A me e a lei piace il cazzo - 5

di
genere
bisex

[in realtà questo racconto potrebbe finire in diverse categorie bisex dominazione orge fisting...]

Le ultime esperienze ci avevano fatto capire che ormai potevamo fare di più, e volevamo puntare a partecipare a una vera e propria orgia.
Contattammo nuovamente la coppia matura con cui avevamo scopato tempo prima e ci dissero che avrebbero organizzato loro in un privé.
La sera scelta ci vennero a prendere sotto casa, dicendo che avevano preparato una specie di festa per noi, e che dovevamo essere disponibili a fare tutto quello che ci sarebbe stato chiesto perché avevano coinvolto molta gente.
Una volta arrivati entrammo nel locale, c'erano almeno una trentina di persone e tutti ci guardavano evidentemente informati su chi eravamo.
La signora della coppia a voce alta annunció che cominciava la festa e che avremmo fatto qualche gioco per rompere il ghiaccio.
C'era un piccolo palco con un sipario, al buio. Ci portarono lá dietro, poi ci fecero inginocchiare. Dall'altra parte sentivamo voci e risate.
Quando fu accesa la luce, vedemmo davanti a noi due donne a gambe aperte e senza mutande su dei lettini tipo da ginecologo. Dei teli neri impedivano a noi di vedere e di essere visti.
Il gioco non era per noi: dovevamo leccare e loro dovevano indovinare se erano leccate dall'uomo o dalla donna.
A me per prima toccó una signora abbastanza matura, e dalla figa sembrava si fosse divertita molto, diciamo così.
Alla mia compagna toccó una decisamente più giovane, a giudicare dalle gambe. Entrambe parlavano con gli ospiti e tentavano di indovinare tra risate, grifoni e incitamenti di piacere. Scaduto il tempo, cambiarono. A lei toccó la signora che ci aveva portato là, la riconoscemmo subito. A me un'altra, non depilata e che mi creó qualche problema. Scherzava con gli altri che a lei piace così... Fu il turno di una terza coppia, anche queste si divertirono finché non fu tolto di colpo il telo per mostrare la soluzione con complimenti a chi aveva indovinato.
Fummo fatti alzare, ci rinfrescammo un attimo mentre le donne che avevamo leccato venivano a conoscerci. La mia compagna ricevette molte attenzioni dalla donna più giovane, che le salutó con un bacio in bocca e la promessa di ricambiare.
A questo punto fu annunciato il secondo gioco. Di nuovo fummo portati dietro il sipario e vedemmo subito cosa dovevamo fare: c'erano due gloryhole.
Non c'era un tempo massimo, anzi: chi veniva spompinato doveva indovinare se uomo o donna, il pubblico doveva indovinare chi sarebbe venuto prima.
Misero i primi due cazzi e con un sorriso ci guardammo mentre li prendevamo in bocca, era partita una sfida anche tra noi.
Il primo venne dopo pochissimo in bocca a lei, prendendola di sorpresa. Dall'altra parte ci furono battute sull'eiaculatore precoce. Il mio ci mise molto di più, ma sborró così abbondante che non riuscii a tenere tutto in bocca e mi coló sul vestito.
Fu il turno di altri due e altri ancora. A occhio gli uomini erano di più, e partirono discussioni. Dopo diversi pompini e sborrate da cazzi di diverse dimensioni il gioco finì. Quando alzarono il sipario avevamo entrambi la faccia sporca di sperma, a lei era colato tra il seno e a me sul vestito.
La signora ora annunció che dopo i due giochi, ora potevamo fare sul serio.
Fummo separati, io venni accompagnato in una stanza da due donne che mi aiutarono a spogliarmi e a lavarmi. Poi mi fecero mettere su una specie di supporto, piegato a novanta e appoggiato solo con il busto.
Così legato fu portato nella sala principale, per scoprire che anche la mia compagna era stata legata, ma a pancia in su, con le gambe aperte e sollevate in modo da avere la figa ed il culo completamente esposti. Ci fu subito chiaro cosa sarebbe successo ora. Per completare l'opera fummo messi vicini: in pratica ci potevano guardare in faccia perché la sua testa fu messa sotto la mia, per effetto della differente altezza dei due supporti.
