alina lascia il pene e si posiziona alle spalle di Ana e comincia a stuzzicare il grande seno di Ana ed i suoi capezzoli e poi la fa mettere a pecorina sulla panca. Ana non ha perso tempo e si è ingoiato tutto il mio pene. La sua gola ha una profondità maggiore di Alina e sento il tocco della punta del pene con le sue tonsille. Alina nel frattempo apre le gambe di Ana e si posiziona sotto di lei, finche la vagina di Ana è impegna con la mia lingua non potrà prendere altro. Con questo pensiero nella testa Alina si da da fare per succhiare e leccare e succhiare e leccare la vagina di Ana e lo fa con tanta forza e passione che Ana è quasi sul punto di arrivare infatti rallenta anche il ritmo su come mi sta succhiando il sesso. Alina capisce la situazione ed immediatamente distende le mani sotto al corpo di Ana e prende a tirarle forte i capezzoli. Ana è li a pecorina con Alina sotto di lei che le lecca la vagina e le strizza i capezzoli ed il mio pene gonfio in bocca. Ana comincia a vibrare e a scuotersi l’orgasmo è prossimo ed Alina le infila dentro la vagina tre dita per farla arrivare. Ana muove il suo ventre sulla mano di Alina e sulla sua bocca e di li a poco ha un violento squirting che allaga completamente la bocca di Alina quasi costretta a bere dalla sua amica. Ana soddisfatta ed appagata si rimette seduta e prima che possa prendere altre iniziative Alina mi spinge lungo la panca per sdraiarmi a pancia in su e si infila tutto il pene nella vagina. Comincia a cavalcarmi con un movimento rapido e profondo facendo forza sul pene spingendo forte quasi a volerlo sentire nell’utero. Chiaramente inizia a mugolare ad alta voce e a dire cose come “Si dai spaccami tutta sono solo tua”, “Si amore dai ancora sei fantastico”, “Ti prego non ti fermare fammi godere”. Alina non aveva mai detto certe cose almeno non cosi ad alta voce e credo che lo stesse facendo per dare un segnale ad Ana che quel territorio era roba solo sua. E più Alina urlava io più mi eccitavo mentre stavamo in questa posizione Ana che era rimasta a guardare decide di partecipare e dopo aver baciato il collo di Alina e fatta entrare la sua lingua nella bocca aperta di Alina afferra con le mani un capezzolo di Alina e con l’altra mano afferra i miei testicoli e comincia a massaggiarli con tanta dolcezza e li massaggia e strizza il capezzolo di Alina e la bacia sul collo. “hai i testicoli veramente gonfi tanto. Dai sborrale dentro” e continua ad incitarmi con una voce sempre più forte. Alina inizia a contrarre i muscoli della vagina, conosco bene quel segnale sta per arrivare ed anche in modo violento nonostante sia arrivata poco prima in camera. Di li a poco comincia ad urlare di piacere e sento il suo caldo liquido scorrere sul pene ed io spinto dal massaggio di Ana le schizzo tanta sborra nella vagina oltre 5 schizzi forse 6 neppure più ricordo. Restiamo come sempre un po’ fermi mentre Ana ci guarda ed ancora massaggia le mie palle. Poi Alina si sposta e spinge con le spalle la sua amica e la fa sdraiare sulla panchina e le sale con la vagina sulla bocca “ora puliscimela tutta e bevi il nettare del MIO uomo che mi cola tutto”. Ana allunga la lingua nella vagina di Alina e lascia colare tutti gli umori nella sua bocca e li ingoia tutti. Quando ha finito si gira e ripulisce bene anche il mio pene poi si rivolge all’amica e le dice “dovremmo fare la sauna insieme più spesso” e le stampa un bacio in bocca con la lingua tutta sporca di sborra che Alina gusta volentieri. Usciti dal bagno turco andiamo a farci la doccia e ci prepariamo per la cena. Anche quella sera Ana ha cenato con noi ma sia lei che Alina si sono presentate alla cena in gonna e senza mutande.