Due donne presero del lubrificante e ce lo misero sui nostri buchi esposti, con un ditalino per applicarlo bene.
A questo punto iniziarono a scoparci, sentii il primo cazzo che spingeva sul buco per poi entrare e fare su e giù. Lo stesso alla mia compagna, cominciando dalla figa. Quello che stavo prendendo io decise di venirmi nel culo mentre quello che scopava lei volle venirle in bocca. Capii solo allora la perversione di quella posizione: il tizio per infilare il cazzo nella sua bocca doveva passare a pochi centimetri dalla mia e io vidi in primo piano la sborrata che le finì in bocca. In quel momento sentii il secondo che cercava di penetrarmi. Sembrava più grosso di quello di prima e infatti lo sentii tutto.
Mentre gli uomini usavano i nostri buchi, le signore si divertivano a girarci intorno, a parlare e a preparare i prossimi. Alcune toccavano e tenevano aperte la figa della mia compagna oppure le mettevano due due dita nel culo per fare una doppia penetrazione.
Quello grosso che mi stava scopando decise di non venirmi nel culo ma voleva che glielo succhiassi. Si avvicinò e me lo infilò in bocca. Quando sborró cadde una goccia fuori che finì in faccia alla mia compagna per effetto della posizione. Dopo un altro soddisfatto, una della signore fermò tutti e lanció una sfida: quanto tempo ci avrei messo a venire se mi avesse fatto una sega.
Partirono le scommesse, poi si mise di fianco a me e mi masturbó furiosamente per farmi venire prima possibile. Dopo solo un minuto, mi mise un bicchierino sotto la cappella e raccolse quella dolorosa sborrata, ormai avevo anche io le palle piene. Ci furono urla di festa e applausi ma sopra tutti la domanda della masturbatrice: "devo continuare?" tutti urlarono di sì e riprese subito a segarmi. Avevo la cappella in fiamme, sensibilissima per l'orgasmo appena avuto, volevo scappare via ma non potevo. Mi fece venire un'altra volta nel bicchiere, poi lo avvicinò alla bocca della mia compagna e glielo fece bere goccia a goccia.
Ero esausto e non resi quasi conto che stavano ricominciando a scoparmi, stavolta lo infilò tutto in colpo e ci diede dentro con violenza. Anche sulla mia compagna si stavano divertendo, tra figa culo e bocca.
Quando finirono tutti di svuotarsi, io avevo la sborra che mi colava dal culo giù per la gambe, lo stesso immaginavo dai buchi della mia compagna. Le nostre facce lo stesso.
Intervenne di nuovo quella che ci aveva portato là.
"adesso, per concludere la vostra festa, vi faremo provare cosa vuol dire essere veramente aperti" lei e un'altra si infilarono due paia di guanti di lattice e con l'aiuto di altre due si misero dietro di noi.
Aggiunsero altro lubrificante e mi infilò due dita, poi tre, poi tutte e quattro.
Lo stesso stavano facendo alla mia compagna. Ci guardammo e ci scappó un mezzo sorriso perché non sapevano se era di più il dolore o il godimento. In quel momento infilò tutta la mano e mi sentii il buco mai così aperto e tutto il retto che veniva riempito. Vidi la mano della tizia scomparire fino al polso nella figa della mia compagna, a specchio di quello che stava succedendo a me. Iniziò a spostarla dentro e fuori per poi tenerla dentro e muovere solo la mano. Mi sentivo il culo pieno, la prostata pulsare e le palle pronte a scoppiare. Le bastó prendermi il cazzo il mano e dare due colpi per farmi venire una terza volta.
Continuarono a martellare anche la mia compagna, masturbandole anche il clitoride. La vedevo godere e tremare sempre di più fino a quando ebbe anche lei un orgasmo devastante: all'apice mentre le sfregavano il clitoride con furia le sfilarono di colpo la mano dalla figa e squirtó alcuni lunghissimi schizzi per la prima volta in vita sua.
Finí con un applauso caloroso, ci slegarono e ci accompagnarono in un bagno dove ci aiutarono a lavarci e a rivestirci.
scritto il
2017-09-30
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