*Capitolo 4*
L’esperienza con Ana era stata una cosa inaspettata ma certamente una piacevole scoperta. Io ed Alina dormiamo abbracciati nudi come piace a noi ma Alina non sa che all’indomani ho una sorpresa per lei. Per questo motivo la scio Alina dormire tutta la notte senza disturbala fino al risveglio del mattino. Al mattino alle 7.00 appena svegli vado in bagno a lavarmi e poi sveglio come sempre Alina con un bacio. Alina tra il dormi veglia si precipita in bagno per i suoi bisogni e per darsi una rinfrescata ma quando torna mi trova seduto sul boro del letto pensieroso pensiero. “cosa succede perché sei pensieroso” io ho un pacchetto in mano e lo ripongo sulla scrivania ma non parlo. “Dai che succede hai ricevuto una brutta notizia ?”. In effetti la magia quella mattina si era spezzata un messaggio mi aveva appena comunicato che mia madre era stata ricoverata in ospedale per un blocco intestinale. Purtroppo mi trovavo oltre 1.000km da lei e non potevo fare molto. “Allora che succede ?”, rispondo a testa bassa “Nulla che posso fare, mamma è stata ricoverata nulla di grave ma son in pensiero”. Alina si siede accanto a me mi prende la mano. Il suo corpo profuma della doccia che si è appena fatta e dall’accappatoio vede il suo seno fare capolino. Il contatto con Alina mi rasserena, mi abbraccia e mi stringe forte a se. Ha un bellissimo carattere è disposta a far di tutto pur di far star bene chi le sta accanto. “Tesoro dimmi che posso fare per te sono qui. Vuoi fare l’amore ?”. Io la guardo mi avvicino al suo accappatoio e lascio uscire il seno e come un figlio con la madre poggio la mia testa sul suo seno profumato, lei mi carezza la testa io mi muovo fino a che mi trovo il suo capezzolo vicino alla bocca e come un bimbo comincio a succhiarlo tutto. Alina mia accarezza e continua a coccolarmi come un cucciolo ferito. Ci ritroviamo cosi abbracciati sul letto, le apro l’accappatoio e si para davanti a me uno spettacolo bellissimo, il suo ventre piatto il suo pube depilato le sue gambe tornite ed affusolate. Con le mani percorro il suo corpo e lei come intuendo le mie intenzioni tira su le ginocchia piegando i piedi ed apre le gambe e poi spinge la mia testa verso il suo ombelico staccandola dal suo seno.
Alina sa bene che baciare il suo sesso mi rende felice e mi fa star bene cancellando ogni pensiero cosi piano scendo e dopo un po’ la mia lingua è tutta nella vagina già bagnata di Alina ma quel giorno decido si osare e sollevare un po più le gambe lascio che la lingua vada a leccare e bagnare bene la rosellina del culo di Alina. Ha un fremito per l’inaspettata coccola ma poi comincia a gradire e dice “Si che bello lo devi fare sempre siiii”. La lingua continua a bagnare il suo culetto mentre due dita si infilano nella sua vagina per darle piacere e non solo. Orami il suo culetto è super sensibile ed i muscoli della sua rosellina sono belli rilassati allora sposto le due dita bagnate e ne infilo una dentro al culetto di Alina. Lei si muove un o’ vorrebbe protestare, non abbiamo mai usato il suo lato B, ma non vuole dispiacermi per via della storia di mia madre e si lascia penetrare. Il dito le entra tutto nel culo ma le tocca due punti molto sensibili e alto piacere e comincia subito a mugolare come quando sta per avere un orgasmo. Ne approfitto e metto anche il secondo dito che scivola senza difficoltà e senza che Alina neppure se ne accorge presa dallo stato di trans in cui si trova. Continuo a lavorare con le due dita il culo di Alina per farlo abituare e farlo dilatare e poi le infilo un terzo dito e poi un quarto. Scivolano dentro agilmente ed Alina accompagna la penetrazione anale con dei movimenti di bacino che spingono anche la sua Vagina sulla mia bocca. Continuo quindi a leccarle la vagina mentre i succhi intimi bagnano le dita che entrano ed escono dal culo di Alina. E’ un momento di immenso eros siamo giunti ad un confine mai esplorato e sta godendo come mai prima. Le sue emozioni sono amplificate dalla sensibilità anale che non sapeva di avere. Ma io voglio averla cosi senza spostarmi di molto da quella posizione mi giro in modo che Alina possa prendere in bocca il mio sesso e farlo gonfiare come piace a lei. La scena è stupenda io che bacio il sesso di Alina mentre le tengo piantate nel culetto 4 dita che le stanno dando piacere e lei che succhia il mio sesso. “Dai ti voglio scopami”, non me lo faccio ripetere smetto di baciarla, mi metto davanti a lei le alzo le gambe e le entro nella vagina con il pene gonfio. Alina inizia a godere e si muove tutta e sta per venire ma io le dico “Ora voglio metterlo nel tuo culo amore”, Alina vorrebbe dirmi di no ma non se la sente rilassa i muscoli ed alza di più il sedere facendo leva con le gambe sulle mie spalle. Il suo culo è lubrificato ed allenato dalla sezione precedente ma sono molto prudente. Appoggio il pene sul suo forellino e la guardo negli occhi per cercare un suo consenso che arriva con un sorriso allora lascio entrare una prima parte del pene e mi fermo per farla abituare. Lei fa un piccolo gridolino ma subito le passa perché non mi sto muovendo. Quando si è abituata inizio lentamente a tirarlo indietro e poi spingerlo un po’ più in fondo ripeto questa operazione per 15 o forse venti volte fino a che non è tutto nel culo di Alina e lei non ha sentito dolore. Quando è tutto dentro comincio a spingere sempre con un ritmo incalzante fino a che non vedo il piacere di Alina crescere sempre più. Con la mano comincia a toccarsi il clito e le sento dire “si si rompimi tutta, cavolo come sto godendo non immaginavo fosse tanto più forte che nella vagina”. Aumento il ritmo e l’assenza del caldo liquido vaginale mi consente di resiste di più, “ti prego non ti fermare è stupendooooo, ma che mi stai facendo è bellissimo”. Continuo a pompare sempre con più forza sempre di più sempre di più fino a che non sento Alina urlare il suo orgasmo e vedo la sua vagina zampillare di squirting che mi colpisce l’ombelico. La scena è da paradiso in terra e dopo pochi istanti anche io riempio di sborra l’intestino. Quando mi tolgo da lei il suo culetto si richiude su stesso e trattine dentro tutto lo sperma caldo che ha ricevuto. Bacio dolcemente sulla bocca Alina e poi prendo il piccolo pacco poggiato sulla scrivania. “amore questo è per te ora sei pronta”. Alina resta sorpresa non si aspettava un regalo. Prende il pacchetto e lo apre dentro trova un bellissimo Plug Anale di acciaio con uno swaroschi pregiato dietro. ”Tesoro questo è il gioiello che voglio che indossi oggi”, Alina non aveva mai visto un oggetto del genere ma ne intuiva lo scopo. “lo indosserai tutto il giorno durante la nostra lezione di sci cosi mi penserai sempre”. Alina sorrise non sapeva come uscirne dalla situazione ma ormai aveva detto si a tutto allora risponde “mi aiuti ad indossarlo ?”. Metto il plug nella sua bocca e lascio che lo bagni bene poi lo posiziono sul suo buchetto del culo e lo lascio scivolare dentro quasi non trova resistenza. Alina si sporge verso lo specchio della camera per vedere come sta e riconosce che le sta molto bene ed è elegante. Cosi con quel plug di 4 cm nel sedere ci prepariamo ed andiamo a fare colazione.
Epilogo
Mentre ci prepariamo e scendiamo velocemente per fare colazione. Alina quasi si è dimentica di avere il plug anale non lo sente più i suoi muscoli si sono rapidamente abituati. E’ solo piacevolmente stimolata da quella piccola dilatazione. Ma quando arriviamo a tavola le cose cambiamo. Ormai lo aveva realmente dimenticato ma quando si siede sente che il gioiello si conficca nel suo culo ed ha un piccolo sobbalzo, “amore ti devi ricordare che indossi un gioiello speciale e quando ti siedi lo devi fare con delicatezza”. Le si siede delicatamente mentre arriva Ana che ha già fatto colazione ci vi viene a salutare perché va via ma ci promettiamo di rivederci presto a casa magari per una cena insieme. Alina si alza e saluta l’amica ed anche io saluto Ana con un bacio sulla guancia. Ci rimettiamo a sedere e nuovamente Alina si dimentica del gioiello che le penetra dentro ma poi si siede lo stesso e facciamo colazione. “ma oggi sarà terribile fare lezioni di sci con te in questo modo”, ed io le dico “perché mai ?” sapevo bene che le aspettava. Salire e scendere dalla seggiovia con il gioiello conficcato sarebbe stato un tormento ed un continuo godimento avrebbe bagnato tutto l’intimo termico con i suoi umori. Ma sapevo già che la sera mi avrebbe ringraziato.
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